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PRESO DAL LIBRO:
I test sui controlli e i test sulle transazioni vengono svolti solitamente insieme per due motivi: uno per natura
PRATICA (ossia vengono svolti lo stesso periodo dell'anno); l'altro per natura LOGICA (se i test sulle
transazioni danno dei risultati positivi, allora indirettamente i controlli stanno funzionando).
CUTOFF: la circolarizzazione se mi accerta un credito mi ha anche delle informazioni anche sul livello di
prudenza/competenza dell'informazione. Ossia mi viene attestato che il credito è relativo all'anno osservato.
LA REVISIONE DEL CICLO DEGLI ACQUISTI.
È molto simile al ciclo delle vendite, infatti si tratta di un conto ripetitivo. Gli obiettivi da perseguire sono
uguali alle vendite a parte per il valore di realizzo.
Operazioni tipiche del ciclo acquisti → 1) acquisti di beni o servizi tramite moneta o credito.
2)pagamento dei debiti generatisi in relazione a questi acquisti.
3)Resi di merci a fornitori in cambio di moneta o credito.
Principali conti documentati → nell'ambito dell'acquisto di movimentano debiti verso fornitori, il magazzino,
le immobilizzazioni, in ambito di pagamento, valori in cassa, banca debiti verso fornitori, sconti, per i resi su
acquisti debiti verso fornitori, resi, sconti.
Documenti e registrazioni → richieste di acquisto, ordine di acquisto, fattore, DDT, libro giornale e registro
iva ecc...
Funzioni del ciclo di acquisti → 1) Richiesta di acquisto: documento interno all'azienda.
2) Acquisto
3) Ricevimento
4) Registrazione fatture.
5) Pagamenti
6) Contabilità fornitori
7) Contabilità generale.
Segregazione delle funzioni → dato il fatto che si tratta di un ciclo ripetitivo vi è la possibilità di fare
affidamento sui controlli. La cosa da verificare è la segregazione delle funzioni.
1) la funzione d'acquisti dovrebbe essere separata dalla funzione richiesta e ricevimento merci.
2) La funzione di registrazione fatture di acquisto dovrebbe essere separata dalla contabilità fornitori.
3) La funzione di pagamento dovrebbe essere separata dalla contabilità fornitori.
4) La contabilità fornitori dovrebbe essere separata dalla contabilità generale.
Mentre nel ciclo delle vendite c'è il pieno controllo della vendita, in quanto la tipologia dei beni che vende è
uguale, la procedura è quindi più facile. Nel ciclo degli acquisti vengono invece trattati nello stesso modo
più o meno tutti gli acquisti, dalle materie prime, ai servizi come anche le consulenze, e quindi risulta ancora
più importante la separazione dei compiti.
Il documento di trasporto ha un diverso impatto nel ciclo degli acquisti, perchè il risultato economico è
difficile che cambi in relazione a degli errori sugli acquisti.
Riassunto: non tutti i conti del ciclo acquisti sono ciclici come ad esempio le immobilizzazioni, che
dobbiamo togliere quindi alla voce del conto o il conto fatture da ricevere che si calcola alla fine dell'anno.
Tendenzialmente il resto del conto è ripetitivo.
1) il primo passaggio che fa il revisore è quello quindi di verificare il conto se sia ripetitivo o no. Se
non è ripetitivo allora bisogna avere una estesa quantità di test sulle transazioni e saldi di bilancio, se
no si può valutare se fare affidamento sui controlli.
2) Occorre poi separare i conti che non sono ripetitivi, e che necessitano di controlli specifici.
3) Il terzo passaggio riguarda la segregazione delle funzioni, in quanto attraverso la suddivisione delle
persone è possibile rilevare le varie procedure dell'azienda relativa al ciclo degli acquisti.
4) Vengono individuate le procedure, attraverso 4 metodi (narrative, … e walk through test,
quest'ultimo equivale alla raccolta di tutti i documenti per una transazioni tipo e identificare
eventuali controlli che vengono fatti dagli operatori, tipo eventuali spunte ecc..., che da solo però
non permette di identificare una procedura).
5) Individuare i controlli sui cui posso fare affidamento.
6) Effettuare i test sui controlli, che possono conformare le mie aspettative o no.
7) Si ha la verifica delle transazioni, con i documenti e le registrazioni, e la quantità è legata ai test sui
controlli.
8) Procedure di analisi quantitativa: che sono facoltative, obbligatorie solo in fase di pianificazione e di
conclusione del lavoro.
9) Test sui saldi di bilancio.
I test sui saldi di bilancio → si possono eseguire 3 tipi di test sui saldi di bilancio.
Il test principale è la circolarizzazione che non è obbligatoria come nel caso delle vendite, in quanto
● posso utilizzare anche altri metodi per verificare il conto, come ad esempio i documenti. Parto
escludendo dal campione i fornitori in contenzioso, le parti correlate, e seleziono i fornitori a cui
scrivere tra tutti i restanti. Se ho 100 fornitori e ho scelto un approccio medio sui controlli, andrò ad
effettuare ad esempio un 40% del saldo, per questo gli importi che andrò a controllare e considerare
per primi sono quelli più elevati, in modo da raggiungere il prima possibile la soglia del 40%. la
stessa cosa equivale per i clienti nelle vendite, andrò a prendere i clienti con gli importi più elevati,
che mi permettono di raggiungere l'importo di copertura. Si selezione anche nonostante questo alcuni
fornitori di importo basso o addirittura zero. Se ho invece tutti fornitori di importi bassi posso
selezionare a caso attraverso dei programmi la sequenza dei numeri relatici ai saldi dei fornitori da
verificare. Dal campione, devo inoltre togliere tutti gli importi anomali relativi agli altri: ad esempio
tutti i saldi dei fornitori sono in decimali, uno è tondo e quindi occorre controllarlo con più
attenzione. Le risposte alle circolarizzazioni possono essere 4, accordo, disaccordo riconciliato,
disaccordo che rimane tale e non risposta. Quando scriviamo ai fornitori è buona norma non indicare
il saldo, in quanto nel ciclo degli acquisti non c'è molto controllo rispetto al ciclo delle vendite.
Ovviamente infine occorre scrivere a tutti i lefali con il contenzione con i fornitori.
Procedure alternative: è la verifica degli importi che non si possono verificare con le
● circolarizzazioni tramite la verifica delle transazioni con i documenti, ddt, ordine e fattura, ma andrò
a verificare su un saldo di ad esempio di 30 euro formato da 20 transazioni, solo l'80% del saldo,
perchè avrò una ragionevole certezza che alla fine quel saldo sia corretto. È sufficiente quindi
verificare solo una parte del saldo.
Il test con cui è facile trovare errori è il test sulle passività non registrate, che ha come obiettivo
● quello di verificare la completezza del debito delle fatture da ricevere alla fine dell'anno, indaga sulla
procedura utilizzata dalle imprese. Si tratta di un test rigido in quanto il campione su cui mi baso e
che vado a selezione, lo prendo dal registro Iva acquisti di gennaio, febbraio, e parte di marzo
dell'esercizio successivo. Partendo da questo registro iva acquisti, trovo tutte le fatture che l'azienda
ha ricevuto nell'anno presente. Il conto fatture da ricevere ha infatti epilogo nelle fatture tra i registri
Iva dell'anno dopo. Seleziono quindi un campione di fatture da tenere in considerazione attraverso
una percentuale di riferimento all'errore tollerabile e vado a selezionare tutte le fatture superiore a
quell'importo nei primi mesi dell'anno successivo. Per vedere la data di competenza della fattura,
guardo su ddt, e per quanto riguarda i servizi, la data la guardo o sulla fattura o se è presente un
contratto o su una delibera del consiglio di amministrazione.
Altre procedure di revisione del ciclo acquisti sono:
● 1) Analisi dei libri sociali e la partecipazione del consiglio di amministrazione e delle assemblee,
quindi leggo i verbali ecc per individuare eventuali passività o perdite non ancora registrate, o delle
passività legate ad un contenzioso.
2) Colloquio con la direzione e analisi dei principali contratti di fornitura di beni e servizi.
3) Analisi delle operazioni successive al 31/12, in quanto se mi arriva una fattura nel 2015 quando ho
già chiuso il bilancio, ma è riferita all'anno 2014, non la registro come costo, ma come
sopravvenienza passiva. Quindi buona norma è anche controllare questi registri di sopravvenienza
passiva, dove posso trovare dei costi dimenticati o delle sopravvenienze.
LA REVISIONE DEL CICLO RETRIBUZIONI.
Esso è un ciclo ripetitivo, quindi il revisore può sviluppare un approccio sui controlli. La proprietà di questo
ciclo è che molte volte questo ciclo viene esternalizzato, ossia l’elaborazione delle paghe viene fatta da terzi,
oppure lasciato internamente e questo cambia l’approccio del revisore. Oltre alla domanda che sia o meno un
ciclo ripetitivo abbiamo anche che interno o meno. Si tratta di un ciclo piuttosto stabile, in quanto cambia
solo a seconda di assunzioni e licenziamenti che non avvengono sempre. Il momento in cui inizia il ciclo è la
rilevazione della presenza delle persone, poi si fa la compilazione dei cedolini ecc... La presenza del
personale è un fattore fondamentale, dato che la non presenza del personale comporta l’influenza su tutti i
costi di produzione che vengono di conseguenza aumentati. Questo ciclo ha particolari caratteristiche:
1) Una elevata complessità normativa giuslavoristica, talmente complessa che le aziende tendono a
esternalizzare questa attività. Appena si sbaglia in questa sezione, avvengono degli errori a livello
previdenziale e fiscale anche molto elevati, ed inoltre essendo complessa aumenta la possibilità di
errore.
2) L’elevata presenza di sistemi informatici, in cui comunque il momento cruciale è quello della conta
della presenza delle ore. I sistemi informatici sono utili se funzionanti: sono in grado di supportare
l’attività. Eventuali errori che possono essere presenti, si possono riscontrare poi in tutta la
procedura, e risulterebbero certamente rilevanti.
3) Controlli indiretti dei dipendenti effettuati sui cedolini.
Descrizione generale del ciclo paghe:
Dall’assunzione al licenziamento: l’assunzione contiene i rapporti economici con il dipendente.
• Il rilevamento dei tempi di lavoro: rimane un momento autonomo.
• L’elaborazione delle paghe → entrambi avvengono quasi tutti in
• Registrazione e pagamento → maniera automatica.
•
Il momento chiave è verificare i controlli che sono presenti nelle varie arie e verificare come vengono
rilevate le operazioni. Se l’elaborazione è esterna solo quella viene effettuata dai terzi, le altre fasi rimangono
interne.
Tipologia delle transazioni → pagamento dei dipendenti per i servizi prestati e riconoscimento