Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 20
Secondo parziale organizzazione aziendale Pag. 1 Secondo parziale organizzazione aziendale Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Secondo parziale organizzazione aziendale Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Secondo parziale organizzazione aziendale Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 20.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Secondo parziale organizzazione aziendale Pag. 16
1 su 20
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Comunicazione

1) Perché la comunicazione non è un atto istantaneo, ma un processo? La comunicazione è un processo che richiede tempo e non garantisce un risultato certo, la velocità di comunicazione dipende dal tipo di conoscenza che si vuole trasmettere (semplice o complessa), dalla capacità di chi comunica, ecc... La comunicazione è intesa come un processo di connessione tra gli individui, formato da varie parti, presupponendo che l'effetto della comunicazione deve essere strumentale rispetto alla costruzione di valore in azienda. Diventa quindi un processo finalizzato al raggiungimento di un obiettivo (influenzare, decidere, coordinarsi, trasferire conoscenza). 2) Quali sono gli strumenti di comunicazione più efficaci per quali situazioni? L'efficacia della comunicazione è contingente alle condizioni di comunicazione e non esiste una comunicazione efficace in assoluto, è necessario capire quali siano le situazioni.

In cui una combinazione di elementi possa risultare migliore di un'altra (fit tra elementi). In generale, la combinazione di elementi di comunicazione preferibile dipende dal task che si deve svolgere attraverso la comunicazione. Questa risulta efficace quando c'è coerenza (fit) tra tipo di task di comunicazione e le caratteristiche dei canali di comunicazione, perciò diventa fondamentale identificare una tassonomia di tipi di task di comunicazione da confrontare con una tassonomia di caratteristiche dei canali di comunicazione. Secondo i teorici della media richness, le caratteristiche del task importanti per la comunicazione sono il grado di incertezza (differenza tra informazioni necessarie per svolgere un task e quelle disponibili) ed il grado di ambiguità (esistenza di interpretazioni multiple ed in conflitto rispetto ad un fenomeno). Secondo un'altra teoria, i task comunicativi si distinguono in task di conveyance e di convergence. Il primo è

relativo alla trasmissione di informazioni e conoscenza e permette al ricevente di crearsi un modello mentale della situazione; il secondo è relativo alla discussione di informazioni pre-processate per arrivare a una comprensione condivisa fra più individui della situazione. In generale, sintetizzando con approssimazioni, I task di comunicazione variano su un continuum tra comunicazione di contenuti trasferibili quasi senza sforzo e comunicazione di contenuti su cui occorre generare un processo di aggiustamento reciproco tra fonte e ricevente. Il secondo problema è definire quali caratteristiche del canale di comunicazione considerare, per verificare il grado di fit tra essi ed il task. I processi di comunicazione che implicano condivisione di conoscenza non formalizzata su cui attuare avvicinamenti reciproci sono meglio supportati da media caldi. Il cluster dei media caldi è composto dagli incontri face to face, videoconferenza, telefono e si caratterizza per forte.velocità di trasmissione e varietà simbolica (combinazione di comunicazione verbale o non, scritta o orale, clip video o audio), ma pecca in parallelismo (caratteristica che indica il numero di fonti che possono trasmettere simultaneamente sullo stesso canale e di raggiungere allo stesso tempo un numero ampio di riceventi), modificabilità (capacità di consentire modifiche al messaggio mentre viene codificato) e processabilità (capacità del canale di consentire di riesaminare e processare ulteriormente il messaggio inviato, dopo la ricezione). Il gruppo dei media freddi, al contrario, è composto dai media asincroni (scambio di informazioni tra le parti avviene con uno scarto temporale), come forum, libri o video e si caratterizza per bassa velocità di trasmissione e varietà simbolica, ma elevati parallelismo, modificabilità e processabilità. Questi media freddi risultano, perciò, più adatti ai

Processi di trasferimento di conoscenza sofisticata, per permettere al ricevente di meditare e interiorizzare il messaggio. Seguendo questo ragionamento, se la conoscenza è semplice, non occorrono canali con basso tempo di feedback tra fonte e ricevente, mentre, al contrario, per conoscenza complessa occorre verificare che fonte e ricevente siano allineati sul significato tramite frequente contatto tra le parti. Gli ostacoli sono legati alla scarsa educazione alla comunicazione corretta in azienda, alla motivazione della fonte, alla capacità di ritenzione del messaggio da parte del ricevente, alle caratteristiche del canale, al costo in termini di risorse nel mettere a punto sistemi efficaci di feedback, ecc...

3) Perché la comunicazione elettronica e quella face to face sono complementari?

La comunicazione è complementare, secondo il quinto assioma della scuola di Palo Alto, quando il comportamento della fonte completa il comportamento del ricevente.

Perché non tutte le conoscenze sono ugualmente complesse da trasferire? Gli studi di Nonaka e Takeuchi distinguono la conoscenza tra tacita ed esplicita. La conoscenza esplicita è codificata e ha in sé tutti i riferimenti per essere trasferita, al contrario, la conoscenza tacita è difficile da formalizzare, rappresentare e trasferire. Il concetto fondamentale è che il tipo di conoscenza e il tipo di azione necessario per comunicarla efficacemente sono correlati alla scelta del canale di comunicazione corretto e ad alcune caratteristiche di fonte e ricevente. Non tutti i canali vanno bene per comunicare qualunque cosa, non tutti i processi di gestione della conoscenza sono gestiti con la stessa qualità da tutti i canali comunicativi possibili (concetto di fit tra elementi). Nonaka e Takeuchi spiegano questo attraverso un modello di scambio e creazione di informazioni e conoscenza, dove la comunicazione gioca un ruolo essenziale di vettore di scambio.momenti sono 4, non necessariamente tutti possibili in qualsiasi tipo di conoscenza: - Socializzazione: conoscenza tacita è condivisa tra individui tramite osservazione reciproca e condivisione di esperienza; - Formalizzazione: conoscenza tacita localizzata e codificata; - Combinazione: parti di conoscenza formalizzata si uniscono per standardizzare le regole, i processi, le norme; - Interiorizzazione: conoscenza formalizzata è messa in pratica e chi la utilizza genera una nuova conoscenza specifica. Al di là dei diversi tipi di conoscenza (tacita/esplicita o combinazione dei due) e knowledge specifici utili in azienda, una parte importante è decidere quali canali e strumenti di comunicazione siano più adatti ai diversi tipi di messaggi. [L'elenco può essere composto da conoscenza tacita/esplicita o combinazione dei due: - Conoscenza teorica/scientifica/proposizionale, conoscere proposizioni è utile per immagazzinare e scambiare sapere, non

Implica la percezione e si può conoscere la veridicità di una proposizione senza doverla verificare personalmente;

Conoscenza procedurale, si concentra sull'esperienza, oltre alla conoscenza teorica, la capacità di introdurre abilità cognitive complesse testate nella pratica;

Conoscenza di soft skill, come si gestiscono i gruppi di lavoro, come si esercita la leadership, come si comunicano ai collaboratori queste cose;

Conoscenza di networking, capitale relazionale posseduto da una persona.

POTERE

  1. Come si definisce il concetto di potere nell'ambito del comportamento organizzativo?

Il potere, nell'ambito del comportamento organizzativo, si può definire come la capacità di indurre altri attori sociali ad agire in un modo coerente con gli scopi e gli interessi di chi lo esercita.

  1. Che differenza c'è tra potere ed influenza?

Il potere è la premessa dell'esercizio dell'influenza, realizzazione

effettiva del potere di chi la esercita. L'influenza è l'insieme delle azioni messe in atto concretamente da un soggetto dotato di potere per ottenere acquiescenza da parte di chi quel potere lo subisce. In teoria, non è possibile esercitare influenza al di là di quanto consentito dalla dotazione di potere. In realtà può accadere il contrario grazie alle percezioni, che permettono a volte di esercitare influenza superiore alla dotazione di potere. 3) Elencare almeno 3 risorse alla base dell'esercizio del potere Il potere deriva da un'asimmetria nel controllo di risorse di valore, la risorsa deve essere in grado di fare una differenza nello stato di benessere attuale e previsto nel futuro di chi non ne dispone. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una risorsa utile o addirittura necessaria per realizzare gli scopi, i valori e le intenzioni di chi non ne dispone. Una risorsa potrebbe essere la forza fisica, che permette.

disottomettere I deboli e costringerli a fare ciò che si vuole. L'esercizio della forza può essere proprio anche di alcune organizzazioni collettive. Altra risorsa potrebbe essere l'ingegno o astuzia, ovvero la capacità distintiva di ragionare in modo eccellente trovando una soluzione brillante ad un problema di rilievo. La capacità cognitiva consiste in una particolare abilità con la quale un individuo o un gruppo svolgono tutte le fasi del processo decisionale, fondamentali sono la consapevolezza del funzionamento degli eurismi cognitivi e la capacità di evitare gli errori sistematici. Le informazioni sono la risorsa cognitiva più rilevante per sviluppare un differenziale di potere rispetto a chi non ne ha. Infine, in un'economia capitalistica, il denaro è la risorsa più importante, in tutte le sue forme. Il denaro permette di comprare il consenso e accumulare altre risorse materiali.

4) In che cosa consiste

L'impression management consiste nell'esercitare influenza fingendo di possedere risorse considerate di valore dagli altri, anche se in realtà non si possiedono o non si vogliono utilizzare. L'insieme dei comportamenti volti a produrre una buona impressione è raccolto sotto l'etichetta di ingratiation strategies (quanto si mette in atto per entrare nelle grazie di qualcuno importante per noi, per propiziarlo e fare in modo di accattivarsene la simpatia e la benevolenza). Dentro a questa categoria si distinguono 3 tipologie:

  1. La valorizzazione dell'altro, comportamenti di tipo adulatorio;
  2. La presentazione di sé, comportamenti che l'agente utilizza per mettere in buona luce se stesso: autopromozione (sottolineare aspetti di sé che potrebbero piacere) o falsa modestia/understatement;
  3. Conformismo delle opinioni, sostenere tesi e opinioni che si ritengono coerenti con i valori e le convinzioni.

del target. Per mettere in atto con successo questi meccanismi è necessaria una buona dose di intelligenza sociale ed è possibile che gli individui perseguano strategie di impression management di tipo indiretto,

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
20 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alefenga di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Morandin Gabriele.