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IL PERONISMO
Il senso del cammino fatto finora che culmina nel Peronismo, e ci trova uno spartiacque, è un cammino in cui c'è una certa regolarità storica, nella grande complessità e eterogeneità dellastoria latinoamericana, ovvero un immaginario liberale che cerca di farsi spazio nella fitta tramadella tradizione organica, ma viene solitamente respinta e cacciata perché è minoritaria, perché non ci sono fondamenti storici, quindi è sempre stata sconfitta. (nell'epoca dell'indipendenza, iliberali giacobini, ecc.)Impongono solo grazie ad un compromesso. Con la crisi dell'età liberale e i casi nazionaliaffrontati, abbiamo visto che il passaggio fatidico e delicato dalla politica di élite a politica dellemasse viene declinare o sparire definitivamente i regimi liberali. Abbiamo visto che gli ordinipolitici, sociali ed economici creati in sostituzione si possono ricondurre alla tradizione.
organica.Questa tradizione è quella che alimenta i fenomeni tipici del ventesimo secolo ed ha fatto impiegare fiumi di inchiostro ovvero i populismi latinoamericani.Fino a 15-20 anni fa la grandissima parte della letteratura sui fenomeni populisti era incentrato qui. Ora è cresciuta esponenzialmente l’interesse dei fenomeni populisti ed è diventato universale e se ne scrive molto di più (in Europa, in africa, nel mondo islamico)I regimi appena analizzati e quello di Peron sono regimi che ricadono sempre dentro la nozione di “populismo americano” e vedremo come questi fenomeni li possiamo interpretare come la vestemoderna e adattata alla società di massa della tradizione organica, di origine coloniale.20È importante che prima di arrivare a questa analisi storico-concettuale del populismo, vale la pena dedicare l’attenzione al fenomeno peronista.Se fu un populismo della Riv messicana, del regime Estado Novo, il populismo
Nella sua pienezza lovediamo con il peronismo. È il papà, come modello ideologico e per la sua politica attiva, ereditàpolitica che dura ancora oggi, dei grandi populismi rivoluzionari che lo seguiranno. I legami sonostrettissimi, concreti e richiamano al nucleo permanente dell’immaginario populista.
Il peronismo è un populismo molto maturo perché nell’Argentina (a cavallo della 2GM) c’era tantamodernizzazione. Nel Messico, il regime populista che nasce in un contesto ancora rurale,dominato dai feudi locali, scarsa alfabetizzazione e anche il Brasile degli anni 30 che avviene solonei pochi Stati moderni. L’Argentina della 2GM è un Paese moderno. Con il Pil più elevati, piùurbanizzato, con il tasso di alfabetizzazione più alto e non solo: l’Argentina si è trasformata in unpaese INDUSTRIALE-URBANO.
Dei 16 milioni di abitanti che aveva nel 1946, 4 milioni (25%) era lavoratori di fabbrica
iscritti al sindacato Confederacion General de Trabajo. Siamo davanti ad una struttura sociale molto moderna, in un paese con un profilo sociale molto diverso rispetto a quelli dove è nato il populismo finora. Questo, quindi, sarà essenzialmente operaio, urbano. L'Argentina di Peron è quella che si definisce nella storiografia "Argentina del Peronismo classico". "Classico" perché è un movimento politico, e ora un partito, che continua la sua storia. Caduto il peronismo classico, dopo l'esilio di Peron, continua a combattere in modo pacifico o meno contro i regimi politici che si insedieranno in Argentina. Tornerà nel 1973, e il nuovo governo peronista produrrà un'implosione politica, succede la guerra civile e all'ennesimo colpo di Stato. Il peronismo ha molte altre facce negli anni Novanta e all'inizio del 21 secolo. Il peronismo classico: Il peronismo classico ha queste date dal 1943-1955, mavanno molto separate tra di loro. Il momento di passaggio è il 1946. Come nasce il peronismo? Eravamo arrivate al colpo di stato militare del 1943. Il significato storico di questo colpo di stato è che si chiuse la pagina dell'Argentina liberale e si apre il libro della Argentina figlia della tradizione organica-coloniale. Questo è il culmine del revival della Chiesa e delle forze armate, della società corporativa. La loro diagnosi era quella tipica di tutti i populismi, ovvero esisteva un tempo un popolo mitico che condivideva un'identità comune, questo è stato corrotto dal contatto con la modernità, con il liberalismo, con il capitalismo e questo lo ha frammentato e diviso, in diversi partiti, in diverse ideologie, ha prodotto immoralità, egoismo, individualismo. Ciò che il nuovo regime ed ordine si propone di fare è di eliminare le divisioni e di ricondurre tutto all'unanimità. Questa fratturaIl populismo individua tra un popolo puro (inteso come un tutt'uno, un organismo) e i suoi nemici di tipo etico. Sono molto moralisti, spesso bigotti perché il popolo incarna la moralità e i nemici incarnano la corruzione. È tipico di tutta la tradizione organica. Riducono la molteplicità a uno schema binario (come tutte le religioni). Questa è l'idea di nuovo ordine che militari e Chiesa hanno in mente. Il vecchio personale politico viene mandato a casa dai militari perché sono per definizione il male e li sostituiscono con persone nei ranghi dell'azione cattolica, formata da professionisti, che formava una classe dirigente sostituiva. Fu un regime veramente clerico-militare. → 1943 Sono anni convulsi. I militari prendono il potere nel pieno della 2GM ed è molto evidente che si ispirino ai corporativismi cattolici europei (Salazar, Stato cattolico di Franco, Mussolini, Hitler e nazismo). Sono accumunati da un
viscerale anti-liberalismo, che è il nemico della Nazione. Il loro grande nemico è gli Usa e la Gb che incarnano i valori della civiltà agli antipodi della visione organico-corporativa. I militari all'inizio pensano di creare un regime di tipo fascista, adatto al contesto argentino, e ciò si vede che tutte le libertà costituzionali vengono abrogati, i partiti sospesi, tutti i maestri e docenti sospetti di avere ideologie liberali furono purgati, i giornali censurati, uomini a controllo dei sindacati e alle istituzioni civili. Questo regime inizia a remare verso la corrente che stava fallendo in guerra, era un'opzione un po' impraticabile. Rimane l'unico paese latino-americano neutrale nella guerra. Perché? Commerciava con la GB, che voleva mantenere aperti i commerci, molti erano di origine italiani (ma era una scusa). La ragione prevalente è che aveva elaborato un mito nazionale in cui aspirava ad essere la grandePotenza latina e cattolica del mondo. Pensa di poter essere la guida di un Terzo blocco internazionale. (come i fascismi) Si ispira alle cicliche pontefici, che dicono che i nemici sono i sovietici, ma sono lontani e l'altro nemico vicino ed influente è il protestantesimo liberale anglosassone. Aspira a riunire attorno a sé tutti i Paesi latini e cattolici, e quando esce dalla guerra è così ricca, che crede di ammettere anche quelli europei oltre a quelli latino-americani. (ma non era ricca come pensava) Passano i mesi, e si vede come il futuro delle potenze dell'asse abbia poche possibilità, e quindi accade che il regime militare argentino si trova messo alle strette perché è isolato internazionalmente ed è l'unico che è rimasto neutrale. Tutte le potenze attorno e gli USA gli hanno dichiarato guerra e quindi iniziano a produrre una politica di isolamento e accerchiamento dell'Argentina ma c'è
di più. A mano a mano che la guerra sorride alle potenze democratiche, il regime si trova con le spalle al muro. A Buenos Aires arrivò la notizia che Parigi era stata liberata, che era la prima potenza democratica che si liberava, una manifestazione di protesta reclamò il ritorno alla democrazia costituzionale. In Argentina, abbiamo una tradizione democratica, con un ceto medio istruito, molto numeroso, che vuole il ritorno alla Costituzione. Il regime che è arrivato nel 1943 che voleva ispirarsi i fascismi, li vede crollare e l’isolamento internazionale crescere, una opposizione civile crescere e si trova con le spalle al muro.
Qui entra in scena il colonello Peron, che era già un uomo maturo. Era un militare di carriere da sempre, ma non un politico. Aveva avuto molte esperienze anche politiche, era rimasto affascinato dal fascismo italiano a Pinerolo, apparteneva ad una seconda generazione di italiani immigrati e aveva sviluppato molto nazionalismo.
argentino (come ogni seconda generazione). Si era formato più nelle forze armate, quindi era imbevuto di valori anti-liberali e richiami alla organizzazione corporativa, sul modello fascista, come realizzazione di valori di unanimità tipici dell'organizzazione cattolica. Non è un generale o a capo dell'esercito. Coloro che fanno i colpi di Stato sono i quadri intermedi che vogliono rovesciare l'ordine. È uno degli ideologi del colpo di stato, oltre a dei religiosi come Benitez.
Che cosa fece all'interno del regime militare? Ha una visione politica sicuramente molto più ariosa di quella dei suoi colleghi militari, che hanno un'idea tradizionalista dell'ordine politico, pensano ad un ordine incentrato sulla croce e sulla spada, ma ora è un Argentina moderna. Durante la seconda guerra, quando rimane isolata dai partner economici, l'industrializzazione per sostituzione cresce in maniera esponenziale, le grandi
città vedono arrivare flotte di migrantiattratti dalle nuove industrie, con salari buoni con tenori di vita che si prospettano migliori rispettoalla vita nei campi.Peron inizia ad elaborare una politica tesa a costruire una base sociale. Il popolo a cui aspiraPeron è quello dei lavoratori, coglie acutamente che per tutti gli anni 30 era accaduto che mentrel’argentina si modernizzava, il sistema politico rappresentativo non li rappresentava. Inizia aincontrare dirigenti sindacali.1944-1945 sta capendo che per la situazione che si sta creando i militari non possono creare unregime di tipo corporativo perché la guerra sta andando verso un’altra parte. Se vuole evitare il22ritorno dell’argentina liberale, deve crearsi una base sociale per vincere le elezioni. Non era ilsogno di perno. Peron vuole legittimarsi attraverso un percorso libero elettorale. La sua grandeispirazione sono le grandi encicliche sociali dei pontefici. I lavoratori argentini eranonumerosissimi,
Appena migrati dalle campagne, ma nei sindacati argentini c'era già una tradizione comunista e socialista. Peron inizia ad incontrarli