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LA GUERRA-LAMPO TEDESCA E L’ESPANSIONE DELL’ASSE
LA GUERRA LAMPO: La strategia militare tedesca era basata sulla guerra lampo. Si trattava di
battere le linee nemiche attraverso bombardamenti aerei e sfondarle con i carri armati, per
entrare in profondità ed eliminar le ultime resistenze.
LA SPARTIZIONE DELLE POLONIA: In poche settimane la Polonia fu conquistata: il 27
settembre 1939 i tedeschi entrarono a Varsavia (capitale Polonia). Mentre la Germania
aggrediva la Polonia a occidente, a oriente c’era l’Unione Sovietica. In base agli accordi
segreti del Patto Molotov-Ribbentrop, il quale consisteva nella non aggressione tra Unione
Sovietica e Germania, la Polonia venne spartita fra le due potenze.
LA GUERRA RUSSO-FINLANDESE: Sul fronte occidentale la guerra era ferma, e questo
permetteva alla Germania di concentrare la sua forza a occidente. A oriente, invece, continuò
a muoversi l’Unione Sovietica, occupando la Bessarabia, incorporando le repubbliche baltiche
(Estonia, Lettonia, Lituania). In tal modo Lenin aveva creato una sorta di cuscinetto di
protezione ai confini della Germania.
L’OFFENSIVA TEDESCA AL NORD: Nella primavera del 1940 Hitler riprese l’offensiva,
aggredendo la Danimarca e la Norvegia, per garantirsi il controllo del mare del nord. In
Norvegia venne creato del 1942 un governo collaborazionista presieduto da Quisling.
IL CROLLO FRANCESE: Il 10 maggio 1940 iniziò la grande offensiva verso occidente. La fiducia
riposta dai francesi nella linea Maginot, un poderoso sistema di fortificazioni, venne raso al
suolo dalla Germania e invasi i neutrali Belgio e Paesi Bassi. Il 14 giugno Parigi venne
occupata.
IL GOVERNO DI VICHY: Il 22 giugno 1940 fu occluso un armistizio franco-tedesco che poneva i
tre quinti del territorio sotto occupazione militare tedesca, mentre nel centro-sud si formò un
regime filofascista e collaborazionista retto da Petain, con capitale Vichy. Nel timore che la
flotta francese cadesse in mano tedesca, il governo inglese ordinò di attaccarla e distruggerla.
L’appello alla resistenza contro l’invasione lanciato da Radio Londra dal generale De Gaulle fu
l’unica voce dissonante nel collasso della Francia.
HITLER E L’INGHILTERRA: Alla metà del 1940, ottenuto il controllo dell’Europa, Hitler fece vari
tentativi per indurre il governo inglese alla pace. Incontrò però la resistenza del primo ministro
Churchill. Per battere la resistenza britannica Hitler utilizzò la guerra sui mari e soprattutto
quella aerea. I nazisti bombardarono non solo gli obiettivi militari, ma anche le città come
Londra, in modo da indurre il governo britannico ad accettare la pace. La lunga battaglia
d’Inghilterra, combattuta con la Royal Air Force e la Luftwaffe, non fu un successo per i
tedeschi, i quali dovettero poi subire l’iniziativa degli avversari, che disponevano di un nuovo
strumento militare: i radar.
L’ITALIA: DALLA NON BELLIGERANZA ALLA GUERRA PARALLELA: Consapevole che l’Italia non
era in condizioni di partecipare a un conflitto sia sotto il profilo tecnologico e militare sia
economico, allo scoppio della guerra, l’Italia aveva dichiarato la propria non belligeranza,
ovvero astensione dal conflitto, ma non neutralità. Il 10 giugno 1940 l’Italia entrò in guerra,
attaccando l’ormai agonizzante Francia. La strategia italiana prevedeva una guerra parallela:
nessuna operazione in comune con la Germania, ma autonome e indipendenti che portassero
a un ampliamento nei Balcani e nel Mediterraneo. Strategia che si rivelerà fallimentare.
IL FALLITO ATTACCO ALLA GRECIA: Il 27 settembre 1940 Germania, Italia e Giappone
sottoscrissero il Patto Tripartito, che delineava le rispettive sfere d’influenza. Alla Germania il
controllo dell’Europa continentale, all’Italia quello del Mediterraneo e al Giappone il controllo
dell’Asia orientale. Il 29 ottobre 1940 l’Italia attaccò la Grecia, ma l’insufficienza di armamenti
e attrezzature permisero alla resistenza greca di arrestare l’avanzata italiana, costretta così a
ripiegare in Albania e costretti alla difensiva.
L’INVASIONE TEDESCA DEI BALCANI: La situazione fu sbloccata dai tedeschi nel 1941, con un
attacco fulmineo, invasero la Iugoslavia e si ricongiunsero agli italiani e respinsero gli inglesi,
così la Grecia venne occupata e posta sotto l’amministrazione italo-tedesca. Per Hitler ciò
comportava l’egemonia sui Balcani, completo controllo sulla Romania, Ungheria e Bulgaria.
L’Italia ottiene il controllo su alcune zone della Iugoslavia.
LA GUERRA NEL MEDITERRANEO: Anche nel Mediterraneo e sul fronte africano la guerra
apertasi con l’Italia, si trasformò di fatto in guerra diretta dalla Germania. Sul mare le flotte
italiane e inglesi si scontrarono ottenendo esiti alterni. La flotta italiana però venne
gravemente danneggiata dall’attacco aereo e la sconfitta subita in Grecia.
IL FRONTE AFRICANO: Le offensive italiane in Somalia e Egitto furono bloccate dagli inglesi,
portando così l’Italia alla perdita della Cirenaica (1940-1941). Nell’Africa orientale le truppe
britanniche ebbero la meglio, conquistando Addis Abeba. Sul fronte libico-egiziano l’arrivo
dell’Afrikakorps, truppe di coalizione tedesche riequilibrò il confronto con gli inglesi. La posta
in gioco era l canale di Suez, cioè risorse petrolifere. Italiani e tedeschi condussero
un’offensiva che consentì di respingere gli inglesi oltre in confini africani.
LA SVOLTA DEL 1941: DALLA GUERRA EUROPEA ALLA GUERRA
MONDIALE
PERCHE’ HITLER ATTACCO’ L’URSS: Nella seconda metà del 1941 vi furono 2 avvenimenti
importantissimi: l’attacco all’unione sovietica e l’entrata nel conflitto degli stati uniti.
L’operazione barbarossa del 1941, ovvero l’invasione dell’Urss , rompeva il patto di
non-aggressione del 1939. Da sempre l’est europeo abitato dagli “inferiori “ popoli slavi
rappresentava una metà privilegiata per l’espansionismo germanico. In più l’Urss
rappresentava il comunismo , ovvero il gran nemico di Hitler; infine il grano , la volontà di
schiavizzare la sua popolazione slava e soprattutto i pozzi petroliferi del Caucaso senza i quali
il suo esercito sarebbe rimasto senza rifornimenti di carburante.
L’INVASIONE DELL’URSS: Il 22 giugno 1942 un esercito di 3 milioni di uomini , 10000 carri
armati ,3000 aerei penetrò l’Unione Sovietica. In tre mesi i tedeschi occuparono un terzo dei
territori coltivati russi. Nell’autunno l’avanzata si arrestò lungo una linea che partiva dalla
Crimea e giungeva fino a Leningrado (San Pietroburgo che fu sottoposta ad un assedio per 3
anni).
l’URSS DALLA DISFATTA ALLA RESISTENZA: Hitler pensava che l’Unione Sovietica sarebbe
crollata di schianto, inizialmente i fatti diedero ragione al dittatore tedesco, in quanto l’armata
rossa non resse l’urto. Tuttavia con l’arrivo dell’inverno e la tattica della terra bruciata, già
usata contro Napoleone, rallentarono i tedeschi. Le settimane previste da Hitler per piegare
l’Urss si rivelarono sbagliate. Nel dicembre del 1941 una controffensiva sovietica costrinse i
tedeschi ad arretrare.
PERCHE’ IL GIAPPONE ATTACCO’ GLI STATI UNITI: Il 7 dicembre 1941 l’aviazione Giapponese
attaccò la flotta statunitense del Pacifico , alla fonda nella rada di Pearl Harbor , nelle Hawaii ,
infliggendole gravi perdite.
L’8 Dicembre Stati Uniti e Gran Bretagna dichiararono guerra al Giappone. Il 12 Dicembre I
governi di Roma e Berlino dichiararono guerra agli Stati Uniti. Con l’ingresso in guerra degli
Stati Uniti la guerra europea assumeva una dimensione mondiale. La decisione del Giappone
di attaccare gli Stati Uniti derivava da:
- rappresentavano un ostacolo per l’egemonia nipponica in Asia
- e una minaccia per l’economia Giapponese , in quanto poteva importare le materie prime
solo a condizione di avere il pieno controllo dei mari.
Questo insieme di Fattori indusse il governo di Hideki Tojo a tentare un’avventura destinata a
concludersi male.
LA SCONFITTA DELL’ASSE
UNA SVOLTA NELLA GUERRA: LA BATTAGLIA DI STALINGRADO: Nella seconda metà del 1942
le sorti del conflitto andarono a favore degli Anglo-Americani e dei sovietici alleati in una lotta
comune che aveva come obbiettivo “ la resa senza condizioni” della Germania , come fu
deciso nella conferenza di Casablanca nel gennaio del 1943.Una Svolta la si ebbe nel estate
del 1942 dove i tedeschi vennero bloccati a Stalingrado , i quali non riuscirono a prendere la
città e ciò segno una svolta nel conflitto ,la resa tedesca fu il primo atto di una ritirata , sotto il
continuo avanzare della controffensiva sovietica , destinata a concludersi a Berlino. del
1942-43 le forze dell’asse vennero decimate e l’Armir Armata italiana inviata da Mussolini, fu
distrutta.
LE RAGIONI DEL SUCCESSO SOVIETICO: Il successo della resistenza sovietica è dovuto ad
un’enorme sforzo economico: l’economia sovietica di Guerra funzionò grazie ad una
mobilitazione industriale senza precedenti.
Stalin riuscì a cementare l’unità nel paese facendo appello al sentimento patriottico del
popolo russo.
LE VITTORIE ALLEATE NEL NORDAFRICA: L’elemento che determinò la disfatta dell’asse fu
l’intervento degli Stati Uniti , Superiori alla Germania e al Giappone sia per uomini che per
mezzi. Il primo intervento degli Stai Uniti fu nell’Africa settentrionale , dove l’offensiva
italo-tedesca fu fermata a El Alamein (1942) dagli inglesi del generale Montgomery. Le forze
dell’asse erano sempre più isolate a causa dell’efficace manina britannica nel mediterraneo
che distruggeva i convogli destinati a rifornirli. Gli Italo-tedeschi dovettero retrocedere
perdendo l’intera Libia , e dopo lo sbarco Anglo-americano in Algeria e Marocco le forze
dell’asse vennero prese tra due fuochi , l’ultima resistenza in Tunisia venne piegata nel
maggio del 1943 , la guerra sul fronte Nord africano era finita.
LA CADUTA DEL FASCISMO: Con la vittoria sul fronte dell’Africa settentrionale si apriva per gli
alleati la possibilità di uno sbarco in Sicilia , che avvenne il 10 luglio del 1943. Per l’Italia era
un momento critico :
- l’impossibilità del regime di organizzare un’efficace difesa del territorio nazionale ,
- i fallimenti militari
- i bombardamenti degli alleati
- difficili condizioni economiche
Tutti questi fattori distrussero la credibilità del regime che dopo gli scioperi nelle principali
città italiane , Il 25 luglio 1943 Mussolini venne destituito da Vittorio Emanuele III , ed
arrestato : il fascismo era fin