vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L'efficienza delle forze hitleriane e il contributo della resistenza antinazista e degli aiuti americani
L'efficienza delle forze hitleriane contribuì anche alla resistenza antinazista e ai consistenti aiuti degli Americani con viveri e materiale bellico. Si preparava così un rovesciamento delle sorti del conflitto, con la controffensiva Americana del Pacifico, che vide i due decisivi successi navali nel Mar dei Coralli e presso le isole Midway, e quella britannica in Africa, che portò allo sfondamento del fronte italo-tedesco, mentre nel novembre del 1942 gli Statunitensi sbarcarono in Marocco e in Algeria sotto la direzione del generale Eisenhower. Nel frattempo a Stalingrado la popolazione resistette eroicamente all'assedio per 180 giorni, permettendo all'esercito sovietico di sferrare l'attacco finale, che portò alla resa della sesta armata tedesca, il 2 febbraio 1943. Nella disastrosa ritirata che seguì, le truppe italo-tedesche furono annientate dal freddo e dalla fame. Fu quello il segnale del tracollo delle ambizioni imperiali di Hitler.
Ciò non impedì che il nazismo mietesse ancora un numero esorbitante di vittime, come avvenne nel ghetto di Varsavia, dove furono uccisi 40.000 Ebrei, e in molte città dell'Europa occupata. Intanto l'Italia era giunta ai limiti delle proprie possibilità di resistenza e vi era ormai la sfiducia nella vittoria, con la convinzione che l'unica via di salvezza era quella di sganciarsi dalla Germania e riconciliarsi con le potenze occidentali. Mentre nel Nord scoppiavano sempre più scioperi operai, nella conferenza di Casablanca Roosvevelt e Churchill decisero di aprire un fronte occidentale proprio in Italia, così il 10 luglio del 1943 tredici divisioni anglo-americane sbarcarono in Sicilia. Con lo sbarco in Sicilia ebbe inizio per l'Italia il periodo più tragico di tutto il conflitto. Mussolini ed Hitler si incontrarono a Feltre, ma il Duce non riuscì ad esporre la gravità della situazione, come aveva promesso.intanto le forze aeree americane bombardavano Roma e Frascati, sedi del comando tedesco. Di fronte a ciò, il Gran consiglio del fascismo decretò la fine del regime fascista, tra la notte del 24 e il 25 luglio del 1943, favorendo da parte del re l'arresto di Mussolini. Fu formato un nuovo governo guidato dal maresciallo Badoglio, accordatosi segretamente con gli alleati per trattare una pace separata. A quel punto l'Italia diventava una nemica per Hitler, che inviò dieci divisioni nella penisola. Così, quando l'8 settembre fu reso noto l'armistizio firmato con gli Anglo-Americani, l'esercito italiano, abbandonato dal re e da Badoglio, si trovò in balia dei Tedeschi, i quali fecero scattare il piano Alarico, occupando in poco tempo l'intera penisola. Il 12 settembre Mussolini, liberato da paracadutisti tedeschi, fu posto a capo della Repubblica Sociale Italiana, con sede a Salò. L'Italia, dotata a quel punto didue governi, diventò un campo di battaglia per lo scontro fra alleati e Tedeschi. La lotta contro i nazisti fu condotta con vigore anche dalla Resistenza, costituita dall’azione armata e clandestina delle brigate partigiane, composte da liberali, monarchici, socialisti, comunisti, cattolici e seguaci del Partito d’Azione. Questo provocò però anche una guerra civile, che vedeva gli Italiani divisi in due campi opposti: da una parte vi erano i repubblichini, fedeli al governo di Salò, dall’altra i partigiani, fermamente ostili alle truppe tedesche e quindi anche fasciste. Le diversità ideologiche non impedirono che i gruppi combattenti si dotassero di una direzione politica unitaria, il Comitato di liberazione nazionale (Cln), presieduto da Ivanoe Bonomi, e di una direzione militare unitaria, il Corpo volontari della libertà (Cvl), posto sotto la piena responsabilità del generale Cadorna. Il 13 ottobre il governo legittimo diBadoglio dichiarò guerra alla Germania, schierandosi a fianco degli alleati in qualità di cobelligerante. Intanto il 27 settembre le truppe anglo-americane giungevano a Napoli, già liberata dalla popolazione dopo quattro giornate di eroica lotta, ma si arrestavano sulla linea Gustav, a Cassino, in quanto il comando alleato aveva progettato di concentrare le forze sul fronte francese. Così, dopo lo sbarco alleato ad Anzio nel gennaio 1944, l'interesse si concentrò sulla politica, in vista dell'assetto da dare al Paese dopo la guerra. Prevalse la linea moderata di liberali e democratici cristiani, appoggiata dagli alleati, mentre quella più intransigente di socialisti, comunisti e Partito d'Azione, favorevoli all'abolizione della monarchia, fu attenuata dopo la svolta di Salerno operata da Togliatti, leader del Pci. Ciò rese possibile la formazione di un governo di unità nazionale guidato da Badoglio. Continuavanointanto le stragi naziste, come quella compiuta alle Fosse Ardeatine, presso Roma, e anche da parte dei partigiani. Dopo aver ripreso l'avanzata nella primavera del 1944, gli alleati liberarono Roma, dove fu creato un nuovo governo presieduto da Bonomi, e giunsero a Firenze, già liberata dai partigiani; si arrestarono però sulla "linea gotica", mentre l'Italia restava divisa in due tronconi e al Nord.