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LA GUERRA IN ASIA: IL GIAPPONE_
Nel frattempo, ulteriore fronte: potenza imperiale giapponese, che sin dal 1931-32
aveva occupato la Manciuria (stato-fantoccio Manciukuo), controllo politico,
occupazione militare.
->estate 1937: inizia prima questa guerra, esercito di 350mila uomini attacca la Cina,
conquista di Shanghai, alla fine del 1937: Nanchino (massacri).
->1937-38: esercito giapponese controlla gran parte della Cina nord-orientale.
->1937-40: crisi politica conseguente, risolta con l’instaurazione di un regime
nazionalista a partito unico: Associazione per l’assistenza al governo imperiale,
guidato da Konoe Fumimaro, sostenuto dallo stato maggiore dell’esercito-
>27settembre 1940: patto politico-militare Germania, Italia, Giappone: Roberto,
potenze dell’Asse.
LA GUERRA DEL PACIFICO_
Area di confronto del Giappone: 1940-41: occupazione Indocina-> tensione
diplomatica USA e Giappone (embargo USA sui rifornimenti militari) -> 7 settembre
1941: flotta USA attaccata dall’aviazione giapponese a Pearl Harbor-> 8 dicembre
1941: dichiarazione di guerra Usa a Giappone (di conseguenza anche vs Germania e
Italia) -> 1942: occupazione giapponese in Indonesia, Thailandia, Malesia, nuova
Guinea e Birmania.
OCCUPAZIONE E COLLABORAZIONISMO IN EUROPA_
Governi collaborazionisti: Slovacchia, Croazia, Norvegia, Olanda, Belgio-> contribuzioni
finanziarie coatte, materie prime e prodotti finiti acquisiti sottocosto. Funzionali
all’economia di guerra tedesco.
Collaborazione di Francia e Danimarca, protettorato di Moravia e Boemia.
Territori occupati: Polonia, Paesi Baltici, Ucraina, Bielorussia. Deportazione 13milioni e
mezzo di persone come forza di lavoro coatta. 1944: lavoratori forzati: il 26,5% della
fora lavoro in Germania.
Alleati dell’Asse: Ungheria, Bulgaria, Romania.
Conquista dell’est in un piano: Generalplan Ost, politica di colonizzazione Polonia, ex
paesi baltici, ex aree sovietiche, misure di chiaro razzismo, separazione tra una parte
della popolazione riconosciuta come di discendenza tedesca, sottoposta a programmi
di ri-educazione, l’altra parte (non recuperabile), destinata alla deportazione,
funzionale al lavoro coatto, a disposizione degli occupanti tedeschi.
EVOLUZIONE STERMINIO EBREI_
Dalla migrazione forzata allo sterminio: svolta del 1939.
Aree oggetto espansione orientale, Ucraina e Polonia, densamente abitate dagli ebrei.
1939-1941: costruzione ghetti in Polonia.
1941: prime uccisioni sistematiche di massa con armi da fuoco.
EINSATZGRUPPEN: gruppi paramilitari delle SS, metodologia delle uccisioni di massa.
Soluzione finale del problema ebraico, varata alla riunione il 20 gennaio 1932: porterà
a 6milione di ebrei.
Piano che si realizza con la costruzione di una rete di campi di sterminio, differenti ai
campi di concentramento con vocazione al lavoro coatto, qui sono destinati alla
funzione di sterminio. Costruiti a est, nei territori occupati: il primo di Chelmno, 1941-
43: uso dei gas, già in “operazione eutanasia”; attraverso camion.
1942-43: Belzec, Sobibor, Treblinka, passo in avanti per la gassificazione, strutture
edificate.
1942: Auschwitz.
A sostegno di questo vari campi di detenzione e transito in varie parti d’Europa->
campi di concentramento per deportati politici (KL), sono un’altra cosa.
Diversi tipi di detenuti mescolati, la natura dei campi stravolta, nell’ultima fase di
guerra: marce della morte da est verso ovest. Non lasciare tracce.
DATI: 6milioni di ebrei, 7milioni civili sovietici, 3milioni prigionieri di guerra sovietici…
INTERPRETAZIONE FUNZIONALISTA_
Da Raul Hilberg, La distruzione degli ebrei d’Europa, 1961: Macchina dello sterminio
costruita per tappe: a prima vista lo sterminio appare un fatto globale, monolitico,
ribelle ad ogni spiegazione. Ma in realtà e un processo per tappe, con innumerevoli
burocrati, in una vasta macchina amministrativa. Processo di annientamento possibile
grazie a una struttura soggiacente, con logica specifica, meccanismo di decisione…
processo che si sviluppò secondo uno schema ben definibile che non corrispondeva ad
un piano prestabilito.
Torna nell’analisi delle fonti la necessità di uscire dalla spontanea interpretazione,
centralistica ma in realtà struttura policentrica dell’amministrazione nazista.
Necessità procedimento scientifico, delle fonti per comprendere i fenomeni.
LA FORZA DEL CONFORMISMO_ C. Browning, Uomini comuni. Polizia tedesca e
“soluzione finale in Polonia, 1992: battaglione 101 della Polizia tedesca di Amburgo,
500 membri, esecuzione 1500 ebrei in un solo giorno. Fonti: documentazione prodotta
durante il processo per crimini di guerra tenuto in Germania dal 1962 al 1972 contro i
membri superstiti del Battaglione.
Vaticano fra i più informati, cardinal maglione, ruolo di Pio XII.
RIARMO USA 1942-45, cresce esponenzialmente a quello giapponese.
1942-43: crisi militare tedesco-giapponese: maggio 1942-febbraio 1943:
controffensiva USA nel Pacifico->novembre 1942, febbraio 1943: vittoriosa
controffensiva sovietica a Stalingrado-> novembre 1942-maggio 1943: truppe USA e
UK sconfiggono i nazi-fascisti in Egitto, Libia, Marocco, Algeria e Tunisia-> 10 luglio
1943: operazione di sbarco truppe anglo-americane in Sicilia.
1942-43: dal collaborazionismo alla resistenza e repressione:
movimenti di resistenza antinazista-fascista in ucraina, Bielorussia, Francia, Polonia,
Cecoslovacchia, Serbia, Grecia. Risposte repressive delle autorità naziste e fasciste
indirizzate anche vs la popolazione civile (terrore per dividere la popolazione).
IL CROLLO DEL FASCISMO, DUPLICE OCCUPAZIONE E RESISTENZA_
24-25 luglio 1943: Gran Consiglio del Fascismo attribuisce il comando delle forze
armate al re, Mussolini arrestato, Badoglio nuovo presidente del Consiglio-> 8
settembre 1943: armistizio firmato dal governo e dai responsabili militari anglo-
americani.
->sbandamento esercito e prima formazione nuclei partigiani.
->9 settembre 1943: re e governo abbandonano Roma, trasferiti a Brindisi.> avanzata
esercito tedesco da nord-> 12 settembre commando tedesco libera MUSSOLINI A
Campo Imperatore (Gran Sasso) -> 22 settembre 1943: Mussolini costituisce la
Repubblica Sociale Italiana (RSI): Italia spezzata in due.
TRANSIZIONE MILITARE E POLITICA: 9 settembre 1943: costituzione Comitato
Liberazione Nazionale (esponenti del Pd’A, DC, PSIUP, PRI, PLI, PDL e PCI).
->marzo-aprile 1944: svolta di Salento (Togliatti), 24 aprile 1944: primo governo
d’unità nazionale, presieduto da Badoglio con esponenti del CLN.
->giugno 1944: liberazione di Roma, Bonomi sostituisce Badoglio alla guida del
governo- Umberto di Savoia (Vittorio abdica) assume la carica di luogotenente
generale del Regno.
->formazioni partigiane di diverso orientamento politico attive nell’Itala centro
settentrionale: 100mila membri ca.
->dicembre 1944: costituzione organo di coordinamento CLNAI, contatto col governo
Bonomi.
->marzo 1944: azione di via Rasella a Roma (33 tedeschi uccisi), per rappresaglia 335
detenuti uccisi alle Fosse Ardeatine.
PENSARE LA RESISTENZA E LA GUERRA CIVILE_
Calvino, Prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno: per molti era solo il caso a decidere
da che parte combattere, si spostavano da una parte all’altra. Linea molto sottile a
separare la “parte del riscatto dall’altra”, “da parte dei gesti perduti, degli inutili
furori”
E. Artom, Diari di un partigiano ebreo: gli uomini sono uomini, per evitare una retorica
patriottarda o pseudoliberale. Non erano purissimi eroi.
Federico Chabod, Tre Italia: lezioni sull’Italia contemporanea, 1961. “Italia del Sud,
occupata dagli alleati, Italia centrale sotto il dominio tedesco fino all’estate del 1944,
Italia del Nord che fino all’aprile 1945: teatro di lotta vs tedeschi e Repubblica di Salò.
Divisione fondamentale per comprendere l’evoluzione politica dell’Italia
contemporanea: tracollo istituzionale e difficile rifondazione dello Stato.
-Claudio Pavone, Una guerra civile, saggio storico sulla moralità nella Resistenza,
1991: tre guerre:
-civile
-patriottica
-di classe
Moralità nella Resistenza e non della Resistenza: esame ragioni etiche dei vari gruppi.
Chi aderisce alla Repubblica sociale italiana lo fa di solito per senso del dovere,
rispetto alla continuità storico-istituzionale, per difesa all’onore italiano infangato
dall’armistizio.
Chi entra nelle formazioni partigiane vive la decisione come momento di libertà che
nasce da un forte desiderio di discontinuità, di rottura col passato, disobbedienza.
Intervengono anche elementi personali:
“varietà di motivazioni individuali molto ampia: insopportabilità verso la ferocia,
ribellione vs soprusi, istinto di autodifesa, desiderio di vendicare parenti caduti, spirito
di avventura, amore del rischio, tradizioni familiari, antifascismo di vecchia o nuova
data, amor di patria, odio di classe.
FASI FINALI DELLA GUERRA_
28 novembre- primo dicembre 1943: incontro a Teheran Roosevelt, Churchill e Stalin->
6 giugno 1944: sbarco in Normandia di forze anglo-americane-> 15 agosto 1944:
truppe alleate a Parigi-> pesantissimi bombardamenti sulle città tedesche; Dresda
distrutta dal 13 al 15 febbraio 1945-> 4-11 febbraio 1945: nuovo incontro a Yalta in
Crimea Roosevelt, Stalin e Churchill-> febbrai-aprile 1945: crollo esercito tedesco su
tutti i fronti-> 25 aprile 1945: insurrezione generale truppe partigiane coordinate dal
CLNAI, liberazione città settentrionali prima dell’arrivo degli alleati.
FINE DELLA GUERRA_