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LE SCUOLE
Tra la fine del novecento ed inizio dell’anno 1000 vi fu lo sviluppo delle scuole. Si studiavano le
arti liberali che erano suddivise in due categorie:
• Le arti del trivio (o sermocinali cioè del discorso): grammatica, dialettica (Aristotele),
retorica (Cicerone);
• Le arti del quadrivio ( o reali): si occupava della materialità. Sono la geometria, la
matematica, la musica e l’astronomia. La matematica e la geometria hanno ragioni
immediate di far parte della categoria delle arti reali. La musica ne fa parte poiché si
pensava che esaltasse la divinità e soprattutto perché segue dei tempi, i tempi sono calcolati
e i calcoli sono numeri. L’astronomia fa parte di questa categoria perché tramite dei calcoli
si potevano conoscere i movimenti delle stelle.
Durante l’alto medioevo si studiava nei monasteri (grazie alla riscoperta e la riscrittura di opere
antiche da parte dei monaci amanuensi) oppure nelle scuole vescovili, che preparavano gli studenti
per il lavoro al di fuori delle scuole. Il diritto era studiato nella dialettica e nella retorica (non
esisteva una vera materia).
La scuola di Pavia era la più nota al tempo che fu la prima scuola di diritto. Si studiava il diritto
franco e longobardo e in più il capitolare italico.
Liber Papientis: libro di Pavia, raccolta di materiale normativo longobardo e franco distribuita in
ordine cronologico, ma viene studiato in ordine sistematico o tematico.
Raccolta lombarda: base del diritto feudale.
La scuola di Pavia è stata la prima a fare ricerca ma gli autori sono anonimi.
Expositio de Liber Papientis: esposizione critica delle norme del Liber Papientis e lo scrittore
integra le lacune o le parti incomplete col diritto romano che diventa un diritto sussidiario agli altri
diritti ed è l’unico che può valere sempre.
Rinascimento giuridico medievale
Durante l’alto medioevo le opere giustinianee non erano state molto utilizzate: si ha notizia
dell’utilizzo dei primi nove libri del Codex ma non degli ultimi tre poiché probabilmente,
riferendosi alle istituzioni del mondo romano non furono mai utilizzati. Il digesto compare
pochissimo e le istituzioni e le novelle sembravano quasi dimenticate.
Con l’arrivo dell’anno 1000 vi fu una rinascita sociale dei mercati a causa di una sostanziale
aumento demografico. Vi fu uno spopolamento delle campagne in favore delle città e vi fu uno
sviluppo del ceto mercantile. Una figura molto importante dell’anno 1000 fu Irnerio, fondatore
maestro della scuola di Bologna. Non si sa molto della sua vita. Non si sa se era laico o un
ecclesiastico, se era nato a Bologna(perché il suo nome era accompagnato dall’aggettivo
bononiensis) o se apparteneva all’area germanica dell’impero(perché in alcuni scritti era chiamato
Vernerio). Prima di insegnare diritto, era maestro di arti liberali e aveva approfondito le arti del
trivio. Giunse a Bologna per volere di Matilde di Canossa con il compito di rinnovare i libri legales
ossia la compilazione giustinianea. La compilazione si trovava a Ravenna (capitale dell’esarcato) e
giunse a Bologna in coincidenza dell’arrivo di Irnerio.
La sequenza delle ritrovamento