vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
EGUAGLIANZA
Sintetizzata sotto 4 voci:
-Giuridico-politica (eguaglianza posta dalle leggi)
-Eguaglianza sociale (eguaglianza di status, nessuna differenza di ceto sociale)
-Eguaglianza economica
-Eguaglianza di opportunità: sia per eguale accesso (cioè la possibilità uguale per tutti di accedere a
qualsiasi opportunità solo esclusivamente mediante il talento e il merito) e sia per eguale partenza
(ovvero eguali condizioni iniziali; tutti partono dallo stesso punto: ovvero eguale educazione ciò è
collegato all’eguaglianza economica si sa che chi ha di più ha i mezzi per un educazione diversa).
L’eguale partenza richiederebbe di eguagliare le potenzialità per poi svilupparle ed avere la stessa
eguaglianza di a accesso. I criteri di eguaglianza sono:Lo stesso a tutti cioè parti uguali a tutti
(esempio eguaglianza di fronte alle legge); Lo stesso agli stessi cioè parti eguali agli eguali e parti
diseguali a diseguali. Quindi l’eguaglianza può essere eguale trattamento (gli esseri umani devono
essere trattati in egual modo anche se diversi), eguale esito ( arrivare a risultati finali che siano di
eguaglianza); ma questi due fattori non sono integrati, un egual trattamento porta ad eguali esiti e
viceversa eguali risultati non presuppongono eguali trattamenti
LIBERALISMO
Nasce tra l’età moderna e contemporanea nato molto prima del liberismo economico. Per liberismo
s’intende la dottrina economica che teorizza il disimpegno dello stato dall’economia, per
liberalismo si intende la teorizzazione politica che pone dei precisi limiti al potere dello stato per
tutelare i diritti naturali. Esso nasce per volere della borghesia che combatteva contro le monarchie
assolute, ha influenzato molto la concezione di democrazia; la liberaldemocrazia si basa soprattutto
sul rispetto delle minoranze.
Il liberalismo come sistema politico si prefigge lo scopo di essere costituzionale ma è indispensabile
ridurre al minimo il potere dello stato, esso nasce come sfiducia nei confronti del potere statale ed è
per questo che si configura come “Stato Piccolo”.
Il liberismo come sistema economico ha un aspetto caratterizzante cioè quello della Proprietà, che
fin dai tempi dei romani stava ad indicare vita, libertà e bene e non accumulazione del capitale; la
proprietà era usata come un accrescimento della propria opportunità di vita.
Liberalismo = fine di limitare il potere statale
Democrazia = propone di porre la legge nello stato
Il loro rapporto fu duraturo fin quando la componente democratica venne aumentata ai danni del
liberalismo, quest’ultimo rappresenta la soluzione al problema posto da Roussaux (gli uomini
nascono liberi ma sono sempre in catene politiche economiche e sociali) ed è l’unica ideologia
storica che ha dimostrato che l’abuso di potere può essere frenato;le stesse motivazioni hanno fatto
si che declinasse.
OPINIONE PUBBLICA
Il termine nasce prima della Rivoluzione francese; questo termine si riferisce ad un pubblico che ha
la sua opinione sulla gestione degli affari, opinione perché come presuppone anche Platone ciò che
è necessario ad un governo democratico è l’opinione pubblica; pubblica perché è del pubblico e
tratta della cosa pubblica, vengono definiti da Sartori come STATI MENTALI che interagiscono
con flussi di informazioni sullo stato della cosa pubblica. Il nesso tra opinione pubblica e
democrazia è fondamentale dato che la democrazia si fonda sulla sovranità popolare che deve poter
esprimere un contenuto che darà sostanza alla sovranità popolare; quindi la democrazia è un
governo di opinione e un governo consentito (fondato sul consenso).
Governo di opinione = cerca e chiede il consenso dall’opinione pubblica
Governo consentito = sostenuto dalla pubblica opinione
L’opinione pubblica nasce se c’è informazione; essa viene messa in crisi dalla propaganda
totalitaria e anche dalla nuova tecnologia delle comunicazione di massa.
Il modello di Deutsch (doic) spiega la formazione dell’opinione: consta di 5 vasche su cui l’acqua
circola rimescola e poi discende; la vasca in cima è quella dell’elites economica, scendendo
troviamo l’elites politica, la rete delle comunicazioni, i leadre d’opinione locale e infine l’opinione
delle masse. Il passaggio tra le vasche è discontinuo i partecipanti al processo selezionano,
interpretano e distorcono i dati; la figura messa in evidenza è quella del leader locale il quale è il
filtro tra media e masse. Questo modello prende ispirazione dal two-step flow (flusso a 2 gradini) in
base al quale il messaggio arriva facendo perno sul gradino del leader di opinione, in più le opinioni
sono influenzate dai gruppi di appartenenza, dalla famiglia, dal gruppo di lavoro e ciò consente una
conoscenza a 360° detta Policentrica; essa deriva da 3 principi vitali cioè libertà di pensiero,
espressioni e organizzazione; essi sono vitali perché senza di loro ci sarebbe uno stato totalitario.
L’opinione pubblica non viene scossa solo dalla propaganda totalitaria ma anche dalla potenza delle
comunicazioni di massa, con essa il cittadino è esposto ad una propaganda ossessiva e indottrinante.
PROPAGANDA E PUBBLICITA’
Il propagandista non è un agente pubblicitario ma è un utente che propaga la propria fede politica
egli punta in primo luogo sulla socializzazione (scuole, libri di testo, trasmissione del sapere); in più
alla propaganda politica è concesso un margine di inganno maggiore alla pubblicità, infatti essa
indirizza il consumatore verso il prodotto che successivamente è controllato dal consumatore che lo
acquista, invece la propaganda politica può creare grandi menzogne che il cittadino non può
controllare.
OPINIONE PUBBLICA AL POSITIVO E AL NEGATIVO
Negativo = i messaggi dei media non hanno peso in quanto il lettore è attivo nel bloccarli
respingerli e modificarli in base alle proprie conoscenze
Positivo = media hanno un certo peso
L’informazione quindi è alla base dell’opinione pubblica e la democrazia necessita di informazione
attraverso la quale il cittadino può decidere il proprio futuro attraverso il VOTO LIBERO
(attraverso il quale decidiamo chi ci rappresenterà), le ELEZIONI (decidono chi sarà a decidere), il
REFERENDUM (il cittadino decide il proprio e decide su una questione)
PARLAMENTO
Chi lo compone?
Identifichiamo tre tipi di uomini politici:
Politico non professionale = non ha nessuna esperienza alle spalle ma la politica per lui è una
vocazione e non una occupazione in termini economici.
Politico semi-professionale = possiede un attività privata che continua a portare avanti ma sceglie
cmq di intraprendere una carriera politica.
Politico di professione = sceglie la vita politica come sua unica carriera e fonte di sostentamento
economico.
Abbiamo altre figure minori come il politico professionale (non possiede altro interesse egli
trasforma in mestiere una professione), decision-makers (membri del governo o capi partito che
devono prendere decisioni o iniziative).
PARTITOCRAZIA
Un fenomeno diffusosi è il ruolo sempre più centrale dei partiti i quali hanno l’ultima parola sul
candidato da proporre e la linea decisionale, ciò porterà ad una piena realizzazione del sistema
partitocratico che sostituirà gli organi statali proposti dalla costituzione.
Da cosa è costituito?
È costituito da assemblee numerose nelle quali ci sono profonde rivalità di partito e incomprensioni
ideologiche, inizialmente aveva la funzione di evitare lo sconsiderato ed esagerato legiferare statale
che non aveva vincoli; nella prima fase infatti esso si trovava all’esterno dello stato
successivamente si trasformò in un organo interno dello Stato; il suo ruolo diventerà sempre più
intento a prendere il posto del governo fino al punto di arrivare ad avere il potere di legiferare.
POLITICA
Machiavelli fu il primo ad usare la parola Stato nella sua accezione moderna, egli la usava anche
nella sua accezione medievale Status come condizione sociale. La politica fin dai tempi antichi era
legata alla religione e alla morale; il grande passo di Machiavelli fu quello di fare una distinzione
della politica dalla morale e dalla religione. Negli stessi anni Locke viene considerato il primo ad
aver teorizzato l’idea di Società ( è uno spazio extrastatale non regolato da un controllo politico ma
sociale ). Andando avanti la definizione che identificava la politica con lo stato è scaduta, nel
momento in cui c’è l’irruzione delle masse nella storia e nella storia politica.
Schmitt
Era un filoso politico tedesco secondo il quale la politica si basava sul rapporto AMICO-NEMICO,
ogni contrasto politico è capace di raggruppare gli uomini in amici contro nemici, Schmitt discende
da Hobbes (fa capo a singoli individui) ma lo capovolge vedendo amici-nemici come aggreganti.
Sartori non vuole la politica come guerra ma la politica come pace, deve essere la soluzione non
violenta dei conflitti.
RAPPRESENTANZA
Può essere inteso in diverse maniere:
-sociologicamente parlando il termine sta per rappresentativo di, cioè qualcuno che impersona le
caratteristiche essenziale di una classe (Rappresentanza intesa come fattore di somiglianza).
-giuridicamente parlando sta pere delegato che si attiene alle istruzioni di colui che lo incarica.
Fin dal medioevo il parlamento aveva il compito di mediare il dialogo tra nazione e sovrano
andando avanti esso entrava a far parte dell’apparato statale assumendo la funzione di governare sui
cittadini, diventa quindi organo dello stato e per questo rappresenta la nazione in quanto
rappresentante; il suo compito è quello di rispondere alla nazione con responsabilità. La moderna
rappresentanza è rappresentanza elettiva
SISTEMI ELETTORALI
È costituito dall’insieme delle regole che si adottano in una democrazia rappresentativa per
trasformare le preferenze o voti espressi degli elettori durante le elezioni in seggi da assegnare
all’interno del Parlamento o più in generale di un’assemblea legislativa.
SISTEMI UNINOMINALE
Sistema elettorale che induce l’elettore a votare per uno dei 2 candidati (Ogni elettore scegli un
solo candidato e quello che riceverà più voti sarà dichiarato vincitore), esso provoca un effetto
riduttivo che creerebbe un sistema bipartitico ( esiste solo dove il sistema partitico è ben
strutturato). Diventa strutturato nel momento in cui gli elettori si orientano in funzione di immagini
astratte del partito o delle ideologie di cui i partiti sono portatori.