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Il Midwifery

Il Midwifery è un termine inglese che letteralmente significa "con la donna", e racchiude la scienza e l'arte dell'ostetrica. Il midwifery pone come centralità la persona assistita, con la sua individualità e la sua diversità.

Anatomia e Biologia della Riproduzione Umana

2.1 - Le principali parti del corpo della donna che partecipano allo sviluppo sessuale e alla riproduzione:

  • Vagina: organo dell'accoppiamento, molto distendibile, che consente il passaggio del feto durante il parto ed è costituito da tre strati: esterno o connettivale, medio o muscolare e interno o mucoso.
  • Utero: è un organo cavo, impari e mediano. È l'organo da cui origina la mestruazione, che accoglie la gravidanza e che esplica un ruolo fondamentale durante il travaglio per l'espulsione del prodotto di concepimento. Si divide in tre parti: il corpo che è la parte superiore, l'istmo che è...

La parte centrale e il collo che è la parte inferiore dell'utero sul quale si inserisce la cupola vaginale. L'utero è costituito da tre strati: mucoso o endometrio, muscolare o miometrio e sieroso o perimetrio. Nella donna adulta ha la forma di una pera con la base in alto e l'apice in basso, di 6-8 cm di lunghezza, 3-5 cm di larghezza e 2-3 cm di spessore, con un peso di 30-60 grammi.

Le tube sono due piccoli canali che mettono in comunicazione le ovaie con l'utero. La tuba consta di 4 parti: padiglione o infundibolo che termina con le fimbrie, la parte ampollare, la parte istmica e la parte intramurale. Si divide in 3 strati che sono: mucosa, muscolatura e sierosa.

Le ovaie sono due e simmetriche e hanno una duplice funzione: riproduttiva, in quanto producono le cellule uovo o ovociti, ed endocrina, in quanto producono ormoni (estrogeni e progesterone). Nella donna adulta hanno la forma di una mandorla, una lunghezza di 2-4 cm e uno spessore di circa 1 cm.

Queste dimensioni si modificano durante ciclo, gravidanza e menopausa.

• Ipofisi: è una piccola ghiandola posta sotto il cervello che ogni mese invia messaggi (gonadotropine, FSH-LH) alle ovaie per stimolare l'ovulazione e il rilascio di altri messaggi (ormoni) che attraverso il sangue giungono all'utero e alle mammelle, affinché si preparino in caso di gravidanza. Ovaie, tube e utero si trovano nella cavità addominale o pelvi.

Le ovaie si trovano ai lati dell'utero, molto vicine alle tube in modo che quando è pronto un ovulo maturo ed esce dal follicolo, possa essere facilmente raccolto dalle tube.

Le tube sono attaccate ai lati dell'utero e permettono all'ovulo di scivolare nella cavità uterina.

L'utero è rivestito internamente dall'endometrio che stimolato dagli ormoni prodotti dalle ovaie, ogni mese si rinnova per poter accogliere adeguatamente l'ovulo in caso di fecondazione.

2.2 -

GENITALI ESTERNI

  • Monte di venere o pube: costituito da un cumulo di grasso ricoperto da cute e peli
  • Grandi labbra: formate da due pliche cutanee simmetriche, costituite da tessuto adiposo e contengono ghiandole sebacee e sudoripare
  • Piccole labbra: due ripiegature cutanee situate internamente alle grandi labbra
  • Clitoride: organo erettile dotato di particolare sensibilità e ricco di vasi e nervi
  • Meato uretrale o urinario: posto al di sotto del clitoride
  • Ghiandole di Bartolini: sono due e secernano un liquido vischioso, il corpo ghiandolare si trova nelle grandi labbra e il dotto escretore all'interno delle piccole labbra
  • Imene: membrana mucosa che nelle vergini occlude l'ingresso della vagina

2.3 - IL CICLO MESTRUALE

Il fenomeno genitale più appariscente della donna è la comparsa della prima mestruazione o menarca. La pubertà è quel processo di maturazione sessuale che trasforma la bambina in una donna.

sessualmente matura.Il punto di partenza del ciclo ha sede nei centri neuroendocrini del complesso diencefalo ipofisiario.Un ciclo mestruale regolare dura in media 28 giorni e si divide in due fasi:
  • Prima fase: le ovaie producono estrogeni che servono a far crescere l'endometrio, intanto in una delle due ovaie matura un follicolo, grazie ai messaggi inviati dall'ipofisi. Nel follicolo è contenuto l'uovo. A metà ciclo l'ipofisi rilascia una maggiore quantità di ormoni che liberano l'ovocita dall'interno del follicolo (ovulazione).
  • Seconda fase: l'ovaio inizia a produrre il progesterone che informa l'utero di trasformare l'endometrio in un tessuto adatto in caso di fecondazione. Dai resti del follicolo si forma il corpo luteo che si trasforma in corpo luteo gravidico se l'uovo viene fecondato, mentre va incontro a degenerazione se l'uovo non è fecondato. L'ovulo nel momento
dell'ovulazione è fecondabile per 24 ore e se la fecondazione non avviene si degenera. L'endometrio non utilizzato, alla fine del ciclo si stacca e viene espulso con la mestruazione da cui inizia un nuovo ciclo. 2.4 - IL MECCANISMO DELLA FECONDAZIONE Durante il rapporto sessuale l'uomo libera milioni di spermatozoi con il liquido (sperma), dal pene in vagina. Gli spermatozoi in vagina subiscono la capacitazione che attiva la funzione fecondante attraverso modificazioni biochimiche e strutturali. Gli spermatozoi salgono fino alle tube fino alla ricerca di un uovo maturo. Nella tuba solo uno spermatozoo riuscirà a penetrare nell'ovulo. La fecondazione rappresenta l'unione della cellula femminile (ovocita) con il gamete maschile (spermatozoo). Nel citoplasma dell'ovocita, il nucleo dello spermatozoo cambia aspetto e viene detto pronucleo maschile, allo stesso modo il nucleo dell'ovocita viene detto pronucleo femminile. Dalla fusione dei due

pronuclei ha origine lo zigote o prima celluladell’embrione.Lo zigote rimane per 2-3 giorni nella tuba dove subisce le prime divisionimitotiche, successivamente dopo 4-5 giorni dalla fecondazione raggiungel’utero allo stadio di blastomeri (o morula).Dallo stadio di morula si passa a quello di blastula, differenziandosi in unostrato esterno detto trofoblasto e uno strato interno detto globo embrionale.Il trofoblasto produce la gonadotropina corionica (HCG) che può essere dosatanel siero e nelle urine materne.La sub unità beta (beta HCG) può essere dosata nel sangue dopo 7 giorni dallafecondazione.

Contemporaneamente all’evoluzione dell’ovulo, la mucosa dell’utero sitrasforma in decidua (mucosa uterina trasformata).L’annidamento o impianto è un processo attraverso il quale il trofoblastoaderisce alla parete uterina e vi penetra sino a raggiungere la strutturavascolare materna.Questo processo si ultima in circa 24

Ore. L'annidamento avviene nella maggior parte dei casi sul fondo dell'utero, mentre se avviene in sedi diverse si definisce gravidanza ectopica che può essere:

  • Extrauterina: impianto fuori dall'utero (ovaio, tuba, ecc.)
  • Ectopica intramuraria: cioè in sede diversa dell'utero (canale cervicale, regione angolare, ecc.)

La frequenza dell'annidamento ectopico è di circa 0,25 - 3,5%. 2.4 - FASI DI SVILUPPO DEL PRODOTTO DI CONCEPIMENTO

Lo sviluppo del prodotto di concepimento viene suddiviso in:

  • Periodo preembrionale (dura 2 settimane dopo la fecondazione)
  • Periodo embrionale (dalla seconda alla nona settimana)
  • Periodo fetale (dalla nona settimana fino al termine della gravidanza)

La teoria olistica, dice che la gravidanza è un periodo della vita in cui la donna trova in se ed esprime una grande ricchezza di sensazioni. Il corpo la mente ed il sociale diventano in questo periodo una unità.

Inscindibile della persona umana.

3 – LO SCREENING PRENATALE DELLE ANOMALIE CONGENITE è definito come l'identificazione, in una popolazione a basso rischio, di un sottogruppo di pazienti il cui rischio è maggiore e che giustifica l'uso di un test più specifico.

L'ecografia è uno di questi mezzi e viene usata oramai dal 1958 in ostetricia e ginecologia, non presentando mai danni collaterali al suo uso. Essa rileva in tempo reale immagini di vita intrauterina, consentendo la diagnosi di normalità o di eventuali patologie.

Tuttavia non bisogna eccedere nel suo uso, infatti in una gravidanza fisiologica ne sono previste 3 (primo, secondo e terzo trimestre) per legge (D.M. del 10 settembre 1998).

In questi ultimi anni si è avuto lo sviluppo di alcune tecniche diagnostiche ad alta sensibilità, quali bi-test o tri-test, basati sulla misurazione di alcuni parametri ecografici e sul risultato di esami ematochimici (translucenza

nucale, alfa feto proteina, HCG, estradiolo, ecc.).

L'ecografia rientra nella diagnosi prenatale non invasiva e quella del secondo trimestre viene detta ecografia morfologica (22° settimana) che può evidenziare malformazioni fetali.

L'ecocardiografia fetale invece analizza il cuore del feto, non solo anatomicamente ma anche dal punto di vista funzionale.

Quando è fortemente sospettata un'anomalia oppure quando il rischio di malattie cromosomiche è alto, la donna deve essere informata e gli va offerta la possibilità di diagnosi più specifiche per confermare o meno il sospetto.

La donna in ogni caso deve dare il consenso informato.

Rientra invece nella diagnostica prenatale invasiva, l'amniocentesi che attualmente è la tecnica più conosciuta e più utilizzata per evidenziare malattie cromosomiche, ma anche infezioni.

Consiste nell'aspirazione di liquido dal sacco amniotico per via transaddominale sotto guida

ecografica. In questo modo, le cellule fetali sospese nel liquido permettono di ricostruire la mappa cromosomica del feto.

In base all'epoca in cui viene effettuata, l'amniocentesi si classifica in:

  • Precocissima: entro la 14° settimana di gestazione
  • Precoce: tra la 16° e la 18° settimana di gestazione (periodo ideale)
  • Tardiva: nell'ultimo trimestre di gestazione

L'amniocentesi viene sconsigliata in età superiore ai 36 anni perché può essere associata ad un aumento del rischio di trisomia 21 (sindrome di Down), trisomia 18 e trisomia 13.

Le indicazioni per la sua effettuazione possono essere una precedente gravidanza con anomalie cromosomiche, genitori portatori di malattie cromosomiche, presenza di difetti fetali nell'ecografia, aumentato spessore della translucenza nucale, e...

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
18 pagine
SSD Scienze mediche MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wallacekr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze Infermieristiche Generali e Teorie del Nursing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Scarcelli Fausta.