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INDIPENDENZA DA ALTERNATIVE IRRILEVANTI

Necessariamente qualsiasi regola decisionale deve lasciare indietro una di queste condizioni

È impossibile soddisfare tutte e quattro le condizioni l’esito del processo decisionale,

  1. Non ci deve essere alcun individuo che determina interamente indipendentemente dalle preferenze degli altri membri del gruppo - Un processo decisionale di gruppo dove alla fine decide uno solo NON è equo
  2. Gli individui possono adottare QUALSIASI ordinamento razionale di preferenze nei confronti delle alternative possibili (anche a più di un massimo) - Un processo decisionale di gruppo dove vengono imposti dei limiti alle libertà di espressione degli individui NON appare molto giusto
  3. Se tutti gli individui in un gruppo preferiscono x ad y, allora anche le preferenze del gruppo devono riflettere una preferenza per x su y - Un processo decisionale di gruppo incapace di produrre un esito voluto da tutti i membri del gruppo NON appare

molto giusto nell'ordine di preferenza di4. La scelta del gruppo non deve cambiare a seguito di modifichealternative irrilevanti- Un processo decisionale di gruppo che modifica il suo esito in seguito a cambiamenti irrilevantiNON appare molto giusto➔ NON ESISTE ALCUN MECCANISMO PER TRADURRE LE PREFERENZE DI INDIVIDUIRAZIONALI IN UNA PREFERENZA DI GRUPPO COERENTE, che contemplicontemporaneamente tutte e quattro le preferenze➔ Nel momento in cui abbiamo dimostrato che la regola della maggioranza non può contemplaretutte le quattro condizioni bisogna scegliere di rispettare alcune di queste condizioni- Se si accettano ammissibilità universale, ottimalità paretiana e indipendenza alternative comenecessarie:

  1. O dittatura (come agenda)
  2. O possibilità di intransitività

Se si accettano l'ottimalità paretiana, indipendenza da alternative irrilevanti e non dittatorialità:

  1. O si restringono le preferenze
  2. O la
possibilità di intransitività c'è necessariamente un trade-off= TRILEMMA DI ARROW→I GOVERNI(storia di vari governi. NON IMPORTANTE)29-04 in cui una parte (agente) agisce per conto di un'altra (ilLa teoria della DELEGA descrive situazioniprincipale).La delega avviene perché l'agente ha alcune informazioni o competenze specifiche, oppure- semplicemente il tempo di cui il principale non dispone- Questo ragionamento si può applicare alla democrazia rappresentativa dove i principali sono icittadini. I motivi per cui NON prendiamo decisioni politiche attraverso la democrazia sono: nonabbiamo tempo; non ci fidiamo della nostra capacità di prendere decisioni ben informateLa democrazia rappresentativa è caratterizzata da una catena di deleghe che vanno dagli elettori a coloro chegovernano. I principali hanno bisogno di strumenti per mantenere gli agenti RESPONSABILE.Un agente è responsabile nei confronti del

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principale se:- È obbligato ad agire per conto del principale- Il principale ha il potere di RICOMPENSARE o PUNIRE il suo operatoI regimi democratici contengono DIVERSI MECCANISMI che consentono ai cittadini di selezionare econtrollare i loro governi- Regimi PARLAMENTARI- Regimi PRESIDENZIALI(vedi immagine slide e spiegazione)La delega può creare alcuni problemi:◼ Selezione AVVERSA: i principali non conoscono appieno le competenze o le preferenze dei loroagenti o le esatte esigenze del compito assegnato◼ Rischio MORALE: i principali non possono osservare pienamente le azioni dei loro agentiPer TUTELARSI dalle perdite delle agenzie, i principali esercitano varie forme di CONTROLLO sui loroagenti:◼ Controlli ex-ante: MECCANISMI di screening e selezione degli agenti→ sistemi parlamentari◼ Controlli ex-post: controlli istituzionali e requisiti in materia di MONITORAGGIO eRENDICONTAZIONE→ sistemi presidenziali06-05◼ Criterio QUANTITATIVO: le cariche

ministeriali tendono a essere distribuite tra i partiti di governo in PROPORZIONE al contributo in termini di seggi che ogni partito apporta alla maggioranza legislativa del governo. LEGGE DI GAMSON
◼ Criterio QUALITATIVO: i partiti tendono a essere ricompensati con i ministeri che controllano le aree di policy che ogni partito ritiene essere CRUCIALI (es: Lega con Ministero degli Interni)
DISSOLUZIONE - Motivi tecnici es: morte del PRIMO MINISTRO - Motivi discrezionali es: SI SCIOLGONO LE CAMERE
Il tempo in cui i governi restano in carica è importante indicatore di:
  1. SOLIDITÁ del governo
  2. STABILITÁ del sistema politico
  3. POTERE relativo del governo rispetto al parlamento
07-05
Sistemi elettorali sono una delle istituzioni più importanti nelle democrazie→ definiti dalle LEGGI ELETTORALI per la competizione dei candidati.
I sistemi elettorali INFLUISCONO sul numero dei partiti ed è dovuto anche a questo la loro importanza.
- Maggiore efficienza nel

governo- Accountability

Le regole elettorali sono MANIPOLABILI: dato che i politici conoscono le conseguenze delle regole, possono cercare di influenzare gli esiti cambiando le regole stesse a seconda delle preferenze degli elettori.

Sistema elettorale: insieme di leggi e regolamenti che governano COMPETIZIONE elettorale tra candidati e/o partiti

Queste leggi regolano i seguenti aspetti:

  1. Formula elettorale = meccanismo attraverso il quale i voti vengono TRADOTTI in seggi
  2. Struttura del voto = modo in cui vengono PRESENTATE le scelte elettorali
  3. Ampiezza dei collegi = numero di RAPPRESENTANTI eletti in un collegio
  4. Soglie minime di rappresentanza
  5. Premio di maggioranza
  6. Norme accessorie

Classifichiamo i sistemi elettorali in base alla formula elettorale

  1. Maggioritario
    • Uninominale a turno unico
    • Voto alternativo
    • Doppio turni
  2. Proporzionale
    • Lista
    • Voto singolo trasferibile
  3. Misto
    • Indipendenti
    • Dipendenti

Ogni paese indipendente del mondo, a regime democratico o autoritario, ha

indetto elezioni in unqualche momento. Maggioritario viene usato da ex colonie britanniche e francesi

Proporzionale...

  • MAGGIORITARIO UNINOMINALE A TURNO UNICO (MUTU)
    • Gli elettori possono votare per un solo candidato in un collegio uninominale
    • Il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voti conquista il seggio, indipendentemente dal voto sul territorio
    • Viene definito FIRST PAST-THE-POST o sistema PLURALITY
    • Utilizzato ad esempio in UK, Usa
  • PRO
    • Semplicitá
    • Maggiore accountability
    • Favorisce bapartitismo
    • Governi monocolore
  • CONTRO
    • Risultati poco rappresentativi
    • Voto strategico invece che sincero
    • Incentivi alla formazione di partiti etnici o clan
    • Gerrymandering = modifica del disegno dei confini elettorali
    • Consente di vincere anche a chi raggiunge meno della maggioranza assoluta (plurality)
  • MAGGIORANZA A VOTO ALTERNATIVO E DI SOGLIA
    • Per vincere il seggio bisogna raggiungere la maggioranza ASSOLUTA (50 + 1 %) = majority
    • Se nessuno raggiunge il 50 + 1 ci sono due modi per...
  1. Assegnare il seggio
    • Voto alternativo - Ciascun elettore non sceglie semplicemente il candidato preferito in un collego uninominale, ma ORDINA secondo le sue preferenze tutti i candidati che si presentano nel collegio
    • Se un candidato riceve la maggioranza assoluta è eletto
    • Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta, il candidato viene eliminato e si procede a DISTRIBUIRE i candidati rimasti i suoi voti sulla base delle seconde preferenze
    • Si procede così fino a quando non si raggiunge il candidato che arriva alla maggioranza assoluta
  2. Doppio turno
    • Un candidato o partito viene eletto a primo turno se ottiene almeno il 50 + 1 dei voti in collegio uninominale
    • Se nessun candidato o partito raggiunge la maggioranza assoluta allora si svolge un SECONDO turno

PRO

  • Conserva alcuni vantaggi del MUTU
  • Diventa un voto di PREFERENZA
  • Tendenza alla MODERAZIONE dei candidati, vista l'importanza delle seconde scelte
  • Attenuazione del voto strategico, ma non è assente
partito ◼ SISTEMI ELETTORALI PROPORZIONALI - Il territorio viene diviso in circoscrizioni PLURINOMINALI, dove viene eletto più di un candidato - I seggi in palio sono distribuiti ai partiti in PROPORZIONE ai voti ottenuti - Variano molto tra loro e possono produrre risultati più o meno DISPROPORZIONALI (non c'è una proporzione 1 a 1) - Possono essere distinti in: 1. Utilizzano LISTE DI PARTITO 2. NON utilizzano liste di partito

partito = VOTO SINGOLO TRASFERIBILE08-05

Nei sistemi proporzionali i collegi sono PLURINOMINALI. In ogni circoscrizione viene eletto più di un candidato.

In ciascuna circoscrizione i seggi in palio sono distribuiti ai partiti in PROPORZIONE ai voti ottenuti.

Possono essere di due tipi:

  • Liste di partito→ si sceglie un simbolo di partito che ha una propria lista di candidati
  • Voto singolo trasferibile

PROPORZIONALE DI LISTA

Ogni partito presenta una lista di candidati in un collegio plurinominale. I partiti ottengono i seggi in base ai voti e seguono l'ordine imposto dai partiti in proporzione.

Vi sono diversi tipi e variano per FORMULA, DIMENSIONE, SOGLIE e TIPO di lista.

Ogni sistema proporzionale necessita di CRITERI per determinare il numero di seggi da assegnare. Due sono quelli principali:

  1. QUOTA: indica il numero di voti che garantisce un seggio ad un partito in una circoscrizione. Le principali sono: (dalla più proporzionale alla meno proporzionale)
vedi slideHare

n = 0Droop

n = 1Imperiali

n = 2Imperiali rafforzata

n = 32. DIVISORE: divide il numero totale di voti ottenuti da ciascun partito in una circoscrizione per una serie di numeri al fine di ottenere dei quozienti. Chi ha il quoziente più alto riceve più seggi

I principali sono: (dal più proporzionale al meno)

Saint Lague = 1, 3, 5, 7 … 3, 5, 7…

Saint Lague modificata = 1.4

D’Hondt 1, 2, 3, 4 …

- Tutti i sistemi proporzionali utilizzano circoscrizioni PLURINOMINALI, ma la dimensione delle circoscrizioni non è uguale per tutti→la dimensione delle circoscrizioni è la variabile chiave che determina

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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia9910 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pinto Luca.