Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Scienza politica  Pag. 1 Scienza politica  Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza politica  Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ES - Il partito politico → termine

- Il partito politico è un insieme di persone che si organizzano per correre alle elezioni

con l'obiettivo di collocare i propri membri nell’apparato di governo → significato

- Tutti i partiti politici che partecipano alla elezioni sia nei paesi democratici che non,

come Movimento 5 stelle, Forza Italia, PD → oggetto

Si usano termini diversi perché definiscono cose diverse, che devono sempre avere un

referente empirico (l’oggetto). Il referente empirico, dunque l’oggetto, dipende dalla quantità

di attributi che si è potuto associare al nostro termine. Tanto più è ristretto la sfera degli

attributi, tanto più il concetto sarà vago e applicabile a più soggetti. (es. se associamo il

termine democratico a tutti i paesi perde il suo significato).

Connotazione e denotazione (da chiedere a sofia)

● Ogni concetto ha una connotazione e una denominazione. Nella precisazione del

significato del concetto è necessario:

1) Definire la connotazione (intenzione): fissarne le dimensioni e le

caratteristiche essenziali. sono le caratteristiche, le priorità e gli attributi del

significato del concetto.

2) definire la denotazione: l’estensione empirica dell’oggetto in esame, ovvero

gli oggetti a cui si riferisce, i suoi riferimenti empirici.

● Con una connotazione più limitata abbiamo una denotazione più ampia → rapporto

di proporzionalità inversa

Dunque alla crescita della connotazione corrisponde una diminuzione della

denotazione e viceversa.

● I concetti empirici, una volta formulati tenendo di conto della connotazione e della

denotazione, ci permettono di precisare quale sia l’unità di ricerca, ovvero l’oggetto

della nostra ricerca.

La scali di astrazione (o albero di porfirio)

Connotazione e denotazione servono per individuare il livello di GENERALITÀ del concetto.

Fungono da criteri guida all'uso della SCALA DI ASTRAZIONE (è una premessa

all’operazionalizzazione) che rappresenta il livello di astrazione di di un concetto:

ai piedi della scala → massima concentrazione

in cima alla scala → massima astrazione

L'albero di Porfirio aiuta a capire la regola fondamentale per cui connotazione e denotazione

di un concetto sono inversamente connesse.

Secondo il triangolo di Ogden e Richards, il lato che lega il termine al significato coglie ciò

che possiamo chiamare la connotazione o intensione del concetto, ovvero l'insieme delle

caratteristiche che caratterizzano tale concetto. Il lato che associa il significato ai referenti

empirici definisce la denotazione complessiva, ovvero l'estensione posseduta dal concetto in

esame.

OPERAZIONALIZZAZIONE → trasformazione dei concetti astratti in concetti implicitamente

osservabili

uando siamo di fronte ad un concetto astratto lo si può trasformare empiricamente

● Q

osservabile e analizzabile nella realtà mediante la cosiddetta

OPERAZIONALIZZAZIONE.

● La maggior parte dei concetti usati nella scienza politica non sono direttamente

osservabili: necessità di intervenire per "riempire" il percorso tra significato di un

concetto e i suoi referenti empirici.

● Operazionalizzazione: diversi passaggi attraverso i quali si attribuisce un contenuto

empirico a concetti non immediatamente osservabili.

● Specificazione del concetto individuando le dimensioni che le compongono.

● Individuazione di indicatori ritenuti importanti per le dimensioni enucleate: concetti

maggiormente vicini alla realtà empirica (ponte).

● Espressione dell’indicatore in variabili direttamente rilevabili

ES. Democrazia costruita mediante due elementi: partecipazione e confronto. il governo

democratico si fonda sull’esistenza di un opposizione

Dal concetto alle variabili

Concetto → Dimensione del concetto → Indicatore → Variabile

Per concretizzare un concetto dobbiamo prima scomporlo → ES. Democrazia=

partecipazione, stato di diritto, competizione. è una buona scomposizione, però questi

termini hanno bisogno di un indicatori, ovvero concetti che leghino il significato alla realtà.

Come indicatore della Democrazia l’esistenza del suffragio universale, o l’intensità della

partecipazione, o la competizione, o lo stato di diritto

CLASSIFICAZIONI, TIPOLOGIE E MODELLI

La classificazione è la divisione di un concetto in classi o tipi, ovvero in classi distinti fra di

loro in base alle diverse priorità (es. io sono interessato come si differenziano tra di loro i

parlamenti nelle democrazie, vado a vedere tutte le democrazia parlamento, poi

individuiamo i paesi con un parlamento con due o un parlamento; oppure possiamo dividere

i parlamenti in base alle organizzazioni,)

Una volta definito il fenomeno, si procede con una ricognizione del fenomeno: come si

presenta nella realtà nelle sue varietà

● Classificazione: operazione di individuazione di un criterio distintivo di

differenziazione tra diverse realtà e di attribuzione di quelle realtà alla singole classi

(divisione dell'estensione di un concetto)

Von Beyen → ha proposto una classificazione dei partiti politici in base alla famiglie

spirituale (partiti comunisti, socialisti, liberali, cristiano-democratici)

Duverger → nel 1950 ha classificato la varietà dei partiti in base alla sezione, comitato,

milizia cellula, quindi ha diviso in base alle loro organizzazioni.

● Tipologia: classificazione multidimensionale, ovvero differenziazione della realtà

sulla base di più di un criterio distintivo. I criteri che utilizzano sono gerarchicamente

sullo stesso piano.

Sartori → tipologia dei sistemi di partito (quanti partiti ci sono e come interagiscono tra di

loro) → vengono analizzati i paesi e per distinguere quanti sistemi di partito hanno i paesi

selezionati, Sartori sceglie l’utilizzo simultaneo di due criteri, ovvero il numero dei partiti

presenti e la distanza ideologica che c’è tra di essi. Componendo il numero di partiti co le

distanze ideologiche otteniamo tipi di partito diverso

● Modelli: sono insieme di caratteristiche rispetto alle quali i casi concreti possono

essere valutati ma non si ritrovano nella realtà-

Leipart → presenta due modelli di democrazia opposti → Westminster, Consensuale.

Ciascuno di questi due modelli ha 10 caratteristiche che sono le stesse ma si presentano in

modo molto diverso nell’uno e nell’altro. Hanno a che fare con rapporto tra parlamento e

governo, numero di parlamentari… Però comunque c’è da dire che nessuno stato riesce a

incarnare a pieno le 10 caratteristiche elencate ma comunque quasi tutte le democrazie si

avvicinano o al Modello Consensuale o al Modello Westminster.

Le regole di Mill per la costruzioni di classificazione e tipologie

● Esclusività: la classificazione deve essere formulata in modo che ogni oggetto deve

appartenere esclusivamente a una classe e non può appartenere

contemporaneamente anche a un’altra.

Es. quando un partito viene classificato in due famiglie spirituali(classificazione di

Von Beyen)

● Esaustività: Le classi individuate nella classificazione o i tipi individuati nelle

tipologia devono contenere tutti i referenti empirici, nessun referente empirico può

rimanere fuori dalle classi o da un tipo

Es. nessun partito politico può rimanere fuori da una famiglia spirituale

(classificazione di Von Beyen).

LA RACCOLTA DEI DATI

Il primo compito per un ricercatore politico in una ricerca è di raccogliere i dati (informazioni,

numeri…) relativi al contesto dei paesi che si vuole analizzare.

I dati possono essere raccolti attraverso:

● FONTI PRIMARIE attraverso:

- interviste fatte ad èlite (gruppo ristretto) con risposte aperte

- questionari somministrati a livello di massa

- Infiltrazioni

Es. voglio indagare la partecipazione e l’adesione dei giovani alle scorse

elezioni attraverso la raccolta di tantissime informazioni (anagrafiche, stile di

vita…) e poi traggo delle conclusioni

● FONTI SECONDARIE attraverso:

- prendere i dati da banche dati già esistenti

- attingere i dati da altre ricerche pubblicate

RELAZIONI DI BASE TRA VARIABILI

Lo scienziato politico deve anche esprimere la relazione di base tra variabili, dunque deve

ipotizzare una relazione tra variabili.

Dobbiamo, innanzitutto, distinguere tra

● Variabile dipendente: (y) quello che vogliamo spiegare (explanandum) → Bipartitismo

● Variabile indipendente (x): la causa del fenomeno che vogliamo spiegare (explanans)

→ sistema maggioritario a turno unico o secco (x) produce il bipartitismo (y)

● Variabili intervenienti (z). variabili che disturbano le relazioni (ruolo di terze variabili)

che spiega perché x produce y in determinate circostanze e non in altre. (ES. perché

un partito in alcuni territori ricevono più voti rispetto un altro territorio perché sono più

ancorati in un determinato territorio d’italia)

L'obiettivo delle scienze sociali è quello di isolare quanto più possibili queste variabili

intervenienti cioè renderle costanti → parametrizzare una variabile

Il ricercatore nello spiegare il fenomeno, che significa trovare una causa all’effetto, deve

tener conto di queste terze variabili. Allora quando facciamo la verifica della relazione

causale è necessario utilizzare degli elementi di controllo che servono a parametrizzare le

terze variabili.

I METODI DI CONTROLLO PER LA VERIFICA DELLE IPOTESI

● Sperimentale (come nelle scienze dure) → Spesso infrequenti nelle scienze sociali

sebbene nell’ultimo periodo stia prendendo campo.

ES. Lo scienziato politico vuole capire come l’appartenenza partitica condizioni

il modo di vedere le cose → lo scienziato politico può dividere e formare due

campioni di persone, (rappresentativi ciò che voglio rappresentare), uno è un gruppo

di controllo e l’altro e un gruppo sperimentale. All’interno dei gruppi, affinché si

vadano ad assottigliare le variabili, come quelle di tipo anagrafico, provenienza ecc, i

due gruppi devono contenere persone di tutte le età, provenienze ecc… Al primo

gruppo, ovvero quello di controllo, faccio la domanda standard; (es. sei d’accordo o

contrario all’elezione diretta del capo del governo?) con una risposta complessiva

possibile dei partecipanti pari a 50 contro 50. All’altro gruppo, al gruppo

sperimentale, il ricercatore, sottopone uno stimolo in più (es. sei d’accordo

all’elezione diretta del capo di governo, così come proposta dal partito fratelli

d’italia?), la risposta ricevuta può essere diversa come 30

Dettagli
A.A. 2024-2025
6 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescaniccolaii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Chiaromonte William.