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Responsabilità limitata e forme di società

La responsabilità limitata è una forma di società in cui la responsabilità dei soci è limitata, a differenza della responsabilità illimitata e solidale. Ogni socio ha diritto ad un solo voto e ci sono vantaggi finanziari e fiscali.

In breve, ci sono diverse forme di società:

  • Società in nome collettivo (snc)
  • Società per azioni (spA)
  • Società in accomandita semplice (sas)
  • Società in accomandita per azioni (sapa)
  • Società a responsabilità limitata (srl)

I modelli di governo aziendale

Esistono vari modelli di governo aziendale, che si differenziano principalmente in due elementi:

  • Composizione dell'assetto proprietario
  • Stabilità dell'assetto stesso

La combinazione tra potere di comando e potere di gestione (o direzionale) esprime il governo aziendale, che può essere ricondotto a diversi modelli di riferimento.

MODELLO PATRONALE:

  • Tipico in Italia, si riscontra in quei contesti con tessuto di imprese in cui la figura dell'imprenditore/proprietario appare predominante e quindi l'assetto proprietario fortemente concentrato nelle mani di un unico individuo o nucleo familiare;
  • POTERE DI COMANDO + POTERE DIREZIONALE = nelle mani di uno o pochi individui;
  • Il management (se presente) è influenzato dalla presenza costante dell'imprenditore o della proprietà che si assume tutte le responsabilità di governo e di direzione dell'impresa, attribuendo agli amministratori solo deleghe di tipo esecutivo o ruoli collaborativi e propositivi;
  • Rara la possibilità di riscontrare modelli direzionali ideali (imprenditoriali/manageriali), soprattutto nelle aziende di grande dimensione;
  • Si può rilevare la presenza di assetti proprietari fortemente concentrati che consentono l'individuazione di un'identificazione tra la figura dell'azionista e
l'impresa: ne derivano chiari effetti in termini di vincoli sul piano del reperimento dei mezzi finanziari, limitato dalle disponibilità della proprietà e del connesso dei capitali oltre allo scarso potenziale finanziario e a una carente integrazione con il mondo creditizio;  MODELLO PUBLIC COMPANY: * (tipico della realtà anglosassone) rivela un'impostazione secondo cui il capitale dell'azienda risulta frazionato tra numerosi azionisti, nessuno dei quali preminente o di riferimento, per cui quasi del tutto assente appare l'identificazione con l'impresa; * La partecipazione di investitori di varia provenienza si dirige essenzialmente più al conseguimento di risultati di redditività che alla volontà di detenere il "controllo" delle partecipate; * In tali contesti il valore delle azioni e del dividendo costituisce uno dei parametri economici chiave, favorendo conseguenti atteggiamenti di management che individuaASSENZA DI CONDIZIONAMENTI SUL PIANO FINANZIARIO: favorita dalla possibilità di "finanziare" l'attività dell'impresa grazie al ricorso al mercato azionario e nel minor costo del capitale; * MANAGEMENT PARTICOLARMENTE QUALIFICATO E COMPETENTE la cui autonomia decisionale può risultare anche molto spinta conducendo a modelli direzionali di tipo manageriale;  MODELLO CONSOCIATIVO: * (modello tipico in Germania e Giappone); * è a metà strada tra la PUBLIC COMPANY e l'IMPRESA PADRONALE; * il capitale di tali imprese è detenuto in misura prevalente e generalmente duratura da un nucleo ristretto di azionisti (generalmente banche), nessuno con assoluta prevalenza rispetto agli altri; * è evidente l'effetto in termini di maggiore stabilità del potere di controlli e conseguenti benefici per le aziende; * benefici>posso individuarsi nell'assenza di pressioni sul management che può operare liberamente favorendo politiche di investimento nel medio-lungo termine; valorizzazione di beni immateriali; * il comune interesse verso la continuità dell'impresa favorisce un'evidente condizione di stabilità; * si evita così il rischio di scalate ostili o di sconvolgimenti nell'assetto proprietario dell'azienda; * qui trova attuazione la configurazione imprenditoriale/manageriale con la presenza di complesse strutture organizzative con organi dagli specifici compiti che rafforzano lo spirito di appartenenza all'impresa e favoriscono la presenza di un efficace sistema di controlli incrociati; * ASPETTI NEGATIVI: rischio di burocratizzazione nell'adozione di atteggiamenti conservatori o eccessivamente prudenziali in campo strategico; * A livello italiano, tale modello si può riscontrare nel settore finanziario; istituti di credito e compagnie.di assicurazione con assicurati proprietari in cui risulta assente un unico azionista, ma un nucleo di 3 o 4 istituzioni finanziarie che condividono il potere di comando e assegnano compiti direzionali (MODELLI DIREZIONALE IMPRENDITORIALE/MANAGERIALE). 5. Le aggregazioni aziendali Sono delle rappresentative di unioni tra più imprese, aventi carattere duraturo e finalità generalmente economica. Le principali finalità che conducono alle forme aggregative si possono distinguere: - finalità esterne: nel momento in cui l'aggregazione è volta a favorire il controllo del mercato; - finalità interne: nei casi in cui l'aggregazione aziendale si dirige a razionalizzare l'ordinamento e la gestione dell'impresa; Sul piano aziendale, le esigenze tecniche delle moderne attività produttive comportano la necessità di uno sviluppo dimensionale dell'impresa con conseguenti specializzazioni funzionali, che o la grande dimensione o la

La formazione di aggregazioni fra imprese consente di realizzare vere e proprie integrazioni fra i processi aziendali delle varie imprese, mediante azioni di potenziamento delle singole economie combinate. È possibile distinguere due tipi di integrazioni:

  • Integrazioni orizzontali: in cui si verificano combinazioni tra imprese che svolgono attività produttive simili. Queste integrazioni coinvolgono imprese che operano sullo stesso piano produttivo.
  • Integrazioni verticali: in cui le imprese partecipanti si trovano su diversi livelli di un processo produttivo. Ad esempio, nel settore metallurgico, la materia prima ottenuta dall'impresa estrattiva viene sottoposta a varie lavorazioni passando attraverso diverse aziende.

Le motivazioni alla base di queste aggregazioni possono essere di natura economica o extra-economica.

Inoltre, esistono anche gli accordi di partecipazione, che hanno lo scopo di tutelare gli interessi delle imprese coinvolte.

Interessi delle imprese associate nei confronti di tutte le altre parti sociali;

GRUPPI AZIENDALI: rappresentano la forma aggregativa i cui vincoli assumono a livello massimo mantenendo autonomia sul piano giuridico, dipendono dallo stesso soggetto economico.

6. Le tipologie di aggregazione aziendale

Si possono distinguere in:

AGGREGAZIONI INFORMALI

AGGREGAZIONI FORMALI

Trovano origine nei rapporti economico in cui la definizione dell'accordo si basa sulla presenza di un negozio formale atto ad identificare gli elementi costitutivi dello stesso;

Tali rapporti non rivestono caratteri stabili potendo ricondursi a diverse motivazioni:

- soluzioni adeguate ai problemi gestionali o alla possibilità di sfruttare favorevolmente occasioni di sviluppo;

- Nei casi in cui si crea spesso una

strutturaalcune imprese hanno organizzativa autonoma, a cui si la capacità di assegna il compito dei progetti e ilinfluenzare altre rispetto degli obblighi assunti dalleimprese più piccole; singole aziende partecipanti;o Nel caso di rapporti :Rientrano in tale ambitoaventi natura ASSOCIAZIONI DI PARTECIPAZIONE: infinanziaria, le base alle quali più aziende sioperazioni di associano transitoriamente perfinanziamento l’esercizio congiunto di una singolamediante prestiti operazione o di più operazioni svolteoperati da un’impresa in un determinato intervallo di tempo.a favore dell’altra, L’autonomia dei partecipanti èpossono trasformarsi limitata esclusivamente dall’oggettoin motivo di del rapporto associativo e dalleinfluenza sulle modalità previste per lascelte dell’impresa determinazione e la ripartizione deidebitrice; risultati. Es. Joy ventures: + impreseche mettono in comune determinatiIn tale ambito si

Possono considerare fattori produttivi al fine dei cosiddetti gentlemen's agreements, sviluppare congiuntamente ed entro un rappresentativi accordi che si tempo limitato una determinate stringono fra più imprese senza attività alcuna formalizzazione, fondandosi CARTELLI: intese tra + imprese di uno sulla fiducia personale ed stesso settore, sorte al fine di affidabilità dei partecipanti. limitare la concorrenza, regolando la produzione o il controllo dei prezzi o ancora le politiche di vendita.

CONSORSI: rappresentativi di accordi tra una pluralità di imprese che, mediante una organizzazione comune, disciplinano o svolgono determinate fasi della loro attività. Serve per favorire attività collaborative che permettono di superare i limiti insiti nelle singole combinazioni produttive.

AFFITTO DI AZIENDA: trasferimento in locazione di tutto il patrimonio di un soggetto all'affittuario che paga perciò un canone annuo fisso o variabile commisurato

ai ricavi o ai risultati gestionali. :VENDITA E AFFITTO un'impresa vende alcune o tutte le sue attività ad un'impresa finanziaria, stipulando contestualmente con la stessa un contratto di affitto che le consente l'uso dei beni per un periodo di tempo generalmente lungo (20 - 30 anni), riuscendo quindi ad ottenere un finanziamento vantaggioso derivante dalla vendita e continuando a svolgere l'attività produttiva.

7. I gruppi aziendali

Nell'ambito delle aggregazioni definite formali, un ruolo preminente deve essere sicuramente riservato ai cosiddetti g

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
68 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Polidori Stefano.