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Il principio di equità orizzontale e verticale nel prelievo fiscale
Il sacrificio di benessere dell'individuo più povero (reddito Y), determinato dal prelievo CY, pari all'area CY DE, è uguale al sacrificio dell'individuo più ricco (reddito Y), determinato dal prelievo C'Y, pari all'area C'Y D'E'.
Il principio soddisfa il criterio dell'equità orizzontale e quello dell'equità verticale, nonché, data l'ipotesi di utilità marginale decrescente, anche il vincolo dell'aliquota marginale < 1 (OC' > OC).
Non ci sono indicazioni concrete sulla struttura delle aliquote: il principio è compatibile con un prelievo proporzionale, progressivo e regressivo.
Perché l'uguaglianza dei valori assoluti di sacrificio?
Sacrificio proporzionale: l'imposta deve sottrarre ad ogni contribuente una uguale proporzione.
dibenessereUtilità Utilità marginale marginale K'E D E' D'Y RedditoC P' C' YReddito1 2Il prelievo CY dal reddito Y determina una perdita di1 1benessere della stessa proporzione del prelievo P'Y dal2reddito Y2 Scienza delle finanze 91• Il principio soddisfa il criterio dell'equità orizzontale e quellodell'equità verticale, nonché, data l'ipotesi di utilità marginaledecrescente, anche il vincolo dell'aliquota marginale < 1(prelevando la stessa proporzione di benessere da entrambi isoggetti, il benessere residuo dell'individuo più ricco sarà, invalore assoluto, più elevato di quello dell'individuo più povero)• nessuna indicazione concreta sulla struttura delle aliquote:il principio è compatibile con un prelievo proporzionale,progressivo e regressivoScienza delle finanze 92Sacrificio minimo• L'imposta deve prelevare a
Decisioni di spesa e forme di entrata: vedi imposte basate sul criterio del beneficio e argomento a favore del decentramento fiscale
Costituzionalismo fiscale: regole costituzionali per vincolare le scelte politiche (imposte di scopo)
Scienza delle finanze 9697
Eccesso di pressione
Il sacrificio creato dalle imposte: la riduzione di benessere dei contribuenti non è soltanto quella relativa alla ricchezza sottratta dal prelievo tributario: l'introduzione di imposte può alterare le condizioni di scambio nei mercati e indurre delle distorsioni nelle scelte dei contribuenti
Scienza delle finanze 99
Prezzo O' = offerta dopo l'imposta
P1 O = offerta prima dell'imposta
P0 DQ Q Quantità
1 0
L'introduzione di un'accisa sul bene scambiato in questo mercato, di aliquota pari a P P , determina
0 1
un cambiamento delle condizioni a cui i produttori sono disposti a vendere ogni unità del bene, rappresentato dallo spostamento della curva di
offerta(da O a O’)conseguentemente, il prezzo aumenta (da P 0a P ) e la quantità scambiata si riduce (da1Q a Q ) Scienza delle finanze 1000 1Prezzo C O’P 1 A OP 0 B DQ Q Quantità1 0La modificazione dell’equilibrio di mercato, determinatadall’introduzione dell’imposta comporta una riduzionedella quantità consumata:• il benessere dei consumatori si riduce di unaquantità pari all’area CQ Q A1 0• i costi di produzione si riducono di un ammontarepari all’area BQ Q A1 0il benessere sociale netto si è ridottodella misura CBA: ECCESSO DI PRESSIONEScienza delle finanze 101La misura dell’eccesso di pressione dipende da:• ELASTICITA’ DELLA DOMANDAPrezzo D’ = domanda meno elasticaC O’P 1 A OP 0 B D = domanda più elasticaQQ Q Quantità21 0La misura dell’eccesso di pressione diminuisce aldiminuire dell’elasticità della domanda:per ridurre gli effetti
distorsivi delle imposte bisogna tassare maggiormente i beni a minore elasticità (possibili effetti distributivi)Scienza delle finanze 102
• ALIQUOTA DI IMPOSTA
Prezzo C’ Con un’aliquota
P O’’2 doppia di quella
C O’ precedente, la
P 1 curva di offerta
A si sposta a O’’OP 0 B’ B e la misura
dell’eccesso di
D pressione sarà
QQ Q AB’C’ = 4 ABC
Quantità
12 0
La misura dell’eccesso di pressione aumenta più che
proporzionalmente all’aumentare dell’aliquota:
per ridurre gli effetti distorsivi delle imposte, è necessario distribuire il
carico tributario su più beni di modo da
avere aliquote più basse
Scienza delle finanze 103
L’eccesso di pressione di imposte diverse: imposta sul reddito
ed imposta speciale sul consumo
Effetto di una imposta sul reddito sul vincolo di bilancio
• vincolo di bilancio prima dell’imposta pR 1
x x= -2 1
p p2 2
• vincolo di
bilancio dopo l'imposta pR(1 - t ) 1x x= -2 1p p2 2x 2 prima dell'impostadopo l'impostax 1Scienza delle finanze 104
Effetto di una imposta specifica sulla quantità prodotta sul vincolo dibilancio
- vincolo di bilancio prima dell'imposta pR 1x x= -2 1p p2 2
- vincolo di bilancio dopo l'imposta p t+R 1x x= -2 1p p2 2x 2 prima dell'impostadopo l'impostax 1Scienza delle finanze 105
Teorema di Barone
- SACRIFICIO: riduzione del benessere a seguito del pagamento di un'imposta
- GETTITO: ammontare riscosso di un'imposta
TEOREMA DI BARONE :
- a parità di sacrificio, maggiore gettito delle dirette
- a parità di gettito, maggiore sacrificio delle indirette
Scienza delle finanze 106
A parità di sacrificio, il gettito delle indirette è minore delle dirette
AA' B C D
- AB: gettito imposta indiretta
- CD: gettito imposta diretta
- AB < CD = A'B
Scienza delle finanze
107A parità di gettito, il sacrificio delle indirette è maggiore delle dirette
A BAB: gettito imposta diretta e indiretta
Scienza delle finanze 108
- l'imposta diretta ha soltanto un effetto di reddito
- l'imposta indiretta cumula un effetto di reddito e un effetto di sostituzione
se i beni sono perfetti complementi (curve di indifferenza a L): NESSUN ECCESSO DI PRESSIONE
Scienza delle finanze 109
Scienza delle finanze 110
L'Unione monetaria rappresenta un passo ulteriore verso l'integrazione europea dopo il Single European Act del 1986 e la creazione del mercato unico del 1992.
Tuttavia la creazione dell'unione monetaria non può essere considerata come l'evento conclusivo del processo integrativo.
Scienza delle Finanze 111
In particolare, vi è un dibattito corrente sulla stabilità dell'Unione economica e monetaria (UEM) e sulla necessità di un'ulteriore integrazione politica.
La disciplina fiscale
imposta per la creazione della UEM ha avuto ed avrà un notevole impatto sulle economie dei paesi membri e sul livello di benessere delle loro popolazioni, per i severi limiti imposti dalla UEM alle politiche fiscali nazionali.
L'unione monetaria appare necessaria in un'area economica integrata, in cui vi sia la libera circolazione dei beni e dei fattori produttivi, poiché le variazioni di cambio arrecherebbero pressioni insostenibili per l'abbandono dell'integrazione. Un sistema a cambi fissi potrebbe essere sufficiente a mantenere la stabilità dell'integrazione economica, ma l'esperienza storica indica che il sistema è di per sé instabile.
D'altra parte, l'Unione Europea non è probabilmente un'area valutaria ottimale (in cui è ottimale avere un'unica valuta), a causa di:
- incompleta integrazione dei mercati
- rigidità dei
In questa situazione shock economici negativi asimmetrici (che colpiscono alcune aree) richiederebbero degli interventi di politica fiscale da parte dei paesi membri.
Scienza delle Finanze 114
Tuttavia gli strumenti di politica fiscale per i singoli stati si sono drasticamente ridotti all'interno della UEM. Il forte vincolo del patto di stabilità può costringere i paesi membri a politiche di contenimento dell'indebitamento pur in fasi di stagnazione economica. Pertanto, per la correzione degli shock asimmetrici negativi, si rende necessaria la presenza di un governo federale con un adeguato bilancio disponibile in grado di correggere l'andamento economico e favorire la ripresa.
Scienza delle Finanze 115
Ciò ha fatto ritenere che il processo di creazione della Unione monetaria sia stato affrettato. In effetti, la creazione della UEM ha forzato