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NB

Zangolatura dipenderà dalla modalità con cui vengono prese le decisioni di bilancio.

Si deve a Lindbeck il collegamento della Zangolatura con la tendenza dei sistemi maggioritari a

bilanci eccessivi Tutti i progetti mostrati nella tab.2.2 erano tali da consentire una maggioranza e

procurare al gruppo un guadagno netto, tuttavia, la regola della maggioranza dà luogo ad

inefficienze (es: <<supponiamo che il beneficio di C, del progetto I, venga ridotto da 34 a 31. Il

progetto verrebbe comunque approvato dalla maggioranza (A e B), anche se comporta

inefficienze… A e B trascurano i costi di C (Tullock, 1959)>>). 63

Lezione 24

“Il teorema Ricardiano dell’equivalenza, l’estensione macroeconomica di Barro

e la critica della Public Choice”

– “Public J.Cullis

Saggio Finance and Public Choice”; & P.Jones

Il principio dell’analisi di del debito pubblico è connesso all’Inghilterra coinvolta nelle

Ricardo Quando c’era una guerra,

guerre napoleoniche che ebbero luogo in quel periodo. il sistema

riferimento all’indebitamento, per

ordinario fiscale non veniva utilizzato e si faceva tale motivo,

l’Inghilterra in quel periodo si indebitò molto. Il problema che si pose Ricardo fu in che modo

differisse il debito pubblico dall’imposta.

Sappiamo che spese ordinarie si finanziano con imposte ordinarie mentre le spese straordinarie

sono finanziate con imposte straordinarie.

Qui sorge il problema di Ricardo: la guerra, essendo un evento straordinario, può essere finanziata

tramite imposte straordinaria (…quindi “imposte quindi l’alternativa è tra

sul patrimonio”…);

“imposta e “indebitamento”.

sul patrimonio”

Secondo Ricardo: per un individuo razionale è indifferente pagare una tassa una tantum per un

debito d’imposta di 100€ o indebitarsi e pagare ogni anno un tasso d’interesse del 10% per 10

Quindi per un individuo razionale è equivalente far ricorso all’imposta straordinaria o al

anni.

debito pubblico. teorema dell’equivalenza Ricardiana

Verifichiamo concettualmente e graficamente quando il è

valido: Sull’asse X abbiamo il “Consumo

- nel periodo 1”

Sull’asse Y abbiamo il “Consumo

- nel periodo 2” è il tasso d’interesse.

La retta 12 è la retta di bilancio, la cui pendenza fissa è pari a (1+r), dove r 64

Supponiamo vi sia un individuo che vive in due periodi (I e II) e che debba decidere quanto

risparmiare e quanto consumare nei rispettivi due periodi in modo da ottimizzare i consumi!

L’individuo ha un reddito al netto di imposte di Y1-T1 (nel periodo 1) e un reddito di Y2-T2 (nel

periodo 2)

L’individuo potrà scegliere di consumare 0 nel

- I periodo (risparmiando tutto) per poi

consumare tutto il reddito nel II periodo Nel II periodo, la disponibilità del consumo sarà

al “reddito del I periodo” + “reddito II periodo

pari aumentato del tasso di interesse che

e quindi sarà pari a:

viene remunerato” [(Y2-T2)+(Y1-T1)(1+r)]

Il massimo livello di consumo sarà nel punto “2”.

L’individuo potrà scegliere di consumare tutto nel I periodo

- (prendendo a prestito del

reddito futuro) e 0 nel II periodo. La quantità consumabile nel I periodo sarà pari a:

[(Y2-T2)/(1-r)+(Y1-T1)] l’individuo

In questo caso nel I periodo potrà consumare la quantità di reddito del periodo I

(Y1-T1)+ una somma aggiuntiva (Y2-T2/i+r), che sarà comunque minore rispetto alla stessa

quantità che avrebbe potuto consumare nel II periodo (Y2-T2), in quanto bisogna sottrarre il

tasso di interesse per ottenere quelle risorse che ancora non sono disponibili!

di consumo sarà nel punto “1”.

Il massimo livello

Il problema è, dunque, capire quale livello di consumo convenga (1 o 2?)…La scelta dipenderà

L’individuo

dalle preferenze dell’individuo che sono espresse dalle curve di indifferenza.

massimizza la scelta sulla curva di indifferenza più alta (i3), il cui punto di equilibrio sarà in 3,

In tale punto, l’individuo consuma

punto di tangenza tra i3 e la retta 12. C1 nel I periodo

((risparmiando reddito pari a B1 =(Y1-T1) (C1) )), e C2 nel II periodo.

Supponiamo ora che il Governo decida di fare ricorso al disavanzo, potendo quindi ridurre le

 Essendo le imposte diminuite, il reddito disponibile per il consumo dell’individuo

imposte  fosse

aumenta (Y1-T1 Y1-T’1)…Se così, si avrebbe un effetto reddito e la retta di bilancio si

sarebbe spostata a destra, come si evince dal grafico, individuando un equilibrio nel punto 6. 65

Tuttavia, il punto di equilibrio 6 si trova su una retta che, secondo Ricardo, non può essere

disegnata spostare la retta di bilancio a dx vorrebbe dire avere una quantità maggiore reddito a

disposizione. Invece, nel nostro caso, la quantità resta la stessa ma aumenta solo la quantità

disponibile al consumo in quanto le imposte sono diminuite!

Ricardo assume che l’individuo di cui si parla sia perfettamente razionale, nel senso che è

consapevole che il maggiore reddito che ha disponibile è legato al taglio di imposte fatto dal

Governo nel I periodo; ma sa anche che il Governo recupererà il taglio del I periodo, imponendo

imposte più alte nel II …dunque, il reddito che l’individuo avrà a disposizione nel II periodo non

Il punto di equilibrio si avrà in “5”…Non

sarà (Y2-T2) ma una quantità minore (Y2-T’2). vi è

alcun effetto reddito come conseguenza del debito!

Vi sono 2 vincoli affinché il teorema di Ricardo sia valido:

L’individuo deve vivere in entrambi i periodi

1) se esso vive nel periodo in cui il debito

viene creato ma non in quello in cui il debito deve essere ripagato, il teorema non sarebbe

applicabile 

2) Mercati di Capitali Perfetti gli individui possono dare/prendere a prestito allo stesso

tasso del Governo – “I ha criticato il punto

Critica di Barro: Barro, nel Saggio titoli di Stato sono ricchezza netta?”,

1) dei vincoli del teorema di Ricardo Anche se gli individui vivono in entrambi i periodi, il

teorema è valido a condizione che il rapporto tra padri e figli sia puramente altruistico!

Se il Governo si indebita, il risparmio che un “padre” avesse attuato per il “figlio” diverrebbe

minore (in quanto parte di esso dovrebbe andare a compensare il successivo aumento di imposte!).

più l’individuo di Barro

Dunque, più un Governo si indebita va a risparmiare nel I periodo per

lasciare una quantità desiderata al II periodo se ciò è vero, il Debito non crea Illusione

Finanziaria poiché gli individui trattano gli eredi come se stessi!

Esempio: <<”Supponiamo che A abbia risparmiato £100 nel I perodo, per lasciare tale cifra al

figlio B nel II periodo…Se il Governo si indebita tasse…tuttavia, nel

nel I periodo, diminuiscono le

II periodo il Governo alzerà le tasse per compensare la precedente riduzione. Dunque A, per

lasciare £100 nel II periodo, dovrà andare a risparmiare non £100 ma qualcosa in più per poter

lasciare a B la quantità desiderata nel II periodo in cui le imposte si alzeranno!>>

Critica della Public Choice: Se il Governo fosse in grado di prendere a prestito ad un tasso di

interesse inferiore a quello degli individui, allora, al Governo converrebbe indebitarsi e non

aumentare le imposte! La retta di bilancio (originaria 12) si sposterebbe a destra (retta 89) in quanto

gli individui avrebbero maggiore reddito a disposizione. 

Il reddito a disposizione dell’individuo, nel II periodo, sarà Y2-T’’2 si può individuare un nuovo

punto di equilibrio (punto 7) che si trova sulla retta 89 che adesso si può disegnare!

Se sul mercato di capitali c’è differenza di tassi di interesse, tale distorsione è sufficiente per

invalidare il teorema dell’equivalenza ricardiana tra imposte e debito! 66

Lezione 25

“Stato Debitore o Stato Intermediario?”

– “Indebted

Saggio State vs Intermediary State: Who Owes the Whom?”; Eusepi/Wagner, 2012.

Gli studi sul perché i Governi si indebitassero sono iniziati sin dai tempi delle antiche

monarchie…Il passaggio che si è avuto dalle “monarchie indebitate” alle “repubbliche indebitate”

non è stato affatto lineare. Gli studiosi che principalmente hanno analizzato questo passaggio sono:

Wicksell, de Viti de Marco e Buchanan.

“coloro

Wickesell, nel 1896, affermò che che fanno le regole, non sono coloro che le rispettano, ma

stanno al di sopra di esse”! È questa la struttura (cd. Masters-Slaves padrone-schiavo) che

caratterizzava i contesti pre-democratici ma non basta a spiegare le novità che si sono avute con

l’avvento della democrazia (es: suffragio universale)

sviluppa 2 modelli di Stato: “Stato e “Stato 1°

De Viti de Marco Monopolista” Cooperativo”…Il

è uno Stato puramente dittatoriale, in cui il monopolista ha un potere sul prezzo. Non vi è Catallassi

e la logica concorrenziale è pressoché assente…Il 2° è uno Stato democratico, ma è soltanto uno

“Stato che è utile a capire le differenze tra il debito pubblico nelle due alternative di Stato

Ideale”

proposte.

Il Debito Pubblico nel contesto UE: Per oltre 3 decenni la gran parte dei Paesi europei ha usato il

debito pubblico come strumento ordinario (Il disavanzo non era un provvedimento straordinario,

ma veniva sistematicamente utilizzato!). Il Trattato di Maastricht ha imposto dei limiti:

Deficit/PIL Max 3%; Debito Pubblico/PIL Max 60% che, tuttavia, non sono mai stati del tutto

rispettati in quanto non visti come “regole e spesso sottoposti a raggiri contabili!

costituzionali”

Questa tesi è in linea con quella di Wickesell e de Viti de Marco, in base alla quale la teoria

(…il

finanziaria è ancora tarata sui presupposti pre-democratici debito pubblico continua ad essere

trattato come debito del sovrano…). si trovano anche nell’impianto teorico

I limiti della Finanza Pubblica evidenziati da Wicksell del

Trattato di Maastricht in cui un potenziale prestatore si trova di fronte ad un potenziale debitore.

Dunque, la domanda è questa: “Con chi siamo indebitati se il dittatore in democrazia non c’è ma si

continua a trattare il debito pubbl

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A.A. 2016-2017
88 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Raf1994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze avanzato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Eusepi Giuseppe.