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PROVVEDIMENTI COLLEGATI ALLA LEGGE FINANZIARIA (dettileggi collegate)
Sono dei provvedimenti che contengono delle disposizioni di carattere omogeneo e complesso, che richiedono un esame approfondito e non possono essere accuratamente esaminati unitamente al disegno di legge di bilancio, per questi motivi il Parlamento concede al Governo una delega consentendogli di esaminare questa materia in maniera separata rispetto alla legge di bilancio. Ha consentito al governo di esaminare argomenti di grande rilevanza, come modifiche all'impiego, al fisco, alla sanità.
La separazione consiste nel fatto che questi documenti possono essere presentati entro il 15 novembre. Possono essere approvati dopo il 31 dicembre. Non possono contenere degli emendamenti che rechino delle disposizioni in contrasto col contenuto del DPEF, in contrasto con le regole di copertura.
La legge che ha introdotto questi documenti è la l. 208/1999 e ne stabilisce le caratteristiche: Il provvedimento deve essere
presentato entro il 15 novembre di ogni anno;
Deve avere carattere omogeneo, cioè si può occupare solo di un determinato argomento, anche se spesso si tratta di argomento ampio e complesso, ma non può riguardare settori diversi;
Non deve comportare effetti finanziari immediati;
Non può riguardare materie che non siano state già indicate e specificate nel DPEF;
Con la delega che concede al Governo il Parlamento si limita a stabilire criteri generali della futura legislazione, lasciando che questa venga poi modificata dal governo.
BILANCIO PLURIENNALE
Programmare significa prevedere fatti che si presume possano realizzarsi in un arco di tempo superiore all'anno finanziario. Il bilancio pluriennale italiano ha valenza triennale, lo stesso periodo è preso in considerazione dal DPEF.
Il bilancio pluriennale è stato introdotto dalla l. 468/1978 e modificato con l. 362/1988, ma la necessità del bilancio pluriennale è stata avvertita
già nel 1976. Il bilancio pluriennale ha una sua valenza particolare perché dovrebbe essere un valido strumento per verificare come quello che si programma possa diventare realtà con recepimento nel bilancio annuale. Costituisce un supplemento del bilancio.
Il bilancio pluriennale deve essere presentato entro il 30 settembre di ogni anno sotto forma di disegno di legge e viene approvato con un articolo della legge di bilancio.
CARATTERISTICHE DEL BILANCIO PLURIENNALE
- Contrariamente al bilancio dello stato, è elaborato solo in termini di competenza, di conseguenza prende in considerazione le entrate che si prevede verranno accertate e le spese che si prevede verranno impegnate nel triennio;
- Ha una valenza temporale triennale;
- Non riveste la natura formale di atto di autorizzazione allariscossione delle entrate e di pagamento delle spese, si limita solo ad indicare le fasi dell’accertamento e dell’impegno;
- È approvato con un articolo del disegno di legge.
Il bilancio è aggiornato annualmente. È uno strumento di programmazione a medio termine che realizza il principio dello scorrimento o della scorrevolezza. Il documento viene posto in essere per essere recepito nel bilancio annuale di previsione.
Ad esempio, il bilancio è approvato entro il 31 dicembre 2009 e rappresenta il bilancio annuale del 2010. Il bilancio pluriennale riguarderà gli anni 2011, 2012, 2013. Il governo recepisce il primo anno del bilancio pluriennale e nella programmazione ne mette un altro in coda.
Il problema è valutare se è vincolante per il governo recepire il contenuto del primo anno del bilancio pluriennale: la risposta non è univoca. È necessario che il governo faccia riferimento al primo anno del bilancio pluriennale, perché se non lo recepisse non si capirebbe il senso della previsione. Quindi il recepimento è obbligatorio, ma non è obbligatorio il recepimento pedissequo, perché se durante la programmazione si
Sono verificate delle modifiche, il governo non è obbligato a recepirne il contenuto.
REDAZIONE
Si redige a legislazione vigente, ossia nella redazione del bilancio si utilizzano 2 criteri:
- Si programma tenendo presente la normativa vigente in atto;
- Attraverso questo bilancio si vogliono raggiungere gli obiettivi del DPEF e se per raggiungerli occorre modificare la normativa si indicano le modifiche che dovranno essere apportate.
RENDICONTO
Conclude l'iter del bilancio e consente al Parlamento di verificare il comportamento del Governo, se le indicazioni date dal Parlamento attraverso la legge di bilancio sono state realizzate. Rendicontare significa dare contezza di un determinato comportamento. Ma il bilancio dello stato è di previsione, quindi è possibile e normale che i dati indicati nella legge di bilancio poi non si realizzi o si realizzi in maniera difforme.
Ciò si risolve con le variazioni di bilancio che sono dei procedimenti modificativi del bilancio.
annuale di previsione, istituti che consentono diadeguare le previsioni alle maggiori esigenze finanziarie che si manifestanodurante la gestione di bilancio. Qualunque provvedimento del governo dovrà essere autorizzato dal Parlamento.
I procedimenti modificativi sono 3. Normalmente si parla di variazioni dibilancio in generale, ma specificamente di (3):
- variazioni legislative: sono quelle che si fanno con una legge
- variazioni amministrative: sono quelle che si fanno attraverso un atto amministrativo.
La differenza tra queste due variazioni non è solo formale ma anche sostanziale. La variazione legislativa implica un aumento delle entrate o delle spese rispetto ai dati indicati nel bilancio, si tratta di variazioni quantitative. Mentre le variazioni amministrative comportano solo degli spostamenti di somme da una voce all'altra, ma il totale delle somme non viene alterato.
Fra le variazioni legislative la più importante è l'assestamento di bilancio,
spesa, al fine di garantire la corretta gestione delle risorse finanziarie. Durante l'esercizio finanziario, il governo può incontrare nuove entrate o spese che richiedono un adeguamento del bilancio. Il problema delle variazioni di spesa può essere suddiviso in tre categorie principali. Le spese legate a fattori legislativi sono quelle il cui importo è stabilito da leggi sostanziali. Gli oneri inderogabili riguardano meccanismi di spesa che devono essere affrontati senza specificare l'entrata corrispondente. Le spese discrezionali rappresentano una piccola parte del bilancio e sono destinate al funzionamento dei ministeri. Solo le spese legate a fattori legislativi possono essere quantificate. L'assestamento di bilancio deve essere effettuato sempre, anche in assenza di variazioni di spesa, per garantire una gestione finanziaria corretta.spesa o di entrata. È un atto obbligatorio. Deve essere presentato ogni anno dal governo. La ragione è la corretta quantificazione dei residui con questo documento. L'assestamento di bilancio è presentato entro il 30 giugno dell'esercizio finanziario, unitamente al rendiconto.
Il governo al 30 settembre sa esattamente la quantificazione dei residui, non invece quelli dal 1 ottobre al 31 dicembre, dove il dato è assolutamente previsionale. Con l'assestamento di bilancio i residui di quei tre mesi vengono correttamente quantificati, considerando tutte le variazioni avvenute fino al 31 dicembre.
L'assestamento di bilancio deve essere presentato entro il 30 giugno a eccezione del caso in cui dovesse variare la dotazione di cassa e di competenza dopo il 30 giugno. Il governo ha la possibilità di apportare nuove modifiche all'assestamento presentandone un altro entro il 31 ottobre.
Gli spostamenti di somme normalmente avvengono da un
- Capitolo ad un altro
- Fondo di riserva per spese obbligatorie e d'ordine
- Fondo speciale per la riassegnazione dei residui perenti
- Fondo globale
somme accantonate nelle ipotesi in cui lo stato deve rimborsare ai cittadini somme che questi hanno pagato (tributi) ma che non dovevano pagare oppure quando hanno pagato più di quanto dovevano.
21-04-2009 CONTO CONSUNTIVO O RENDICONTO
In base all'art.81 cost. le camere sono obbligate ad approvare il rendiconto. Vi è l'esigenza di controllare e riassumere tutti i dati finanziari raccolti durante la gestione e verificare il comportamento del governo e delle amministrazioni nell'esplicazione dell'attività finanziaria.
Il rendiconto è una voce del diritto amministrativo e significa dare contezza e spiegazione circa un'attività che si è svolta e presuppone il dovere/potere dell'organo controllore di valutare come l'organo che ha operato ha svolto la sua attività. Questa attività si esercita attraverso un controllo successivo, quando l'attività patrimoniale si è già conclusa.
Il conto consuntivo è un documento contabile in cui vengono riassunti e dimostrati i risultati della gestione finanziaria dell'anno precedente. Il conto consuntivo generale si distingue da quello speciale. Il primo riguarda tutta l'attività finanziaria svolta l'anno precedente, il secondo fa riferimento a una determinata attività.
Vi è un collegamento tra il rendiconto e il bilancio preventivo, il quale oltre ad essere un atto contabile è un documento programmatico in quanto programma l'attività finanziaria dell'anno successivo. Il conto consuntivo verifica a posteriori, analizzando tutte quelle operazioni che si sono effettivamente realizzate, si tratta di dati contabili già verificatisi.
Solitamente la dottrina distingue 3 funzioni del rendiconto:
- funzione politico-amministrativa,