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Imposta sul Reddito delle Società (IRES) - Dividendi

Motivazioni all'IRES:

Nelle società di capitali la proprietà è distribuita su un gran numero di azionisti, ciò rende difficile accertare in capo al singolo socio la quota di reddito d'impresa da sottoporre a tassazione con imposta personale.

In caso di distribuzione dell'utile netto ai soci, sussiste tuttavia il problema della doppia tassazione dei dividendi - sistema classico.

Sono possibili però tre soluzioni alternative per ovviare al problema:

  1. Esenzione totale
  2. Sistema dell'integrazione completa dato ai soci e corrispondente all'imposta pagata dalla società in sede di tassazione del dividendo distribuito.
  3. Credito d'imposta: tassazione del dividendo distribuito.

Sistema classico:

Non è neutrale rispetto alla scelta di distribuzione dell'utile poiché il carico fiscale per unità di utile (tau) aumenta al crescere di d. Se gli utili non vengono distribuiti tau è inferiore.

In Italia

c'è sistema classico in parte attenuato (imposta personale 26%, non scaglioni di IRPEF), quindi non vi è neutralità rispetto alle scelte di distribuzione dell'utile.

Attenzione negli esercizi alla partecipazione quali cata (solo 58,14% del dividendo è tassato in quel caso).

Spiegazione:

Esenzione totale:

Utile lordo viene tassato esclusivamente in capo alla società.

Integrazione completa:

In Italia applicato alle società di persone ed alle imprese individuali. L'utile lordo è tassato in capo a ciascun socio, indipendentemente dalla distribuzione (principio di trasparenza) e in proporzione alla propria quota di partecipazione agli utili:

E effetti dell'imposta societaria sulle scelte delle imprese (investimento e finanziamento):

Il sistema è neutrale in merito alle scelte di:

- investimento (quanto investire)

- finanziamento (azioni o debito)

Quando non influenza il

Il comportamento delle imprese in seguito all'introduzione delle imposte cambia. Per un'impresa, il livello ottimale di investimento societario può essere influenzato dall'imposta sulle società, in quanto: 1. Se l'imposta societaria riduce il profitto economico dell'impresa, non influisce sull'investimento. Semplicemente riduce il profitto (netto) dell'impresa. 2. Se l'imposta societaria, oltre a ridurre il profitto (netto) dell'impresa, non è neutrale e fa sì che il livello ottimale di investimento cambi rispetto alla situazione in assenza di imposta. Il reddito d'impresa può differire dal profitto economico precisamente per due motivazioni: - Trattamento fiscale riconosciuto agli ammortamenti: la quota di ammortamento corrispondente al vero deprezzamento economico, che può essere diverso dall'ammortamento fiscale. - Se non interamente deducibile, il reddito d'impresa può essere influenzato dalle imposte.

Il testo economico.

Costi del finanziamento,

Caso assenza di imposte:

Prodotto = ricavi - MP - Lavoro - A (ammortamento) - IP (costo del finanziamento = interessi)

Rendimento dell'investimento = R - MP - Lπ(I)δI = A la quota di ammortamento corrispondente al vero deprezzamento economico pari a δiI = IP

Possiamo quindi riscrivere: π(I) -δI -iIP(I)

Ovviamente l'impresa sceglierà l'investimento che massimizza il profitto P -> Ovvero: rendimento marginale dell'investimento - ammortamento = capitale investito.

Caso con imposte 1: Con imposte 2: se vi è piena deducibilità del costo del finanziamento (interessi) e ammortamento

Quindi scala = vero deprezzamento economico, che rende la base imponibile = vero profitto, vi è neutralità.

fi fi ff fi è fi fi fl è ff≠ fi fi ì fi fi fi è fi fi ≠ fi fl fi fi fi fi

Se invece una parte degli interessi è tassata, non vi è neutralità perché il

Il costo del finanziamento aumenta, quindi l'investimento viene ridotto.

I costi del finanziamento:

  • I sistemi fiscali prevedono in genere la deducibilità dal reddito d'impresa degli interessi passivi e la non deducibilità della remunerazione degli azionisti.
  • Ciò indurrebbe a preferire il debito al finanziamento azionario.
  • Allo stesso tempo, il debito rende necessari dei pagamenti fissi, mentre le azioni no.

In Italia, storicamente il diverso trattamento fiscale ha teso a favorire il finanziamento a debito rispetto a quello azionario. Tuttavia, dalla fine degli anni Novanta sono stati previsti dei correttivi (2012: Allowance for Corporate Equity).

Caso di finanziamento con debito:

Gli interessi passivi sono deducibili nella quota alfa compresa tra 0 e 1. L'imposta quindi è:

TA = TD * (1 - alfa)

Caso di finanziamento con azioni:

Il costo del finanziamento non è mai deducibile. Quindi l'imposta è:

TA = TD

Ovviamente TA ≥ TD. Se TA è maggiore, l'imposta non è neutrale rispetto alle

scelte di finanziamento, vi è discriminazione a favore del finanziamento con debito. Per attenuare la convenienza scalare a finanziarsi con debito rispetto al capitale proprio:

  • vincoli alla deducibilità degli interessi passivi (α < 1)
  • Possibilità di dedurre parte del finanziamento con capitale proprio dalla base imponibile rl, dove r è il rendimento per il sottoscrittore di azioni e l l’investimento

IRES: L’ires è un’imposta personale, diretta e proporzionale con aliquota pari al 24%. La base imponibile per le società di capitali può essere calcolata come segue:

  • R: ricavi (ci stanno anche alcuni corrispettivi dalla vendita di azioni)
  • L: costi per lavoro (deducibili)
  • M: costi variabili (deducibili)
  • IA: interessi attivi (entrano in misura integrale nella base imponibile)
  • IP: interessi passivi (deducibili secondo il coefficiente α ≤ 1)
  • A: ammortamento
  • D: dividendi percepiti (compongono il reddito solo per il 5%)
  • ΔW:
variazione delle plusvalenze Se la base imponibile calcolata come sopra è negativa, si ha una perdita scalabile. La perdita può essere delle basi imponibili dei periodi d'imposta successivi importata in diminuzione misura non superiore all'80% delle stesse e senza alcun limite di tempo. Le perdite realizzate nei primi tre anni di attività dell'impresa (nuova) possono essere riportate in avanti senza alcun limite di importo (100%). utilizzo valori scalari, R.O.L. scalare: non contabili (ovviamente sedi eriscono). Semplificando è: R - L - M sono deducibili secondo il coefficiente α ≤ 1, in particolare: Interessi passivi: • α = 1 se IP ≤ IA -> totalmente deducibili • α = 1 se IP ≤ IA+0,3ROL scalare -> totalmente deducibili • α < 1 se IP > IA+0,3ROL scalare Quindi il massimo valore deducibile degli interessi passivi è dato da IA+0,3*ROL. Se il ROLÈ negativo, il massimo valore deducibile è da solamente da IA. Gli (superano tetto massimo), possono essere (riportati a nuovo interessi passivi non deducibili illimitatamente) sommati con interessi passivi degli esercizi successivi e dedotti con i limiti già detti sopra. È possibile poi: - Riporto dell'eccedenza di IA: senza limiti - Riporto dell'eccedenza di 30% ROL: no a 5 anni Ammortamenti: Nel sistema tributario italiano si fa riferimento al e si adotta una procedura di ammortamento costo storico ordinario attraverso l'applicazione nel 1988 dal Ministero delle Finanze che di coefficienti stabiliti dovrebbero riflettere il normale utilizzo del bene. I coefficienti devono essere ridotti della metà nel primo anno di utilizzo. Dividendi: Ottenuti dalla partecipazione in altre società di capitali, entrano nella base imponibile per il 5%. I dividendi derivanti dalla partecipazione in società residenti in paesi a scelta privilegiata (non

(white-listed)seguono regole speci che di tassazione.

Plusvalenze:∆W sono le plusvalenze patrimoniali nette, date dalla derivanti dalladi erenza tra plus e minusvalenze,cessione di relativi all’impresa o dibeni partecipazioni societarie immobilizzate.

Plusvalenza da bene d’impresa: di erenza tra prezzo di cessione e costo non ancora ammortizzato.di erenza tra prezzo di cessione e costo di acquisto.

Plusvalenza da partecipazione societaria:ff ffi fi fi à fl ò fi fifi fi ff fi ffi ff à ffi ff fi à

Per le plusvalenze e le minusvalenze ottenute cedendo partecipazioni societarie (in societ di persone e dicapitali), si applica il regime della Partecipation Exemption (Pex), a condizione che:

  • possesso della partecipazione da almeno 12 mesi;
  • prima iscrizione in bilancio della partecipazione nelle immobilizzazioni nanziarie;
  • la societ partecipata svolga e ettivamente attivit commerciale;
  • la societ partecipata sia residente in unnon paradiso scale.
regime di partecipation exemption può essere applicato solo quando tutte queste condizioni sussistono. Se vale la PEX: - Plusvalenze: rientrano nella base imponibile per il 5% del loro ammontare. - Minusvalenze: non deducibili. Se non vale la PEX: - Plusvalenze: rientrano integralmente nella base imponibile. - Minusvalenze: integralmente deducibili. ACE: Dal 2012 al 2018 era stata introdotta l'ACE (Allowance for corporate equity o Aiuto alla crescita economica) che garantiva la deduzione dalla B.I. di un importo pari al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio (finanziamento azionario). La sua finalità è quella di garantire maggiore neutralità nei confronti delle scelte di investimento e di finanziamento delle imprese. Applicazione: - Il rendimento applicato alla variazione in aumento del capitale proprio rispetto a quello esistente al 31 dicembre 2010 (quindi prendo tutti gli incrementi di capitale dal 2010 a...

oggi);• il rendimento determinato dal Ministero dell’economia e delle nanze, tenendo conto dei rendimentinanziari medi dei titoli obbligazionari pubblici;

• Dal 2020 il rendimento pari all’1,3%. Per quanto riguarda le scelte diinvestimento (quanto investire):

r = rendimento per il sottoscrittore di azioni.

I = investimento

L’introduzione dell’ACE, permette unadeduzione dalla base imponibile diun’importo simile ad r*I, rendendo neutraleper l’impresa investire o meno.

Per quanto riguarda le scelte di nanziamento:

La deduzione data dall’ACE è simile alla deduzione degli interessi passivi dalla base imponibile. L’impostasi rende così

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
36 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina009070 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Profeta Paola Antonia.