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Sistemi Reticolari Isostatici

I sistemi reticolari sono particolari sistemi di travi. Essi sono costituiti da aste reticolari collegate fra loro alle estremità mediante cerniere. I carichi sono applicati esclusivamente sulle cerniere o nodi. In caso contrario si hanno effetti secondari sulle aste caricate. Anche i vincoli esterni sono applicati ai nodi!

Più in avanti si parlerà di strutture reticolari deformabili. Esse lo sono, anche se sono costituite da elementi o singoli corpi che possono avere deformazioni. Segue una mola elastica, deformazione è direttamente proporzionale alla forza normale agente su essi. Tale legge è detta legame costitutivo.

N k Δ

  • K = rigidità asta caratteristica geometrica
  • Δ = accorciamento

Inoltre la deformabilità dei corpi non influenza i singoli problemi statico e cinematico (che si possono risolvere separatamente) ma grazie al legame costitutivo influenza il problema statico che presenta anche l'aspetto cinematico.

Struttura Isostatica

12 GDL - 12 Vincoli

Si può procedere anche in modo alternativo:

Cerniere: corpi puntiformi che, per loro natura, hanno 2 GDL

Aste: vincolo interno semplice che regola la distanza tra le cerniere

Da cui: 2 x 4 = 8    8 = 8

La configurazione variata della struttura può essere descritta mediante le componenti degli spostamenti dei nodi 1, 2

W = [W1 V1 W2 V2]T

La Deformazione

Δ = [Δ1 Δ2 Δ3 Δ4]T

La Sollecitazione

N = [N1 N2 N3 N4]T

Dalla soluzione delle eq. in equilibrio (assunto Ki = k) ho:

NT = {N1, N2, N3, N4, N5} = {1 0 0 √2}P/k

Dalla soluzione delle eq. nel legame costitutivo ho

ΔT = {Δ1, Δ2, Δ3, Δ4} = {1 0 0 √2}P/k

Dalle eq. di congruenza ricavo lo spostamento dei vincoli non liberi

MT = {v1, v2, v3, v4, v5} = {-1 -3 0 -3}P/k

y(x) = -P/2H x2 + Pℓx/2Hℓ - ℓ2

È UNA PARABOLA

Voglio cercare la freccia f in ℓ/2

y(ℓ/2) = 1/2 + 1/4 + 1/8 = 1/8 Pℓ/8H - /11

Se il filo ha un peso proprio, tale carico non è distribuito uniformemente lungo x, ma lungo l'ascissa curvilinea.

Il filo si dispone secondo una curva detta CATENARIA.

- Se ℓ << 1/, ho minima differenza con parabola

- Se sono presenti solo forze la formula y'' = P(x)/H mi fornisce y''=0 e il filo è lineare a tratti con andamento poligonale.

CARTICHI CONCENTRATI

Essendo assegnato H ma incognita y₀, si calcolano i momenti Mi, rispetto ai punti Ci, di tutte le forze che precedono questi punti, alla sx, escludendo sia H che y₀, fino a B.

- Poiché il taglio T(z) è la derivata rispetto a z del momento M(z), si può scrivere che:

T(z) = - V () (z) = EI()

che esprime T(z) in funzione di v(z)

- Per ottenere la seconda equazione di equilibrio in funzione di V(z) si deriva 1° e 2° membro dell’equazione statica rispetto a z e si ha:

M()(z) - T()(z) = 0

- Poiché per la prima eq. di equilibrio risulta

T(z) + q(z) = 0 → T(z) = - q(z)

M()(z) + q(z) = 0 → [EI v()(z)]() + q(z) = 0

Se EI è costante allora si può scrivere

[EI v()(z)] = q(z) → equazione della trave inflessa

Le 4 costanti che escono da questa integrazione si devono definire con le condizioni al contorno.

Se la trave non si deforma assialmente (w(z) = 0) il grafico della funzione v(z) descrive come si deforma la linea d'asse della trave, tale curva è detta linea elastica della trave o deformata.

Teorema dei Lavori Virtuali

Assegnato un sistema discretizzato e linearmente mente

un sistema discretizz.. il lavoro virtuale esterno e

uguale al lavoro virtuale interno

Equazione o 'Identita' dei Lavori Virtuali

Dimostrazione

Lve = [Nσvσ + Tvqv - Mσψσ]L0 = ∫0L[pψ(wo) - qφ(a)] dz

Sfrutto il Th. di Torricelli Barrow

Lve = f0 d/dz (Nv + Tv + M[v]) ∫0L(pw + qv) dz

Sviluppo la derivata e sommo

Lve = ∫0L(Nv + Nw + Tv+ Tw + Mv Mσ pw - qv) dz

Sapendo che φ - w - φ' - v" abbiamo

Lve = ∫0L( N[v+q]) + (i + q)(v') - (M - iT) φ[z] dz . ∫0L(NwM[w']) dz

Per l'ipotesi abbiamo che N[iφ[σ][0] M[T] = 0

Sapendo che Ѕ = E ν = ε ν' = X

Abbiamo:

Lve = 0 + ∫0L (NE + MX) dz = Lvi

Faccio lo sviluppo in serie di Taylor degli infinitesimi

attorno al punto P ma escludo le derivate seconde

e mi fermo alle derivate prime accontentandomi delle

deformazioni infinitesime.

wA = w +

  • ∂w/∂x dx + ∂w/∂y dy + ∂w/∂z dz

vA = v +

  • ∂v/∂x dx + ∂v/∂y dy + ∂v/∂z dz

uA = u +

  • ∂u/∂x dx + ∂u/∂y dy + ∂u/∂z dz

In forma matriciale:

  • ∂w/∂x ∂w/∂y ∂w/∂z

    ∂v/∂x ∂v/∂y ∂v/∂z

    ∂u/∂x ∂u/∂y ∂u/∂z

Matrice T*

= Matrice della Tensione

(Jacopiana delle derivate prime dello spostamento)

Matrice Gradiente di Spostamento

Ne segue che:

εx, εy, εz sono variazioni o estensioni unitarie di segmenti paralleli agli assi x, y, z.

Questi valori sono i termini della diagonale principale della matrice della deformazione pura e

E =

  • εx   1/2 γyx   1/2 γzx
  • 1/2 γxy   εy   1/2 γzy
  • 1/2 γxz   1/2 γyz   εz

Piano yz

Piano xy

Piano xz

Le componenti del vettore deformazione

I componenti mn, nx sono:

mx = mα + 1/2 xβ + 1/2 2xγ

my = αy - xγ + yβ + 1/2 2yγ

mz = 1/2 2xγ + 1/2 xβ + 2γ

Il vettore della deformazione n può decomporsi

  • nella parte di dilatazione mn
  • nella parte di scorrimento γn

n = mn + γn/2

Domanda:

Esistono delle fibre che a deformazione avvenuta mantengono inalterata la direzione iniziale n? Cioè tali che lo scorrimento risultante sia nullo → γn = 0?

Se faccio:

mmn + γn/2

scompongo n in:

(E − nI)n = 0

I = Tensore unitario

In forma esplicita si scrivono

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Publisher
A.A. 2015-2016
294 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/08 Scienza delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher adriano.ruzza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Vestroni Fabrizio.