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Prodotto Scalare
Dati due vettori u e v, si ottiene:
u · v = |u| |v| cosα
In termini di componenti:
u · v = ux vx + uy vy + uz vz
Il prodotto scalare ci dà il prodotto tra il modulo del primo vettore e la proiezione del secondo vettore lungo la retta su cui giace il primo.
- Se u · v = 0 allora α = 90°
- Se u · v < 0 allora α > 90°
- Se u · v > 0 allora α < 90°
Prodotto Vettoriale
Dati due vettori u e v, il loro prodotto vettoriale è un vettore che ha:
- Direzione perpendicolare al piano che contiene i due vettori;
- Verso dato dalla regola della mano destra;
- Modulo uguale all'area del parallelogramma formato dai vettori u e v.
u × v = |u| |v| senα
Regola della mano destra
Secondo la regola della mano destra, se si pone il pollice nel verso del vettore u e le altre dita nel verso di v, allora il vettore u × v è uscente dal palmo della mano.
In termini di componenti, il prodotto vettoriale sarà:
u × v = | ux vx î uy vy ĵ uz vz k̂
Il prodotto vettoriale è uguale al determinante della matrice:
det(u × v) = î(uyvz) + ĵ(uzvx) + k̂(uxvy) - î(uzvy) + ĵ(uxvz) - k̂(uyvx)
Raggruppando i termini si ottiene:
(uyvz - uzvy)î + (uzvx - uxvz)ĵ + (uxvy - uyvx)k̂
LA TENSIONE NON È UNA QUANTITA' FISICA MISURABILE COME
LA DEFORMAZIONE O GLI SPOSTAMENTI, MA È UNA QUANTITA'
IDEALE.
DUNQUE, LA TENSIONE È OTTENUTA DA UN LIMITE MATEMATICO.
SE CONSIDERIAMO UN'AREA
SULLA SUPERFICIE DI SEPA-
RAZIONE, LA RISULTANTE DELLE FORZE MUTE SI CHIAMERÀ
È QUELLA DEI MOMENTI
PERCIÒ:
ΔΩ→0
ΔΩ
=
ΔΩ→0
DIMOSTRAZIONE
(PER IL PRINCIPIO DI AZIONE-REAZIONE)
CONSIDERIAMO UN CILINDRO INFINITESIMO
DI ALTEZZA h, CHE HA COME SUPERFICIE
QUELLA INDIVIDUATA DALL'INTORNO
DEL
PUNTO P, SAPENDO CHE:
- m è LA NORMALE ALLA SUPERFICIE LATERALE,
- ds è l'ASCISSA CURVILINEA PER UNA
CURVA CHE GIACE SULLA SUPERFICIE
LATERALE.
PER L'EQUILIBRIO, SI HA:
ΔS + ΔS + ∫ Δsh + ∫ ds = 0
SE h → 0 :
ΔS + ΔS = 0
DUNQUE:
=
Componenti Principali ed Invarianti di Tensione
Esistono delle direzioni particolari lungo le quali il vettore tm è parallelo ad m, le componenti tangenziali sono nulle e si hanno solo le componenti normali σm, tali direzioni prendono il nome di "direzioni principali di tensione".
Sappiamo che:
tm = σm m ⇒ (σ - σmI) m = 0 (polinomio caratteristico)
Inoltre:
- tnx = σm mx = σx mx + τxy my + τxz mz
- tny = σm my = τyx mx + σy my + τyz mz
- tnz = σm mz = τzx mx + τzy my + σz mz
Da cui si ottiene:
- (σx - σm) mx + τxy my + τxz mz = 0
- τyx mx + (σy - σm) my + τyz mz = 0
- τzx mx + τzy my + (σz - σm) mz = 0
Affinché il sistema ammetta soluzioni non banali, deve essere valido il teorema di Rouché-Capelli:
det(A) ≠ 0
det [ (σx - σm) τxy τxz τyx (σy - σm) τyz τzx τzy (σz - σm) ] = 0
Calcolo del Determinante:
(σx - σm)(σy - σm)(σz - σm) + 2τxyτxzτyz - τxz2(σy - σm) +
- τyz2 (σx - σm) - τxy2 (σz - σm) = 0
(σx σy - σx σm - σy σm + σm2)(σz - σm) + 2τxyτxzτyz - τxz2(σy - σm) +
- τyz2(σx - σm) - τxy2(σz - σm) = 0
Il tensore diventa:
σ~ =
[σx σxy 0]
[σxy σy 0]
[0 0 0]
tm = σm
tz = σz = 0
Quindi la condizione necessaria affinché uno stato di tensione sia piano è che una delle tensioni principali sia nulla.
Condizione sufficiente
Assumiamo σ1 ≠ 0, σ2 ≠ 0, σ3 = 0
Avremo:
σ =
[σ1 0 0]
[0 σ2 0]
[0 0 0]
Consideriamo una giaciatura di normale m~:
Vogliamo calcolare:
tm = σ~ m~ =
[σ1 0 0]
[0 σ2 0]
[0 0 0]
[m1, m2, m3].
Avremo:
tm1 = σ1 m1
tm2 = σ2 m2
tm3 = σ3 m3 = 0·m3 = 0
Gli invarianti di tensione saranno:
I1 = σ1 + σ2 + σ3 = σ1 + σ2
I2 = σ1σ2 - σ1σ3 - σ2σ3 = σ1σ2
I3 = σ1σ2σ3 = 0
Stato tensionale monassiale ⇒ σ1 = 0, σ2 = 0, σ3 ≠ 0
N.B. Uno stato di tensione piano implica il II invariante nullo!
2. \( \left( \sigma_m - \frac{\sigma_1 + \sigma_3}{2} \right)^2 + \tau_m^2 - \left( \frac{\sigma_1 - \sigma_3}{2} \right)^2 \le 0 \)
CENTRO:
\( C_2 = \frac{\sigma_1 + \sigma_3}{2} \)
RAGGIO:
\( R_2 = \frac{\sigma_1 - \sigma_3}{2} \)
come soluzione otteniamo i punti interni alla circonferenza (compreso il contorno)
3. \( \left( \sigma_m - \frac{\sigma_1 + \sigma_2}{2} \right)^2 + \tau_m^2 - \left( \frac{\sigma_1 - \sigma_2}{2} \right)^2 \ge 0 \)
CENTRO:
\( C_3 = \frac{\sigma_1 + \sigma_2}{2} \)
RAGGIO:
\( R = \frac{\sigma_1 - \sigma_2}{2} \)
come soluzione otteniamo i punti esterni alla circonferenza (compreso il contorno)
L'area compresa tra le circonferenze prende il nome di ARBELŌ DI MOHR
La massima tensione tangenziale corrisponde al più grande dei raggi dei tre cerchi:
\( \tau_{max} = \frac{1}{2} \max \left\lbrace |\sigma_1 - \sigma_2|, |\sigma_2 - \sigma_3|, |\sigma_1 - \sigma_3| \right\rbrace \)