Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CULTURA POLITICA FRAMMENTATA
Dove, al contrario, prevalgono orientamenti disomogenei nella cultura politica sipossono determinare subculture politiche che condizionano la stabilità del sistema politico. Quantità rilevante di atteggiamenti contrari al sistema.
Le Italie del voto: 1948 - 1992
- Tenuta della subcultura cattolica dal triveneto alla Brianza
- Triangolo industriale, terreno di conquista per molti partiti. (+ partito laico: socialdemocratici...)
- Conferma della subcultura rossa nel centro, con predominio del PCI sul PSI
- Elettorato composito nell'area di Roma e in parte anche a Napoli
- Mezzogiorno dominato dalla DC, ma senza un radicamento subculturale
- MSI, movimento sociale italiano NEOFASCISTA (Almirante)
Condizioni storico-sociali della democrazia
Barrington Moore jr. (1913 - 2015)
Social Origins of dictatorship and democracy (1966)
RIVOLUZIONI BORGHESI:
- I fattore: equilibrio sociale tale da impedire l'affermazione di una monarchia
Élites politiche. Le élites politiche assumono responsabilità politica e le elezioni sono il momento in cui questa responsabilità viene verificata (accontabilità).
La definizione classica di democrazia enfatizza la risposta del potere democratico alle domande sociali. Le élites politiche rispondono alle domande sociali e l'assunzione della responsabilità è strumentale a questa risposta, così le elezioni sono il momento in cui la risposta politica viene verificata (responsiveness).
Robert Alan Dahl (1915 - 2014) ha affermato: "Una delle caratteristiche chiave di una democrazia è la continua rispondenza (responsiveness) del governo alle preferenze dei suoi cittadini, considerati come politicamente uguali." Pertanto il termine democrazia dovrebbe essere riservato a quei sistemi politici tra le cui caratteristiche c'è la qualità di essere completamente o quasi completamente rispondente a tutti i suoi cittadini.
Discrimine tra un regime che è democratico e uno che non lo è. Dahl considera questa un'idea populista, nel senso neutro attribuito al termine nella cultura nordamericana, ruolo attivo della popolazione che esprime preferenze e avanza domande. Sono comunque riflessioni che indicano che cosa la democrazia dovrebbe essere, hanno quindi carattere performativo. Prova ad operazionalizzare la definizione da cui parte, ovvero a sottoporre la definizione a controlli comparati e verifiche. Istituzione: modello stabilizzato di modelli, ruoli e funzioni. Condizioni: Garanzie istituzionali: 1. Libertà di organizzare e di aderire ad organizzazioni 2. Libertà di espressione 3. Diritto di voto 4. Diritto per i leaders politici di competere per il sostegno 5. Fonti alternative di informazione 6. Eleggibilità delle cariche pubbliche Segnalare le preferenze mediante l'azione 7. Elezioni libere e regolari 8. Istituzioni che facciano dipendere le scelte politiche dai cittadini.Trattamento ugualitario delle politiche del governo dai voti e dalle preferenze altre espressioni di preferenza
Responsiveness - Accountability
mercoledì 20 novembre 2019
Istituzione: modello stabilizzato di comportamento con ruoli fissi.
Dahl fonda le condizioni su garanzie istituzionali, che devono dare risposta al popolo (responsiveness) ma sono necessarie affinché il processo democratico si possa svolgere.
Dahl immagina che queste garanzie possano essere combinate: 23
Liberalization (public contestation) - Inclusiveness (partecipation): devono essere considerati come assi cartesiani. Sono una classificazione tipologica con dimensioni indipendenti.
Regimi presentati:
- Egemonie chiuse (Closed hegemonics) corrispondono ai regimi del passato (ancient regime) dove partecipazione e contestazione sono nulle o quasi. Precedono anche tutte le democratizzazioni proposte da Huntington (1°/2°/3°)
- Egemonie inclusive (Inclusive hegemonics) regimi non democratici della contemporaneità.
Cittadini inquadrati in organizzazioni di partito sin dall'infanzia, indottrinamento. - Oligarchie competitive (Competitive digarchics) competizione elettorale, mezzi di stampa diffusi. Liberalizzazione economica che riguarda pochi individui (borghesia commerciale, gentry...) - Poliarchia (Polyarchics), è un neologismo di Dahl: potere di molti sia sul versante di chi compete sia su quello di chi partecipa. Dahl si interroga su tre possibili percorsi di democratizzazione (conduzione alla poliarchia): 1. La liberalizzazione precede l'inclusività (è il modello UK) 2. L'inclusività precede la liberalizzazione (possibile sviluppo di regimi autoritari del mondo che si aprono gradatamente alla liberalizzazione) 3. "Scorciatoia" alla democrazia: entrambe le due dimensioni procedono di pari passo Dahl sostiene che il primo processo sia quello preferibile per la democratizzazione, perché: A. Permette di costruire le garanzie istituzionali daconsolidare nel tempo (con estensioni dei parlamenti, si sviluppa il suffragio)
B. Favorisce l'affermarsi di un'élite politica e i processi di selezione della classe politica. giovedì 21 novembre 2019
Arend Lijphart "The politics of accomodation" (1968)
Si concentra sulla politica del compromesso. In particolare, viene preso in analisi il caso dei Paesi Bassi, che era uno dei pochi contesti europei in cui due sub - culture diverse, quella fiamminga e quella cattolica, convivevano pur vivendo autonomamente.
In questa analisi vengono individuati quattro tipi di democrazia: centrifuga, centripeta, depoliticizzata e consociativa. L'autore:
Combina l'andamento della cultura politica e il comportamento delle élite, individuando una dicotomia nell'andamento del comportamento delle élite dividendolo in conflittuale e tendente all'accordo.
Lo incrocia con alcune situazioni tipiche ideali, fornendo però anche degli
esempi• pratici.
24A. DEMOCRAZIA CENTRIFUGA. (frammentata, conflittuale) Alla fine degli anni’60 - '70 è rappresentato dal caso dell’Italia, la quale era caratterizzata da unavasta frammentazione. Le varie sottoculture non erano disposte a cercare unconsenso ma erano bensì portate al conflitto . Il modello si caratterizza per laforte competizione tramite linee centrifughe. Le varie sottoculture portanoavanti la critica sistemica , che ha come obiettivo l’abbattimento del sistemapolitico precedente per formarne uno nuovo.
B. DEMOCRAZIA CENTRIPETA.(omogenea, conflittuale) Modello inglese.Prevede una distribuzione dall’andamento omogeneo: ci sono due partiti(laboristi e conservatori ) che competono per il potere, ma la loro distribuzione dipreferenze non è molto marcata. Non viene dunque portata una criticasistemica. La cultura politica resta comunque omogenea. E’ di tipo centripetoperché i partiti tendono a competere per
linee interne. C. DEMOCRAZIA DEPOLITICIZZATA. (omogenea, tendente all’accordo) Viene caratterizzata da élite che hanno una tendenza all’accomodamento. Per depoliticizzata si intende che le linee di divisione partitica tendono ad essere identificate solo nel momento dell’elezione elettorale. Non ci sono linee di divisione partitica stabili. Un esempio di questa politica è quella statunitense. D. DEMOCRAZIE CONSOCIATIVA (frammentata, tendente all’accordo) Si sviluppa in contesti in cui alla cultura della politica frammentata si combina una secolare attitudine delle élite a ricercare un compromesso. La democrazia riesce a funzionare tramite degli accordi. Questi quattro accordi sono anche le caratteristiche della democrazia consociativa:- Ricerca di grandi coalizioni di governo.
- Autonomia dei vari segmenti del sistema (pillars).
- Sistema elettorale proporzionale.
- Potere di veto delle minoranze.