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DETERMINANTE DI UNA MATRICE
Si definisce minore complementare dell'elemento ai j e lo si indica con Mi j il determinante della matrice ottenuta da A eliminando la riga i e la colonna j.
Si definisce complemento algebrico dell'elemento ai j il numero
dove aj I M j I = (-1)i+j Mi j
SVILUPPO DI LAPLACE
Se A è una generica Mm x n il suo determinante AM R numero che si ottiene sommando gli elementi ai j di una riga (o colonna) moltiplicati per il loro complemento algebrico.
deltA = ai5|A1 i|+a25|A2 i5| ...
REGOLA DI SARRUS
- ai1 ai2 ai3
- ai21 ai2 ai3
- ai3 ai23 ai3
- ai1 ai2 a13
- ai21 ai2 ai23
- ai31 ai2 ai31
Proprietà Determinante
- Se la matrice ha una riga (o colonna) nulla del A=o
- Se A ha 1 riga (o colonna) ripet A del t=0
- Se R= 2 di a due colonne nello stesso le rimanenti n clementi, allora del t A=o
- Scambiando tra loro 2 righe, o 2 colonne della matrice il determinante cambia segno del B =-del t A
- Se ad una riga/colonna si aggiunge una combinazione lineare
- Se la matrice è triangolare, del t A e uguale aI diagonali principali
RANGO DI UNA MATRICE E TEOREMA DEGLI OLATTI
Rango → rappresenta il max numero di righe o colonne linearmente indipendenti. A ∈ RMxN allora 0 ≤ R(A) ≤ min{m,n}
RANGO 0 → solo matrice nulla.
Se rango A = min{m,n} A ha rango massimo
MINORE → sottomatrice di ordine K il determinante ottenutoeliminando qualsiasi sottoinsieme di righe e K colonne è detto minore considerato.
Una matrice m×n ha rango K s.s:
- esiste un minore di ordine K non nullo
- non esiste minore di ordine K+1 o se ne esistono sono tutti nulli.
Il rango è l'ordine di un minore non nullo
Se trovo un minore di ordine p non nullo allora il rango è ≥p.
TEOREMA DEGLI OLATTI
Affinchè una matrice m×n abbia rango K è necessario e sufficiente che valgano le seguenti 2 proprietà:
- Esiste un minore di ordine K non nullo;
- Sono nulli tutti i minori di ordine K+1 ottenuti del precedente annullando la sottomatrice che non qualunque altre righe o colonne.
Ricerca di autovalori, autovettori, autospa.
Se A ∈ Mn(ℝ) allora
l è un autovalore di A sse in elemento
{x ∈ ℝn: (A-lI)n = 0}
Se il determinante l (A-lI) detn = |A-lIn| = 0
giaccone nelle variabile
allora il polinomio caratteristica
Def: l si dice l'autovalori ind. A puro le radici in IR del polinomio caratteristica
di A avro al polo autovalori
Multiplicita algerbrica e geometrica. Def.
Definire biblioteca geometrica di un autovalore
dimk l = mg l ≤ n ↔
autovettore caratteristico φ(A)
l si applica moltip (l-x) -> (l-λ I)
⇒ k = multiplicità algebra di l
Inversa di una matrice
Sia una matrice con determinante diverso da zero, allora essa è invertibile
A ∈ Mn(k) ⇒ A-1 = 1/detA · Agg.A
Matrice aggiunta
È una matrice che presenta come componenti il complemento algebrico di A trasposto.
B = Agg.A
b: B = α J; dove lij = (-1)i+j |Aj,i|
Matrice associata ad un omomorfismo (applicazione lineare) rispetto una base
Sia f: ℝ3 → ℝ3 [generico] e sia B (b1, b2, b3)
Troviamo le immagini dei v.celoci in B rispetto la base canonica:
f(b1) → B1
f(b2) → B2
f(b3) → B3
Dobbiamo esprimere le immagini trovate come combinazione lineare dei vettori della base B:
B1 = α1 b1 + β1 b2 + γ1 b3
B2 = α2 b1 + β2 b2 + γ2 b3
B3 = α3 b1 + β3 b2 + γ3 b3
I coefficienti α, β, γ saranno i vettori colonna della matrice associata all'applicazione lineare rispetto ad una base generica B:
A = α1α2α3 β1β2β3 γ1γ2γ3