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REVIVAL INGLESI: PRERAFFAELLITI

- Si agganciano al movimento romantico, è la dichiarazione di recupero e continuità del primo

Rinascimento italiano con modelli più laici e pagani. Ascrivibile alla corrente del Simbolismo e

può essere definita l’unica trasposizione pittorica del Decadentismo

- Nasce nel 1848, ci furono 2-3 generazioni di artisti fino alla seconda guerra mondiale

- L’ ideologia si trasforma in un aspetto di gusto e di moda e si diffonde velocemente

- In questo ambito nasce il gusto per il design moderno

- Dal 1848 il movimento si trasformò in un fatto di gusto ed entrò nel pieno della cultura

simbolista

- Modelli più laici e pagani come Botticelli, Mantegna e Donatello per la scultura

- John RUSKIN era interessato all’architettura come scultura e come decorazione prende

spunto dall’atre italiana e la riversa sul patrimonio inglese, privilegia il tardo Medioevo e il

primo Rinascimento della cultura fiorentina, mediazione tra l’Italia e l’Inghilterra, la sua linea

sarà accolta nell’Italia pre e post unitaria

- John MILLAIS, “Ofelia”: quadro preraffaelita per eccellenza, prototipo del Simbolismo

- William Holman HUNT emerge una spiritualità diversa

- Dante Gabriele ROSSETTI

- Pittura molto descrittiva

- Altri artisti: William MORRIS, Ford Madox BROWN, William Holman HUNT, Edward Burne

Jones REALISMO

- Fenomeni molto vasti e diversificati

- Gustave COURBET: smantellamento della cultura romantica partendo proprio dal suo interno

vista la sua formazione romantica, soprattutto nella sua carriera giovanile non nasconde una

parte autobiografica molto forte diversa dal romanticismo che cerca una larga cerchia di

consensi, parte comunque sempre da una cultura romantica; immette sempre una

componente individualista; nel 1855 all’esposizione universale di Parigi si presenterà con un

padiglione suo in cui riunisce 40 opere sotto il titolo “Realismo”, si interessa al lavoro povero

e alle condizioni dell’uomo che lavora; successivamente abbandonerà questi temi concentrati

sulla realtà e inizia a guardare alla società parigina e alle abitudini della società borghese

- Jean François MILLET si occupa delle condizioni dei lavoratori nelle stesse date di Courbet,

le opere generalmente sono inquadrate dall’alto verso il basso per trasformare l’atto del lavoro

in un momento statuario

- Altri artisti: James Whistler (franco–americano)

MACCHIAIOLI

- Movimento molto circoscritto che ha un’apertura verso l’Europa molto limitata

- Nasce in Toscana ed è un movimento significativo prima della stagione di fine secolo dove

artisti italiani hanno avuto una forma europea prima dell’avvento del Futurismo che diventa un

movimento internazionale

- Operato diverso dagli impressionisti, in comune abbiamo solo il ritorno al vero

- Iniziano a ritrovarsi tra il 1848 – 1850 al Caffè Michelangiolo, l’attività principale di queste

riunioni, oltre che per l’arte era quello di schernirsi amichevolmente e farsi una serie di

caricature l’un l’altro

- Partono dall’idea che non si può prescindere dalla tradizione della cultura romantica dalla

quale proviene il quadro di storia

- Giovanni FATTORI: interesse per il contesto della vicenda storica e non coglie il momento più

drammatico e saliente, successivamente si sposta verso soggetti legati alla contemporaneità

- Domenico MORELLI: artista napoletano (negli anni 50 e 60 raggiunge Firenze, componente

necessaria alla formazione dei Macchiaioli), rappresenta il momento culminante della storia e

del quadro storico e gioca sull’elemento teatrale dell’episodio, propone quindi una nuova

interpretazione del quadro storico

- Odoardo BORRANI: realizza scene intime e tranquille e tocca temi legati all’unità d’Italia

- Silvestro LEGA: le sue figure sono bloccate nella posa, non da l’idea di movimento e per

questo manca l’elemento del tempo che viene visto in modo assoluto

- Telemaco SIGNORINI: si interesserà di più ai temi sociali, legati alla rappresentazione della

vita sociale dalla parte della società più penalizzata ed emarginata; prenderà il tono del pittore

moralista, attenzione alla cronaca

- Adolfo Tommasi: affronta il tema del treno e della locomotiva

- Macchiare significa dipingere di primo getto, dipingere a macchia significa eliminare gli sfumati

del chiaroscuro per cui il colore viene esteso per giustapposizione diventa senza passaggi

graduali che la pittura accademica classicista adotta, è una pittura di rottura perché non è

canonica e si fonda su un attento studio della composizione e dell’organizzazione razionale

dello spazio

- Amavano dipingere su supporti poco costosi come le scatole dei sigari toscani e il foglio della

composizione è determinato anche dal supporto

- Luoghi prediletti: Firenze, Maremma, Castiglioncello

- Macchiaioli sono più in parallelo con la scuola di Barzon che con i realisti francesi perché

entrambi lavoravano con le incisioni e le acqueforti e affrontano temi legati alla campagna

- La macchia è una pittura sintetica

- Tecnica del clichè-verre: punto di incontro tra la fotografia e l’incisione creava la bozza

fotografica, viene incisa graffiandola durante la preparazione e poi viene stampata come fosse

una fotografia

- Altri artisti: Adriano CECIONI, Giovanni BOLDINI

SCUOLA DI BARBIZON

- Gruppo romantico paesaggista che precede l’Impressionismo

- Barbizon è un borgo della zona di Parigi, nella zona di Foutainebleau

- Gruppo di artisti che si riunisce per dipingere dal vivo

- Artista: Charles Franòois DAUBIGNY

IMPRESSIONISMO

- 1874 prima mostra impressionista presso lo studio del fotografo Nadar

- Edouard MANET subentra a Courbet; personaggi contemporanei ma atteggiati in modo tale

da evocare personaggi antichi, polemica nell’attualizzazione di modelli antichi. Ritorno

all’attenzione per la natura e la contemporaneità; immette la vita contemporanea come

soggetto di storia in una libertà fortemente individuale sul piano dell’interpretazione. Difeso da

Zola. Studia i grandi modelli del Rinascimento e li riattualizza. Presenza nelle opere del

contrasto bianco/nero. Precursore dell’impressionismo

- Claude MONET lo studio dal vero è fondamentale; presente in quasi tutte le mostre

impressioniste. Pittura fatta di stesure molto compatte, stesura piatta per rendere la traduzione

della luce sulla tela; attenzione per il senso del movimento, della sospensione del gesto;

capacità di cogliere un istante in trascorrenza. Scompare la scatola prospettica ma non del

tutto il senso di profondità che si riduce però ad una sorta di appiattimento dello spazio, il

riflesso si traduce una sorta di dissolvimento della pennellata; non gli interessa la struttura

prospettica ma il senso atmosferico e la sensazione visiva dell’artista di fronte a questa

immagine; interesse nel cogliere un’istante, concetto della rappresentazione in serie (Ninfee e

Cattedrale di Rouen)

- Pierre – Auguste RENOIR ha una carriera lunghissima, parte da Manet; attenzione per la

solidità dell’immagine con componente classicista; prevale lo studio formale e cerca di

riattualizzare i prototipi classici

- Edgar DEGAS aspirava ad essere un pittore dal percorso formativo normale ma non riesce a

rientrare nel canale dell’ufficialità e compirà le stesse tappe dei pittori dell’accademia ma da

pittore libero, quindi senza i vincoli che i maestri accademici imponevano. Vivrà in Italia per 4

anni da Roma, Firenze, Napoli e Venezia. Il primo Degas è un artista che dimostra la sua

aspirazione ad essere un pittore ufficiale, dopo il ritorno dall’Italia affronta anche temi di storia

ma in modo particolare (es. giovani spartani dove non accade nulla di propriamente storico per

uno studio di nudi). Colori che usa: azzurri, gialli, rosa e arancioni; sensibilità per il colore e

attenzione alla creazione del quadro che è razionale e punta ad un effetto di ordine; richiamo

continuo dei colori che si corrispondono da parte a parte.

Personaggi colti nella separatezza delle proprie azioni e molti vengono semitagliati dal taglio

stesso del quadro. Dagli anni 70 in poi: tema delle ballerine; concetto di serie delle ballerine

legato al concetto di moto e sulla concentrazione della forma; sceglie le ballerine perché i

movimenti sono sottoposti al controllo razionale

- Paul CEZANNE fondamentale non solo per l’Impressionismo ma anche per ciò che verrà

successivamente perché rappresenterà una sorta di base comune per il ‘900. Nei primi anni

cerca di sperimentare tutte le possibilità (Realismo, Delacroix, Manet); adotta il piatto assoluto,

stesura del colore completamente piatta portando alle estreme conseguenze anche il

linguaggio di Manet a cui si ispira. Successivamente si registra un Cézanne più legato

all’esperienza impressionista negli anni della prima mostra: non è un pittore di atmosfera come

Monet; inizio anni 80 si passa ad una concezione di opera d’arte che va oltre l’impressionismo,

la luce è determinante per creare volume e struttura. Temi: paesaggio, natura morta e ritratti.

Nei paesaggi azzera l’elemento narrativo perché raffigura gli stessi luoghi, stessi monumenti e

stessa natura; nelle nature morte ci troviamo davanti ai primi quadri astratti con elementi

geometrici; i ritratti sono affrontati come delle nature morte. Raffigurazione in serie per la

montagna Saint – Victoire

- Altri artisti: Camille PISARRO, Alfred SISLEY, Giuseppe DE NITTIS

SIMBOLISMO

- Nasce in accordo con le teorie dei neo – impressionisti soprattutto per quanto riguarda la

rappresentazione di soggetti ispirati alla natura a cui i simbolisti attingono fermamente. Il

movimento si dedica a un pubblico colto per via dei suoi contenuti complessi da decifrare. Lo

scopo dei simbolisti è trovare delle corrispondenze tra mondo oggettivo e sensazioni

soggettive

- Attenzione per le culture non occidentali privilegiando l’estrema varietà delle fonti; si cerca una

sorta di stranezza e disparità nella scelta delle citazioni

- Esaltata la figura dell’eroe e dell’eroina legata al sacrificio, alla violenza, al gesto estremo;

ambiguità del femminile non femminile e maschile non maschile molto utilizzata

- Si sviluppa in Inghilterra (età vittoriana), Francia e Belgio

- Ferdinand KHNOPFF costituisce la base anche per il Surrealismo (Magritte); è un pittore

belga; molte delle sue tematiche si collegano al clima viennese, smantella l’organizzazione

dello spazio ed è assente la scatola prospettica per collegare gli oggetti dell&rsq

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
15 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale_13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Siena o del prof Pizzorusso Claudio.