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La necessità di una rete di sorveglianza epidemiologica nazionale
Nonostante i successi registrati nel fronteggiare questi ed altri problemi, la realizzazione di una rete di sorveglianza epidemiologica nazionale (come componente primaria di una politica di gestione del rischio adeguata allasfida posta dall'internazionalizzazione dei mercati), malgrado l'impegno profuso da parte di diverse componenti del sistema di Sanità pubblica veterinaria nazionale, non è ancora sufficientemente sviluppata. Una politica di sicurezza degli alimenti, soprattutto per un Paese come l'Italia, che è membro della Unione Europea e forte importatore sia di animali e loro derivati sia di vegetali da tutto il mondo, deve assumere come riferimento imprescindibile la realtà del mercato globale delle materie prime e dei prodotti trasformati. Inoltre, le grandi trasformazioni dei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti richiedono anche sul piano nazionale e locale che i metodi e l'organizzazione.dei controlli si rinnovino esi adeguino continuamente.Il controllo igienico-sanitario degli alimenti, in un contesto di questo tipo,assume connotati completamente diversi rispetto alla realtà esistente finoalla metà degli anni '90. In particolare, i controlli non sono più concentratisul prodotto, ma sono distribuiti lungo tutto il processo di produzione«dall'aratro al piatto» e le garanzie date dal produttore sono parte nonesclusiva, ma certamente determinante del sistema della sicurezza.In questo senso deve essere inquadrato il recente accordo tra il Ministrodella Salute e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi - Confcommercio,che ha portato alla elaborazione di Linee Guida per la Certificazione delleimprese di somministrazione di alimenti e bevande, con l'obiettivo digarantire una maggiore e più diffusa sicurezza alimentare. L'accordoprevede che le aziende di ristorazione commerciale e collettiva sisottopongano ad
Una periodica verifica di conformità da parte di organismi accreditati, al cui superamento consegue il rilascio di un marchio, denominato "Bollino Blu": questo certifica il rispetto dei requisiti di sicurezza alimentare e di igiene sanciti dall'accordo, nonché l'attivazione della Carta dei Servizi nel cui contesto rientra l'informazione puntale sugli alimenti nonché la disponibilità ad adattare le preparazioni a corretti stili di vita per la prevenzione delle malattie metaboliche e delle intolleranze alimentari.
La sicurezza degli alimenti, pertanto, assume in concreto una dimensione internazionale e può essere assicurata solo attraverso un'azione che non solo si basi su accordi commerciali bi- o multi-laterali, ma sia capace di influire sulle istanze comunitarie ed internazionali dove si discutono e si approvano le norme che regolano la sicurezza e la tutela igienico-sanitaria, degli scambi di animali, vegetali e prodotti derivati.
Paradossalmente, a fronte di una sempre più marcata domanda di autonomia istituzionale dei livelli locali dei sistemi di controllo, la sicurezza degli alimenti diventa sempre più dipendente dalla capacità di azione a livello internazionale. Per l'Italia che fonda parte importante del successo economico delle proprie imprese agro-alimentari sulla capacità di trasformare materie prime nazionali e di importazione in prodotti di alto pregio qualitativo da collocare sul mercato dei Paesi più avanzati, la capacità di assicurare alti livelli di sicurezza delle filiere produttive diventa non solo elemento determinante per la sicurezza dei propri consumatori, ma anche per lo sviluppo economico. La mancanza o la percezione di mancanza di sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti può indurre, infatti, sconvolgimenti profondi del mercato agro-alimentare. La mancanza di fiducia dei consumatori, nel contesto di una forte competizione, può portare a.perdite significative di quote di mercato. Il sistema dei controlli deve assicurare nel concreto delle azioni quotidiane la qualità dei processi, dalla produzione delle materie prime all'asomministrazione, per consentire la libera circolazione delle merci e la concorrenza sui mercati. In particolare, i pericoli insiti nei sistemi di produzione devono essere individuati e eliminati o minimizzati mediante processi trasparenti e documentati di analisi e gestione del rischio secondo le norme internazionali e comunitarie che regolano in modo molto puntuale il controllo della sicurezza degli alimenti, della salute e del benessere degli animali.
La strategia e gli obiettivi da perseguire, in materia di sicurezza degli alimenti e delle popolazioni animali, dunque, devono necessariamente tener conto del contesto internazionale, comunitario e nazionale. Essi, pertanto, da un lato devono essere tali da garantire che i fornitori comunitari ed internazionali di animali,
materie prime e prodotti operino secondo criteri di sicurezza equivalenti a quelli attesi dai produttori e consumatori italiani. Dall'altro, l'Italia deve essere in grado di garantire ai consumatori nazionali ed a quelli dei Paesi che importano le derrate alimentari prodotte in Italia livelli di sicurezza omogenei del più alto tenore, su tutto il territorio nazionale.
La sicurezza degli alimenti oggi può essere assicurata solo attraverso azioni di prevenzione, eliminazione e mitigazione del rischio che iniziano nella fase di produzione agricola e si estendono in modo integrato nelle fasi di trasformazione, distribuzione, conservazione e somministrazione. Livelli di sicurezza adeguati non sono raggiungibili se non si adottano misure operative integrate, concertate e verificate a livello internazionale, comunitario, nazionale e locale.
Gli obiettivi prioritari sono i seguenti:
- definire una politica della sicurezza degli alimenti e della salute e del benessere degli animali
La pianificazione e la legislazione nei settori che hanno un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza degli alimenti destinati all'uomo e agli animali, nonché sulla salute e il benessere degli animali, rappresentano l'interfaccia operativa nazionale dell'Autorità europea degli alimenti. Questa autorità è stata avviata all'inizio del 2002 e costituisce un importante modello di coordinamento istituzionale dei diversi soggetti che collaborano per raggiungere l'obiettivo di sicurezza alimentare nell'Unione Europea. All'Autorità europea, soggetto indipendente che agisce secondo il principio dell'elevata qualità, è attribuito il compito fondamentale dell'analisi scientifica del rischio su cui fondare le decisioni politiche e amministrative. In particolare, l'Autorità Europea si occupa dell'analisi scientifica e della valutazione del rischio.
La comunicazione del rischio per consentire una chiara comprensione dello stesso e delle implicazioni sottostanti e il sistema di allerta;
Raccolga e analizzi i dati che permettono la caratterizzazione ed il monitoraggio dei rischi per la sicurezza alimentare che hanno un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza degli alimenti destinati all'uomo ed agli animali e sulla salute ed il benessere di questi ultimi;
Assicuri le analisi e valutazioni scientifiche che servono come base scientifica per l'azione legislativa e regolamentare nei campi della sicurezza degli alimenti, della salute e del benessere degli animali;
Realizzi di un sistema di auditing per la verifica dell'efficacia del sistema nazionale del controllo ufficiale degli alimenti e delle popolazioni animali, conformemente ai requisiti stabiliti da norme riconosciute a livello internazionale (OIE, Codex, ISO EN) che permettono di misurare la qualità del servizio/prodotto;
Organizzi un sistema per la gestione
delle emergenze veterinarie, - soprattutto per quelle ad andamento prevalentemente diffusivo, coordinato a livello nazionale ed in grado di mobilitare le risorse necessarie ove occorrano, nei tempi e nei modi adeguati alle esigenze. Particolare attenzione dovrà essere rivolta agli strumenti di mobilitazione delle risorse umane ed al reperimento delle attrezzature necessarie, anche, ove indispensabile, mediante la mobilitazione della protezione civile ed ai sistemi di abbattimento e distruzione delle carcasse animali; migliori in modo significativo il sistema di sorveglianza epidemiologica - nazionale nel settore della sicurezza degli alimenti, della salute e del benessere degli animali e delle zoonosi, attui concretamente un programma di formazione straordinario per - favorire la realizzazione di sistemi di gestione ed assicurazione della qualità nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e assumere comportamenti che assicurino omogeneità di prestazioni su tutto
Il territorio nazionale deve assicurare l'accreditamento dei servizi di Sanità pubblica secondo norme di assicurazione della qualità riconosciute a livello internazionale. L'accreditamento è indispensabile per poter continuare nel medio-lungo termine le attività di certificazione, indispensabili per la libera circolazione degli animali e degli alimenti in ambito internazionale. Le attività di formazione devono, inoltre, essere indirizzate all'introduzione e utilizzazione della sorveglianza epidemiologica e dell'analisi del rischio. Nel settore della sicurezza alimentare, più che in molti altri settori, il raggiungimento degli obiettivi posti è fortemente condizionato dal contesto internazionale e comunitario. È indispensabile, pertanto, creare le condizioni, sia a livello nazionale che a livello comunitario ed