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PROGGETTO EDUCATIVO
È uno strumento che serve a fare prevenzione, documento specifico per far acquisire un educazioni di alcuni
argomenti. È realizzato su carta ed elaborato in tutte le sue parti. Va attuato per: prevenire,promuovere, educare e
formare affinché quel gruppo di persone sia educato a non ammalarsi. È rivolto maggiormente a soggetti a rischio,
ma anche a persone sane che fanno richieste di aiuto o a bambini.
Per poter realizzare un progetto educativo bisogna avvalersi del processo di nursing e delle sue 5 fasi
(accertamento, diagnosi, pianificazione, attuazione, valutazione).
INSEGNARE: serie di comunicazioni ed azioni che sono state prodotte ad un insegnamento
APPRENDERE: mettersi in grado di imparare e acquisire conoscenze per un azione futura.
L’obbiettivo dell’apprendimento
Affermazione di ciò che il cliente farà o dirà a prova del suo apprendimento.
L’apprendimento può essere:
1) Cognitivo: capire se il paziente ha capito
2) Affettivo: far esprimere il disagio della persona, sentimenti ed atteggiamenti del cliente.
3) Psico - motorio: saper fare, ad esempio se il paziente riesce ad applicare una medicazione da solo.
Metodi dell’educazione sanitaria
* comunicazione non verbale (contatto fisico, distanza, collocazione spaziale, postura,espressione del volto,contatto
visivo )
* ascolto attivo: la risposta è congrua a quello che dice l’altra persona, far parlare in maniera non affrettata, non
interrompere, dare attenzione e disponibilità, porre domande per ottenere un feed-back:
domande chiuse risposte brevi
domande aperte più di una risposta.
1999 CODICE DEONTOLOGICO DELL’INFERMIERE
approvato dal comitato centrale della federazione con deliberazione n 1/09 del 10 gennaio 2009 e dal consiglio
nazionale del collegio ipasvi riuniti a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009.
- le norme deontologiche contenute nel codice sono vincolanti, la loro inosservanza, è sanzionata dal collegio
professionale.
- i collegi si rendono garanti della qualificazione dei professionisti e della competenza da loro acquisita e sviluppata.
Art 1 l’infermiere è il professionista sanitario responsabile dell’assistenza infermieristica
Art 35 l’infermiere si attua per alleviare la sofferenza, adoperandosi affinché l’assistito riceva tutti i trattamenti
necessari.
PATTO INFERMIERE CITTADINO
1- Presentarsi (sapere chi sei)
Farmi riconoscere attraverso la divisa
Darti risposte
Fornirti informazioni
Garantirti condizioni igieniche e ambientali
Favorirti nelle relazioni sociali e famigliari
Rispettare tempo ed abitudini
Aiutarti ad affrontare in modo dignitoso
Individuare i bisogni di assistenza
Insegnarti
Garantirti competenze ed abilità
Rispettare: dignità
Starti vicino
Promuovere
Segnalare agli organi competenti le situazioni che possono causare disagi e danni.
Lavoro di gruppo
È utile per aumentare la coscienza dell’utente su problemi di salute. Può esserci la figura del leader; i partecipanti
vengono stimolati ad esprimere nuove idee.
Importante la dimensione: 8-12 persone
Orario: circa 1 h,brevi intervalli e cambio lavoro
- giorno della settimana e momento della giornata sono importanti
- disposizioni: uguaglianza compreso il leader
Aspetti pratici del lavoro di gruppo
Dimensione: numero ideale 8/12 persone
Durata : di solito circa 1 ora
Disposizione: uguaglianza, perciò no cattedra.
Compiti del leader
- aiutare i componenti del gruppo a individuare i propri problemi
- guidare i componenti del gruppo attraverso esperienze educative
- aiutare a cercare il clima per parlare liberamente.
compiti dei partecipanti
- partecipare alla scelta dei contenuti
- scegliere se e quando parlare
- ascoltare le opinioni degli altri.
Sede
Può determinare il successo di un lavoro, deve esser consona al progetto, di solito è un ambiente neutrale come ad
esempio una sede privata.
Come favorire il lavoro di gruppo
Di solito quello che scioglie il ghiaccio è il leader. Per stimolare la discussione bisognerà scegliere un tema in cui le
persone si sentono coinvolte in modo da scatenare il “brain storming”, ovvero la tempesta di idee in cui ognuno dice
quello che pensa. È importante il giro di parola, ogni componente dovrà fare una breve affermazione. Le tre regole
importanti sono:
1) Nessun commento finche non sia finito il giro
2) Nessuna interruzione
3) Chiunque può scegliere di non partecipare.
I sussidi didattici su cui si baserà il progetto potranno essere: carta, grafici, diapositive e slide, plastigrafie, giornali,
riviste, radio, televisione, film.
Veicolo di informazioni è importante ed offre credibilità (il tg)
- ma di breve durata,
- condizionamento di chi orienta il giornale,
- avere idee su come si scrive una notizia da mandare al giornale,
- linguaggi semplici,
- termini tecnici,
- no opinioni personali,
cartelloni al muro. O film
SCHEMA PROGRAMMAZZIONE
- esame situazione,
- definizione scopi ed obbiettivi
- contenuti e metodologia,
- valutazione.
SISTEMA SANITARIO
L’OMS definisce il sistema sanitario un insieme di organizzazioni, istituzioni, risorse dedicate alla produzione di
azioni sanitarie.
ASL: autonoma
USL: comunale
MUTUA: in base allo stato sociale e al lavoro che si faceva.
Cenni storici:
rivoluzione industriale: nascita sviluppo della sanità
2 modelli di organizzazione:
1) MODELLO BISMARK 1883 Germania: modello individualistico basato sulla tutela individuale della salute
“classi sociali” distinte per categoria professionali. + guadagno = miglior assistenza
2) MODELLO BEVERIDGE 1948 Inghilterra: modello solidaristico basato sull’universalità e sull’equità per
tutti i cittadini indipendentemente dalla capacità contributiva. Assicura uguaglianza, contributo in base al reddito
ma accessibilità per tutti. Prestazioni gratuite nel punto di erogazione.
Il sistema sanitario nazionale è ispirato ala modello Beveridge, solidaristico, universalistico, garantisce a tutti i
cittadini l’assistenza sanitaria globale.
SISTEMI CAMBIANO PER: mutare situazioni socio-economiche, e modificazioni epidemiologiche.
CAMBIAMENTO SISTEMA SANITARIO ITALIANO
- Fino al 1978 c’erano le mutue.
- 1978 legge 833 de SSN. Modello solidaristico
- 1992/93 decreti legislativi 502 e 517 che introducono i concetti di efficacia, efficienza e concorrenzialità,
modificando la riforma del 78 non più apertura a gestione privata ma pubblica.
- 2001 titolo V della costituzione; sviluppo del federalismo
Tutte le regioni si appoggiano al sistema nazionale (ogni tre anni si fa il piano nazionale) qual è il budget, risorse,
priorità, ed ogni regione lecifera secondo la sua realtà.
Funzione mutue
- 1861: unità d’Italia legislazione sanitaria
- 1888 riforma sanitaria “Crispi – Pagliani” (viene creata una struttura piramidale).
- 1934 istituto superiore della sanità, enti locali INADEL, enti statali ENPAS, dipendenti industriali INAM>INAIL
secondo testo unico delle leggi sanitarie (conferma la struttura della sanità pubblica)
dagli anni ’50 cambiamento quadro epidemiologico malattie infettive, lasciano posto a malattia cronico
degenerative (tumori, cardiopatie).
- 1978 legge 833
dopo 30 anni dall’articolo 32 della costituzione si ha il passaggio dai principi dichiarativi alla loro concretizzazione.
MALATTIA PSICHICA: che prima non era riconosciuta.
MANTENIMENTO DELLA SALUTE PSICHICA: fisica e sociale della popolazione
CONINVOLGIMENTO DELLA popolazione non + medicocentristica e ospedaliera.
23 dicembre del 78
Sciogli,mento tutti gli enti con finalità assistenziali e loro confluenza nel SSN,
- 1978 legge Basaglia chiusa del Manicomi
Il SSN pone tra i suoi obiettivi:
* l’aspetto preventivo
* l’aspetto riabilitativo
* il coordinamento tra ospedale e territorio.
È articolato in 3 livelli:
1) Livello nazionale
2) Livello regionale
3) Livello locale (Asl, Usl, ospedali)
USL unità sanitaria locale
Era l’organo di governo gestito dai partiti. Era organizzata in 3 servizi:
* igiene pubblica e tutela della salute
* medicina di base
* assistenza ospedaliera
Vantaggi SSN: accesso libero e gratuito; unificazione di prevenzione, cura e riabilitazione; facilitata risposta ai
bisogni dell’utente.
Limiti: eccessiva burocratizzazione; difficoltà nelle attività di controllo;improprio collegamento tra programmazione e
attività, inadeguato uso delle risorse economiche; esclusiva attenzione ai fattori d produzione e non al prodotto, gli
operatori avevano meno responsabilità.
DLG 502/92- 517/93- 229/99
- trasformazione USL in ASL con personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale.
- SSN assicura i livelli assistenziali e uniformi di assistenza (LEA) Definiti dal PSN
- Alle regioni funzioni
Legislativa, amministrativa, ospedaliera, controllo o gestione della qualità delle prestazioni erogate
- Sostituzioni del sistema pagamento dei costi (DRG) raggruppamento di gruppi per diagnosi.
Codice per tutte le patologie ogni DRG ha un paese relativo ad un intervento per prestazione.
- Passaggio dal modello organizzativo tradizionale alle attività sanitarie ed un modello trasversale basato sulle
funzioni: dipartimenti.
- Concorrenza tra strutture pubbliche o private: decisione del cittadino di dove curarsi.
- Tutti i poteri di gestione e la rappresentanza: direttore generale
- I comuni perdono ogni ruolo nella gestione delle USL.
- USL organizzazione dei servizi in tre settori
Attività di prevenzione in ambienti di vita e di lavoro
Assistenza ospedaliera
Assistenza distrettuale.
DISTRETTO: Non inferiore a 60.000 abitanti.
- Autonomia tecnica gestionale ed economico finanziaria.
PIANO SANITARIO NAZIONALE
- Principale strumento pianificazione
- Predisposte dal governo (parlamento)
- Durata triennale
Indica
- Aree pronto intervento
- Livelli uniformi di assistenza sanitaria
- Progetti
- Ricerca
LEA
1) Assistenza di ambienti di vita e lavoro
2) Assistenza distrettuale
3) Assistenza ospedaliera
1) Tutela effetti inquinamento, rischi infortunistici, sanità veterinaria, profilassi delle malattie infettive, vaccinazione,
medicina legale.
2) Dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, specialistica per protesi, servizi domiciliari, servizi territoriali
(sert), strutture semiresidenziali e residenziali.
3) Pronto soccorso, ricovero ordinario, day hospital, day surgery, lungo degenza e riabilitazione.
PRESTAZIONI ESCLUSE
- Chirurgia estetica non conseguente