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POICHILOCITOSI

La forma a lente biconcava facilita gli scambi gassosi delle molecole di emoglobina

Soluzione ipotonica—>gonfia e può scoppiare echinocita

Soluzione ipertonica—>si raggrinza e prende il nome di

Altra proteina tipica della membrana del globulo rosso:

glicoforina (31 kDa)

la

Ha sul suo dominio extracellulare degli zuccheri tra cui

l’a. Sialico è molto abbondante.

L’a. Sialico ha all’estremità gruppo carbossilico COOH

che dissocia in COO- e H+

Ciò fa sì che gli eritrociti siano carichi negativamente

sulla loro superficie

Allora, gli eritrociti si respingono l’un l’altro e questo

l’agglutinazione del sangue=formazione

impedisce di

coaguli dati da aggregazioni di eritrociti

L’a. Sialico è allontanato negli eritrociti invecchiati ed è

mannosio,

sostituito col per cui i macrofagi hanno i

recettori—>distruzione dei globuli rossi invecchiati

antigeni

La membrana degli eritrociti è sede degli dei gruppi sanguigni

Sistema AB0 e sistema Rh, ma esistono anche altri sistemi

- Gli antigeni dei gruppi sanguigni servono per identificare il fenotipo di un individuo

- Gli antigeni dei gruppi sanguigni sono studiati per riconoscere la paternità di un individuo

Sono antigeni sulla membrana del globulo rosso

Antigene A e B, rappresentati da zuccheri

antigeni A anticorpi antiB

1. Quando un individuo ha sugli eritrociti, costitutivamenti ha

antigeni B anticorpi antiA

4. Quando un individuo ha sugli eritrociti, costitutivamente ha

antigeni AB, non anticorpi

5. Se un individuo ha ci sono nè contro A nè contro B= ricevitori

universali non antigeni antiA antiB

6. Se un individuo ha (fenotipo 0), ha anticorpi sia che

Eccez. Fenotipo Bombay:

Nel gruppo 0 l’antigene H è dominante, nel fenotipo Bombay l’antigene H (hh) manca

Gli antigeni A e B sono attaccati all’antigene h, che però manca nel fenotipo Bombay

Questi individui possono solo accettare sangue da altri individui Bombay

Sistema Rh

È uno dei 30 sistemi di gruppi sanguigni umani, è il più importante dopo il sistema AB0 4

D, C, c, E, e

Gli antigeni sono 5:

(Rh+) e (Rh-) si riferiscono unicamente all’antigene D

(Rh-)

I soggetti negativi (non hanno antigene D) non hanno

costitutivamente anticorpi contro l’antigene D, cominciano

anti-D se

a creare anticorpi incontrano eritrociti di soggetti

(Rh+)

Ciò ha un’implicazione nella gravidanza di donna (Rh-):

Se la donna concepisce un figlio (Rh+), i globuli rossi del

figlio sono riconosciuti come estranei, hanno l’antigene D,

che la madre non conosce.

Può succedere soprattutto durante il parto che del sangue

placentare e quello del feto entrino in contatto: la madre

inizia a produrre anticorpi contro i globuli rossi (Rh+)

Le complicanze avvengono in caso di 2° gravidanza

Nella seconda gravidanza, se il figlio è nuovamente (Rh+) il

sistema immunitario materno secerne IgG che attraversano la placenta e iniziano a

distruggere gli eritrociti del feto:

Malattia emolitica del neonato

LEUCOCITI o GLOBULI BIANCHI strato intermedio biancastro,

• Così detti perchè si portano nello superiormente agli eritrociti,

quando il sangue viene posto in una provetta a sedimentare incoagulabile è centrifugato

• Essi non sono solo nel sangue, a partire dal midollo osseo possono attraversare la parete

tessuto connettivo

vascolare, utilizzare il sangue per migrare ed extravasare, andare nel e ai

tessuti

Midollo osseo:

• sede di differenziamento iniziale

tra 5.000 e 9.000

• Il loro numero= per mm^3 di sangue.

leucopenia, leucocitosi

Se è un numero basso, si parla di se il numero è più elevato.

> 9.000 processo infiammatorio

• Ci sono variazioni individuali, ma c’è un in atto= è un indice

essenziale per la diagnosi

• Possono essere distinti in granulari e non granulari: si tiene conto delle granulazione evidenti,

che si vedono al microscopio ottico

granulari (neutrofili, basofili, eosinofili)

- Non granulari (linfociti, monociti)

- formula leucocitaria

Si dice il rapporto % tra i diversi tipi di leucociti, essa varia nei vari

processi patologici:

- Neutrofili 65%

- Linfociti 25%

- Monociti 6%

- Eosinofili 3%

- Basofili <1%

Tendenzialmente nell’occidente, il numero dei linfociti tende ad essere superiore

fisiologicamente, è più attestato intorno a 30% perchè le pratiche di igiene sono più diffuse:

neutrofili batteri,

I sono più impegnati nelle difese contro i questa tendenza si spiega col fatto

che le malattie batteriche sono meno frequenti rispetto alle virali.

L’uso di antibiotici interagisce su questi trend.

Le malattie virali sono più frequenti delle batteriche—>cambiamento delle percentuali di

leucociti

Circolazione dei Leucociti organi emopoietici

- Vanno incontro a diverse fasi di maturazione negli

torrente circolatorio

- Utilizzano il come sistema di trasporto verso i distretti tissutali, dove

sono richiamati per le funzioni di difesa

- Svolgono funzioni di difesa mediante la fuoriuscita dai

vasi=extravasazione

elementi mobili,

- Sono dotati di movimenti ameboidi e hanno capacità di

(diapèdesi)

attraversare la parete vasale

1. Granulociti neutrofili 5

50-70%)

• Costituiscono la componente cellulare più abbondante dei leucociti (

fasi iniziali

• Intervengono nelle della risposta infiammatoria

fagociti polimorfonucleati

• Attività fagocitaria =

(12-14 h),

• Vita breve sono continuamente rinnovati —> Una volta esercitata la loro azione

pus

fagocitaria vanno incontro a disfacimento per costituire il

• la loro azione battericida continua anche dopo la loro morte (Neutrophil extracellular Trap)

Morfologia:

- Diametro= poco più di 10 micron

- Il citoplasma è scarsamente colorato con granuli che non si colorano con i le comuni

azzurro neutro

colorazioni ma con coloranti neutri es.

- Il nucleo non è rotondeggiante, ma formato da diversi lobi collegati tra loro da tralci di

polimorfonucleati

cromatina—>

da 2 a 5,

I lobi sono un numero maggiore è segno di invecchiamento del granulocita

neutrofilo ferro di cavallo, più

Negli elementi giovani appare a forma di progressivamente diviene

segmentato

Arneth ha creato una formula che permette di calcolare il grado di invecchiamento in

funzione delle lobature nucleari:

Normalmente il 25% ha 2 lobi

40% 3 lobi

25% 4 lobi

5% 5 lobi

Se la percentuale è molto superiore significa che c’è un ricambio smodato

Cromatina sessuale:

• La cromatina che si trova nei lobi è eterocromatina, molto addensata, perciò è ben colorabile

• I nucleoli sono poco visibili

• Nel sesso femminile qualche granulocita può presentare un’appendice che è collegata a uno

bacchetta di tamburo corpo di

dei lobi ed è detta ed è data da uno dei due cromosomi X, il

Barr, che si può inglobare nei neutrofili in alcuni casi

Granulazioni:

I granuli dei neutrofili possono essere distinti in:

Azzurrofili o Primari

1. azzurri colorazione Romanowski

• coloranti neutri li colorano, ovvero gli della

(0,5 micron)

• sono densi e omogenei, relativamente grandi

10-20%

• Il loro numero è modesto, il di tutte le granulazioni

mielo-perossidasi

• contengono enzimi es. perossidasi detta perchè siamo nelle cellule della

fosfatasi acida, idrolasi proteasi

serie bianca, e

lisosomi primari

• quindi, sono assimilabili ai lisozima alfa-difensine

• contengono proteine ad azione battericida e antimicrobica come e

2. Secondari o Specifici

(0,2 micron diametro), 80%

• più piccoli più numerosi

meno elettrondensi

• Sono dei precedenti

• I granuli specifici possono secernere il loro contenuto nello spazio extracellulare

lisozima (fosfatasi alcalina, collagenasi, lattoferrina, attivatore del

• contengono ed enzimi

plasminogeno) che, riversati per esocitosi nello spazio extracellulare, possono servire per il

movimento del granulocita nel connettivo;

Sono enzimi che agiscono sulla matrice extracellulare del connettivo e creano una strada

per il granulo

3. Terziari, simili ai secondari perciò la maggior parte degli autori li assimila ai precedenti.

gelatinasi idrolizzare il collagene

Contengono che serve per (diminuirne i legami) denaturato

presente nelle sedi di danno tissutale

Altri organuli

I granulociti neutrofili hanno citoplasma con:

pochi mitocondri

• piccolo Golgi

• Un complesso del

RER raramente

• e ribosomi osservabili 6

glicogeno, glicolisi,

• c’è abbondanza di necessario per la produzione di ATP attraverso la che si

attua in condizioni di ipossia

citoscheletro

• Il è ben sviluppato: numerosi microtubuli, fasci di microfilamenti, che stanno

filopodi

sulla faccia interna della membrana plasmatica e servono per supportare i e

lamellipodi, fagocitosi

che consentono il movimento e il meccanismo della

Funzioni dei granulociti neutrofili:

chemiotassi (chemiotassine=TNF-beta,

- richiamati per da sostanze tissutali e batteriche

interleuchina-1, LPS=lipopolisaccaride) nella sede dove devono esercitare la loro funzione

E-selectine, integrine ICAM

- Aderire all’endotelio mediante e diapedesi

- Mediante integrine si ha il passaggio attraverso l’endotelio =

extravasazione

- Vanno incontro a

- Svolgono la loro azione soprattutto antibatterica, vanno incontro a distruzione e

pus

costituiscono il

Recettori di membrana:

TLR

- Recettori opsonine: Fc delle IgG, complemento

- Recettori per per la porzione per il IL-1, TNF, PAF

- Per fattori chemiotattici e modulatori esogeni della loro funzione:

L-selectine, intregrine b2, complessi CD11/CD11,

- per l’adesione

Ruolo difensivo dei granulociti neutrofili:

• Svolgono un ruolo difensivo soprattutto contro le infezioni batteriche, funzione strettamente

integrata con macrofagi e linfociti ossigeno-dipendenti

• Una volta riconosciuto il patogeno, possono attuare sistemi antimicrobici

ossigeno-indipendenti

oppure

pus

• Il dovuto alla loro distruzione assieme ai batteri uccisi al suo interno, è raccolto dai

macrofagi presentazione dell’antigene

che provvederanno allo spezzettamento per la

• Ulteriore meccanismo di difesa anche una volta morte:

Trappola extracellulare dei neutrofili (NET)

cromati

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
13 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher g.4e di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia, embriologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Dolfi Amelio.