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CELLULE DEL SANGUE
GLOBULI ROSSI (eritrociti)× GLOBULI BIANCHI
- Granulociti
- Neutrofili
- Acidofili o eosinofili
- Basofili
- Agranulociti
- Monociti
- Linfociti
EMATOCRITO: volume percentuale occupato dalle cellule del sangue
EMOGRAMMA NORMALE:
- Eritrociti: 4 – 6 milioni per mm³
- Globuli bianchi: 4 – 10 mila per mm³
- Piastrine: fino a 350 mila per mm³
FORMULA LEUCOCITARIA
Ci deve essere una proporzionalità precisa tra le varie componenti cellulari:
- LINFOCITI: 20 – 35%
- MONOCITI: 3 – 7%
- NEUTROFILI: 55 – 65%
- EOSINOFILI: 0 – 3%
- BASOFILI: 0 – 2%
- (nel totale del sangue, cioè 100%)
Profilo citologico del sangue
Un ingrandimento di 200 volte è sufficiente per osservare ed identificare i differenti tipi di cellule. Tuttavia un ingrandimento superiore consente di osservare meglio le cellule nel loro dettaglio. Lo striscio di sangue può essere usato usando sia obiettivi che...
strumenti diversi.Striscio di sangue
Tappeto di globuli rossi, più abbondanti, sono anucleate e non sono colorate perché il centro è completamente vuoto. Gli eritrociti si impilano perché sono a forma di lente biconcava.
MISCELE ROMANOSKY
MISCELTA MAY – GRINWALD / GIEMMA
MISCELA DI WRIGHT
Sono coloranti acidi (eosina) aggiunti a coloranti basici (blu di metilene) e prodotti diossidazione del blu di metilene (azzurri) e coloranti neutri non dissociati (eosinato di blu dimetilene).
ERITROCITI (RBC)
Sono le cellule più numerose del sangue.
UOMO: 4,5 – 6 milioni per mmc
DONNA: 4,0 – 5,5 milioni per mmc
Forma biconcava, al centro hanno un avvallamento. Misurano circa da 6 a 8 micron di diametro, alcune posso essere di 9 micron (macrociti) o inferiore a 6 micron (microciti).
Sono privi di nuclei. Al microscopio appaiono come dischetti biconcavi rosa più chiari e sottili al centro. La forma biconcava è correlata alla funzione di
3. La membrana eritrocitaria è anche ricca di lipidi, tra cui fosfolipidi, colesterolo e glicolipidi. Questi lipidi contribuiscono alla stabilità e alla fluidità della membrana. Il citoscheletro degli eritrociti svolge un ruolo importante nel mantenimento della forma e della flessibilità delle cellule. La spectrina e l'actina sono le principali proteine del citoscheletro eritrocitario. La spectrina forma una rete a reticolo che conferisce resistenza e flessibilità alla membrana. L'actina, invece, forma filamenti intermedi che contribuiscono alla stabilità della membrana. Le proteine integrali di membrana, come la glicoforina e le proteine della banda 3, svolgono un ruolo fondamentale nel trasporto dell'ossigeno e nella deformabilità degli eritrociti. La glicoforina è coinvolta nel riconoscimento dei gruppi sanguigni A, B e C. La banda 3 è responsabile del trasporto di anidride carbonica e di altri ioni attraverso la membrana eritrocitaria. Le proteine di collegamento, come l'archirina e la glicoforma, stabilizzano l'interazione tra il citoscheletro e la membrana. Queste proteine permettono il legame tra la spectrina e la banda 3, contribuendo alla stabilità e alla flessibilità della membrana eritrocitaria. In conclusione, la membrana eritrocitaria è una struttura complessa che svolge diverse funzioni cruciali per il trasporto dell'ossigeno e per il mantenimento della forma e della flessibilità degli eritrociti.4.1. CITOSCHELETRO FORTEMENTE ANCORATO
Si studia molto bene perché i globuli rossi sono molto sensibili a shock osmotico
EMOGLOBINA Hb
Cromoproteina tetramerica contenente gruppo eme, atomi di Fe, trasporta O ed è formata da 2 una componente proteica GLOBULINA + 4 gruppi eme.
C'è una differenza tra Hb del feto e Hb dell'adulto: sono formate da 2 catene α e 2 catene β; le catene α sono sempre presenti, ma nel feto sono presenti le catene β e γ.
CATENE BETA SIMILI
β Hb adulto (Hb adulto: α + β)
2 γ Hb fetale (α + γ)
2 δ Hb fetale
2
+ GRUPPO EME: formato da 4 anelli pirollici + un atomo di Fe: Ferro protoporfirico Na Ix: 4 anelli. Affinità altissima Hb ad ossigeno che dipende dal pH, temperatura e 2,3-difosfatidiacilglicerolo /DPG.
2
3 Metaemoglobina: α + β
Carbossiemoglobina: CO + emoglobina
ANEMIA A CELLULE FALCIFORMI o DREPANOCITTI
La condizione falciforme
è ereditaria in maniera autosomica recessiva e si sostituisce l’acidogluttamico in posizione 6 con una valina e quindi si abbassa la solubilità delle emoglobineche tende a precipitare. La falcizzazione dell’eritrocita non è costituitiva, ma si determina incaso di ipossia, incremento acidità, innalzamento temperatura. I soggeti eterozigoti possonoessere asintomatici.LEUCOCITI (NBC)
I leucociti o globuli bianchi sono deputati alla difesa del nostro organismo. Nel sangue essisono molto meno numerosi degli eritrociti. Si distinguono in due categorie:
CELLULE MIELOIDI (che comprendono AGRANULOCITI e GRANULOCITI)
CELLULE LINFOIDI (che comprendono i LINFOCITI)
Il termine di granulociti è dovuto al fatto che nelle cellule sono presenti granuli, inparticolare nel citoplasma che possono essere affini a coloranti acidi o basici o a nessuncolorante. Tutti i leucociti sono cellule nucleate.
NEUTROFILI
Sono polinucleati? No! Non sono polinucleate, anchese sembra al m. ottico, il nucleo è sempre lo stesso, solo che è multi-lobato. I neutrofili sono anche polimorfo nucleati e la struttura è particolarmente spinta. Sono i più abbondanti tra i granulociti. MONOCITI Hanno un nucleo reniforme o a fagiolo ed è sono le più grandi cellule in assoluto tra i leucociti. LINFOCITA Cellula abbastanza piccola con nucleo molto grande e sviluppato tanto che il citoplasma è periferico. I leucociti migrano dal circolo sanguigno ai diversi distretti e quindi sono presenti non solo nel sangue. Hanno una vita molto più breve di quella degli eritrociti: se gli eritrociti 'resistono' per 120 giorni (4 mesi), i leucociti invece vivono al massimo 3 o 4 giorni di vita. Rilasciano fattori interleuchine che aumentano la permeabilità degli epiteli ed escono dal tessuto o entrano in essa per difendere attraverso uno pseudopodio. Questo fenomeno è detto diapedesi. Granulociti NUCLEO POLISEGMENTATO o
POLILOBATO (i neutrofili possono presentare da 3 a 5 lobi) CITOPLASMA ABBONDANTE di granulio
EOSINOFILI o ACIDOFILI: un colorante acido (che si lega a composti basici) come♦ per es. l’eosina tinge i granuli in ROSA
BASOFILI: un colorante basico (che si lega a composti acidi) come per es. il blu di♦ metilene tinge i granuli in BLU - VIOLA, i granuli sono molto sviluppati tanto che sicopre il nucleo
NEUTROFILI: dei sali neutri non colorano i granuli, che al m.ottico appaiono color♦ NOCCIOLA
I granulociti hanno:
COMPARTIMENTO MIDOLLARE: granulociti maturi di riserva
COMPARTIMENTO EMATICO: granulociti circolanti
COMPARTIMENTO TISSUTALE: reclutamento nella sede di infezione attraverso il rilascio di mediatori (IL-1, TNF, IPS). Non tornano più in circolo.
I granuli si distinguono in:
GRANULI PRIMARI o azzurrofili, contengono enzimi come perossidasi, fosfatasi acide, idrolasi, lizosima (proteina difensiva batterica)
impermeabilizzante).
GRANULI SECONDARI o specifici, costituiscono l'80%, contengono collegenasi.
• GRANULI TERZIARI, contengono gelatina.
•NeutrofiliCellule ad attività fagocitaria con funzione di fagocitare i microorganismi –
a) FAGOCITI POLIMORFONUCLEATIVita di 12 – 24 h
b) Diametro di 10 -12 micron
c) 50 – 70 % dei leucociti del sangue
d) NUCLEO POLISEGMENTATO, lobuli da 2 a 5: Formula di Arneth, ci permette di
calcolare il numero di lobazioni presenti, si distingue dal numero di lobazioni.
Cromatina nucleare di Barr del cromosoma X: zona di inattivazione del cromosoma
f) X, presente solo nelle donne
I neutrofili sono molto attivi nel fagocitare batteri e sono presenti in gran quantità in
prossimità delle ferite. Purtroppo queste cellule non sono capaci di rigenerare lisosomi e
muoiono appena finito di attaccare e uccidere gli antigeni.
Inoltre:
Citoplasma con scarsi mitocondri
g) Piccolo complesso del Golgi, RER e ribosomi rari, ricco di
particelle di glicogeno eh) lisosomi
Citoscheletro molto sviluppato: conferisce la capacità di movimento ameboide ei) fagocitosi
Recettori di una molecola importante: OPSONINE (sono molecole che rivestonoj) l'antigene) – Fc di IgG e IgG1 3
Recettori anche di IL-1, TNF (fattore prodotto dai batteri ed è un fattorek) chiemiotattico) e fattori di complementov- secretine ed integrinel)
Ruolo difensivo dei neutrofili (INGESTIONE e DIGESTIONE)
RICHIAMO sede infezione da fattori chemio tattici (C a, C b, C )► 5 3 5 – 6 - 7
C = proteina del sistema del complemento, è un FATTORE DEL COMPLEMENTO che5 – 6 – 7viene attivato durante l'infezione.
FIBRONOPEPTIDE B, plasmina, collicreina, prodotti di derivazione batterica, liberati damonociti, macrofagi e linfociti.
RICONOSCIMENTO di particelle estranee opsonizzante (opsonine: anticorpi IgG e► fattori del complemento C B)3
ATTIVAZIONE della fagocitosi► MIGRAZIONE verso il luogo
dell'infezione (pseudopodio)
FASE DI DEGRANULAZIONE
Rilascio di NADPH - ossidasi dai granuli -> formazione di superossido diamutasi ->perossido di idrogeno H2O2 superossidi -> H2O2 + mieloperossidasi -> MORTE
SISTEMI ANTIMICROBICI ossigeno - SISTEMI ANTIMICROBICI ossigeno -dipendenti dipendenti
H2O2 + mieloperossidasi Attività citocida in condizioni anaerobiche:
Ossidazione delle proteine della parete batterica e formazione di radicali OH replicazione batterica
Lisozima, distrugge la parete cellulare
Morte cellulare Morte cellulare
Eosinofili
Diametro di 12 micron
a) 2 - 4 %
b) Nucleo bilobato
c) Vita da 8 - 12 gg
d) Acidofili nei granuli: corpo a struttura paracristallina, contenente proteina basica
e) maggiore (Zi, lisina, arginina)
Perossidasi, Arisulfatasi B, fosfolipasi D
f) Recettori per il Fe delle IgM, IgG, IgE e componenti del complemento. Istamina.
g) Scarso apparato del Golgi e RER
h)Partecipano nella
difesa dai parassiti. Fagocitano i complessi antigene – anticorpo dopo essere stati attratti da un fattore chemiotattico eosinofilo di anafilassi prodotto dai mastociti. Granulociti basofili Diametro 10 micron, 0,5 – 1 % a) Nucleo reniforme o bilobato b) Granuli basofili: GAG – solfosati (eparina), istamina, perossidasi, arilsulfatasi B, c) fosfolipasi D Recettori per il Fe delle IgE, componenti del complemento, istamina, perossidasi, d) fosfatasi acida, arilsulfatasi REAZIONE DI IPERSENSIBILITÀ, che si