Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Sangue - I linfociti Pag. 1 Sangue - I linfociti Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sangue - I linfociti Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sangue - I linfociti Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sangue - I linfociti Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Caratteristica fondamentale degli anticorpi: SPECIFICITA'

Proprietà di legarsi al determinante antigenico che ne ha causato la produzione.

Un individuo può sintetizzare da 10 a 100 milioni di immunoglobuline.

MECCANISMO D'AZIONE LEGAME ANTIGENE-ANTICORPO

ATTIVAZIONE:

  • Adesione immunocomplessi
  • Complemento ai recettori leucocitari
  • Eliminazione/degradazione sostanza estranea

Struttura anticorpo

Monomero costituito da 4 catene polipeptidiche:

  • 2 catene pesanti identiche (H)
  • 2 catene leggere identiche (L)

Le 4 catene polipeptidiche sono assemblate a formare una struttura bilaterale a forma di Y e sono legate covalentemente da ponti di solfuro.

Struttura anticorpo

Sia le catene leggere che le catene pesanti sono costituite da 2 porzioni:

  1. Una composta dai domini aminoterminali (porzione variabile V, V')
  2. Una composta da una struttura costante (C, C')

Esiste inoltre una regione ipervariabile che costituisce il sito di

legame con l'antigene

Immunità Umorale

ANTICORPI (Immunoglobuline , Ig) = glicoproteine presenti come recettori di membrana sui linfociti B e secreti nella risposta effetricedegli stessi linfociti B e dalle plasmacellule

Funzioni Anticorpi

  • Attivano fattori del complemento
  • Neutralizzano agenti patogeni e prodotti tossici
  • Opsonizzano patogeni per la fagocitosi

Differenze essenziali tra Linfociti B e Linfociti T

  • Forma dell'antigene riconosciuto
  • B: riconoscimento dell'antigene nella conformazione naturale
  • T: riconoscimento dei peptidi derivati da antigeni processati legati ad elementi del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) ed esposti sulla superficie cellulare
  • In molte infezioni operano entrambi i sistemi difensivi

Linfociti T

  • Riconoscono peptidi derivati da antigeni processati legati ad elementi del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) ed esposti sulla superficie cellulare
  • Recettori: α β
  • 95% eterodimero costituito di 2 catene

glicoproteiche e - 5% eterodimero costituito di 2 catene glicoproteiche e . Silocalizzano a livello delle mucose (funzioni citotossiche)-Il recettore per l'antigene si trova in stretta connessione con il complesso glicoproteico CD3 che trasduce all'interno delle cellule il segnale di attivazione- Provvedono all'immunità cellulo mediata: uccisione di cellule infettate da virus, cellule neoplastiche, cellule eterologhe trapiantate, funghi, parassiti- Stimolano i linfociti B a produrre anticorpi

Linfociti TT Citotossici- 25-35 % dei linfociti circolanti- Riconoscono peptidi (antigeni) di proteine infettanti degradate (batteriche, virali) o alterate dalla trasformazione neoplastica (MHC classe I)- Stimolano i linfociti B alla produzione di anticorpi

T Helper- 65-75 % dei linfociti circolanti- Riconoscono antigeni estranei legati a proteine del sistema MHC classe II esposti sulla superficie di cellule che presentano l'antigene

Linfociti NK- Componente più

antico del sistema immunitario- Non presentano recettori per l'antigene- Riconoscimento dell'antigene legato alle opsonine- Recettori per le IgG- Attività citotossiche- Producono fattori regolativi per altre cellule emopoietiche

Piastrine schema d'approccio

Dimensioni

Numero

Caratteristiche morfologiche

Funzioni

Emostasi

Coagulazione Piastrine

mmDiametro 2-4

Vita media 10 giorni

3250.000-300.000 /mm

Caratteristiche distintive

Frammenti citoplasmatici di Partecipano all'EMOSTASI

cellule (MEGACARIOCITI) (Arresto del sanguinamento quando localizzati nel midollo osseo un vaso viene leso)

Presenza, nel citoplasma di granuli

Presenza, sotto la membrana plasmatica di un sistema di microtubuli.

SanguePiastrine

Fibrinogeno

Fattore IV piastrinico

α contengono Fattore VIII (von Willebrand)

Trombospondine

PDGF

Serotonina

Presenza di granuli densi contengono Ca++

ADP

ATP

Idrolasi lisosomiali

Perossisomi SanguePiastrine ( granuli)

ALFA

Contengono:

- FIBRINOGENO

- FATTORE IV PIASTRINICO

FATTORE VIII/Von Willebrand- TROMBOSPONDINEPDGF-- LISOZIMA- DIFENSINA mm)SECONDARI (Specifici) 80% (diametro 0,2Contengono:COLLAGENASI- ATTIVATORE DEL PLASMINOGENO- TERZIARIContengono:GELATINASI- SangueEmostasiMeccanismo diretto a chiudere una lesione formatasi nella parete vasale.4 fasi:- ADESIONECostrizione del vaso sanguignoRiparazione della breccia endoteliale- AGGREGAZIONEFormazione tappo temporaneo di piastrine agglutinate- COAGULAZIONEFormazione del coagulo vero e proprio- ELABORAZIONE ATTIVITA’ PROCOAGULANTERetroazione del coaguloCompleto ripristino del vaso

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
18 pagine
SSD Scienze mediche MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vip22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Caramelli Elisabetta.