LA RELAZIONE TERAPEUTICA
Disturbo mentale: relazione con il mondo esterno attraverso modelli comportamentali non condivisi e maladattivi.
La relazione terapeutica è un rapporto centrato sui problemi di salute del paziente e caratterizzato dall'impegno da parte dell'infermiere di aiutare il paziente.
Stabilire una relazione terapeutica richiede una pratica riflessiva e capacità di:
- Autoconsapevolezza
- Autocoscienza
- Empatia
- Consapevolezza nei confini dei limiti del proprio ruolo
Nella relazione: utilizzo di sé come strumento terapeutico
- Osservazione/ascolto
- Educazione
- Interpretazione
- Utilizzo autoconsapevole della propria emotività
Osservare
Reazioni del soggetto: osservazione sul comportamento del malato, reazioni all'osservazione e all'atteggiamento dell'infermiere
Reazioni proprie: emozioni, sentimenti, pensieri nei confronti del malato. Reazione nei confronti dell'atteggiamento del malato.
Fasi della
- Orientamento: analisi dei fattori favorenti o inibenti la relazione. Processo diautoconsapevolezza.
- Identificazione: utilizzo della comunicazione non verbale e osservazione. Utilizzazione della comunicazione verbale. Superamento dei fattori inibenti e rinforzo dei fattori favorenti la relazione.
- Utilizzazione: visite, protezione degli arti, interazione/integrazione con gli altri.
- Risoluzione: reinserimento completo e definitivo, visite periodiche.
I SISTEMI NOSOGRAFICI IN PSICHIATRIA: L'ICD
La classificazione internazionale delle malattie e dei problemi relativi alla salute (ICD) è attualmente il sistema più adottato ai fini epidemiologici e statistici della maggior parte degli Stati membri dell'OMS.
Il DSM pubblicato nel 1952 è stato il primo tentativo di classificazione sistematica dei disturbi mentali.
Classificazione DSM in cinque assi:
- Asse I: i disturbi clinici temporanei non "strutturali" e alterazioni
(soggetto sieropositivo, malatocronico ecc..)2. Asse II: disturbi di personalità e ritardo mentale. Stabili, strutturali e difficilmente restituibili ad una condizione "premorbosa";.3. Asse III: condizioni mediche acute e disordini fisici4. Asse IV: condizioni psicosociali e ambientali che contribuiscono al disordine5. Asse V: valutazioni globali del funzionamento
Conoscere segni e sintomi è importante per mettere in correlazione il comportamento del paziente con una diagnosi
Classificazione DSM IV
- Disturbi d'ansia
- Disturbi fobici
- Disturbi da panico
- Disturbo ossessivo compulsivo
- Disturbo da stress
Pensiero: attività operativa della psiche che permette di valutare la realtà e formulare giudizi attraverso processi di associazione, correlazione, integrazione, astrazione e simbolizzazione.
Disturbi del pensiero:
- Nella forma (logorrea dove il pensiero scivola da un'idea all'altra senza una direttrice)
- Del contenuto
dell'affettività possono condurre a disturbi dell'umore (depressivi, bipolari)3.
Depressione: abbassamento del tono dell'umore. Senso di tristezza più o meno marcato, a cui si associano una riduzione dell'autonomia anche marcata ed una incapacità di proiettarsi verso il futuro (inibizione) ---> esaurimento.
Caratteristiche fondamentali: pervasiva riduzione del tono dell'umore, anedonia (incapacità di divertirsi), riduzione del livello energetico e dell'attività.
Assistenza: promuovere la sicurezza fisica facendo particolare attenzione alla prevenzione del suicidio; assicurare la soddisfazione dei bisogni di base promuovendo il massimo livello di autonomia; assicurare esperienze ed interazioni che rivalutino l'autostima.
Problemi legati alla terapia: effetti collaterali dei farmaci che possono portare ad intossicazione, molto pericolosa ed anche fatale (aritmie gravi, convulsioni, coma).
4. Eccitamento maniacale:
Stato di euforia di intensità eccezionale, illimitata e acritica fiducia in sé stessi, idee di grandezza, iperattività psicomotoria, ideazione accelerata.
Disturbo bipolare: è caratterizzato da gravi alterazioni dell'umore. Passaggio di episodi di estrema e irrazionale euforia ed eccitazione (episodi maniacali o ipomaniacali) ad episodi di grave depressione (episodi depressivi).
Stato ipertimico: innalzamento del tono dell'umore in cui non esistono ostacoli, sino ad arrivare a eccessi d'ira con distruzione totale.
Umore irritabile: risonanza sproporzionata a stimoli di lieve entità che si manifesta con reazioni di rabbia ed ira.
Labilità emotiva: rapido mutamento del tono dell'umore in pochissimi minuti. Il riso e il pianto spastico sono tipici delle sofferenze organiche cerebrali.
Ambivalenza affettiva: nella stessa situazione o stesso stimolo il soggetto sperimenta due sensazioni opposte: piacere/dispiacere, simpatia/antipatia.
Dissociazione affettiva: l'affettività non è adeguata alla situazione che il soggetto sta vivendo. Si può arrivare sino alla "paratimia".
Apatia: vuoto affettivo che si manifesta con indifferenza, distacco emotivo da ogni stimolo.
Disturbi dell'intelligenza
Intelligenza: "capacità di utilizzare in modo adeguato allo scopo, tutti gli elementi del pensiero (intelligenza e memoria) necessari a risolvere il problema".
I fattori che concorrono alla migliore espressione dell'intelligenza sono:
- Patrimonio di conoscenze individuali
- Integrità delle funzioni della mente (in particolare della memoria)
- La critica
- L'interesse che spinge la capacità di critica
Oligofrenia: difetto dell'intelligenza per cause perinatali, prenatali o postnatali organiche o ereditarie. Il danno è permanente e l'intelligenza non si sviluppa.
Demenza: insorge in età adulta con riduzione delle
funzioni intellettive prima integre.
Disturbi della psicomotricità: tendenza dell'attività psichica a tradursi in movimento.
Sintomi:
- Stereotipie: ripetizione di movimenti
- Manierismi: modalità goffe e ripetute di comportamenti normali
- Negativismo: opposizione a suggerimenti
- Automatismo: esecuzione passiva
Disturbi della coscienza
Coscienza: attività di sintesi e coordinazione fra le varie funzioni della mente.
Consapevolezza: esperienza psichica attuale che ci informa di dove siamo, cosa facciamo ecc..
Vigilanza: le funzioni risiedono nella corteccia e nel tronco encefalico dove sono i centri del sonno.
- Disturbo della vigilanza: a seconda della gravità della lesione o del trauma del tronco encefalico, passano dal torpore al coma.
- Disturbo della consapevolezza: persona assorta nella sua esperienza inconsapevole/stato "sognante". "io non sono più io" (depersonalizzazione). Stati tossici da allucinogeni.
Disturbi cerebrali organici, schizofrenia e epilessia temporale. Il coma si valuta con la Glasgow Coma Scale.
Disturbo di personalità:
Schizofrenia: malattia psichica caratterizzata da grave alterazione del comportamento e disturbi della percezione (allucinazioni) e del pensiero (deliri). Indifferenza a ciò che accade nel mondo, reazione in modo assurdo/incoerente agli eventi esterni. Perdita di contatto con la realtà.
DSM-IV Criteri diagnostici per la schizofrenia:
- Sintomi caratteristici positivi e negativi
- Disabilità sociale/occupazionale
- Durata > 6 mesi
- Non attribuibile a disturbo dell'umore
- Non attribuibile ad abuso di sostanze o condizione internistica
Eziologia:
- Fattori genetici
- Fattori ambientali e sociali: eventi prenatali e perinatali, povertà, bassa classe sociale
Sintomi positivi:
- Alterazione del comportamento
- Alterazione senso-percezione
- Alterazione pensiero (forma e contenuto)
Sintomi negativi:
Affettività appiattita
Abulia
Anedonia
Apatia
Alogia
Allucinazioni
Frequenti nelle psicosi, il dato sensoriale o lo stimolo NON esistono ma il soggetto le percepisce come reali e riguardano tutti gli organi di senso.
Possibili tipologie:
- Uditive: nella schizofrenia e nelle psicosi deliranti croniche si sentono le "voci". Il soggetto si comporta come se fossero vere e può mettersi le mani alle orecchie.
- Visive: pragmatico e il "delirium tremens" dell'alcolista --> dovuto a danno tossicologico sul SNC, alla riduzione della funzione disintossicante del fegato e alle alterazioni del ritmo sonno-veglia. Come sintomi si ha stato confusionale, forti allucinazioni (soprattutto visive), tremore, sudorazione, aumento FC, febbre, dispepsia e disidratazione. Si risolve in pochi giorni ma può causare morte per collasso cardiocircolatorio, infezioni broncopolmonari e lesioni del SNC.
Per il trattamento si ricorre al ricovero in ospedale.
sedazione e controllo dello statocardiorespiratorio e dell'equilibrio idrosalino. Si somministrano ipnotici e tranquillanti, si infondono liquidi nutritivi per normalizzare il metabolismo.
Olfattive o gustative: odori e sapori raramente con contenuto piacevole
Somatiche: cenestesiche, tattili o termiche, motrici
Delirio
Idea falsa ed immodificabile caratterizzata da straordinaria convinzione e certezza soggettiva, non soggetta a critica e non derivabile dal contesto culturale di provenienza del soggetto.
Alterato giudizio della realtà
Certezza soggettiva
Incorreggibilità
Impossibilità o falsità dei contenuti
Trattamento schizofrenia --> intervento psicosociale
Migliorare il management della schizofrenia (es. Gestire i sintomi, prevenire le ricadute)
Incrementare e rafforzare il funzionamento (es. Vivere in modo autonomo, migliorare le relazioni sociali)
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