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Cause del tempo non produttivo legate al lavoratore

1. Mancanza di attenzione sul lavoro che comporta scarti e rilavorazioni

2. Cattive condizioni di lavoro che comportano pause di riposo

3. Non adeguata manutenzione degli impianti che comporta scarti e rilavorazioni

4. Mancanza di standardizzazione

Cause del tempo non produttivo legate al lavoratore

1. Eccessiva varietà di prodotti

2. Cambiamenti nella progettazione che comportano rilavorazioni

3. Mancata osservanza di norme antiinfortunistiche

4. Errata programmazione del flusso di lavoro

Cause del tempo non produttivo legate alla direzione

1. Eccessiva standardizzazione

2. Mancanza di materie prime causata da errata programmazione

3. Mancata osservanza di norme antiinfortunistiche

4. Mancanza di attenzione sul lavoro che comporta scarti e rilavorazioni

Il tempo di lavoro aggiunto a causa di processi e metodi di lavorazione

di attesa per l'approvvigionamento delle materie primedel tempo necessario alla rilavorazione di pezzi difettosidel tempo dovuto alle mancanze inerenti al processo o ai metodi di lavorazione08. La produttività può essere aumentata attraverso:l'automazione dei processi produttivila formazione del personale per migliorare le competenzela riduzione dei tempi di attesa per l'approvvigionamento delle materie primela revisione dei metodi di lavorazione per ridurre i tempi di produzione09. La produttività può essere misurata attraverso:l'analisi del tempo impiegato per produrre un'unità di prodottola valutazione del numero di pezzi difettosi prodotti in un determinato periodola valutazione del tempo non produttivo durante il processo produttivol'analisi del flusso del lavoro e delle commesse10. La produttività è un fattore chiave per il successo di un'azienda perché:permette di ridurre i costi di produzioneaumenta la capacità produttiva dell'aziendapermette di soddisfare meglio le richieste dei clientiaumenta la competitività dell'azienda sul mercatototale di lavoro e del tempo di lavoro aggiunto a causa di difetti nella progettazione:
  1. Il tempo di lavoro base relativo ad un prodotto consiste nel:
    • tempo massimo ammissibile richiesto per produrre un'unità di prodotto
    • tempo minimo teoricamente richiesto per produrre un'unità di prodotto
    • tempo non produttivo
    • tempo dovuto alle inefficienze inerenti al processo o ai metodi di lavorazione
  2. Il tempo di lavoro aggiunto a causa di difetti nella progettazione consiste nel:
    • tempo richiesto per le caratteristiche inerenti al prodotto che potrebbero essere eliminate
    • tempo non produttivo
    • tempo minimo teoricamente richiesto per produrre un'unità di prodotto
    • tempo dovuto alle inefficienze inerenti al processo o ai metodi di lavorazione
  3. Tra le cause legate a mancanze da parte della direzione che fanno aumentare il tempo non produttivo:
introduzione - mantenimento - definizione 4. Gli obiettivi dello studio del lavoro sono: migliorare l'efficienza e l'efficacia dei processi produttivi ridurre i tempi di produzione e i costi aumentare la qualità del prodotto o del servizio ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane e materiali 5. Le tecniche utilizzate nello studio del lavoro sono: osservazione diretta del lavoro svolto interviste ai lavoratori e ai responsabili analisi dei tempi e dei movimenti utilizzo di strumenti e software specifici 6. I vantaggi derivanti dall'applicazione dello studio del lavoro sono: aumento della produttività e della competitività dell'azienda miglioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza ottimizzazione dell'organizzazione del lavoro miglioramento della qualità del prodotto o del servizio riduzione degli sprechi e degli errori 7. Le principali limitazioni dello studio del lavoro sono: resistenza al cambiamento da parte dei lavoratori difficoltà nell'ottenere dati accurati e completi possibilità di creare un ambiente lavorativo stressante necessità di costanti aggiornamenti e revisioni dei processi 8. Conclusioni: Lo studio del lavoro è una metodologia fondamentale per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei processi produttivi. Attraverso l'analisi e l'ottimizzazione dei metodi di lavoro, è possibile ottenere importanti vantaggi in termini di produttività, qualità e sicurezza. Tuttavia, è importante considerare anche le limitazioni e le sfide che possono sorgere durante l'applicazione dello studio del lavoro.

introduzione - mantenimento

analisi critica - scelta - misurazione - rilevazione - sviluppo - introduzione - definizione - mantenimento

04. Lo studio del lavoro comporta:

  • consistenti investimenti di capitale in nuovi impianti o macchine
  • aumento degli acquisti di nuovi macchine
  • la riorganizzazione del lavoro
  • una riduzione dei risparmi dell'azienda

05. Il procedimento base dello studio del lavoro comprende:

  • 8 fasi
  • 10 fasi
  • 18 fasi
  • 6 fasi

06. L'ordine delle fasi del procedimento base dello studio del lavoro è:

  • scelta - rilevazione - analisi critica - sviluppo - misurazione - definizione - introduzione - mantenimento
  • scelta - analisi critica - rilevazione - sviluppo - misurazione - introduzione - definizione - mantenimento
  • scelta - rilevazione - misurazione - analisi critica - sviluppo - definizione - introduzione - mantenimento
  • scelta - rilevazione - analisi critica - sviluppo - definizione - introduzione - mantenimento - misurazione

Lezione 01001. Non rientra tra gli obiettivi

  1. dello studio dei metodi:
    • l'acquisto di un nuovo parco macchine
    • il miglioramento del processo e delle procedure di lavoro
    • lo sviluppo di un migliore ambiente fisico di lavoro
    • il miglioramento del layout dello stabilimento, dei reparti e dei posti di lavoro
  2. Quale fattore non risulta particolarmente importante ai fini della scelta del lavoro da studiare:
    • considerazioni economiche
    • considerazioni tecniche
    • azioni umane
    • la presenza di operatori qualificati
  3. Non rientra tra gli obiettivi dello studio dei metodi:
    • l'esecuzione di nuovi investimenti di capitale
    • il perfezionamento degli impianti e delle attrezzature
    • la riduzione della fatica non necessaria
    • il miglioramento dell'uso dei materiali, delle macchine e della manodopera

Lezione 01

  1. Nello schema di flusso di processo non viene indicato:
    • il layout dell'azienda
    • il flusso per operatore
    • il flusso per materiali
    • il flusso per macchine e attrezzature
  2. Tra i simboli della scheda di processo, il cerchio indica: un immagazzinamento

controllato un controllo di qualità e/o di quantità il movimento di lavoratori, materiali o attrezzature da un posto a un altro le fasi principali in un processo

3. Tra i simboli della scheda di processo, il cerchio inscritto nel quadrato indica:

un immagazzinamento controllato

le fasi principali in un processo

la combinazione di un'operazione e di un controllo

un controllo di qualità e/o di quantità

4. Tra i simboli della scheda di processo, il quadrato indica:

un controllo di qualità e/o di quantità

le fasi principali in un processo

il movimento di lavoratori, materiali o attrezzature da un posto a un altro

la combinazione di un'operazione e di un controllo

5. Tra i simboli della scheda di processo, la freccia indica:

il movimento di lavoratori, materiali o attrezzature da un posto a un altro

le fasi principali in un processo

un controllo di qualità e/o di quantità

la combinazione di un'operazione e di un controllo

6. Tra i simboli

della scheda di processo, il triangolo indica: un controllo di qualità e/o di quantità, un immagazzinamento controllato, il movimento di lavoratori, materiali o attrezzature da un posto a un altro, la combinazione di un'operazione e di un controllo. Lezione 01 31. I vantaggi di un layout per prodotto sono: la produzione risulta poco costosa, la sequenza della lavorazione è flessibile, viene occupato uno spazio maggiore, i costi di fabbricazione sono bassi per l'alto volume di produzione. 2. I vantaggi di un layout per processo sono: la sequenza della lavorazione è flessibile, il tempo di produzione è contenuto in limiti ridotti, viene richiesta una bassa capacità per far funzionare le macchine, i costi di fabbricazione sono bassi per l'alto volume di produzione. Lezione 01 601. Lo studio dei problemi di trasporto interno dovrebbe essere condotto nel rispetto di queste regole: mai lavorare sfruttando la gravità, sulla distanza si effettuino sempre itrasporti aridotte quantitàtenere i materiali all'altezza a cui essi devono essere lavoratieseguire sempre lunghe distanze percorse dai materiali

Lezione 01701. Il diagramma a cordicella si usa:

  • per indicare i tempi con cui gli operatori eseguono le diverse operazioni
  • per misurare le quantità di merci in magazzino
  • per indicare e misurare gli spostamenti di operatori, materiali o attrezzature
  • per indicare le velocità con cui si muovono gli operatori

Lezione 01901. Lo schema di attività multiple risulta inutile per:

  • determinare il numero di macchine controllabili da parte di uno o più operatori
  • evidenziare le interrelazioni tra operatore, macchine o attrezzature
  • per indicare e misurare gli spostamenti di operatori, materiali o attrezzature
  • organizzare squadre di operatori in produzioni di massa

Lezione 02201. Lo schema di spostamento:

  • è una tecnica utile per indicare le velocità con cui si muovono gli operatori
  • è una tecnica utile per
misurare le quantità di merci in magazzino è un modello in scala della fabbrica è una tecnica di rilevazione più sbrigativa e più facile da usare rispetto al diagramma a cordicella. Lezione 02301. Tra i principi d'economia dei movimenti applicati alla progettazione degli utensili e dell'attrezzatura non rientra il seguente principio: - le leve dovrebbero essere collocate in modo tale che l'operatore le possa usare con il minore cambiamento possibile della posizione del corpo - le mani non devono essere impegnate in alcun lavoro che possa essere compiuto da una maschera, da un attrezzo o da un congegno comandato a pedale. - le impugnature degli utensili dovrebbero essere costruite in modo da consentire che la maggior superficie possibile della mano venga a contatto con essi - mai combinare assieme due o più arnesi 02. Sul posto di lavoro il campo di presa C indica: - campo di presa massimo - spazio per entrambe le mani - campo di presa ottimale - spazio per

03. Sul posto di lavoro il campo di presa B indica:

  • campo di presa massimo
  • campo di presa ottimale
  • spazio per il riposo delle mani
  • spazio per entrambe le mani

04. Sul posto di lavoro nel campo di presa B:

  • sono collocati gli apparecchi di sollevamento
  • non vengono posizionati pezzi o utensili
  • sono sistemati i pezzi e gli attrezzi che vengono afferrati spesso con una mano
  • vengono posizionati gli alloggiamenti e i contenitori con i pezzi più usati

05. Tra i principi d'economia dei movimenti in relazione all'impiego del corpo umano non rientra il seguente principio:

il lavoro dovrebbe essere sistemato in modo tale che i movimenti degli occhi siano limitati ad un'area non eccessiva

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
31 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/16 Tecnologie e sistemi di lavorazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marioRossi 1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie produttive, tempi e metodi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Simoncini Michela.