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Lezione 04301

In un cuscinetto se il difetto è incipiente:

  • il segnale di vibrazione ha un fattore di cresta e kurtosis alti e RMS basso
  • il segnale di vibrazione ha un fattore di cresta e kurtosis bassi e RMS alto
  • il segnale di vibrazione ha un fattore di cresta, kurtosis e RMS bassi
  • il segnale di vibrazione ha un fattore di cresta, kurtosis e RMS alti

02. Il procedimento dell'analisi di inviluppo è:

  1. Acquisizione del segnale nel dominio del tempo
  2. Passaggio nel dominio della frequenza (tramite FFT)
  3. Filtraggio del segnale con filtro passa-banda
  4. Ritorno nel dominio del tempo (mediante IFFT)
  5. Calcolo dell'inviluppo del segnale nel dominio del tempo
  6. Calcolo dello spettro dell'inviluppo (tramite FFT)
  1. Acquisizione del segnale nel dominio del tempo
  2. Passaggio nel dominio della frequenza (tramite FFT)
  3. Calcolo dell'inviluppo del segnale
  4. Calcolo dello spettro dell'inviluppo (tramite FFT)
  1. Acquisizione del segnale nel dominio del tempo
  2. Passaggio nel dominio della frequenza (tramite FFT)
  1. Acquisizione del segnale nel dominio del tempo
  2. Passaggio nel dominio della frequenza (tramite FFT)
  3. Filtraggio del segnale con filtro passa-banda
  4. Calcolo dell'inviluppo del segnale nel dominio del tempo
  5. Calcolo dello spettro dell'inviluppo (tramite FFT)

Le tecniche usate per la diagnostica della difettosità nei cuscinetti sono: tecniche di analisi di inviluppo; tecniche nel dominio tempo-frequenza; tecniche wavelet nel dominio del tempo, che sfruttano tecniche di filtraggio in alta frequenza; tecniche di analisi di inviluppo; tecniche nel dominio tempo-frequenza; tecniche nel dominio del tempo, che sfruttano tecniche di filtraggio in alta frequenza; tecniche di analisi di inviluppo; tecniche wavelet nel dominio del tempo, che sfruttano tecniche di filtraggio in alta frequenza; tecniche di analisi

come il fattore di cresta, il kurtosis e il RMS

Lezione 0440

Nell'analisi degli ordini nelle mappe in "cascata" (waterfall) all'aumentare delle velocità di rotazione i picchi di vibrazione che si hanno alla frequenza di rotazione e alle sue armoniche:

  1. si dispongono rette parallele all'asse della frequenza
  2. si dispongono rette parallele all'asse dei tempi
  3. si dispongono rette a ventaglio
  4. si dispongono rette parallele all'asse della velocità

02. Nelle macchine rotanti la frequenza critica indica:

  1. il numero dell'armonica della frequenza di rotazione che coincide con una risonanza del sistema
  2. la frequenza di risonanza dell'albero rotante
  3. la frequenza di rotazione che coincide con una risonanza del sistema
  4. l'ordine della frequenza di rotazione che coincide con una risonanza del sistema

03. Nelle macchine rotanti gli ordini sono:

  • le armoniche della frequenza di rotazione
  • la frequenza di rotazione e i suoi multipli interi
  • nessuna delle altre
  • le armoniche della frequenza di rotazione normalizzate
rispetto alla frequenza di rotazione (la fondamentale) 04. Nelle macchine rotanti il sistema entra in risonanza quando la macchina raggiunge la velocità di rotazione che coincide con la frequenza critica, quando la macchina raggiunge la velocità di rotazione per cui un suo multiplo coincide con la frequenza critica, quando la macchina inizia a vibrare alla frequenza critica, quando la macchina inizia a vibrare alla frequenza di risonanza di uno dei suoi componenti. 05. Nell'analisi degli ordini le mappe in "cascata" (waterfall) rappresentano: lo spettro dell'ampiezza o della fase del segnale di vibrazione viene rappresentato come mappa 2D in funzione della frequenza, lo spettro dell'ampiezza o della fase del segnale di vibrazione viene rappresentato come mappa 2D in funzione della velocità di rotazione, lo spettro dell'ampiezza o della fase del segnale di vibrazione viene rappresentato come mappa 3D in funzione del tempo e della velocità di rotazione.adiacenti diventano via via più lontani in termini di rotazione. Gli intervalli tra i campioni adiacenti diventano via via più lontani in termini angolari. Lezione 045 01. Nel ricampionamento in base angolo, che si effettua per l'analisi degli ordini nelle macchine rotanti, all'aumentare della velocità dell'albero aumenta il tempo di campionamento. All'aumentare della velocità dell'albero diminuisce il tempo di campionamento. All'aumentare della velocità dell'albero aumenta la frequenza di campionamento. All'aumentare della velocità dell'albero diminuisce la frequenza di campionamento. 02. Se si ha un albero che accelera, cioè la sua frequenza di rotazione aumenta, e si campiona a intervalli di tempo costante, gli intervalli tra i campioni adiacenti diventano via via più lontani in termini di rotazione. Gli intervalli tra i campioni adiacenti diventano via via più lontani in termini angolari.misurano la velocità di rotazione di un albero rotante

05. Nell'analisi degli ordini il campionamento avviene a intervalli di rotazione costanti, a intervalli di frequenza costanti, a intervalli di tempo costanti, a intervalli di tempo e frequenza costanti.

06. Nell'analisi degli ordini gli ordini sono periodici nell'angolo di rotazione, nel tempo, nel tempo e in frequenza.

07. Nell'analisi degli ordini si effettua sempre un ricampionamento in base all'angolo, cioè si mette lo stesso numero di campioni ogni giro nel dominio della frequenza, che è proporzionale alla rotazione, per aumentare la risoluzione e misurare gli ordini con precisione nel dominio del tempo.

08. Il ricampionamento di un segnale per via software avviene: filtrando il segnale con un filtro passa-alto, interpolando il segnale con zero-padding, interpolando il segnale con zero-padding e filtrando con un filtro passa-alto, interpolando il segnale con zero-padding e filtrando con un filtro passa-basso.

09. Per avere un ricampionamento accurato

per l'analisi degli ordini, la frequenza di campionamento della tacho deve essere almeno 4 volte maggiore di quella del segnale di vibrazione che si dovrà ricampionare in base all'angolo. La frequenza di campionamento della tacho deve essere almeno 2 volte maggiore di quella del segnale di vibrazione che si dovrà ricampionare in base all'angolo. La frequenza di campionamento della tacho deve essere uguale a quella del segnale di vibrazione che si dovrà ricampionare in base all'angolo. La frequenza di campionamento della tacho deve essere almeno 2.56 volte maggiore di quella del segnale di vibrazione che si dovrà ricampionare in base all'angolo. Per avere un ricampionamento accurato per l'analisi degli ordini, la frequenza di campionamento nell'acquisizione deve essere almeno maggiore di 2.56 x (massimo ordine che si vuole osservare) x (massima velocità di rotazione). La frequenza di campionamento nell'acquisizione deve essere almeno maggiore di 2.56 x (massima velocità di rotazione) in base all'angolo.La frequenza di campionamento nell'acquisizione deve essere almeno maggiore di 2.56 x (massima velocità di rotazione in rpm). La frequenza di campionamento nell'acquisizione deve essere almeno maggiore di 2.56 x (massimo ordine che si vuole osservare) x (massima velocità di rotazione in rpm)/60. 11. L'interpolazione zero-padding consiste nell'inserire uno zero tra un campione e l'altro del segnale nel dominio del tempo, nell'inserire uno zero tra un campione e l'altro del segnale indifferentemente nel dominio del tempo o della frequenza, nell'inserire uno zero tra un campione e l'altro del segnale nel dominio della frequenza, nell'aggiungere serie alla fine dello spettro del segnale. Lezione 04601. Nei raggi X i raggi Duri hanno una minore frequenza rispetto ai raggi Molli, i raggi Duri hanno una minore lunghezza d'onda rispetto ai raggi Molli, i raggi Duri e i raggi Molli hanno una lunghezza d'onda comparabile, i raggi Duri hanno una maggiore lunghezza.d'ondarispetto ai raggi Molli02. Nei raggi X il coefficiente di attenuazione lineare è dato dal rapporto del numero di atomi presenti in un cm3 di materiale attraversato dai raggi X e da una costante di proporzionalità che definisce la probabilità che un fotone venga scatterato o assorbito dal materiale stesso dal prodotto del numero di atomi presenti nel materiale attraversato dai raggi X e da una costante di proporzionalità che definisce la probabilità che un fotone venga scatterato o assorbito dal materiale stesso dal prodotto del numero di atomi presenti in un cm3 di materiale attraversato dai raggi X e da una costante di proporzionalità che definisce la probabilità che un fotone venga scatterato o assorbito dal materiale stesso dal prodotto del numero di atomi presenti in un cm3 di materiale attraversato dai raggi X e da una costante di proporzionalità che definisce la probabilità che un fotone venga trasmesso attraverso il materiale stesso03. Nei tubi radiogeni, utilizzati per i

Controlli non distruttivi a raggi X

Più alta è la tensione tra anodo e catodo più si generano raggi duri

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
63 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marioRossi 1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Misure per il controllo di qualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Martarelli Milena.