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INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Martarelli Milena
Lezione 002
- La manutenzione di un macchinario è opportuna quando:
- il tasso di guasto è costante
- il tasso di guasto è crescente
- il tasso di guasto è decrescente
- il tasso di guasto subisce una variazione improvvisa
- Il tasso di guasto è, tipicamente:
- costante durante il rodaggio e costante nella vita utile di un prodotto
- decrescente durante il rodaggio e crescente nella vita utile di un prodotto
- crescente durante il rodaggio e costante nella vita utile di un prodotto
- decrescente durante il rodaggio e costante nella vita utile di un prodotto
- Se il tasso di guasto è costante:
- l'affidabilità decresce esponenzialmente
- l'affidabilità decresce linearmente
- l'affidabilità è costante
- l'affidabilità cresce linearmente
- All'aumentare dell'affidabilità di un prodotto:
- crescono i costi di manutenzione e calano quelli di
intervalli regolari ovvero dopo un tempo pari al tempo caratteristico di rottura (MTBF) viene fatta su macchine economiche e semplici che operano in parallelo viene fatta solo quando è necessario monitorando una caratteristica della macchina (ad esempio il livello di vibrazione)
4Set Domande: MISURE PER IL CONTROLLO DI QUALITÀ INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Martarelli Milena
08. Un prodotto è affidabile se soddisfa esigenze espresse o implicite di chi lo usa, può essere facilmente riparato, funziona per un certo tempo in determinate condizioni d'impiego, soddisfa esigenze espresse di chi lo usa
09. Definire il concetto di affidabilità e di guasto e discutere il grafico a vasca da bagno del tasso di guasto.
Tasso di guasto: Frequenza con cui si verificano i guasti nel tempo
Affidabilità: probabilità che un oggetto funzioni correttamente in determinate condizioni di impiego e per un fissato periodo di tempo
Disponibilità: disponibilità intrinseca
disponibilità conseguita e disponibilità operativa.
10. Definire le tre tipologie di disponibilità o livelli di
Disponibilità intrinseca: probabilità che l’oggetto, utilizzato nelle condizioni prestabilite, prescindendo da ogni tipo di manutenzione programmata e operando in condizioni ideali (disponibilità mezzi, ricambi, personale, istruzioni), funzioni in modo corretto in ogni istante
Disponibilità operativa: probabilità che l’oggetto, utilizzato nelle condizioni prestabilite e operando in ambiente logistico reale, funzioni in modo corretto in ogni istante.
Disponibilità conseguita: probabilità che l’oggetto, utilizzato nelle condizioni prestabilite e operando in condizioni ideali (disponibilità mezzi, ricambi, personale, istruzioni), funzioni in modo corretto in ogni istante.
5Set Domande: MISURE PER IL CONTROLLO DI QUALITA' INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Martarelli Milena
Lezione 003
La diagnostica, ovvero la procedura per la determinazione dello stato di salute di un oggetto o di un suo componente, comprende tre stadi: misura, classificazione e decisione. Nel primo stadio, la misura, si effettua la rilevazione delle caratteristiche che portano l'informazione sullo stato di salute dell'oggetto. Ad esempio, nel caso della diagnostica delle macchine basata sulle vibrazioni, si misura la vibrazione e si calcola un parametro caratteristico come il valore medio nell'intervallo di tempo di acquisizione. Si osserva anche la firma della macchina, ovvero il grafico dell'ampiezza di vibrazione in funzione della frequenza, che ha un andamento tipico che può cambiare in presenza di difetti. Nel secondo stadio, la classificazione, si analizzano i dati ottenuti dalla misura al fine di identificare eventuali difetti o anomalie. Si utilizzano ad esempio delle severity charts, che permettono di confrontare i dati misurati con dei limiti predefiniti e di classificare lo stato di salute dell'oggetto in base a tali limiti. Nel terzo stadio, la decisione, si prende una decisione sulla base dei risultati ottenuti dalla classificazione. Ad esempio, se si è identificato un difetto o un'anomalia, si può decidere di intervenire per riparare l'oggetto o il suo componente. Se invece lo stato di salute è considerato accettabile, si può decidere di non intervenire. In conclusione, la diagnostica si articola in tre stadi fondamentali: misura, classificazione e decisione. Questi stadi permettono di valutare lo stato di salute di un oggetto o di un suo componente e di prendere eventuali provvedimenti in base ai risultati ottenuti.Effettuata la misura della caratteristica sensibile al difetto, ovvero che cambia livello a seconda che l'oggetto è sano o difettato, occorre effettuare una classificazione in base ad una soglia. Per esempio, si effettua una misura di vibrazione su diversi esemplari ed estratta la caratteristica che potrebbe essere il valore medio della vibrazione nell'intervallo di tempo di acquisizione. Classificare le caratteristiche in due o più insiemi (sano o difettato).
DECISIONE: Decidere se accettare o scartare l'oggetto o il componente in funzione del costo.
In relazione al tipo di vibrazioni a cui sono soggetti, i macchinari possono essere suddivisi in 4 categorie:
- Macchine alternative con componenti sia alternativi che rotativi (motori diesel e alcuni tipi di compressori e pompe): le vibrazioni sono misurate sulla struttura principale e quelle più interessanti sono in genere localizzate alle basse frequenze;
- Macchine rotative con rotori rigidi
- Macchine rotative con rotori flessibili (generatori elettrici con turbine a vapore, pompe e compressori multi-stadio): in questi casi tali macchine, nella fase di accelerazione per il raggiungimento della velocità operativa, attraversano più velocità critiche e il rotore vibra con modi diversi. Le vibrazioni misurate sulla struttura principale non sono più indicative delle vibrazioni del rotore (le vibrazioni misurate sui supporti possono essere piccole mentre il rotore può vibrare con grosse ampiezze, tali da comprometterne la funzionalità). In tali casi è necessario misurare direttamente le vibrazioni dell'albero;
- Macchine rotative con rotori quasi-flessibili
Tipologie di segnali
Esistono diverse tipologie di segnali, ognuna con caratteristiche specifiche:
Segnali deterministici
I segnali deterministici possono essere descritti tramite un'equazione o una formula matematica. Possono essere stazionari o non stazionari e sono descritti da parametri statistici. Hanno un inizio e una fine.
Segnali casuali
I segnali casuali sono segnali transitori che non seguono un modello deterministico. Sono tipicamente non stazionari e possono variare nel tempo in modo imprevedibile.
Segnali periodici
I segnali periodici si ripetono nel tempo con una certa frequenza. Sono tipicamente deterministici e possono essere descritti tramite un'equazione o una formula matematica.
Segnali stazionari
I segnali stazionari hanno un inizio e una fine e i loro parametri caratteristici rimangono costanti nel tempo. Possono essere descritti tramite un'equazione o una formula matematica.
Segnali transitori
I segnali transitori sono segnali che si verificano solo per un breve periodo di tempo. Possono essere deterministici o casuali e possono variare nel tempo in modo imprevedibile.
caratteristiche attraverso grafici che rappresentano il loro andamento in funzione del tempo.
8Set Domande: MISURE PER IL CONTROLLO DI QUALITA' INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Martarelli Milena
Lezione 005
-
Se si campiona un segnale di frequenza 710 Hz con frequenza di campionamento di 100 Hz si leggerà:
- Un segnale alla frequenza di 10 Hz
- Un segnale alla frequenza di 100 Hz
- Un segnale alla frequenza di 90 Hz
- Un segnale alla frequenza di 710 Hz
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Descrivere l'errore di campionamento, aliasing, dovuto all'utilizzo di una frequenza di campionamento non adeguata e i metodi per ridurre questo errore. Riportare un esempio di aliasing in un segnale campionato.
La frequenza di campionamento determina ogni quanto ha luogo una conversione analogico-digitale (A/D). Un' elevata frequenza di campionamento acquisisce più punti in un dato intervallo di tempo e può fornire una rappresentazione migliore del segnale originale rispetto ad una bassa frequenza di campionamento.
Campionare troppo lentamente può causare una rappresentazione incompleta del segnale analogico. L'effetto di un sottocampionamento è che il segnale appare come se avesse una frequenza differente da quella effettiva. Tale fenomeno prende il nome di aliasing.
Secondo il teorema di Nyquist, è necessario campionare ad una frequenza più grande di due volte la massima frequenza componente del segnale che state acquisendo per evitare l'aliasing. Per una data frequenza di campionamento, la massima frequenza che può essere rappresentata accuratamente senza aliasing è nota come frequenza di Nyquist. La frequenza di Nyquist è la metà della frequenza di campionamento.
I segnali con componenti in frequenza al di sopra della frequenza di Nyquist appariranno replicate tra la componente in continua e la frequenza di Nyquist. La frequenza dell'alias (fantasma) è il valore assoluto.