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1. Indicare cosa è un concetto di oggetto e cosa è un concetto di proprietà
Il concetto di oggetto designa l'unità di analisi su cui il ricercatore si basa durante la propria ricerca. L'oggetto può essere sia un singolo
individuo sia una collettività (popolazione, famiglia...). L'oggetto presenta svariate caratteristiche queste sono le proprietà, un altro concetto
fondamentale per la ricerca. Le proprietà dipendono dall'oggetto.
Questo concetto deve seguire due criteri metodologici: deve essere rilevabile mediante la ricerca empirica e deve assumere uno stato
differente rispetto alle altre. Esempio: Oggetto: Studenti dell'Università degli Studi di Firenze, tra questi possiamo identificare come
propriet à
: anno accademico, frequentanti e non frequentanti, media dei voti, numero di esami conclusi, luogo di provenienza ecc. ecc.
2. Cosa è l'unità di analisi?
- Fare un esempio di unità di analisi individuale e un esempio di unità di analisi aggregata
- Individuare alcune proprietà riferibili all'unità di analisi individuale
- Individuare alcune proprietà riferibili all'unità di analisi aggregata
L’unità di analisi è l’oggetto di studio della ricerca, per la quale va usato un termine al singolare perché si tratta di un qualcosa di generico
che si riferisce ad un insieme, i cui componenti hanno caratteristiche comuni.
Possiamo distinguere due tipi di unità di analisi: individuale, quando si riferisce al singolo individuo (studente, lavoratore, disoccupato,
cittadino, extracomunitario…), e aggregata, quando si riferisce ad un gruppo (città, partito, comunità religiosa, impresa…). Nell’U.A.
individuale possiamo individuare due proprietà fondamentali: PROPRIETA’ INDIVIDUALE, sostiene che l’unità di raccolta è posta sullo
stesso livello dell’unità di analisi (titolo di studio, esperienze lavorative, età…), mentre la PROPRIETA’ CONTESTUALI, sostiene che
l’unità di raccolta è posta a un livello superiore rispetto all’unità di analisi (livello di istruzione dei genitori).
Nell’U.A. aggregata possiamo individuare due proprietà fondamentali: PROPRIETA’ AGGREGATE, sostiene che l’unità di raccolta è posta
ad un livello inferiore rispetto all’unità di analisi (percentuale delle ragazze del proprio corso di studio), mentre la PROPRIETA’ GLOBALI,
sostiene che l’unità di raccolta coincide con l’unità di analisi e vengono considerate le proprietà del gruppo e non del singolo (laureandi,
popolazione, partiti…).
3. Indicare in quali fasi di un’indagine quantitativa (in particolare in un sondaggio) interviene un processo interpretativo da parte del
ricercatore. Articolare la risposta in:
Fase pre campo Fase sul campo Fase post campo
Il processo interpretativo del ricettatore avviene nella fase pre campo, in cui le proprietà vengono trasformate in variabili e poi i concetti del
ricercatore vengono trasformati in domante che faranno parte del questionario, si tratta del disegno della ricerca, che è fondamentale perché
al variare dei quesiti, della struttura e della lunghezza del questionario varieranno anche le risposte degli intervistati. Questa fase è
caratterizzata e condizionata dal processo interpretativo del ricercatore. Per quanto riguarda la fase sul campo è caratterizzata dal modi in cui
il sondaggio viene svolto dal ricercatore, direttamente o indirettamente. La fase post campo è caratterizzata, anch’essa, dal processo
interpretativo del ricercatore, in quanto egli sviluppa un nesso tra causa ed effetto tra le variabili.
4. Spiegare cosa è la fallacia assertiva e cosa è la fallacia essenzialista
Per fallacia assertivista si intende l'errore commesso da coloro che si avvicinano all'approccio quantitativo, quando associano due variabili
sociali instaurando tra loro un rapporto di causa-effetto diretto. Il ricercatore non può escludere le variabili che condizionano la vita
dell’oggetto di studio a differenza di come potrebbe fare negli esperimenti scientifici. Non si può fare una distinzione tra variabili rilevanti e
irrilevanti poichè ogni variabile può avere effetti diversi sui vari componenti del campione di studio. Ad esempio sarebbe errato pensare che
il comportamento elettorale sia influenzato dalla religione in cui si crede, anche se ciò sembra emergere dalla ricerca che abbiamo fatto.
Infatti può essere probabile che il credo politico sia influenzato da altre variabili che però non abbiamo rilevato con il nostro esperimento.
Per fallacia essenzialista si intende l'errore commesso dai ricercatori che si avvicinano all'approccio di ricerca qualitativa poichè
attribuiscono ai fenomeni sociali una propria esistenza oggettiva. Se si attribuisce ai caratteri un'esistenza oggettiva si rendono simili ai
caratteri che studiano le scienze naturali. Si attribuisce quindi loro proprietà di immutabilità e indipendenza dal pensiero umano, diventano
una rappresentazione della realtà e si perde il nesso con la concettualizzazione e categorizzazione che si era fatta all'inizio della ricerca.