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Il diagramma delle velocità
Il diagramma delle velocità è la rappresentazione grafica della velocità di progetto (Vp) in funzione della progressiva dell'asse stradale. Si costruisce, sulla base del solo tracciato planimetrico, calcolando per ogni elemento la velocità di progetto, che deve sempre risultare compresa tra Vp,min e Vp,max. Il limite superiore Vp,max corrisponde alla massima velocità compatibile (entro i limiti di sicurezza) in rettifilo o per gli elementi meno vincolanti. Il limite inferiore Vp,min corrisponde alla velocità di progetto degli elementi più vincolanti. Tali valori determinano l'intervallo di velocità, che definisce il campo dei valori di velocità sulla base dei quali vengono dimensionati gli elementi geometrici del tracciato (rettifili, curve circolari e clotoidi). Gli intervalli ampi permettono all'adeguamento del progettista del tracciato al territorio (versatilità), ma potrebberononsull'utenteconsentire il controllo condizionato di velocità. Gli intervalli ridotti permettono di costringere ad un certo comportamento (condizionamento) ma restringono la libertà di scelta del progettista. La lunghezza di transizione DT è la lunghezza in cui la velocità passa, con un prefissato valore di accelerazione o decelerazione, dal valore Vp1 a quello Vp2 relativi a due elementi che si succedono. La distanza di riconoscimento Dr è la lunghezza massima del tratto di strada entro il quale il conducente può apprezzare eventuali ostacoli e avvenimenti. L'apprezzamento dell'asse, riconoscere eventuali ostacoli e avvenimenti. di una variazione di curvatura che consente al conducente di modificare la sua velocità, può avvenire solo della distanza di riconoscimento. La distanza di visuale libera Dv è la distanza alla quale il conducente riesce a vedere un eventuale ostacolo posto lungo la propria traiettoria di.marcia.l'apprezzamento dell'asse,
Secondo questo modello di una variazione di curvatura che consente al conducente di
modificare la sua velocità, può avvenire solo della distanza di riconoscimento e quindi, per garantire la
sicurezza della circolazione:
- in caso di decelerazioni la distanza di transizione deve avere una lunghezza non superiore alla distanza di
- riconoscimento DT Dr
- ed inoltre perché la variazione di curvatura sia effettivamente percepita deve essere DT Dv
LEZIONE 017
Disegnare lo schema di una pavimentazione flessibile, riportando gli spessori approssimativi dei vari
strati.
Disegnare lo schema di una pavimentazione semi-rigida, riportando gli spessori approssimativi dei
vari strati.
LEZIONE 019
In cosa consiste il dimensionamento di una pavimentazione stradale?
Le caratteristiche strutturali della pavimentazione stradale sono:
- la capacità di distribuzione dei carichi sul
Cioè nella scelta della tipologia, dei materiali e degli spessori dei vari strati, entrano in gioco numerose variabili, quali:
- le caratteristiche del sottofondo;
- i carichi veicolari;
- le condizioni climatiche;
- le caratteristiche meccaniche dei materiali;
- lo spessore dei singoli strati;
- lo spessore totale.
LEZIONE 020
Descrivere a grandi linee il metodo AASHTO per il dimensionamento delle pavimentazioni stradali.
L'evoluzione
Durante la sperimentazione è stata valutata del grado di ammaloramento delle pavimentazioni attraverso un parametro denominato PSI (pavement serviceability index) variabile da 0 (pessime condizioni) e 5 (ottime condizioni).
Il PSI è stato determinato, attraverso le formule empiriche riportate in basso, in funzione di:
- SV = media delle variazioni di pendenza del profilo longitudinale lungo il percorso delle ruote;
- RD = media delle misure di profondità delle ormaie;
- P = superficie delle
- C = area di lesioni caratteristiche.
LEZIONE 021
Descrivere le caratteristiche principali del catalogo delle pavimentazioni del CNR.
all'ingegnere
Il catalogo è stato realizzato per fornire una sovrastruttura di riferimento, valida in ambito nazionale e ad altitudine inferiore a 1000 m s.l.m., in relazione alla tipologia di pavimentazione, alla portanza del sottofondo, ai materiali impiegati, alla combinazione degli spessori. "AASHTO pavement structures".
Il catalogo si basa sulla procedura empirica guide design of La soluzione prevista dal catalogo potrà essere affinata con successivo calcolo con metodo empirico e razionale.
Le pavimentazioni di catalogo si riferiscono a condizioni climatiche differenti secondo il tipo di sovrastruttura. Per le pavimentazioni flessibili e semi-rigide si fa riferimento a situazioni climatiche medie quali si verificano centrali, tenendo conto che in effetti situazioni climatiche diverse
non comportano sensibili differenze nella durata della vita utile, per il fenomeno di compensazione che si manifesta tra la resistenza a fatica dei conglomerati bituminosi, al variare dellatemperatura, e le deformazioni imposte dai carichi. Per la composizione del traffico previsto su ciascun tipo di strada, sono stati assunti degli spettri tipici di veicoli commerciali (massa complessiva 3 t). Il catalogo riporta inoltre la frequenza di ciascun veicolo in percentuale sul totale dei veicoli commerciali ed identifica 6 livelli di traffico.
LEZIONE 022
Cosa si intende per asse standard e a cosa serve?
LEZIONE 024
Quali sono le possibili tipologie di punti di conflitto e qual è quella più critica?
Il D.M. identifica tre tipologie di punti di conflitto:
- di intersezione o di attraversamento;
- di immissione;
- di diversione.
In un'intersezione a quattro rami si generano 16 punti di intersezione, 8 di immissione e 8 di diversione. Inoltre si identifica come svolta
Più critica la svolta a sinistra, nella quale si creano 4 punti di attraversamento e 2 di immissione.
LEZIONE 025
Quale scopo hanno le isole di canalizzazione?
La canalizzazione consiste nella realizzazione di isole alle intersezioni per incanalare il traffico secondo determinati percorsi in modo da semplificare la circolazione stradale.
Le canalizzazioni possono essere realizzate per:
- Ridurre le aree di conflitto, evitando che si effettuino manovre incontrollate e pericolose.
- Inibire le manovre scorrette.
- Controllare la velocità degli utenti.
- L'angolazione delle traiettorie:
- angoli piccoli per immissioni.
- angoli retti per attraversamenti.
- Privilegiare le correnti principali.
- Separare le traiettorie conflittuali.
Inoltre possono essere utili:
- nelle zone con scarsa visibilità dovuta alla presenza di ostacoli laterali o per condizioni atmosferiche non buone.
- nelle strade con 4 corsie in cui, in caso di semaforizzazione,
Risulta necessario il posizionamento centrale di un'altra semaforica;
- Per la protezione della svolta a sinistra (fase di canalizzazione + fase di svolta);
- Quando l'attraversamento del traffico pedonale richiede la presenza di rifugi per in sicurezza.
Le isole di canalizzazione possono essere:
- A raso, con strisce bianche di segnalazione inclinate a 45° rispetto alla direzione di marcia;
- Rialzate, realizzate in calcestruzzo o con cordolatura e sistemazione interna a prato.
LEZIONE 026
Descrivere la corsia di uscita di un'intersezione a raso.
La corsia di uscita permette la diversione dei veicoli dalla corrente principale. I flussi di traffico consentono di stabilire dei limiti oltre i quali è necessario inserire le corsie di uscita per permettere il deflusso ottimale dei veicoli.
Le corsie di uscita sono composte da due tratti:
- Tratto di manovra di lunghezza LM(U);
- Tratto di uscita di lunghezza LU.
Quando i flussi di traffico sono bassi,
al posto di una corsia di uscita si può realizzare una pseudo-corsia caratterizzata da un'uscita ad ago. Il tratto di uscita ad ago avrà una lunghezza L* U. Descrivere la corsia di entrata di un'intersezione a raso. L'inserimento sulla corsia di marcia della direttrice principale avviene dalla strada secondaria. I flussi di traffico consentono di stabilire dei limiti oltre i quali è necessario inserire le corsie di entrata per permettere il deflusso ottimale dei veicoli. Le corsie di entrata sono composte da due tratti: - un tratto di attesa di lunghezza LE; - un tratto di raccordo di lunghezza LR(E). Lezione 027 Descrivere la corsia centrale di accumulo di un'intersezione a raso. La corsia centrale di accumulo permette la fermata dei veicoli in attesa di svolta, senza interrompere il deflusso veicolare lungo la stessa direzione di provenienza. I flussi di traffico consentono di stabilire dei limiti oltre i quali è necessario.entrata per garantire un deflusso ottimale dei veicoli. Le corsie centrali di accumulo sono composte da quattro tratti: - Tratto di raccordo di lunghezza LRC(A) - Tratto di manovra di lunghezza LM(A) - Tratto di decelerazione di lunghezza LD(A) - Tratto di accumulo di lunghezza LA In ambito urbano (o in tratti a basse velocità di marcia), le corsie centrali di accumulo possono essere composte da due tratti: - Tratto di raccordo di lunghezza LRC(A) - Tratto di accumulo di lunghezza LA La corsia centrale di immissione di un'intersezione a raso permette ai veicoli che la transitano di trovare un varco libero che consenta loro di immettersi sulla direttrice di marcia principale. I flussi di traffico consentono di stabilire dei limiti oltre i quali è necessario inserire le corsie di entrata.