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DIVERSI TIPI DI SIMULAZIONE DI MALATTIA

Vi sono diversi tipi di simulazione:

  • La simulazione creatrice: il soggetto si inventa una patologia.
  • La simulazione rievocatrice: il soggetto rievoca una patologia di cui ha sofferto in passato ma non più presente (è difficile, tuttavia non impossibile, distinguerla da quella reale poiché la sintomatologia è nota al soggetto che può riproporla fedelmente).
  • La simulazione fissatrice: il soggetto pretende come ancora esistente una patologia fissandola a partire dal momento in cui questa era cessata.
  • La pretestazione: il soggetto attribuisce un fenomeno morboso ad una causa diversa da quella reale. In questo caso la sintomatologia esiste ma è la causa ad essere simulata.

Sindrome di Ganser

La sindrome di Ganser, chiamata anche psicosi carceraria o pseudodemenza isterica, è una sindrome psichica di origine isterica nella quale si verifica una simulazione più o meno volontaria di sintomi legati a...

patologia mentale è spesso vaga e generica, senza dettagli specifici o sintomi caratteristici. Per distinguere un simulatore da una persona realmente affetta da malattia mentale, è importante considerare diversi fattori: 1. Sintomi isolati: un simulatore può presentare sintomi che non sono correlati tra loro o che non sono tipici di una specifica patologia mentale. Ad esempio, potrebbe affermare di avere allucinazioni uditive senza mostrare altri sintomi associati alla schizofrenia. 2. Enfasi nell'esibizione dei sintomi: un simulatore può tendere a esibire in modo esagerato i sintomi, cercando l'attenzione e la compassione degli altri. Potrebbe agire in modo teatrale o drammatizzare i sintomi per ottenere benefici o vantaggi. 3. Incoerenza e mancanza di convinzione: un simulatore può mostrare una mancanza di coerenza e costanza nel presentare i sintomi. Potrebbe sembrare poco convincente o poco credibile nella sua interpretazione della malattia mentale. 4. Stati crepuscolari di coscienza e quadri clinici dissonanti: un simulatore potrebbe affermare di avere stati crepuscolari di coscienza o quadri clinici che non corrispondono all'osservazione obiettiva clinica. Questi stati potrebbero essere descritti in modo incoerente o poco plausibile. 5. Cura di sé e stato di nutrizione: un simulatore potrebbe mostrare una buona cura di sé e uno stato di nutrizione adeguato, che sono in contrasto con la patologia mentale lamentata. Ad esempio, potrebbe avere un aspetto fisico sano nonostante affermi di soffrire di una grave depressione. 6. Descrizione generica della patologia mentale: un simulatore potrebbe fornire una descrizione vaga e generica della sua patologia mentale, senza fornire dettagli specifici o sintomi caratteristici. Potrebbe mancare di conoscenza approfondita sulla malattia mentale che afferma di avere. È importante sottolineare che solo un professionista esperto può fare una diagnosi accurata di una malattia mentale. Queste indicazioni possono essere utili come linee guida preliminari, ma non sono definitive.

La sintomatologia è spesso precisa e avviene con linguaggio tecnico non proprio di coloro che realmente ne soffrono. Ciò sta a dimostrare un'accurata documentazione da parte del soggetto al fine di descrivere quanto più minuziosamente possibile il disturbo simulato con la falsa credenza di renderlo più veritiero.

- Il comportamento in generale risulta essere molto controllato, anche quello non verbale che richiede maggiore sforzo.

- Elenca con coerenza e lucidità i disturbi presentati amplificandone il valore.

- Presenta amnesie non uniformi.

- Emette comportamenti puerili.

- Risponde in maniera non congrua a seguito della somministrazione di psicofarmaci.

- Gli inquadramenti diagnostici di più esperti risultano discordanti.

- Ha un'ottima capacità di "ammalarsi" e "guarire" rapidamente.

Pericolosità sociale e come prevederla

La capacità criminale è quindi il genus, mentre:

La pericolosità è la species, la prima è solo la possibilità, mentre la seconda è la probabilità di compiere illeciti penali. Al fine di accertare l'attuale pericolosità sociale del soggetto il giudice deve tener conto non solo della gravità del fatto di reato, ma anche dei fatti successivi, come il comportamento tenuto durante l'espiazione della pena.

La pericolosità sociale del reo, la cui sussistenza è necessaria per l'applicazione di qualsiasi misura di sicurezza deve essere valutata dal giudice ricorrendo ai criteri di utilizzo del suo potere discrezionale in merito alla determinazione della pena di cui all'art. 133.

Art 133

Nell'esercizio del potere discrezionale indicato nell'articolo precedente, il giudice deve tener conto della gravità del reato, desunta:

  1. dalla natura, dalla specie, dai mezzi, dall'oggetto, dal tempo, dal luogo e da ogni altra modalità dell'azione;
  2. ...

Dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dal reato;

Dalla intensità del dolo o dal grado della colpa.

Il giudice deve tener conto, altresì, della capacità a delinquere del colpevole, desunta:

  1. Dai motivi a delinquere e dal carattere del reo;
  2. Dai precedenti penali e giudiziari e, in genere, dalla condotta e dalla vita del reo, antecedenti al reato;
  3. Dalla condotta contemporanea o susseguente al reato;
  4. Dalle condizioni di vita individuale, familiare e sociale del reo.

Per pericolosità sociale si intende più precisamente la notevole probabilità che il soggetto, anche se non imputabile e perciò non punibile, commetta nel futuro altri reati.

Quale personalità si nasconde dietro all'imputato pericoloso socialmente? La personalità che si nasconde dietro l'imputato è il frutto di svariati fattori sociali, come l'educazione, l'ambito familiare, scolastico, lavorativo ecc.

quindi studiando questi aspetto della sua vita è possibile poi capire quali siano state le cause e i fattori alla base della sua personalità. Descrivi il sistema del "doppio binario". È un sistema per il quale si prevede, accanto e in aggiunta alla pena tradizionale inflitta sul presupposto della colpevolezza, una misura di sicurezza, vale a dire una misura fondata sulla pericolosità sociale del reo e finalizzata alla sua risocializzazione. Il sistema del doppio binario sanzionatorio è caratterizzato dalla compresenza di due categorie di sanzioni distinte per funzioni e disciplina: le pene, ancorate alla colpevolezza del soggetto per il fatto di reato e commisurate in base della gravità di quest'ultimo, e le misure di sicurezza, imperniate sul concetto di pericolosità sociale dell'autore del reato e di durata indeterminata. Quali sono gli articoli principali del c.p.p. che regolano la capacità di stare in giudizio?

Sono: Art 70/1 c.p.p.; Art 71/1 c.p.p. e l' Art 72 c.p.p.

Che cosa significa "Capacità processuale"? Consiste nell'idoneità di un soggetto a compiere e ricevere gli atti processuali, ossia, in altri termini, nella capacità di stare in giudizio da sé. Le persone che non hanno il libero esercizio dei loro diritti devono essere rappresentate, assistite o autorizzate a stare in giudizio. Una piena capacità processuale dovrebbe essere in grado di valutare e tenere conto di tutti i possibili comportamenti di:

  • Piena comprensione dell'addebito
  • Tenere comportamenti che costituiscono il contenuto negativo dell'autodifesa
  • Esercitare in positivo l'autodifesa rispondendo con contezza alle domande rivoltegli in sede di interrogatorio o di esame
  • Gestire con scelta cosciente e volontaria le varie possibilità di giustizia negoziata
  • Acquisire piena coscienza del contenuto e del significato della sentenza per il libero e consapevole
esercizio del diritto di impugnazione. Fornari suggeriva che la capacità processuale potesse essere intesa almeno sotto tre profili. Quali sono? La capacità processuale può essere intesa sotto 3 profili: 1. Dell'imputato - presenza fisica negli interrogatori, confronti e dibattimento; 2. Dell'oggetto - idoneità a comprendere il contenuto delle imputazioni e la posizione di imputato rispetto alle altre parti; 3. Dell'argomentazione - idoneità ad argomentare con efficacia, precisione rievocativa e coerenza logica le accuse che al soggetto vengono mosse, a sostenere confronti, a reggere le contestazioni, a misurarsi in maniera adeguata, intellettivamente e emotivamente, con gli altri protagonisti del processo. Cosa significa capacità processuale? La capacità processuale è l'idoneità del soggetto a compiere e ricevere gli atti processuali, ossia la capacità di stare in giudizio. Cosa succede quando l'imputato non è in grado di prendere parte al procedimento? Se l'imputato non è in grado di prendere parte al procedimento, possono essere adottate misure per garantire la sua partecipazione, come ad esempio la nomina di un difensore di ufficio o la sospensione del processo fino a quando l'imputato non sarà in grado di partecipare.lo stato mentale dell'imputato, sia per motivazioni neurologiche che per motivazioni psichiatriche, è tale da impedirgli la cosciente partecipazione al processo, il giudice deve disporne la sospensione o ordinanza, secondo l'art.71 c.p.p., del procedimento medesimo. La revoca è disciplinata dall'art 72. Riferendosi alla famiglia, cosa si considera "normale" e in quali termini posso essere definite? Con riferimento alla famiglia, si considera normale un funzionamento che si attiene a ciò che è socialmente condiviso, un funzionamento che mediamente si ritrova nelle famiglie in un dato momento storico. Il concetto di adeguatezza dei fenomeni sistemici considera la normalità come l'integrazione, la stabilità e la crescita famigliare in relazione sia a sistemi individuali che sociali. All'interno del processo di normalità, quindi, si deduce dal grado di.flessibilità che le famiglie possono tollerare e viene definita contesto socioculturale in cui la famiglia viene collocata. In merito all'affidamento dei figli nella separazione e nel divorzio, la separazione coniugale prevede due forme, quella consensuale e quella giudiziale. Descrivi queste due forme: La separazione consensuale è caratterizzata dalla presenza di un accordo tra i coniugi circa aspetti futuri della loro relazione, su questioni pratiche come l'abitazione, i beni, il denaro e l'affidamento dei figli. L'accordo diventa effettivo qualora non pregiudichi lo sviluppo psicofisico dei figli. Nella separazione giudiziale, non si riesce a raggiungere un accordo e i coniugi devono rimettersi alla decisione del giudice circa le modalità di separazione. Per quanto riguarda i figli, il loro affidamento sarà affare del giudice che opterà per la soluzione che più

Andrà a favore di un sano sviluppo psicofisico dei minori coinvolti.

Descrivi la sindrome di alienazione genitoriale PAS (Parental Alienation Syndrome)

La Sindrome da Alienazione Parentale (PAS: Parental Alienation Syndrome) è stata descritta e studiata già negli anni '80 da Gardner e recentemente è entrata nel panorama della psicologia italiana. Essa si manifesta nell'ambito dei conflitti tra coniugi che si stanno separando ed è caratterizzata dal rifiuto del bambino, alimentato dall'influenza di uno dei due genitori, nei confronti dell'altro. Il genitore che influenza il proprio figlio, aizzandolo contro l'ex-partner viene definito "alienante". Gardner specifica che la Sindrome da Alienazione Parentale insorge essenzialmente nel contesto di controversie per l'affidamento dei figli. La sua principale caratteristica è la denigrazione da parte del bambino verso un genitore, senza alcuna giustificazione.

uisiti per ottenere la responsabilità genitoriale condivisa? Per ottenere la responsabilità genitoriale condivisa, devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: 1. Consenso reciproco: entrambi i genitori devono essere d'accordo nel condividere la responsabilità genitoriale. Questo significa che entrambi devono essere disposti a prendere decisioni importanti per il bene del minore insieme. 2. Capacità genitoriale: entrambi i genitori devono dimostrare di essere in grado di prendersi cura del minore in modo adeguato. Ciò include fornire un ambiente sicuro e stabile, garantire il benessere fisico e emotivo del minore e soddisfare le sue esigenze di base. 3. Comunicazione efficace: i genitori devono essere in grado di comunicare in modo efficace e cooperativo per prendere decisioni riguardanti il minore. Questo implica essere aperti al dialogo, ascoltare le opinioni dell'altro genitore e cercare di raggiungere un accordo che sia nel migliore interesse del minore. 4. Coinvolgimento attivo: entrambi i genitori devono essere coinvolti attivamente nella vita del minore. Ciò include partecipare alle attività scolastiche, alle visite mediche, alle attività ricreative e prendere decisioni riguardanti l'educazione e la salute del minore. 5. Rispetto reciproco: i genitori devono rispettarsi reciprocamente e rispettare le decisioni prese in comune per il bene del minore. Questo implica evitare conflitti e litigi che potrebbero danneggiare il benessere del minore. Rispettando questi requisiti, i genitori possono ottenere la responsabilità genitoriale condivisa, che permette loro di prendere decisioni importanti per il minore insieme e di contribuire entrambi alla sua crescita e sviluppo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
34 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Joseph82 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psicopatologia forense e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Marsella Valentina.