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Stereotipi negativi e condivisione collettiva

Autocensura, illusione di unanimità, pressione a conformarsi, guardiani del pensiero: lezione 23 domanda 12. Indicate vantaggi e svantaggi della decisione di gruppo.

I vantaggi del Decision Making in gruppo:

  • Le decisioni di gruppo incidono sulla qualità della decisione.
  • La decisione di gruppo implica una ripartizione dell'impegno e un aumento del morale del gruppo che si sente partecipe del processo decisionale e dell'accettazione.

SVANTAGGI DEL DECISION MAKING IN GRUPPO:

  • Nella decisione di gruppo ci sono alcuni svantaggi quali un aumento del tempo nella decisione rispetto alla decisione della singola persona con una possibile dispersione di risorse.
  • Nella dinamica del gruppo lo scopo può diventare il dominio all'interno del gruppo, inoltre si può verificare un aumento dei conflitti.
  • Infine si può assistere a una diminuzione della responsabilità individuale.
un'attività sociale oltre che una tendenza al conformismo, alla polarizzazione delle idee e al groupthink. LEZIONE 23 DOMANDA 13. Indicate e spiegate gli 8 sintomi del groupthinking. I vantaggi del Decision Making in gruppo: Le decisioni di gruppo incidono sulla qualità della decisione. Inoltre, la decisione di gruppo implica una ripartizione dell'impegno e un aumento del morale del gruppo che si sente partecipe del processo decisionale e dell'accettazione. SVANTAGGI DEL DECISION MAKING IN GRUPPO: Nella decisione di gruppo ci sono alcuni svantaggi, quali un aumento del tempo nella decisione rispetto alla decisione della singola persona, con una possibile dispersione di risorse. Nella dinamica del gruppo, lo scopo può diventare il dominio all'interno del gruppo. Inoltre, si può verificare un aumento dei conflitti. Infine, si può assistere a una diminuzione della responsabilità individuale e un'attività sociale oltre che.unatendenza al conformismo, alla polarizzazione delle idee e al groupthink. COSA FAVORISCE IL GROUPTHINK? Gli elementi che favoriscono il groupthink sono la coesione di gruppo, il comportamento del leader, la struttura dell'organizzazione e il livello di isolamento del gruppo. I SINTOMI DEL GROUPTHINK 1. ILLUSIONE DI VULNERABILITÀ: Il gruppo decisionale molto coeso si considera potente e invincibile, non sempre tengono conto degli esiti potenzialmente disastrosi delle loro decisioni. 2. ILLUSIONE DI MORALITÀ: I partecipanti credono nella correttezza morale del gruppo e delle sue decisioni e sono ingabbiati in una dinamica "noi-loro" dove si sentono i buoni della situazione. 3. STEREOTIPI NEGATIVI CONDIVISI: I partecipanti condividono credenze e percezioni che li portano a minimizzare i rischi connessi a una decisione o qualsiasi punto di vista diverso. 4. RAZIONALIZZAZIONI COLLETTIVE: I partecipanti allontanano qualsiasi informazione negativa che vadacontro le decisioni del gruppo
  1. AUTOCENSURA: I partecipanti non esprimono o non ritengono importanti propri dubbi o le critiche che vengono loro in mente riguardo le decisioni
  2. ILLUSIONE DI UNANIMITÀ: I partecipanti credono che la decisione sia stata raggiunta per unanimità, si assume che il silenzio sia assenso
  3. PRESSIONE A CONFORMARSI: Quando c'è un punto di vista differente, il gruppo preme sul dissidente perché si uniformi
  4. "GUARDIANI DEL PENSIERO": Alcuni partecipanti hanno il ruolo di proteggere il gruppo da qualsiasi opinione differente o informazione negativa
LEZIONE 24 DOMANDA 2. Spiegate la differenza tra algoritmo e metodo euristico. All'interno dello spazio del problema per trovare il collegamento tra la situazione di partenza e meta finale è possibile adottare due tipi di strategie:
  1. algoritmi;
  2. metodi euristici.
La procedura algoritmica consiste nell'attivazione sistematica enell'esplorazione di tutte le possibili vie di soluzioni che si aprono. Le strategie algoritmiche sono molteplici, come di seguito menzionate: Prima strategia algoritmica: "prima la profondità". Consiste nello scegliere uno tra i possibili stati che seguono lo stato iniziale; a partire da tale stato si esplora uno di quelli che da questo possono conseguire e così di seguito finché o si trova una soluzione o ci si imbatte in un punto cieco, oltre il quale non si può procedere; in quest'ultimo caso si retrocede al penultimo stato esplorato e si imbocca un altro percorso; la ricerca continua in questo modo sino al raggiungimento della soluzione. Seconda strategia algoritmica: "prima l'ampiezza". Richiede di analizzare tutti gli stati che sono raggiungibili dallo stato iniziale; si procede quindi analizzando tutti i successivi possibili stati intermedi raggiungibili da tale primo livello di stati, e così di seguito fino a raggiungere tutte le possibili soluzioni.

identificare uno stato che corrisponda alla soluzione.

Vantaggi degli algoritmi: sono procedure che assicurano sempre il raggiungimento della soluzione.

Svantaggi degli algoritmi: richiedono tempo e fatica perché esaminano tutte le possibili strade e ipotesi; non possono essere applicati a situazioni in cui si ha uno spazio problematico molto esteso, in quanto conducono alla crescita esponenziale del numero di mosse da pianificare e sottoporre a verifica in conseguenza dell'aumentare dell'ampiezza dello spazio problematico.

Se ci si "accontenta" di soluzioni che siano soddisfacenti per il soggetto che le ha reperite, senza che queste debbano essere le migliori possibili, si può tentare l'attivazione di una strategia euristica.

La strategia euristica è una procedura che contribuisce a ridurre il tempo medio di ricerca di una soluzione rispetto all'esplorazione di tutte le alternative possibili.

Il primo assunto delle

strategie euristiche è che il problema da affrontare sia scomponibile in sottoproblemi, la soluzione di ognuno dei quali avvicina la soluzione finale. Un secondo assunto è che il processo solutorio possa essere scandito in tappe intermedie, disposte in una successione che conduca da uno stato iniziale ad uno stato finale e tale per cui il passaggio ad una tappa successiva rappresenti un progresso verso l'obiettivo.

LEZIONE 24 DOMANDA 3. Spiegare la sequenza di stadi che conducono ad individuare il percorso dalla situazione di partenza alla soluzione per arrivare alla decisione.

Il comportamento del solutore di problemi può essere descritto secondo una sequenza di stadi che conducono ad individuare il percorso dalla situazione di partenza alla soluzione (Newell e Simmon, 1972). Per trovare questo percorso occorre considerare:

  • lo stato iniziale dal quale il problema prende avvio;
  • lo stato finale che si intende raggiungere;
  • gli operatori che possono essere

Applicati allo stato del problema al fine di trasformarlo:

  • I vincoli che pongono condizioni ulteriori rispetto al semplice raggiungimento dello stato finale perché il processo solutorio possa dirsi soddisfacente.

Lo spazio del problema è rappresentato dalla serie di tutti gli stati che potenzialmente sono raggiungibili attraverso l'applicazione degli operatori disponibili.

La soluzione è data dalla sequenza di operatori che possono trasformare lo stato iniziale del problema in quello finale nel rispetto dei vincoli dati.

LEZIONE 25 DOMANDA 3. Spiegare vantaggi e limiti delle strategie euristiche.

I vantaggi sono:

  • Percorsi veloci;
  • Risparmio di tempo;
  • Creano scorciatoie.

Gli svantaggi sono:

  • Non garantiscono la soluzione corretta;
  • Rischio di errori;
  • Funzionano solo in determinate condizioni.

Il loro campo di applicazione privilegiato è la soluzione di problemi matematici e logici, o dei cosiddetti step-by-step problems, come la dama.

fini, si cerca di raggiungere l'obiettivo utilizzando le risorse disponibili in modo efficiente. Si analizzano le possibili azioni da intraprendere e si valutano i loro risultati, cercando di minimizzare i costi e massimizzare i benefici. Nella pianificazione, si cerca di raggiungere l'obiettivo attraverso una serie di passi intermedi. Si pianifica il percorso da seguire, tenendo conto delle possibili alternative e delle conseguenze delle proprie azioni. Nella ricerca all'indietro, si parte dall'obiettivo finale e si cerca di identificare le azioni necessarie per raggiungerlo. Si analizzano le possibili azioni che portano all'obiettivo e si valutano le loro conseguenze, cercando di trovare la sequenza di azioni ottimale. Queste strategie euristiche sono utilizzate per risolvere problemi complessi in cui non è possibile conoscere o definire chiaramente la meta finale o in cui lo spazio del problema è in continua evoluzione.fini (A) ci sono quattro passaggi: 1. Confronto dello stato attuale con lo stato finale e identificazione delle differenze tra i due. Se non ci sono differenze, il problema è risolto, diversamente occorre procedere. 2. Selezione di un operatore che possa ridurre una delle differenze. 3. Applicazione dell'operatore. 4. Ritorno al primo passaggio. La pianificazione (B) riduce lo spazio problemico eliminando gli elementi di dettaglio; in tal modo si ha una semplificazione che comporta la determinazione di un nuovo problema con una soluzione più facile, la quale può essere utilizzata nella soluzione del problema originario. Nella ricerca all'indietro (C), anziché partire da uno stato iniziale per venire allo stato meta, si procede partendo dallo stato finale desiderato per individuare quali operazioni e condizioni favoriscano la risoluzione. LEZIONE 26 DOMANDA 4. Spiegate gli esperimenti di Kohler e le conclusioni a cui arriva. Kohler indagasull'intelligenza degli scimpanzé organizzando una serie di situazioni incentrate sul modo in cui le scimmie affamate riescono a impossessarsi di porzioni di cibo che non sono direttamente alla loro portata. In una circostanza, dove ci sono delle banane al di là di una rete e dove ci sono a terra dei bastoni semi-cavi di bambù: la scimmia, dopo una serie di tentativi senza esito, all'improvviso mette assieme i bambù come in un telescopio, e poi li usa per tirare a sé le banane. In un'altra circostanza, dove c'è una banana appesa molto in alto: lo scimpanzé fa dei balzi senza ottenere nulla; poi si allontana, guarda, sembra come riflettere, prende una cassa lì vicino e ci sale sopra, ma ugualmente non riesce ad arrivare abbastanza in alto; allora afferra una seconda cassa, la mette sopra la prima, sale sopra al tutto e finalmente si mangia la banana. Secondo Kohler, queste indagini
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
35 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Flower25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del pensiero e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Bertani Barbara.