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L'evoluzione normativa italiana in materia di ergonomia

L'evoluzione normativa italiana in materia di ergonomia sica, che si presenta piuttostoframmentata a seconda del diverso grado di recepimento degli indirizzi comunitari, si puòsuddividere in tre principali periodi, cui corrispondono altrettanti approcci regolatori:

  1. Prima fase: ante DL 626/1994, l’attenzione del legislatore è stata esclusivamente rivolta alla tuteladelle fasce considerate più “deboli” della popolazione lavorativa, ossia giovani, generefemminile e lavoratrici madri, ssando limiti per il sollevamento dei carichi e divieti a svolgeremansioni faticose;
  2. Seconda fase: DL 626/1994, "Tutela della salute e della sicurezza deifi fi fi fi fi fi fi ffi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi ff fi filavoratori sui luoghi di lavoro" che per 14 anni è stata la principale fonte di riferimento inmateria e vede per la prima volta utilizzato il termine "ergonomia" in una normativa italiana;
  3. Terza fase: DL 81/2008, noto
Come "Testo unico in materia sicurezza sul lavoro e tutela della salute del lavoratore", si completa la terza fase evolutiva delle norme in materia di ergonomia sica. Il DL 81/2008 apporta alcune modi che e importanti novità rispetto al precedente in materia di ergonomia sica. 15) In che maniera il DL 81/2008 indica di valutare il rischio di esposizione a vibrazioni meccaniche? Ad occuparsi di tutela della salute del lavoratore per esposizione a vibrazioni meccaniche nel DL 81/2008 è il Capo III "Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni" del Titolo VIII "Agenti sici" con gli articoli da 199 a 205 e l'Allegato XXXV all'art.202 sulla valutazione dell'esposizione alle vibrazioni. Questo capo riprende il DL 187/2005 che a sua volta attua in toto la direttiva 2002/44/CEE sia negli articoli che nell'allegato tecnico. 16) Quali sono le differenze rilevanti tra DL 626/1994 e DL 81/2008 in materia di ergonomia sica?Le differenze rilevanti tra il DL 626/1994 e Dl 81/2008 si concentrano sui titoli in materia di MMC (Movimentazione Manuale dei Carichi) che possono essere identificate in differenze terminologiche e di sostanza. Mentre al comma 2 lettera a) dell'art. 47 "Campo di applicazione" del DL 626/1994 si parla esclusivamente di "rischi di lesioni dorso-lombari", al comma 2 lettera a) dell'art. 167 del DL 81/2008 si parla invece di "rischio da patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari". Nel DL 81/2008 all'art. 168 "Obblighi del datore di lavoro" comma 2 lettera b) si specifica che il datore di lavoro è obbligato a valutare le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro anche in fase di progettazione secondo l'allegato tecnico. Altra differenza sostanziale molto importante risiede nell'art. 169 su "Informazione, formazione e addestramento" dove si specifica al comma 2 che il datore di lavoro ha

L'obbligo di addestrare il lavoratore sulle modalità di movimentazione corretta del carico.

17) Che cos'è l'elenco delle malattie professionali italiano e che scopo ha? L'elenco delle malattie professionali italiano è composto dalle malattie per la quale è obbligatoria la denuncia, cioè lo scopo del legislatore era di strutturare e parametrizzare il più possibile le denunce per DMS lavoro-correlate; l'elenco delle malattie professionali è stato imposto dal legislatore con l'articolo 139 del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 numero 1124 come adeguamento alle raccomandazioni della Comunità Economica Europea (CEE) del 23 Luglio 1962.

18) Come riassumeresti il parere del direttore generale dell'INAIL del 2006 in merito ai DMS lavoro-correlati?

Attualmente prevalgono le malattie croniche degenerative e malattie neoplastiche e più in generale, a genesi multifattoriale riconducibili a fattori di nocività ubiquitari ai quali si può essere esposti anche al di fuori degli ambienti di lavoro oppure a fattori genetici. Il lungo periodo di latenza di alcune di queste malattie rende difficile, quando non impossibile, la puntuale ricostruzione delle condizioni esistenti nell'ambiente di lavoro, nel momento in cui si sarebbe verificata l'esposizione a rischio. L'accertamento della sussistenza del nesso eziologico, sia pure in termini di probabilità qualificata, tra il rischio lavorativo e la patologia diagnosticata deve indurre a riconoscere la natura professionale della stessa anche quando concorrono a causarla fattori di rischio extralavorativi.

19) Qual è il razionale e le basi scientifiche della divisione in liste dell'elenco italiano

dellemalattie professionali? Sulla scorta della relazione tra fattori di rischio e DMS lavoro-correlatistilata dal NIOSH nel 1997, l'elenco delle malattie professionali raggruppa le malattie in basealla relazione tra insorgenza della malattia ed esposizione a determinati agenti sici:
  • LISTA I: malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità;
  • LISTA II: malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità;
  • LISTA III: malattie la cui origine lavorativa è possibile.

La malattia di probabile origine lavorativa è la malattia per la quale vi è una sufficiente evidenza epidemiologica ma è necessario stabilire il nesso causale con l'attività lavorativa.

Mentre la malattia di possibile origine lavorativa è la malattia per la quale l'origine professionale è sospettata ma non vi sono sufficienti evidenze epidemiologiche, il grado di probabilità non è definibile.

20) Spiegare brevemente

I passaggi applicativi del ISO TR 12295 che portano all'applicazione delle norme ISO 11228:

La valutazione del rischio da MMC secondo il TR11295 avviene in più passaggi, il primo dei quali consiste nel definire il campo di applicazione tramite la somministrazione di un questionario. Una volta identificato il campo di applicazione, si procede, per ciascuna delle tre tipologie di MMC, attraverso due successive fasi valutative: la valutazione preliminare e il quick assessment.

21) Cosa si intende per "condizioni ideali" nella ISO 11228-1?

Condizioni che includono la postura ideale per la movimentazione manuale, una presa ferma sull'oggetto in postura neutra del polso, nonché condizioni ambientali favorevoli come pavimento non scivoloso.

22) Spiegare brevemente il grafico massa-frequenza per attività continuative in condizioni ideali nella ISO 11228-1:

Dal grafico si evince che la frequenza massima assoluta è di 15 sollevamenti al minuto, per una

attività di movimentazione di durata non superiore a un'ora al giorno e il peso dell'oggetto spostato non deve superare i 7 kg.

23) Cos'è e a cosa serve il metodo NIOSH nella ISO 11228-1? Il metodo NIOSH è stato sviluppato dal National Institute for Occupational Safety and Health. Si tratta di un metodo analitico impiegato dalla norma ISO 11228-1 per il calcolo del limite di carico raccomandato e l'indice di sollevamento.

24) Qual è la differenza tra il limite di carico raccomandato e la massa di riferimento nel metodo NIOSH? Il limite di carico raccomandato (RWL) non è altro che la massa di riferimento che viene moltiplicata per alcuni fattori (moltiplicatori) che rappresentano il livello di rischio determinato dall'organizzazione del lavoro e dalla posizione dell'oggetto.

25) Descrivere le fasi che è necessario percorrere per applicare il metodo Snook&Ciriello: Per applicare il metodo

Di Snook & Ciriello è necessario percorrere 4 fasi:

  1. Rilevazione di dati sul campo:
    • L'altezza delle mani
    • La distanza di spinta o traino
    • La frequenza delle azioni di spinta/traino, sia iniziale sia di mantenimento
    • La popolazione lavoratrice, cioè la sua composizione se interamente maschile oppure interamente femminile o mista maschi/femmine
  2. Identificazione dei valori di forza raccomandati
  3. Misura delle forze mediante dinamometro
  4. Classificazione del rischio: questa fase consiste nel determinare l'Indice di Esposizione (IE), calcolato come il rapporto tra i valori di forza effettivamente esercitati nella specifica situazione lavorativa e la forza raccomandata per quell'azione

26) Spiegare in cosa consistono le tavole di Snook e Ciriello: Il metodo Snook e Cirello serve per valutare il rischio in riferimento al trasporto in piano, al traino e alla spinta dei carichi così come indicato nella norma ISO-11228-2.

È necessario seguire 4 fasi:
  • Rilevazione dei dati sul campo;
  • Identificazione dei valori di forza raccomandati;
  • Misura delle forze mediante dinamometro (per confronto con i valori di riferimento);
  • Classificazione del rischio.

27) Spiegare in cosa consiste la checklist OCRA: La check list OCRA (Occupational Ripetitive Action) è una versione semplificata del metodo OCRA index, illustrato nella norma UNI ISO11228-3 citata nel DL 81/2008 quale uno dei riferimenti per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico causato dallo svolgimento di un compito lavorativo comportante movimenti ripetitivi degli arti superiori ad alta frequenza e bassa intensità. La checklist OCRA si compone di 5 parti dedicate allo studio del livello di esposizione a 6 fattori di rischio principali per un determinato compito analizzato: frequenza dei gesti lavorativi (il rischio è elevato se la frequenza è elevata); forza (il rischio è elevato se

Il concetto fa riferimento alla checklist OCRA, utilizzata per valutare il rischio di movimenti ripetitivi sul posto di lavoro.cause di postura incongrua nella checklist OCRA e in cosa consiste? L'accurata descrizione delle principali cause di postura incongrua nella checklist OCRA e in cosa consiste è fondamentale per comprendere e prevenire i problemi legati alla postura. La checklist OCRA (Ovako Working Posture Analysis System) è un metodo utilizzato per valutare la postura dei lavoratori durante le attività lavorative. Consiste in una serie di criteri che vengono valutati per determinare se la postura adottata durante il lavoro è congrua o incongrua. Le principali cause di postura incongrua possono essere molteplici e dipendono dal tipo di lavoro svolto. Alcuni esempi comuni includono: - Sollevamento di carichi pesanti: sollevare oggetti pesanti in modo scorretto può causare una postura incongrua, mettendo a rischio la schiena e le articolazioni. - Movimenti ripetitivi: eseguire movimenti ripetitivi per lunghi periodi di tempo può portare a una postura incongrua, causando tensione e affaticamento muscolare. - Posizioni statiche prolungate: rimanere in una posizione statica per lungo tempo, come stare seduti o in piedi per ore, può causare una postura incongrua e problemi muscolo-scheletrici. - Mancanza di supporto adeguato: l'assenza di supporto adeguato, come sedie ergonomiche o attrezzature adeguate, può portare a una postura incongrua durante il lavoro. - Stress e affaticamento: lo stress e l'affaticamento possono influire sulla postura, portando a una postura incongrua. Per prevenire la postura incongrua, è importante adottare misure preventive come l'utilizzo di attrezzature ergonomiche, l'addestramento sulle corrette tecniche di sollevamento e movimento, la rotazione dei compiti per evitare movimenti ripetitivi e il prendersi regolarmente delle pause per rilassare i muscoli e riposare. In conclusione, la postura incongrua nella checklist OCRA è un problema comune nei luoghi di lavoro e può essere causata da diverse ragioni. È fondamentale identificare e affrontare le cause per prevenire problemi muscolo-scheletrici e migliorare la salute e il benessere dei lavoratori.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
14 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher setdomande di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ergonomia dell'esercizio fisico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Picerno Pietro.