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DOMANDE A RISPOSTA APERTA

Descrivere le aree di specializzazione dell'ergonomia e gli obiettivi di ciascuna di esse:

  • Ergonomia fisica - obiettivo: riduzione stress fisico (infortuni) e ottimizzazione della performance fisica;
  • Ergonomia cognitiva - obiettivo: valutare il carico di lavoro mentale nello svolgimento di un compito per la riduzione dello stress psichico (da non confondere con quello emotivo);
  • Ergonomia organizzativa - obiettivo: ottimizzazione dei processi di gestione del lavoro (tempo e risorse umane);

Perché Ramazzini è considerato il precursore dell'ergonomia?

Anche se non c'era il riferimento esplicito al termine "ergonomia", i primi segnali dell'attenzione nei riguardi dell'interazione uomo-ambiente lavorativo furono nel tempo al 1717 con Bernardino Ramazzini, professore di medicina a Padova e Modena, che pubblicò un libro dal titolo "Trattato delle malattie degli artefici" (in latino, De morbis artificum diatriba).

che potremmo ancor meglio tradurre come "Le malattie dellavoro". Considerato il padre della medicina del lavoro, un vero precursore dell'ergonomia fisica. - Percorrere brevemente la storia dell'ergonomia dagli anni '50 agli anni '90 anni '50 (dopo guerra): si sviluppa l'ergonomia militare, grazie alla spinta dell'esercito USA che promuove la nascita nel 1956 della Human Factors and Ergonomics Society; è un'ergonomia la applicata prevalentemente allo studio delle apparecchiature militari anni '60 (boom industriale): si sviluppa l'ergonomia industriale, presente come strumento di innovazione nei settori produttivi più avanzati (aeronautico, automobilistico), o come strumento di controllo delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori in settori caratterizzati da lavorazioni industriali ad alto rischio (comincia a prendere forma l'ergonomia fisica). anni '70 (boom economico): si sviluppal'ergonomia del terziario, applicata all'valutazione delle postazioni di lavoro e delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori (si formalizza l'ergonomia fisica). Negli anni '80 (comparsa dei personal computer, tecnicamente detti videoterminali): si sviluppa l'ergonomia dell'interazione uomo-computer che, oltre ai problemi legati a posture scorrette davanti ai videoterminali, promuove la comparsa di nuove tipologie nell'organizzazione del lavoro caratterizzate dall'utilizzo dei computer ha esteso l'interesse dell'ergonomia allo studio delle interfacce e all'usabilità dei sistemi uomo-macchina (nasce l'ergonomia cognitiva). Negli anni '90: ergonomia per il progetto rivolta all'innovazione di prodotto e dei processi di progettazione e produzione (nasce l'ergonomia organizzativa). - Qual'è la differenza tra ergonomia di correzione e l'ergonomia progettuale? L'ergonomia di correzione entra nel

Il percorso progettuale è un fattore esterno che si concretizza in interventi correttivi, collocati a posteriori rispetto all'iter progettuale. L'ergonomia entra a far parte della cultura del progetto e della formazione del designer. L'ergonomia e l'approccio User-Centered (l'utente al centro del progetto) contribuiscono oggi alla fase progettuale, alla fase di sviluppo, realizzazione ed uso dei prodotti. Quali sono gli obiettivi generali dell'ergonomia e chi beneficia del suo apporto?

  1. Adattare il lavoro alle esigenze psico-fisiche dei lavoratori
  2. Ottimizzare l'interazione e quindi la compatibilità uomo-ambiente dal punto di vista fisico, cognitivo e sociale per rispettare le limitazioni psico-fisiche dell'uomo e potenziarne le capacità operative

L'ergonomia è quindi positiva:

  • Per il lavoratore perché aiuta a prevenire malattie del sistema muscoloscheletrico e lo stress psichico
  • Per l'azienda
perché migliorare il benessere psichico, gestionale e relazionale aumenta la produttività; inoltre riduce i costi dovuti all’assenza per malattia; • per lo stato, perché riduce i costi del sistema sanitario; - In cosa consiste la valutazione e la prevenzione del rischio da DMS di cui si occupa l'ergonomia fisica? L’ergonomia fisica si occupa principalmente di: • valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico lavoro-correlato; • prevenzione dei DMS da sovraccarico biomeccanico lavoro-correlati; - . Quali sono le conseguenze dei DMS lavoro-correlati a livello sociale ed economico? «Le conseguenze dei DMS sono pesantissime, da un punto di vista sociale ed economico, per i lavoratori, ai quali procurano sofferenza personale e possibile riduzione di reddito; per i datori di lavoro, perché riducono l’efficienza aziendale; per il Paese, perché incidono sulla spesa sanitaria e previdenziale»; - . Quali sono gli

Aspetti salienti della direttiva europea 90/269/CEE:

La 90/269/CEE stabilisce "prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative alla movimentazione manuale di carichi..." (Art. 1) che per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli comportano tra l'altro rischi dorso-lombari per i lavoratori (Art. 2).

Inoltre, richiama il datore di lavoro ad adottare "le misure organizzative necessarie [...] per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori" e "Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie [...] allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, in base all'allegato I" (Art. 3).

- Qual'è la differenza tra infortunio sul lavoro e tecnopatia, e tra tecnopatia "classica" e DMS

lavorocorrelati?si distingue dall'infortunio sul lavoro perché l'infortunio si verifica in modo tendenzialmente immediato che incide istantaneamente e in modo traumatico sulla salute del lavoratore (la così detta causa violenta), mentre la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l'esposizione ad un fattore nocivo.

I DMS lavoro-correlati, a differenza delle malattie professionali per le quali è riscontrabile una causa-effetto diretta tra un agente nocivo e la malattia, sono definiti come "malattie a eziopatogenesi multifattoriale" (cioè fattori di rischio endogeni ed esogeni coesistono) in quanto riscontrabili anche nella popolazione non esposta e causate, secondo la letteratura medica, da ulteriori fattori extra-lavorativi.

In cosa consiste la ricerca del NIOSH del 1997 e come si lega al concetto di origine multifattoriale dei DMS lavoro-correlati? Nel 1997 il NIOSH ha effettuato una revisione di oltre 600 studi epidemiologici.

mostrando 3 livelli di evidenza (forte evidenza, evidenza, evidenza insufficiente) tra determinati fattori di rischio e DMS in determinati distretti del sistema muscolo-scheletrico (collo, spalla, gomito, polso e mano, rachide lombare). - Spiegare anche graficamente quali sono e in cosa consistono le variabili che caratterizzano i 4 agenti fisici identificati da EU-OSHA Definire i DMS da sovraccarico biomeccanico lavoro-correlati. Sono dovuti principalmente all'esposizione occupazionale del soggetto come causa principale. - Quali sono gli aspetti salienti del Titolo V del DL/1994? Titolo V "Movimentazione manuale di carichi" (MMC), che ci interessa per i DMS da sovraccarico biomeccanico rachide lombare. Titolo V In sintesi (aspetti salienti) - si definisce cosa si intende per movimentazione manuale dei carichi e di lesioni dorso-lombari (art. 47); - si definiscono gli obblighi del datore di lavoro per la prevenzione e la sorveglianza del rischio (art. 48); - sidefinisce l'obbligo del datore di lavoro ad informare i lavoratori sul rischio (art. 49); Percorrere brevemente l'iter normativo italiano in materia di sicurezza sul lavoro si può suddividere in tre principali periodi, cui corrispondono altrettanti approcci regolatori: - prima fase: ante DL 626/1994 - seconda fase: DL 626/1994 - terza fase: DL 81/2008 In che maniera il DL 81/2008 indica di valutare il rischio di esposizione a vibrazioni meccaniche? Il livello di esposizione alle vibrazioni meccaniche può essere valutato mediante l'osservazione delle condizioni di lavoro specifiche e il riferimento ad appropriate informazioni sulla probabile entità delle vibrazioni per le attrezzature o i tipi di attrezzature nelle particolari condizioni di uso reperibili presso banche dati* dell'ISPESLo delle regioni o, in loro assenza, dalle informazioni fornite in materia dal costruttore delle attrezzature. Quali sono le differenze rilevanti tra DL626/1994 e DL 81/2008 in materia di ergonomia fisica? Nel DL 81/2008 si specifica che il datore di lavoro è obbligato a valutare le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro anche in fase di progettazione. Altra differenza sostanziale molto importante risiede nell'art. 169 su "Informazione, formazione e addestramento" dove si specifica al comma 2 che il datore di lavoro ha l'obbligo di addestrare il lavoratore sulle modalità di movimentazione corretta del carico. Altra differenza sostanziale molto importante risiede nell'art. 168 e nel relativo Allegato XXXIII. In particolare il legislatore dice espressamente che per la valutazione del rischio da MMC bisogna riferirsi alle norme tecniche di cui all'Allegato XXXIII. - Che cos'è l'elenco delle malattie professionali italiano e che scopo ha? L'elenco delle malattie professionali è stato imposto dal legislatore con l'articolo 139 del testo unico delle leggi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il suo scopo è quello di identificare e riconoscere le malattie che possono essere causate o aggravate dal lavoro, al fine di garantire la tutela della salute dei lavoratori e fornire loro i diritti e le tutele previste dalla legge.

Disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato come adeguamento alle raccomandazioni della Comunità Economica europea. L'elenco è composto dalle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, cioè lo scopo del legislatore era di strutturare e parametrizzare il più possibile le denunce per DMS lavoro-correlate; l'elenco delle malattie professionali raggruppa le malattie in base alla relazione tra insorgenza della malattia ed esposizione a determinati agenti fisici:

  • LISTA I: malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità;
  • LISTA II: malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità;
  • LISTA III: malattie la cui origine lavorativa è possibile;

Come riassumeresti il parere del direttore generale dell'INAIL del 2006 in merito ai DMS lavoro-correlati?

I DMS possono avere insorgenza multifattoriale.

e latenti ed essendo patologie croniche o genetiche odipende

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Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vicio16 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ergonomia dell'esercizio fisico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Scienze Storiche Prof.