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7. DA CONDIZIONI DI LAVORO DIFFICILI AD UN AMBIENTE DI LAVORO ATTRATTIVO:
Sviluppo dell’attività artigianale in un ambiente pulito e altamente connesso (caso TESLA)
RISCHI/SFIDE:
SVILUPPO DI COMPETENZE: È necessario che ci siano competenze perché molte delle
tecnologie analizzate sono nuove ed è necessaria nuova formazione. Un responsabile dei SI oggi non
può ignorare i benefici della stampa 3D. Quindi il primo tema è della formazione/educazione! perché
se non conosco la stampa 3D non potrò mai utilizzarla nella mia azienda. L’industria 4.0 sta portando
alla nascita di nuove figure tra cui i data-scientist che è uno scienziato del dato. Ci sono troppi dati—
> overload informativo quindi serve qualcuno che li analizzi per prendere decisioni.
Chi pilota i droni è una figura professionale nuova.
FLESSIBILIÀ LAVORATIVA: perché cambiano le condizioni di lavoro; il posto di lavoro è
sempre più accogliente e occorre essere pronti a questa rivoluzione a livello organizzativo.
EVOLUZIONE SKILLS: è la somma dei primi due. Nuova qualificazione dei compiti (nuovi
strumenti, task e metodologie) Anche chi organizza il lavoro deve capire che i task cambiano—> i
task ripetitivi li faranno le macchine gli uomini faranno solo quelli creativi orientati al cliente che
richiedono organizzazione e pianificazione
Poi ci sono quelle ingrigite che sono molto più verticali a differenza delle altre tre che sono più dei
manager che devono riorganizzare i task, formare e formarsi
CYBER SECURITY: c’è il tema della sicurezza dobbiamo proteggere i dati
AMBIENTE LEGALE E STANDARD: oggi c’è un vuoto normativo su queste cose e bisogna
quindi presidiarle e sviluppare infrastrutture comuni
I ROBOT SOSTITUIRANNO GLI UOMINI?
Molti lavori a rischio automazione
emergeranno nuove professionalità: (data scientist e data management)
Il saldo sarà positivo o negativo?
Per le commesse indubbiamente l’industria 4.0 è una catastrofe. I lavori alienanti verranno fatti dai robot per
cui occorre stare alla larga dai lavori routinari.
COMPETENZE/SKILLS: IL PROBLEMA FORMAZIONE
Il 76% delle imprese non ha ancora fatto attività di formazione su industria 4.0 solo il 6% fa corsi
specifici sull’industria 4.0
UK, Germania, Francia e Olanda hanno fatto iniziative per sviluppare l’industria 4.0. Tutti i governi
dei paesi industrializzati hanno avviato meccanismi di incoraggiamento di questo processo perché
ne hanno capito le potenzialità.
Nel maggio 2016 Renzi ha fatto interventi e pianificazione che avevano per oggetto l’industria 4.0 e
il CIO deve capire cosa attua il governo
IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 (2017-2020)
DIRETTRICI CHIAVE:
Investimenti innovativi:
- incentivare gli investimenti privati su tecnologia e beni dell’industria 4.0 (droni, stampanti 3D)
- aumentare le spese private su ricerca sviluppo e innovazione
- rafforzare la finanza a supporto delle industrie 4.0
competenze:
- diffondere la cultura dell’industria 4.0 attraverso le scuole digitali e l’alternanza scuola-lavoro
- sviluppare le competenze dell’industria 4.0 attraverso istituti tecnici superiori dedicati e attraverso
percorsi universitari
- potenziare i cluster e dottorati
- creare:
competence-center= realtà che fanno riferimento ad alcune università italiane con l’obiettivo di
intensificare le relazioni tra ricerca e industria
Digital innovation Hub= centri che si dovranno costituire sul territorio per aiutare le pmi italiane
nella trasformazione verso l’industria 4.0:
governance e awareness:
- sensibilizzare sull’importanza dell’industria 4.0 e creare la governance pubblico-privata.
DIRETTRICI DI ACCOMPAGNAMENTO:
infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete (piano a banda larga) anche nelle
campagne del SUD in cui, invece, non c’è copertura ma è presente vecchia ADSL
strumenti pubblici di supporto:
- garantire gli investimenti privati
- supportare i grandi processi di investimento
- rafforzare il presidio di mercati internazionali
- supportare lo scambio salario-produttività attraverso la contrattazione decentrata aziendale
INCENTIVI INVESIMENTO: super ed iperammortamento
è qualcosa che deve sapere il CIO perché ha impatti fortissimi sul bilancio
Proroga del superammortamento con aliquota al 140% per i beni strumentali nuovi e potenziamento
inserendo beni immateriali strumentali (software) funzionali alla trasformazione in chiave Industria
4.0. Se compro un software di fatturazione non rientra nell’industria 4.0 mentre se compro un
software che mi permette di gestire un macchinario a distanza allora quel bene lo posso
ammortizzare al 140%
Aliquota da 140 a 250% (iperammortamento) per investimenti in beni materiali strumentali nuovi
(macchine intelligenti e interconnesse) funzionali alla trasformazione in chiave Industria 4.0. Si
intendono hardwere; la stampante ad inchiostro non è una tecnologia dell’industria 4.0 per cui non
posso ammortizzarla al 250%. Il drone invece si.
Hanno fatto una lista con requisiti restrittivi ed una macchina deve avere 2 requisiti per rientrare:
TOUCH
COMANDABILE VIA INTERNET: quindi robot connessi ad internet e non solo robot della
3°rivoluzione industriale.
DA INDUSTRIA 4.0 AL PIANO «IMPRESA 4.0» (SETTEMBRE2017)
Allargamento al settore dei servizi: il piano “industria 4.0” di Renzi aveva il difetto di non
coinvolgere le imprese di servizi che sono il settore trainante
Conferma incentivi di credito d’imposta, super e iperammortamento (forse con aliquote
ridotte) il superammortamento rimane l’iperammortamento forse rimane ma con aliquota
inferiore. Occorre aspettare il decreto attuativo del nuovo piano che sta per uscire.
Avvio CompetenceCenter: centri dove imprese e laboratori privati o legati a università sviluppano
progetti tecnologici da sperimentare nelle aziende (supporto a start-up). Nel vecchio piano non è
stato fatto niente di tutto questo!