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TRASGRESSIONE E REGRESSIONE

Trasgressione

Una trasgressione è un innalzamento relativo del livello marino che può avvenire per:

 Un contemporaneo innalzamento del livello marino e subsidenza della superfice

deposizionale;

 Subsidenza della superfice deposizionale (costa) ed un livello marino stazionario;

 Innalzamento del livello marino e contemporanea stabilita della superfice deposizionale;

 Un abbassamento del livello marino accompagnato, pero, da una subduzione dell’iniziale

superfice deposizionale più elevata.

Tutte queste tipologia causano l’avanzamento del mare sulle terre, che sono state per un

determinato periodo di tempo emerse, e su cui si tendono a depositare nuovi sedimenti.

La trasgressione è facilmente individuabile perché essa comporta la deposizione di sedimenti

marini sub-orizzontali al di sopra di sedimenti continentali attraverso una serie di onlap il cui punto

d’appoggio si sposta progressivamente verso terra.

Si riconosce, inoltre, perché alla base della trasgressione si tendono a depositare sedimenti più

grossolani, quali conglomerati e brecce, che sono in parte originati dall’azione del moto ondoso

sulla costa. Questi conglomerati trasgressivi saranno costituiti da ciottoli di varia dimensione, già

situati presso la costa, e si troveranno sedimentati con una tipica gradazione diretta sia

verticalmente che orizzontalmente.

La sequenza di facies è costituita da una facies pelitica alla base, deposta in aree relativamente

profondi, cui gradualmente si sovrappongono facies sempre più grossolane di ambienti litorali e

costieri costituiti da conglomerati che passano poi gradualmente ad arenarie. Segue ad essi,

attraverso un contatto netto, un ritorno alla facies pelitica che indica il passaggio tra trasgressione

e quella successiva. Il contatto trasgressivo

nella carte geologiche, in

pianta, è facile da

individuare in quanto esso

tende a troncare di netto

gli altri contatti siano essi

erosivi, stratigrafici

oppure legati ad un

eteropica di facies. 11

PRINCIPI STRATIGRAFICI 09/02/2016

Regressione

La regressione, a differenza della trasgressione, è un abbassamento relativo del livello del mare

rispetto all’iniziale superfice deposizionale. Puo verificarsi per:

 Abbassamento del livello marino contemporaneamente ad un sollevamento della superfice

deposizionale;

 Abbassamento del livello marino accompagnato da una stabilita della superfice

deposizionale.

 Stazionamento del livello marino accompagnato, pero, da un sollevamento della superfice

deposizionale;

 Innalzamento del livello marino e contemporaneo sollevamento, molto più intenso, della

superfice deposizionale.

Essa è indicata da un brusco o graduale spostamento verso largo degli onlap costieri.

Alla pari della trasgressione, anche in questo caso, si tende ad originare un conglomerato che,

pero, a differenza dell’altro, presenta un a gradazione inversa.

Infatti la successione in questo caso è costituita da peliti basali, deposte in ambienti marini

profondi, seguiti da sedimenti più grossolani quali arenarie che passano con una gradazione

inversa a conglomerati. 12

PRINCIPI STRATIGRAFICI 09/02/2016

PRINCIPALI TIPI DI CONTATTI 13

TETTONICA 09/02/2016

TETTONICA

Faglie

Una faglia è una frattura, manifestata in un corpo roccioso, in cui si assiste al movimento reciproco

dei due blocchi lungo un piano inclinato di oltre 45°.

In una fagli si riconosco vari elementi:

 Piano di faglia: superficie lungo la quale avviene lo spostamento;

 Linea di faglia: intersezione del piano di faglia con la superficie topografica;

 Lembi di faglia: i due blocchi separati dalla faglia;

 Rigetto: entità dello spostamento avvenuto tra i due blocchi.

Esistono diversi tipi di faglie in base al movimento dei due blocchi:

 Faglia diretta: faglia con movimento verticale. Si riconosce perché il piano di faglia

immerge verso il blocco ribassato e si genera per forze distensive.

 Faglia inversa: faglia sempre con movimento verticale. Il piano di faglia, questa volta,

immerge verso il blocco rialzato e si genera per forze compressive.

 Faglia trascorrente: faglia con movimento esclusivamente orizzontale.

Nel caso di faglie dirette e inverse si riconosco anche il tetto, blocco che sta sopra, e il letto, blocco

che sta sotto.

Poi vi sono delle faglie trasformi che si muovo secondo un movimento orizzontatale, ma si

differenziano dalla altre in quanto si impostano in zone di contatto tra placche. Esso solitamente si

14

TETTONICA 09/02/2016

dispongono in maniere trasversale alle dorsali oceaniche interrompendone la loro propria

continuità.

Una faglia può essere riconosciuta nel terreno direttamente attraverso l’analisi di alcuni fattori

evidenti, quali:

 brecce di frizione: sono brecce prodotte in seguito alla frizione dei due blocchi di roccia, e

sono costituite da materiali per lo più grossolani ed a spigoli vivi. Queste brecce

accompagnano in maniera generale la linea di faglia e quando sono molto cementate

possono dare origine ad un muro di faglia.

 Specchi di faglia: sono le superfici di scorrimento che presentano una tipica striatura

causata dall’attrito, che rappresentano generalmente la superfice di faglia.

 Contatto tra litologie differenti che prima dello sforzo tettonico non si trovavano in

contatto.

 Sulla carta da contatti diritti che tagliano in maniera secca le varie curve di livello. 15

TETTONICA 09/02/2016

Pieghe

Le pieghe sono deformazioni duttili (plastiche) di masse rocciose stratificate con giacitura,

inizialmente, sub-orizzontale che in seguito a forze compressive ne causano la caratteristica

curvatura.

In una piega si riconoscono vari elementi:

 Cerniera(b): area con minor raggio di curvatura;

 Fianchi (c): le superfici laterali della piega che convergono nella cerniera;

 Linea di cerniera (d): linea che unisce i punti di massima curvatura;

 Piano assiale (f): il piano che contiene tutte le linee di cerniera.

 Asse della piega (a): intersezione tra la superfice piegata e il piano assiale;

 Creste: il punto più alto rispetto alla linea orizzontale di riferimento.

In base all’elemento preso in esame si possono riconoscere vari tipi di pieghe. Se si considera il

punto di vista geometrico possiamo avere:

 Antiforme: la piega con la concavità rivolta verso il basso in cui i fianchi della piega tendo

ad immergersi in maniera divergente.

 Sinforme: la piega che presenta la concavità rivolta verso l’altro e in fianchi, visti in pianta,

immergono in maniera convergente. 16

TETTONICA 09/02/2016

Se invece, consideriamo il punto di vista stratigrafico possiamo avere:

 Anticlinali: piega in cui si possono osservare, in una carta geologica, nel nucleo formazioni

più antiche e man mano che ci dirigiamo verso i fianchi formazioni sempre più recenti.

 Sinclinale: piega in cui si possono ritrovare gli strati più giovani in prossimità del nucleo

mentre quelli più antichi ai fianchi.

Per cui si possono avere: antiformi anticlinali (a), antiformi sinclinali (b), sinformi sinclinali (c),

sinformi anticlinali (d).

Infine in base alla posizione del piano assiale la piega può essere:

 Simmetrica o diritta (B): quando il piano assiale è verticale e quindi i due fianchi sono tra

loro simmetrici.

 Asimmetrica o inclinata (C): pieghe in cui fianchi sono asimmetrici, ovvero si immergono in

direzioni opposte, ma con angoli tra loro differenti.

 Rovesciata (D): quando i fianchi immergono entrambi nella stessa parte e perciò uno ha

superato la verticale.

 Coricata (E): piega in cui sia il piano assiale che i fianchi sono suborizzontali. 17

TETTONICA 09/02/2016

In base alla deformazione che subiscono le rocce stratificate si possono definire due categorie

principali di pieghe:

 Pieghe concentriche (B): in cui gli starti nel corso del piegamento mantengono inalterato il

loro spessore originario lungo tutta la superfice piegata.

 Pieghe simili (C): pieghe in cui gli strati presentano variazione di spessore lungo la

superfice piegata.

Le pieghe sono generalmente accompagnate da strutture minori che si producono durante la

deformazione, quali le striature di frizione (slickensides) che ci indicano il senso di movimento. 18

TETTONICA 09/02/2016

a) Pieghe Faglie

Come è facile immaginare sono una via di mezzo tra pieghe e faglie.

b) Falda di Ricoprimento

Struttura di grande estensione formata da masse rocciose che hanno subito una forte traslazione

orizzontale e che si trovano in sovrapposizione tettonica sui terreni del substrato. Quindi i terreni

più antichi sovrastano sempre quelli più recenti.

Klippen: chiamati anche “scogli tettonici “sono residui di coltre di rivestimento originati dall’azione

erosiva.

Finestra tettonica: strutture analoghe ai klippen, con la differenza che l’erosione ha scavato

all’interni della coltre fino a raggiungere il substrato. 19

TETTONICA 09/02/2016

c) Pieghe non Compressive

Vi possono essere anche pieghe originate da fenomeni non legati a compressione ma originate da

fenomeni gravitativi profondi o da fenomeni di slumping. Essi si verificano nelle scarpate

continentali quando dei sedimenti fangosi tendono a scivolare, spinti dalla gravità, e a formare

delle ondulazioni che successivamente verranno ricoperti da ulteriore sedimenti. Gli slumping visti

in sezione prendono l’aspetto di pieghe.

Flyysch

I flysch sono i classici sedimenti torbiditici, costituiti tipicamente da alternanze cicliche di livelli di

arenaria, di argilla o marna e di calcare pelagico. Sono tipiche di ambiente marino profondo e si

accumula in bacini di avanfossa durante le fasi attive orogenetiche (sinorogenica). Questi flysch

derivano dall'erosione dell'orogene in corso di sollevamento.

Molassa

È un complesso sedimentario costituito da rocce sedimentarie clastiche, di carattere post-

orogenico. I sedimenti molassici descritti più comunemente nella letteratura geologica sono

arenarie poco cementate e quindi molto friabili, solitamente mal classate e spesso immature, e

con stratificazione non sempre ben definita. Entro una molassa sono presenti associati diversi altri

litotipi, come conglomerati, peliti e marne. Tutti questi sedimenti clastici molassici derivano dallo

smantellamento dell’orogene ormai inattivo.

Le molasse si accumulano, infatti, nelle avanfosse, colmandole interamente, durante la fase

postorogenica, quindi in relativa stati tettonica.

L'ambiente deposizionale in questo caso è da marino marginale (costiero e deltizio) fino a

continentale. 20

TETTONICA 09/02/2016

Olisotliti

Frammenti di varie dimensioni che si presentano intercalati all’interno di formazio

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
48 pagine
SSD Scienze della terra GEO/04 Geografia fisica e geomorfologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eliapit90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Rilevamento geologico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Costamagna Luca Giacomo.