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I sistemi di difesa utilizzano:
-il meccanismo di antagonismo/complementarietà: quando un muscolo
della statica, che ha funzione tonica, si trova stirato ad una delle sue
estremità e in una delle sue fisiologie, tenderà sempre, per riflesso antalgico
e per mantenere la funzione antigravitaria, a recuperare la lunghezza in
un’altra fisiologia. Il muscolo vinto si allea al vincitore e insieme compiono
la postero-flessione, aggravando la pressione articolare.
Es: multifido. Se il multifido è di giusta lunghezza, la colonna è orientata
correttamente. Nella patologia se uno dei due è retratto, per estendere la
colonna si ha anche una rotazione.
-la propagazione: ogni deviazione ossea si fissa a livello di ogni
segmento per mezzo dei muscoli antagonisti-complementari. Il
muscolo 3 si accorcia in seguito alla tensione vittoriosa del
muscolo 1 e alla tensione vinta del muscolo 2. Il muscolo 3 si fissa
in retrazione.
Sui segmenti quindi agiscono vari muscoli: quello vincitore
(retratto) che porta i segmenti in una determinata posizione, quello vinto (allungato) perché la nuova
posizione dei segmenti allontana la sua origine e inserzione, quello approfittatore (retratto). Dobbiamo
lavorare quindi su tutti i muscoli e anche sui segmenti mantenendo una posizione: si guarda l’allungamento
muscolare e la posizione ossea.
Se il pz ha dolore nella seduta non si fanno posture in carico (aumenta il tono, è propriocettiva.), ma in scarico
(è analgesica). Se il pz ha dolore da seduto, lo tratto in un’altra postura. Se il pz non ha dolore da seduto
posso trattarlo così.
Ci vuole tanto tempo per fare una postura. 26
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Il protocollo di correzione per agire sugli effetti dell’aumento del tono consta di varie fasi:
1. Decoaptazione generale (trazione della nuca),
2. Correzione passiva dei segmenti ossei e bilanciamento in derotazione (scoliosi),
3. Lavoro isometrico nelle posizioni sempre più eccentriche del muscolo vincitore (quindi retratto),
4. Mantenimento della posizione corretta attraverso il muscolo vinto dinamico (lo accorcio e lo rinforzo),
5. Evoluzione verso la globalità, correzione degli altri compensi.
I metodi per ottenere l’allungamento sono:
-Flouage: è la capacità che ha un corpo elastico di allungarsi definitivamente al di là del limite precedente. La
lunghezza è proporzionale alla forza di allungamento e soprattutto al tempo di tenuta: una piccola forza
mantenuta a lungo determina un maggior effetto sul tessuto connettivo.
-Contrazione isometrica nella posizione di massimo allungamento (mantenere per 3 secondi): ogni miofibrilla
allunga il tessuto connettivo ad essa associato.
-Rinforzo muscolare attraverso la contrazione eccentrica.
Il processo riabilitativo è un processo di ri-apprendimento. Il processo è in funzione di alcuni fattori: delle
caratteristiche proprie del pz e della patologia, del tempo, di pratica delle attività terapeutiche svolte, ecc.
Il ri-apprendimento è possibile se il controllore (SNC) è informato in modo affidabile e preciso della
performance pianificata: è essenziale il ruolo delle informazioni di feedback.
Trattamento:
1-Esame posturale e delle retrazioni: si effettua in stazione eretta con talloni vicini e piedi divergenti circa
15°, sguardo orizzontale. Il paziente va osservato:
-anteriormente:
-atteggiamento del capo,
-direzione clavicola,
-torace (blocchi inspiratori),
-rotazione interna delle braccia,
-triangolo della taglia,
-livello delle SIAS,
-ginocchia,
-piedi.
-di profilo:
-allineamento dell’occipite con dorso e sacro,
-dorso (cifosi o dorso piatto),
-lordosi lombare,
-bacino (orizzontale o verticale),
-ginocchia.
-posteriormente:
-atteggiamento del capo,
-nuca,
-spalle e scapole,
-dorso,
-triangoli della taglia (simmetrie),
-lordosi (anche diaframmatica),
-rotazione delle ginocchia,
-appoggio avampiede e retro-piede. 27
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-eventuale esame in posizione seduta con piedi avanti.
-esame in piedi con flex anteriore del tronco.
In base alla morfologia anteriore e posteriore, il pz si classifica in:
Ragazzina timida: Tarzan:
• Testa anteriorizzata, nuca rettilineizzata • Testa posteriore, nuca corta dentro le spalle,
• Ipercifosi (tendine del diaframma) iperlordosi
• Iperlordosi (ileo-psoas) • Rettilineizzazione o inversione della cifosi
• Antiversione del bacino (ileopsoas e adduttori • Iperlordosi lombare(spinali) o rettilineizzazione
pubici) o inversione (ischiocrurali)
• Ginocchia valghe (tibiale ant.), intraruotate • Retroversione di bacino (ischio-crurali)
(adduttori) • Ginocchia vare (tibiale post), recurvatum
• Piedi piatti, calcagno valgo e in pronazione (tricipite surale e ischio-crurali), flesse
• Piedi cavi, calcagni vari
Si hanno le seguenti famiglie di posture con le relative catene interessate:
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2-Scelta delle posture: (vedi tabella)
Con l’esame delle retrazioni valuto quale catena muscolare è più retratta, per poter scegliere una postura in
apertura o in chiusura di angolo coxo-femorale.
Ci sono catene che si trattano in tutte le famiglie di posture e sono: la catena anteriore del braccio, la catena
inspiratoria e la catena laterale dell’anca.
Per gli arti superiori si possono scegliere posture a braccia chiuse o a braccia aperte.
Il trattamento inizia con la postura in cui il paziente ha segnalato dolore, poi si conclude anche con le altre.
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3-Esecuzione delle posture:
-Rana al suolo: •Catene istituzionali:
-Anteriore delle braccia,
-Laterale dell’anca,
-Inspiratoria.
•Specifiche:
-Antero-interna dell’anca,
-Superiore di spalla.
-Rana in aria: •Specifiche:
-Catena posteriore,
-Catena inspiratoria,
-Superiore delle braccia.
-Ballerina:
-In piedi al centro: 30
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13.01.2017 (Lezione Pratica)
La valutazione
Quando si tratta il pz si posiziona prima la testa, poi a scendere fino al tronco, poi gli arti superiori e infine
quelli inferiori.
1-Esame posturale:
-anteriormente: pz con piedi aperti alla distanza del mio piede.
-Capo: linea degli occhi, bocca, linea naso-mento-sterno, vedere eventuale inclinazione o rotazione
del cranio (SCM: atteggiamento rotazione controlaterale e flessione per retrazione SCM, con problemi alla
cervicale alta; GESU’: flessione e rotazione omolaterale per retrazione di trapezio e scaleni, per problemi alla
cervicale bassa, con di solito compensi del capo sulla C1).
-Orizzontalità delle clavicole: retrazione SCM? Trapezio? Scapola mal-posizionata??, profilo dei
trapezi, sterno incavato/alto (attenzione a profilo osseo o muscolare), triangolo della taglia (scoliosi?),
rotazione dell’omero (prendere il riferimento con le dita o la mano per vedere l’eventuale intrarotazione
creando un asse).
-Altezza ali iliache: con le mani di taglio (Rotazione del bacino? Rotazione della colonna? Eterometria?
Retrazione dello psoas?).
-Ginocchia (valgo, varo, recurvato).
-Appoggio del piede (tallone, volta-arco plantare, avampiede appoggio 1-5^ metatarso).
-lateralmente:
-Orizzontalità dello sguardo (retrazioni sub-occipitali? Questo si ha quando c’è iperlordosi cervicale
oppure la rettilineizzazione e poi estensione rachide superiore).
-Colonna (rettilinea/accentuata).
-Capo (anteriore/posteriore).
-SIAS e SIPS (mettendo un dito si vede se sono su una linea orizzontale. La SIPI è circa 2,5cm sotto la
SIPS. Se la linea tra la SIAS e la SIPI è orizzontale, il bacino è quasi retroverso e va bene, mentre se è inclinata
indietro è retroverso, se è 5° inclinata in avanti va bene, ma se troppo in avanti è antiverso).
-Bending anteriore dell’anca: vedere quanto flette di lombare e quanto di anca, cosa succede alla
caviglia (attenzione alla trazione posteriore muscolare).
Quindi bisogna vedere cosa non va nella catena posteriore in flessione:
-prima si mette il pz seduto con le gambe estese e anche flesse (in long sitting): si chiede di tenere il tronco
a 90° e deve dire se ha tensione o dolore, prima con le punte in flessione plantare e poi in flessione dorsale:
in questo modo si valuta il gastrocnemio.
-poi si rifà facendo la stessa cosa ma a ginocchio flesso per il soleo.
-in seguito si chiede di flettere le ginocchia e addurre le cosce: si testano i pelvitrocanterici (piriforme e glutei).
Quello che cambia è com’è la curva, il movimento alla lombare e i sintomi. Bisogna scegliere su cosa lavorare
e mettere in scala i muscoli su cui lavorare prima e quelli su cui lavorare dopo.
Se c’è dolore, ha la priorità su qualsiasi tipo di scelta. In scala abbiamo: dolore, poi fastidio, poi compenso. Si
sceglie in base alle x messe sulla tabella nella colonna dei punti di riequilibrio in 1 (compenso), 2 (fastidio) o
3 (dolore)x. È una colonna importante perché ci fa lavorare sul problema del pz).
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-posteriormente:
-Nuca.
-Colonna: vedere come sono le curve, spalle, linea del trapezio, scapole (arrotolate (retrazione del
piccolo pettorale)/elevate. Mettendo le mani sopra valutare il movimento della scapola), sacro (verticale,
normale, orizzontale. Si mette una mano per capire com’è. Se è orizzontale: massa comune retratta che tira
in su il sacro. Movimento a forbice della sacroiliaca: attenzione! Avviene quando il bacino è retroverso e il
sacro orizzontale: retrazione ischio. Vale anche nelle altre combinazioni.).
-Ginocchia (rotazione interna/esterna del femore).
-Appoggio del tallone.
2-Esame delle retrazioni a 6livelli:
-cervicale (anteriore/posteriore): Se ho la cervicale coi suboccipitali retratti metto la x su posteriore,
ma se si ha anche il capo anteposto devo metterla anche su anteriore.
-torace,
-lombare: Se si ha lordosi lombare accentuata il problema è anteriore. Se ho rettilineizzazione il
problema è posteriore. Spesso sono entrambi se si ha la lordosi diaframmatica e la rettilineizzazione.
-bacino,
-ginocchia: Il ginocchio se valgo è anteriore per retrazione degli adduttori, se varo è posteriore per il
gastrocnemio. Nel varo e recurvato è tutti e due: rotazione di tibia e femore accentuati che non mantengono
in linea l’articolazione sulla linea tra anca e piede, ma va posteriormente per le grandi tensioni (articolazione
verso la rotazione che è la terza fisiologia).
-piedi: Se il tallone va medialmente è anteriore, se no viceversa (se sono diversi tra dx e sx si sceglie
quello che prevale, perch