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CONTRAZIONI MUSCOLARI
Si dividono in: contrazioni statiche e dinamiche
CONTRAZIONI STATICHE
Le contrazioni statiche, per definizione, sono contrazioni dove ci sono grandi tensioni muscolari. Per cui queste tensioni muscolari non le inserirei nella prima fase dell'educazione. Deve essere inserita nel tempo, quando abbiamo una risposta sotto l'aspetto del tono trofismo dei muscoli della parte lesa che hanno raggiunto una situazione accettabile.
Per cui la contrazione isometrica, che avviene quando il muscolo si accorcia senza modificare la sua lunghezza in risposta di un carico importante. Quindi gli esercizi isometrici sono esercizi statici dove abbiamo un aumento della tensione muscolare senza provocare un movimento, quindi la lunghezza del muscolo rimane costante. Quindi esercizi che sembrano apparentemente semplici che il paziente deve effettuare con attenzione. Se io posso fare esercizi semplici con relativa forza muscolare e relativo carico in realtà non sto facendo quella
Tipologia di esercizio, ovvero ho difficoltà a modulare il carico in relazione ai potenziali di carico del mio muscolo. Per cui, nei primi giorni della riabilitazione, io starei molto attento a farlo. Es. potenzialità del muscolo 10 kg, carico 10 kg è una situazione statica che potrebbe essere la mia massimale. All'inizio della rieducazione le potenzialità del muscolo saranno state complicate a 500 grammi. Ma come lo saprete mai che sono realmente 500 grammi? Per cui dobbiamo stare attenti a modulare un carico adeguato alle potenzialità del muscolo periodo per periodo. Questi rapporti di carico relativi al muscolo, in acqua diventano ancora più difficili da modulare. Forse non è il caso di andare a cercare grandi carichi che sono al limite delle potenzialità del muscolo del paziente.
Contrazioni Dinamiche: avranno poche ripetizioni, poco carico, poca velocità all'inizio, per poi avere una stabilità incrementale.
successivamente.Tra le contrazioni dinamiche abbiamo:
- isotoniche
- axotoniche
- isocinetiche
- pliometriche
ISOTONICA
Avviene quando un muscolo si allunga o si accorcia per spostare un carico che rimane costante per tutta la durata del periodo di accorciamento. Essa è divisa in due fasi:
La fase concentrica è quella positiva intesa come lavoro positivo. Si ha quando il muscolo è in accorciamento.
La fase eccentrica è quella negativa, inteso come lavoro negativo. Si ha quando il muscolo resiste ad un allungamento. Quindi è la classica situazione in cui il muscolo si allunga. Es. se io, dovessi prendere un peso inizialmente faccio un lavoro concentrico perché accorcio. Quando ho un carico più pesante, il muscolo si allunga e lavoro in eccentrico.
Tenete presente che il movimento totale ha entrambe le fasi.
Nella fase concentrica, dobbiamo lavorare principalmente su una tipologia di contrazione concentrica completa.
seguita da una contrazione concentrica incompleta e lavorare nei metameri, spazialmente quando le articolazioni sono più vicine. Invece in quella eccentrica, dobbiamo fare una contrazione eccentrica completa seguita da una eccentrica incompleta e lavorare nello spazio dove i capi articolari sono più lontani possibili. Ho dimenticato inoltre che, la contrazione statica, spesso, viene usata in tutte le situazioni di rieducazione quando dobbiamo bloccare il segmento. Infatti, è un momento positivo da poter fare subito poiché riguarda tutti i muscoli della parte sana attorno alla parte compromessa.
ISOCINETICA
Si ha quando il muscolo è nel massimo sforzo per tutta la durata dell'esercizio. Accorciandosi a velocità costante. In realtà questa contrazione vi è la forza massima del muscolo dovuta allo spostamento dei capi articolari. In realtà questa contrazione è permessa da macchinari isocinetici che permettono, evidentemente
questa risposta muscolare. Per quello che riguarda i movimenti isocinetici, questo tipo di potenziamento è molto adatto ad aumentare la forza muscolare, quindi generare una forza massimale. È chiaro che i distretti muscolari per questo tipo di contrazione non sono tutti i muscoli del nostro corpo. Perché non tutti possono fare quella determinata contrazione. L'allenamento isocinetico a pari di "appropriati" porta benefici nella rieducazione post operatoria. Questi macchinari possono portare un'ampiezza e un recupero del movimento muscolare. Mi raccomando anche qui, cercate di comprendere la parola "appropriati". Poiché la tipologia di movimento va plasmata sul paziente. Comunque sia, l'allenamento isocinetico è uno dei pochi movimenti dove noi possiamo mantenere alte velocità di contrazioni muscolari ripetute nel tempo. Pensate ad un ciclista, quando riesce a mantenere velocità massime. Se voidovestemantenere velocità di contrazione in una corsa o con i pesi avreste dei limiti, mentre con i macchinari siamo in grado di mantenerle notevolmente. AXOTONICHE La contrazione axotonica aumenta con l'accorciamento muscolare. L'esercizio axotonico, porta ad un accorciamento del muscolo e una variazione della forza sviluppata durante la contrazione in seguito a un progressivo aumento della resistenza si verificherà un aumento progressivo della forza durante l'esercizio. Ed è il tipico lavoro eseguito con gli elastici. E vi ricordo che questi elastici sono di colore diverso in base alla resistenza dell'esercizio di allungamento. Ovviamente la resistenza dell'acqua fa si che questa tipologia di esercizi viene un tantino variata. PLIOMETRICA La contrazione pliometrica, è una risposta elastica ad un delta spazio. È una contrazione concentrica esplosiva preceduta da una contrazione eccentrica. Consiste in pre-stiramenti che vanno asfruttare la qualità elastica nel mettere in sequenza una contrazione eccentrica con una concentrica esplosiva. Per cui, l'esempio classico non è il contro movimento ma dei saltelli a piedi pari con ginocchio bloccato. Se voi fate dei saltelli di fila, generate maggiore risposta concentrica esplosiva quindi siete in grado di avere delle prestazioni migliori. Il quarto/quinto salto è quello migliore di tutti. Sotto questo aspetto, gli elementi tecnici pre-muscolari diventano significativi. È chiaro che questa tipologia di esercizi, non si può assolutamente fare se si è debilitati! Perché sono un sovraccarico di tutte le strutture soprattutto quelle muscolari. È difficile da realizzare in acqua. Legge della lunghezza muscolare di Borrelli: l'accorciamento di un muscolo è pari alla metà della sua lunghezza. La lunghezza dei fasci callosi di un muscolo è dovuta all'accorciamento che un muscolo può.subire.Questa è una premessa generale.
Tabella Delle slide.
Prima condizione: abbiamo una contrazione concentrica completa seguita da una contrazione eccentrica completa. La lunghezza del ventre muscolare aumenta, lunghezza dei tendini diminuisce, lunghezza totale del muscolo non cambia. Il rom, ampiezza del movimento aumento. Intanto è l'unico movimento dove abbiamo l'ampiezza muscolare.
Seconda Condizione: contrazione concentrica incompleta seguita da contrazione eccentrica completa. Per cui, in questa situazione l'ampiezza del movimento diminuisce perché c'è una contrazione incompleta, lunghezza del ventre diminuisce, lunghezza dei tendini aumenta e la lunghezza muscolare aumenta. D'altra parte questo è un tipo di lavoro in eccentrica.
Quarta Condizione: contrazione concentrica completa seguita da contrazione eccentrica incompleta. Questo vuol dire che abbiamo diversificato la tipologia di contrazione. Il muscolo ha come ventre una
riduzione, i tendini non cambiano, ROM del muscolo diminuisce. Quarta condizione: Tutte e due le contrazioni sono incomplete. Quindi andremo a diminuire fortemente il ventre, la lunghezza dei tendini aumenta leggermente, la lunghezza totale del muscolo diminuisce e l'ampiezza del movimento diminuisce fortemente. Classica situazione in cui andiamo a volumizzare il muscolo. Le modificazioni morfologiche del muscolo sono in rapporto al lavoro in cui è sottoposto. In queste modificazioni, i cambiamenti più significativi, sono dovuti all'alungamento del tendine e del ventre muscolare. Per cui, un muscolo retratto dovrebbe essere sottoposto ad una funzione di allungamento quindi lavoro in eccentrica. Un muscolo in stiramento, in maniera opposta, deve essere trattato con un accorciamento del muscolo. Il muscolo privo di elasticità dovrebbe essere sottoposto ad una contrazione concentrica completa seguito da una contrazione eccentrica completa. Ridiamo così sia.elasticità che R.O.M articolare. Un muscolo da volumizzare ovviamente deve essere sottoposto a delle contrazioni di incompletezza. Es: se noi abbiamo (ed è una problematica molto grande) una patologia dove abbiamo una sostanziale decadimento della struttura ossea posso trattare il muscolo come prima? Direi di si! Posso trattarlo con la seconda condizione? Con molta attenzione! Perché se io ho un muscolo allungato da accorciare, in questo accorciamento mi tiro indietro l'osso che è abbastanza fragile! Per cui, dovrò farlo con molta attenzione. Però capite da soli che, se noi sbagliamo in termini qualitativi e quantitativi, facciamo dei danni! In questa condizione andremo ad inserire il concetto di residua, dobbiamo lavorare sul rom residuo. Andremo a lavorare sui limiti dell'elasticità. Con delle ripetizioni minimali. Le condizioni appena citate sono la sintesi della tabella presente nelle slide. (L'ipertrofia è un incremento)Delle dimensioni della fibra muscolare attribuire all'aumento del numero delle miofibrille. L'allenamento alla forza è l'incremento delle fibre muscolari sia lente che veloci. Il muscolo sovraccaricato si adatta ad un nuovo carico. L'allenamento della forza comporta a modificazioni cellulari aerobiche ed anaerobiche.
Il prof ha detto che tutto quello che è tra parentesi non lo chiede. È una curiosità nostra, un approfondimento.
In una scheda di valutazione devono essere indicate le ripetizioni, le sedute, i certificati medici, i dati personali comprese foto, file, e interviste. Ne parleremo la prossima volta.
Principi generali dell'attività in acqua:
- Il lavoro va finalizzato e impostato seguendo i tempi e i modi dell'esecuzione dei movimenti;
- Deve inoltre procurare tranquillità e sicurezza fondamentali per il perseguimento degli obiettivi rieducativi complessivi in relazione a:
- tipo di trauma;