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Il capitolo inizia con Consalvo e Lodovico che entrano a San Nicola e Consalvo viene inizializzato

a monaco (taglio di capelli e saio). Principalmente per studio e non per vocazione Consalvo si

abituò presto alla vita del monastero e non potevano mancare i suoi dispetti nonostante la bravura

nello studio. Frate Carmelo un monaco che da oltre 50 anni stava a San Nicola prese sotto la sua ala

Consalvo , ma l’unica vera utilità, per Consalvo, fu solo di avere qualcuno che si prendesse le

sgridate al posto suo. Un giorno si presenta a San Nicol ala famiglia Uzeda fatta eccezione per

Chiara col marito (causa: la gravidanza di Chiara non è andata a buon fine). In questa situazione

Consalvo fa la conoscenza della cugina Teresina, figlia di Raimondo e Matilde (nonché protagonista

de L’Illusione).

La vita nel convento avviene rispettando la legge di Michelasso: mangiare, bere e andare a spasso,

infatti molti frati uscivano la sera e rincasavano tardi dopo essere andati a trovare amici ed amiche.

Una sera di gioco Raimondo perse molti soldi giocando con i frati esattamente come altri padri di

famiglia, dunque vennero presi provvedimenti, poco efficaci in quanto dopo un breve periodo di

tranquillità ritornarono le sregolatezze. Don Blasco era tra i peggiori, aveva ben tre donne e molti

figli illegittimi, ma nonostante fosse risaputo pretendeva comunque delle belle case in affitto per le

sue signore insieme a del buon cibo. Ripreso nuovamente per questo suo comportamento don

Blasco si fece diavolo e subito dopo arrivò una notizia che fece infuriare don Blasco ancora di più:

l’Abate (la carica più alta nel monastero di San Nicola) cercava un successore e molti spinsero per

Lodovico il quale già in passato gli “rubò” la carica di Priore. Con un salto temporale arriviamo alla

settimana Santa, dove erano consuete e celebrazioni in Chiesa. Consalvo in una di queste

celebrazioni nota che Raimondo volgeva tutte le attenzioni ad Isabella Fersa invece che alla moglie

Matilde. Il giorno seguente durante la cerimonia Consalvo no vede Matilde ma solo lo zio

Raimondo con sottobraccio Isabella. Capitolo 7

Il capitolo ci presenta da subito Teresina, figlia di Raimondo e Matilde, bambina vanitosa e

dispettosa come il cugino Consalvo. Abbiamo anche una brevissima descrizione della sorella

minore di Teresina, Lauretta, una bambina molto cagionevole di salute e per l’appunto ci viene

presentata a letto a prendere medicine. Il padre Raimondo preferisce non curarsi né delle figlie né

della famiglia, passa le sue giornate con Isabella Fersa e Matilde, in una delle poche volte in cui lui

è in casa glielo fa notare, ma Raimondo sostiene che siano solo buone maniere. Inoltre Raimondo

spende molti soldi quando è con Isabella, anche soldi prestati (e mai restituiti) del fratello Giacomo.

Raimondo però nonostante avesse concluso gli affari si ostinava a rimanere in Sicilia senza tornare

nella sua amata Firenze. Matilde e Donna Mara Fesa (madre di Isabella) continuano ad avere dubbi

sul rapporto Raimondo-Isabella. Un giorno Raimondo andando alla residenza dei Fersa, notando

comunque la presenza di Isabella in casa, non venne fatto entrare perché la portiera sosteneva che

non ci fosse nessuno in casa e da qui la smania di Raimondo di vedere Isabella aumentò ancora. La

maggior parte della famiglia Uzeda non vuole mettersi contro Raimondo quindi nessuno si lamenta

del suo atteggiamento. Un evento però cambia di poco le carte in tavola, il matrimonio a Milazzo di

e stranamente Raimondo accettò l’invito.

Carlotta, sorella di Matilde al quale sono tutti invitati

Chiara e il marchese sono gli unici che non andranno in quanto ancora molto scossi per la

gravidanza persa.

Sono passati quasi 3 anni dalla morte di Teresa e l’eredità deve ancora essere spartita, inoltre si

viene a sapere che Lucrezia è invaghita di Benedetto Giulente e la famiglia Uzeda, in particolar

modo donna Ferdinanda, le danno contro. Raimondo invece nel mentre che è a Milazzo per affari

viene raggiunto da Matilde in quanto Raimondo aveva detto che sarebbero stati affari di una

settimana, ma lui non tornò prima di due mesi. L’accoglienza fredda di Raimondo alimentò ancora

una volta i sentimenti negativi di Matilde nei suoi confronti. In seguito arriva in forma anonima una

lettera al Barone Palmi (padre di Matilde) sui comportamenti di Raimondo, lui si precipita dalla

figlia per fargli una predica ma nel mezzo della discussione appare proprio Raimondo con il quale Il

Barone ha uno scambio di frecciatine, che si conclude con la vittoria del Barone e la sua ripartenza

per Milazzo dove si sarebbe sposata la figlia Carlotta. Il capitolo si chiude a matrimonio finito con il

Barone che scrive alla figlia di raggiungerlo nuovamente a Milazzo.

Capitolo 8

Il capitolo inizia con don Blasco che prima al monastero di San Nicola, poi dalla sigaraia (altro

nome per indicare una delle donne di Don Blasco) che sproloquia con discorsi borbonici senza capo

né coda cercando assensi. Si ritorna subito alla situazione stagnante dell’eredità, la quale deve

ancora essere egualmente spartita secondo testamento. Alle discussioni politiche prendeva parte

anche Consalvo, il quale aveva come “sfidante” Giovannino Radalì (suo cugino), il quale spesso

sopportava gli sproloqui del cugino, ma ogni tanto venivano alle mani. Nonostante le divergenze

politiche i due sono amici. Una sera di celebrazioni in città, la gente nota che gli Uzeda e i Fersa

sono agli opposti della strada, che Raimondo e Isabella non stavano attaccati. Ma da lì a qualche

giorno Donna Mara Fersa trovò la figlia Isabella mezza nuda nella sua camera e qualcuno che

usciva velocemente dalla finestra. Donna Mara mise subito in giro la voce che quel qualcuno fosse

Raimondo, il quale a breve sarebbe partito per Milazzo mentre Isabella a Leonforte. La popolazione

stato effettivamente Raimondo, diede torto a Donna Mara così l’opinione pubblica

nonostante fosse

dopo aver sostenuto Raimondo con la seguente ragione: Raimondo andava in un paese, Isabella in

un altro, lasciò cadere la questione. Un evento storico entra nel racconto, lo sbarco a Marsala dei

garibaldini, e il monastero di San Nicola diventa un luogo di discussione in quanto è diviso tra

liberali (garibaldini) e borbonici. La storia ci insegna che lo sbarco a Marsala fu n successo e i

borbonici come Don Blasco o Donna Ferdinanda la zitellona non fecero salti di gioia, mentre i

festeggiamenti dei liberali si susseguivano. Capitolo 9

Il capitolo si apre con la discussione del rapporto tra Benedetto Giulente e Lucrezia il quale si

che rifila uno schiaffo a Lucrezia dopo un’accesa

esaurisce con Donna Ferdinanda la zitellona

discussione a quattrocchi con la nipote.

I liberali (in questo caso alcuni membri della famiglia Giulente) arrivano in casa Uzeda pregando il

Duca d’Oragua di entrare a far parte del parlamento italiano. Dopo molte richieste non riuscì a dare

una risposta e il tutto si concluse con un interrogativo sulla questione. In seguito iniziarono a girare

manifesti anonimi sia contro i liberali che contro il Duca d’Oragua, il quale non gli diede molto

peso. La narrazione si sposta nuovamente sul presunto futuro matrimonio di Lucrezia, ma questa

volta sono Giacomo e il Duca d’Oragua a discuterne ed entrambi sono favorevoli. In seguito Chiara

dopo un’attesa impaziente e piena alle speranze (aveva preparato da sola tutto il corredo per il

nascituro) dà alla luce sua figlia, però nasce morta, ma stranamente non sembra destabilizzarla più

di molto. Infine il capitolo e la parte prima si chiudono con la notizia che, a furor di popolo, il Duca

d’Oragua è stato eletto deputato del parlamento italiano.

Parte seconda

Capitolo 1

La seconda parte del romanzo inizia con Raimondo che a sorpresa da Firenze torna in casa Uzeda

con un bagaglio che fa intendere una brevissima permanenza. Le voci iniziano a girare tra servitù e

l’ipotesi che va per la maggiore è che il conte sia qui per separarsi dalla moglie Matilde. In tutto ciò

Benedetto Giulente è sempre più presente in casa Uzeda facendo la corte a Lucrezia, con la quale si

sarebbe sposato di lì a sei mesi, e cercando di ingraziarsi i futuri parenti Uzeda, con non poche

difficoltà. In seguito tornò dal parlamento a casa Uzeda, il Duca d’Oragua, acclamato come un eroe

e già pieno di ricevimenti da tutto il paese, sia in programma che già da fare in giornata. Verso la

fine della giornata di colloqui il Duca andò a parlare con Raimondo riguardo a Matilde e alla

questione della sua lontananza; Raimondo continua a sostenere di non volerla lasciare, anche se lo

fa con freddezza e mostrando interesse per la sua immagine, piuttosto che verso la famiglia. In

seguito al duca sarebbe arrivato il giorno dopo il padre di Matilde, il Barone Palmi. Il giorno

dell’arrivo del Barone, anche Donna Ferdinanda dopo sei mesi di assenza dalla casa si fece viva,

colma di rabbia per il matrimonio di Lucrezia e Benedetto Giulente. Donna Ferdinanda la zitellona

entrò in Sala Gialla per aspettare il barone ed entrando non rivolse il saluto a nessuno (erano già

presenti il Duca, Lucrezia, Benedetto, Chiara con il marito, Raimondo, don Eugenio) tranne che a

Raimondo, mentre Benedetto si alzò in segno di rispetto verso la zitellona. Il discorso principale

riguarda la nuova gravidanza di Chiara. Durante i discorsi arriva prima Graziella e poco dopo

l’atteso Barone, il quale saluta tutti e fa un rapido scambio di battute con Raimondo. I discorsi

riprendono e si parla di Matilde, delle figlie, ma proprio in questo contesto il Barone domanda a

Raimondo quando tornerà e rapidamente risponde “anche domani”. La tensione si fa crescente in

Sala ed arrivò infine Don Blasco, anche lui non venne per sei mesi in casa Uzeda per la notizia di

Lucrezia che si sposa con Benedetto Giulente. Si sussegue una chiamata per i ricevimenti del Duca

e il Barone Palmi dopo non aver praticamente parlato andò via subito dopo. Ferdinanda e Blasco

iniziarono a lamentarsi del comportamento del Barone. Chiara e marito andarono via nel mezzo

degli sproloqui di Blasco e Ferdinanda, ma andando via fecero un cenno del capo a Giulente, in

di complimenti a quest’ultimo per il lavoro

saluto. Il capitolo si chiude con le visite del Duca piene

al parlamento. Capitolo 2

Il capitolo inizia con Matilde che dopo tanto tempo da Firenze torna in casa Uzeda in brutte

condizioni: curva, pelle e ossa, occhi straziati ed un falso sorriso. Ci vengono in seguito narrati altri

tradimenti di Raimondo con Isabella Fersa e le sue negazioni di ciò. Nel capitolo precedente

vediamo Raimondo che arriva in casa Uzeda, ma durante il suo viaggio a Firenze, nella casa di

Raimondo e Matilde, arriva il Barone Palmi, il quale continua a cercare di far aprire gli occhi al

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
13 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fzf98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Nay Laura.