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Soltanto la democrazie favorisce le condizioni per una buona educazione rispettando i valori

dell’individuo.

L’ esperimento di Chicaco permette di sviluppare le sue teorie dalla scuola primaria

all’università: la scuola dell’infanzia (2-4) di carattere ludico,un anno ponte,la scuola primaria (8-12)

con attività di laboratorio,periodo di transizione di 2 anni,studi secondari (14-18). Il metodo è

studiato in base al gruppo e alle caratteristiche degli alunni così da creare una piena realizzazione.

L’insegnante è il leader intellettuale del gruppo sociale. In “esperienza e d educazione” Dewey

ammette che non tutte le esperienze hanno una valenza positiva xciò sottolinea l’importanza di un

educatore-guida del fanciullo. I consigli sono:

• I concetti delle materie studiate devono essere ricavati dall’esperienza quotidiana.

• Quello che viene appreso dev essere rielaborato.

• I nuovi apprendimenti devono essere legati a quelli precenti.

• Le esperienze dell’adulto sono la meta degli studi del faciullo.

• Il lavoro scolastico si fa tramite laboratori.

Gioco: lo identifichiamo con delle caratteristiche strutturali come l’improduttività (fine a se stesso),

piacevolezza,spontaneità,stacco,tranquillità,regolamentazione, libertà di

azione,incertezza,finzione(ognuno interpreta una parte,role play). Gioco è una “parola valigia” che

contiene cioè cose diverse ma nella maggior parte dei casi,soprattutto nelle attività

ludiche,presenta i tratti prima elencati. Il gioco è presente sia negli uomini (bambini e adulti) che

negli animali ai livelli piu alti della scala evolutiva. Inoltre il gioco è un elemento terapeutico e

diagnostico x il bambino che attraverso il role play e l’atting out tira fuori le cose che non vanno

bene a livello emotivo.

TEORIE RESIDUALI: Spencer; TEORIA DEL SURPLUS DI ENERGIA,le persone hanno un

energia eccessiva da scaricare e l’indirizzano verso il gioco; Hall,TEORIA DELLA

RICAPITOLAZIONE, nel gioco si ripercorrono le tappe evolutive della storia dell’uomo.

TEORIE DELL’ESERCIZIO: il gioco addestra ad attività vitali ( Frobel diceva: il gioco:bambino=il

lavoro:all’uomo) . Freud:il gioco ha una funzione catartica,cioè di liberazione, e insegna a

controllare l’ansia. Winnicot : nozione degli oggetti transazionali (copertina di linus), il gioco è un

ausilio x superare la separazione del bambino dalla madre

. Piaget: il gioco aiuta lo sviluppo cognitivo. Lo ritroviamo nella sua teoria stadiale. Ha distinto 3

categorie di gioco in base all’età evolutiva. GIOCO SENSO-MOTORIO(0-2) il bambino manipola gli

oggetti senza però creare rappresentazioni mentali. GIOCO SIMBOLICO(2-6) il bambino associa

oggetti a propri schemi mentali (sedia-cavallo). GIOCHI CON REGOLE: più articolati si

trasmettono tramite bambini e tramite generazioni.

Il gioco inoltre sviluppa la socialità (fino a 3 anni, gioco parallelo, poi gioco collaborativo).

LE SORELLE AGAZZI E LA SCUOLA MATERNA: esse propongono una trasformazione dell’asilo

infantile che lo renda ancora più a misura di bambino. Il bambino deve crescere stimolato dalla

creatività e dal dialogo con gli adulti. La nuova Educatrice (termine che si è sostituito a quello di

insegnante) deve avere una buona capacità di iniziativa e flessibilità capaci di coordinare il lavoro

dei bambini; tutta l’attività è vista come un “apostolato” e presuppone la conoscenza spirituale e

psicologica del bambino e dell’educatrice. La scuola materna conserva le caratteristiche del

Kindergarten di Frobel e ripropone tutte le attività dell’ambiente sociale e domestico,come una

piccola dimora(devono curare il giardino,pulire e mantenere in ordine). C’è anche il museo delle

cianfrusaglie organizzato “svuotando le tasche” dei bambini con tutti quei piccoli oggetti che

incuriosiscono la mente del bambino. I bambini vengono sorvegliati a distanza e sono lasciati

“liberi di fare” secondo il principio del “mutuo insegnamento”. I bambino col giardinaggio imparano

a migliorare il loro rapporto con la natura e a sviluppare un senso di estetica ( che viene messa in

atto con la creazione di piccoli oggetti con l’argilla,il legno e la sabbia, “arte delle piccole mani”).

Attraverso il disegno,il canto e la recitazione il bambino acquista fiducia in sé e sviluppa capacità.

L’educazione sensoriale viene praticata attraverso la presentazione di oggetti che variano solo x

colorazione,forma o materia così che il bambino impari a riconoscerli.

L’EDUCAZIONE POSITIVA: orientata all’analisi dei problemi sociali legati alla rivoluzione

industriale e alla loro soluzione attraverso la scienza.

LA LEGGE CASATI (italia): favorì il decentramento degli studia ma fu criticata da Cattaneo per

l’eccessiva burocrazia e la prevalenza di istruzione classica su quella professionale.

DURKHEIM ( francia): “l’educazione è un riflesso della società” e deve continuamente mutare per

adattarsi ad essa. L’educazione deve socializzare la nuova generazione ed adattarla alla società

ma D. non tiene in conto la psicologia dell’allievo. Nell’opera “la divisione del lavoro sociale”

analizza il rapporto tra individuo e collettività mentre nel “il suicidio” esamina le disfunzioni di

questo rapporto classificando le varie tipologie di suicido per poi analizzare la causa prevalente:

l’anomia (senza legge) la condizione in cui le leggi vengono a mancare a causa del mutamento

sociale. La società si trova di fronte una “tabula rasa” sulla quale deve costruire tutta la personalità

sociale del nuovo individuo creando le sue caratteristiche. L’educazione è pratica e si svolge

tramite “teorie pratiche” poiché si finisce per parlare di “arte educativa”.

OWEN (Inghilterra): l’ambiente influenza profondamente la personalità della persona x cio è

fondamentale un cambiamento della società in positivo. Nell’esperienza di New Lanark (istituto per

la formazione del carattere) Owen fonda una scuola per i figli dei suoi operai e diffonde l’istruzione

popolare ma la classe dirigente la contrasta. Nella sua idea di scuola ci sono norme uguali per tutti

e le scuola dotate di tutti i servizi e collegata ad una officina così da conciliare scuola e lavoro.

Owen vuole una formazione integrale. Questa scuola fu successivamente aperta a tutti i giovani

per impartire un’istruzione di base (leggere,scrivere e far di conto) insieme all’insegnamento di

storia,canto,cucina,danza,religione. Per un insegnamento precoce Owen propone la scuola

dell’infanzia per Bambini di 4-6 anni.

SPENCER (inghilterra): il criterio dominante della sua ideologia è l’utile che si raggiunge mediante

attività messe in ordine gerarchico:attività che servono alla conservazione della vita (insegnate

dalla natura), saper allevare la prole,avere buoni rapporti socio-politici,coltivare l’estetica. Bisogna

procedere dal semplice al complesso. Bisogna fondare le conoscenze astratte partendo dal

concreto. Per l’educazione morale bisogna adottare il metodo delle “conseguenze naturali”

limitando l’intervento dell’educatore solo per le conseguenze troppo gravose. L’individuo deve

essere libero. L’esercizio fisico presuppone un “indurimento” che dovrà passare attraverso il gioco

come un “esercizio alla vita”.

LETTERATURA PER L’INFANZIA: Pinocchio e il Libro Cuore. Si ricollegano entrambi a problemi

sociali e scolastici dell’italia nella seconda metà dell’ ‘800.

PINOCCHIO: romanzo di formazione la cui morale si può riassumere nell’idea di una giustizia

immanente che ricompensa il bene e punisce il male.

CUORE: un romanzo per “ragazzi poveri”. Scritto sottoforma di diario annuale di una classe

elementare dove ogni capitolo riporta un episodio inerente alla vita di qualche ragazzo.

MONTESSORI: prima donna a laurearsi in medicina,ritiene che vadano rispettati nell’infanzia 3

principi: un ambiente adatto,l ‘uso di materiale studiato, nuova professionalità dell’educatore.

Questi principi verranno applicati nella “casa dei bambini”, istituita nel 1907 a S. Lorenzo, a Roma.

Da questo progetto avrà origine nel 1924 “l’opera nazione Montessori” in seguito chiusa dal regine

fascista. L’ambiente educativo nella Casa Dei Bambini è fornito di materiali ed elementi di arredo

tutti “a misura di bambino”. I bambini sono responsabili di ogni attività quotidiana, a partire dal

mantenimento dell’ordine dell’aula. La difficoltà del bambino sta nel governare l’eccesso di

informazioni che entrano con l’esperienza nella sua “mente assorbente”, perciò il compito

dell’educazione è quello di insegnare al bambino ad autogestirsi e porre in ordine gli stimoli. Il

bambino già a 5 anni era capace di leggere,scrivere e fare i calcoli se adeguatamente istruito.

Insieme al disegno costituivano gli elementi della quadriga perfetta della scuola dell’infanzia.

L’insegnante ha il compito di dirigere il lavoro dei bambini,osservando che rispettino le attività

ludiche previste. Se il bambino non rispetta le regole viene lasciato da solo ad osservare gli altri; il

Silenzio è lo Strumento più efficace per indirizzare l’attenzione del bambino verso la direttrice.

Infatti la maestra montessoriana insegna poco poiché indirizza il bambino ad auto dirigersi.

Tuttavia questo metodo è stato criticato per l’eccessivo isolamento del bambino e per l’eccessiva

importanza data al disegno e alla creatività.

PIAGET: la sua “psicologia genetica” è orientata a seguire la genesi dello sviluppo dell’intelligenza

del pensiero infantile. L’intelligenza è una capacità che permette all’individuo di adattare il proprio

corpo all’ambiente. Principi dello sviluppo: ASSIMILAZIONE (incorporamento di dati ai suoi schemi

mentali) E ACCOMDAMENTO (modifica i propri schemi mentali in base ai dati percepiti,si adatta

all’ambiente), l’adattamento è il risultato finale.

La teoria stadiale:

• INTELLIGENZA SENSOMOTORIA (18/24 mesi) il bambino nasce con dei riflessi innati

quali la suzione, la fonazione,il riflesso pupillare a palpebrale. Il processo di assimilazione-

accomodamento induce il bambino a creare delle prime abitudini (come quella di succhiarsi

il pollice,che trasformano il riflesso in un atto più complesso dato che il meccanismo innato

della suzione viene rielaborato e trasfo

Dettagli
A.A. 2015-2016
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angela.ventura93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Bressan Edoardo.