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IL MIO CREDO PEDAGOGICO
Quando è stato scritto? Che periodo storico era per l'America?
È stato scritto nel 1897 : Espone principi dell'educazione progressiva sperimentata grazie alla scuola
laboratorio.
L'America in questo periodo viveva un rinnovamento pedagogico:
Ovvero l'attivismo pedagogico, di cui Dewey era il maggior esponente.
Esso è improntato su un nuovo modello educativo caratterizzato da:
- puerocentrismo: Rilevanza dell'alunno del suo sviluppo e del suo apprendimento
- personalizzazione dell'offerta formativa
- stimolazione dell'intelligenza operativa con laboratori ( perciò con la pratica)
- l'insegnante considerato come una guida per l'allievo
Cos'è l'educazione? Qual è la materia dell'educazione?
Per Dewey, formale e tecnica, consente all'individuo di partecipare alla coscienza sociale della specie (n.b. in
questa frase vi è un richiamo al modello sovietico parlando di coscienza sociale e all'evoluzionismo di Darwin
parlando di specie).
Perciò l'educazione è un graduale processo di assimilazione di conoscenza e coscienza morale, che inizia fin
dalla nascita e plasma continuamente le facoltà dell'uomo.
Inoltre due afferma che l'educazione consente all'individuo di evolvere verso il bene comune ruolo importante
nella formazione della coscienza democratica e nella creazione della stessa società democratica.
La materia dell'educazione quindi è la vita sociale/la democrazia.
Quali sono i due aspetti del processo educativo?
I due aspetti sono:
1.Psicologico: incentrato sull'individuo, sui suoi bisogni, sulle sue capacità, istinti, eccetera: materiale di base
per dare avvio all'educazione ( essa quindi penetra nella struttura e nell' attività psichica dell'individuo)
2. Sociologico: incentrato sul sociale: conoscenza delle condizioni sociali, dello stato attuale della civiltà, della
cultura, eccetera: necessari per comprendere gli istinti e bisogni dell'individuo, che vanno appunto collocati in
un dato contesto storico-culturale, altrimenti il soggetto sarebbe astratto (quindi vanno posti in quel continuità
col passato e il presente per essere proiettati nel futuro, progettando un cambiamento).
Questi due aspetti sono tra loro in un rapporto organico, cioè bisogna tenerli insieme per formare un individuo
sociale: Individuo collocato in un contesto sociale, in una società (= unione organica di individui
interdipendenti tra loro).
Parla cosi di formazione multidimensionale che porta lo sviluppo di tutte le dimensioni per la padronanza di sé.
Concetto di esperienza
L'esperienza è intesa come rapporto tra l'uomo e l'ambiente (cioè interazione con l'esterno), dal quale nasce il
pensiero dell'individuo.
Essa si può definire positiva/ educativa quando produce l'espansione/ il potenziamento
e l'arricchimento dell'individuo verso se è l'ambiente.
Per far ciò essa deve partire dal quotidiano (dal concreto) giungendo poi ad organizzare quello che si è
sperimentato (cioè alla logica).
N.B. L'educazione deve favorire nuove/ positive esperienze e deve essere concepita come una ricostruzione
continua dell'esperienza: L'esperienza non è fatta una volta per tutte è la condizione di tutta la vita. Difatti
Dewey parla di continuità dell'esperienze.
Per lui infine il fine e il mezzo coincidono:
- il mezzo è l'esperienza sociale con la quale si sperimenta il metodo democratico (usato dall'educazione)
- il fine è la coscienza democratica.
Cos'è la scuola per Dewey?
La scuola è un'istituzione sociale, creata apposta dalla società.
Essa è luogo in cui sono concentrati tutti i mezzi che integrano il fanciullo nella (grazie alla trasmissione
culturale) e lo rendono padrone dei propri poteri per finalità sociali.
Per lui essa è un microcosmo sociale, cioè un ambiente di vita sociale in scala ridotta esemplificato (in forma
embrionale), che riprende le attività, l'esperienza extrascolastiche per garantire esperienze reali (perciò non è
surrogato della realtà), così che l'individuo me prenda gradualmente il significato e la rilevanza sociale.
Rapporto tra scuola e società
La scuola è il microcosmo della società, il luogo di vita che riprende le attività quotidiane in modo semplificato
per assicurare l'integrazione sociale del fanciullo.
Questa scuola è attiva ( Dewey è esponente dell'attivismo pedagogico): Il bambino viene a contatto con le
difficoltà che il mondo gli pone, tenta di agire su di esso è reagire alle conseguenze delle sue azioni.
Teoria dell'interesse
L'educazione deve assecondare gli interessi naturali degli alunni (le esperienze quindi non devono essere
imposte) per sviluppare attraverso essi socialità.
Questo perché gli interessi sono il sintomo di bisogni e di capacità raggiunte e sorgenti.
Perciò la loro osservazione è fondamentale per l'educatore per capire come operare e dove, senza indulgerli
(trasformandoli così in capricci) né reprimerli (adultizzandolo).
Autoeducazione
La scuola deve portare l'alunno a diventare educatore di se stesso e perciò deve essere in grado di formare
autonomamente il suo sapere (quindi la scuola non è solo trasmissione nozioni esterne).
MAKARENKO (maestro: pratico dell'educazione)
Cos'è l'educazione per Makarenko?
Essa è un processo sociale.
La sua concezione pedagogica è di tipo Direttivo, in quanto un'educazione non direttiva avrebbe portato
all'individualità (tipica della società borghese) e allo spontaneismo (critica così l'attivismo pedagogico di
Dewey).
Makarenko sostiene un ideologia marxista-leninista (presente nell'Us dopo la rivoluzione di ottobre del 1917) e
afferma che la sua pedagogia è sociale: Pedagogia dell'uguaglianza, della Giustizia, della responsabilità, in cui si
dà rilievo alla pratica, al lavoro, sottolineando la funzione educativa di quest'ultimo (essendo un luogo di
socializzazione).
L'educazione per lui ha uno scopo preciso:
Produrre (sottolinea così che l'uomo è un prodotto sociale) un buon cittadino lavoratore e comunista e
rieducare i ragazzi disagiati. (fonda colonie-lavoro, soprattutto per quest'ultimi).
Perciò per Makarenko solo il collettivo educa!
Che cos'è il collettivo (metodo collettivo)?
È un metodo educativo nuovo basato sull' esperienza reale del lavoro e vede la scuola come una cellula
sociale, come parte dell'organismo, o meglio della società.
Egli fonda così le colonie, ovvero istituzioni integrali di istruzione e lavoro in cui ha luogo formazione bilaterale
(prassi + teoria): Per evitare il divorzio tra classi sociali e garantire pari opportunità e possibilità (si può notare
così un marxismo pedagogico in Makarenko).
N.B. La prima colonia fondata da Makarenko è : Colonia Gorky: in cui è forte il senso di dovere e disciplina
militaresca.
Che cos'è la disciplina?
Alla disciplina Makarenko dà molta importanza e la intende come senza teoria.
In un primo momento le regole della comunità sono imposte ai nuovi arrivati e in un secondo momento,
quando i soggetti sono pronti, esse vengono spiegate (perché ci sono e perché sono imposte).
Una volta comprese le regole vengono assoggettate dai soggetti, i quali acquistano responsabilità sociale.
N.B. Qui c'è la libertà dell'individuo: Esercizio critico delle regole del collettivo, che permette l'innovazione
(libertà è il punto d'arrivo dovuto alla maturazione delle regole).
N.B. Infine la disciplina e la conseguente responsabilità sociale sono un prodotto dell'educazione.
Qual è il ruolo delle punizioni?
Le punizioni sorgono quando non si seguono le regole sociali e hanno lo scopo di far sentire l'individuo
condannato e distaccato dal collettivo (n.b. La produzione è individualizzata e semplice logica e naturale).
Cos'è il collettivo?
Il collettivo è il soggetto dell'educazione, fare tutto a tutti dando così pari possibilità (teoriche e pratiche).
Ne esistono due tipi :
- collettivo generale: la struttura è unitaria, organica ( è più della somma delle singole parti) e totalizzante
(sviluppa tutte le forme di vita dei soggetti).
- collettivo di base: articolazione interna al collettivo generale (cellula collettiva: ad esempio famiglia, scuola,
eccetera). Nasce per legami di lavoro, d'amicizia,di ideologia, ecc.
N.B. Makarenko delinea i metodi di formazione del collettivo di base affinché esso sia vicino a quello generale
(ad esempio non deve essere formato da ragazzi della stessa età perché così favorisce invece un'organizzazione
complessa e funzionale ad aiutare la forza del collettivo generale).
QUINDI anche l'educazione è collettivo.
Valenza estetica del collettivo:
Ambiente gioioso, sereno, in cui vi è orgoglio di appartenenza , cortesia per gli ospiti, protezione dei piccoli e
autodisciplina.
Cos'è l'azione pedagogica parallela?
Dato che l'educazione avviene attraverso il collettivo, quando si educa si ha a che fare col " reparto" e non con
i singoli che lo compongono, ma sebbene si affermi di non avere a che fare con le persone, in realtà ci si
occupa proprio di loro, perché si tratta di influire proprio su di loro.
Quindi c'è una parallela azione pedagogica/educativa: a nessun allievo piace sentirti tale (cioè sentirsi
fenomeno pedagogico, anche se lo è), allora il maestro assume ruolo di anziano che col suo aiuto, la sua guida
insegna/ istruisce/ integra il soggetto nella società e nei processi di produzione (trasforma così l'allievo in
fenomeno sociale, cioè in un uomo).
Qual è il ruolo del lavoro nell'educazione? E quello del Sistema dei salari?
Il lavoro è uno strumento pedagogico usato da Makarenko nelle colonie. Esso è reale perciò competitivo come
nelle normali fabbriche, diviso in reparti (fissi, misti e stagionali) e dispone anche di un'assemblea generale in
cui si discutono le regole e si applicano sanzioni.
I membri della colonia pur lavorando senza un salario ci mettono impegno. Solo negli ultimi quattro anni gli
allievi addetti alla produzione ricevono un salario del quale il 10% deve essere deposto per aiutare gli ex
membri delle colonie e per incrementare il lavoro culturale (questo è il sistema di salari).
Quando è stata