vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il testo e la sua dinamica nell'incontro con il lettore
Il testo in quanto tale è oggetto di studio della letteratura e della filosofia, mentre la specifica dinamica dell'incontro che nasce tra il testo e il lettore (lector in fabula) è l'oggetto di studio della Semiotica. Il saggio di Eco è uno dei primi testi a descrivere questa nuova prospettiva. Si effettua un'operazione semantica, attraverso la quale si creano il significato e il senso della narrazione. Si studia il testo nella misura in cui attiva delle strutture attraverso cui il lettore è portato dentro il senso, cioè crea una connessione tra il fruitore e l'autore. Questa prospettiva non è interessata al linguaggio: non interessa come il testo rappresenta la realtà (oggetto di studio di altre discipline), ma quali meccanismi sono attivati da tali testi mediali rispetto a un soggetto che li fruisce. Vladimir Propp analizza le fiabe popolari russe al fine di capire come esse, seppur diverse, abbiano delle strutture.comuni che sembrano essere insite in tutti i prodotti letterari. Propp individua delle costanti, delle strutture che si ripetono e rendono tali fiabe popolari. Propp individua dei concetti fondamentali, poi ripresi dagli scienziati del testo, in particolare il concetto di fabula e intreccio. La fabula, secondo Eco, è lo schema fondamentale della narrazione, il corso degli eventi ordinato temporalmente. Può anche non essere una sequenza di azioni, basta che sia una sintesi semplice di una storia. L'intreccio, invece, è il modo in cui la storia viene di fatto raccontata, rappresenta il modo in cui si sviluppa nel testo. I film, ad esempio, spesso non hanno una narrazione lineare, procedendo con descrizioni, digressioni, riflessioni parentetiche. In un testo narrativo, secondo Eco, l'intreccio si identifica con le strutture discorsive. Si può pensare alla fabula come alla sinossi di un film, mentre l'intreccio è la sceneggiatura. La fabulapuò avere funzione analitica o sintetica: si costruisce una fabula al livello di astrazione che interpretativamente si giudica più fruttuoso rispetto al pubblico al quale ci si rivolge.
Una fabula di tipo analitico enfatizza alcune dimensioni della narrazione. Eco riporta come esempio la fabula del romanzo Ivanhoe: tale romanzo può essere sia la storia di ciò che accade ai personaggi principali (sintetica) o può raccontare la storia dello scontro tra normanni e anglosassoni (analitica).
Il voler sottolineare o meno tale aspetto cambia a seconda del fine: si può voler fare un semplice riassunto della trama o analizzare questa componente per un certo tipo di studi.
Intreccio e fabula si trovano, nell'analisi di un testo, a diversi livelli di astrazione. semplificazione dell'intreccio. La fabula prevede un livello di astrazione maggiore perché è una Non sempre l'intreccio è immediato ed è necessario
l'interpretazione degli intrecci in modo disambiguo e chiarirne il significato. Nell'esempio della pubblicità visto in precedenza, il topic è costituito dall'immagine. In 007 Skyfall, il topic si riferisce al fatto che la spia, per quanto efficiente, sia umana. Nello spot del Super Bowl visto, inizialmente non capiamo il senso del testo: ciò che vediamo è inizialmente separato da ciò che sentiamo, ma quando viene fatto capire che si tratta di una donna che chiama il 911 facendo finta di ordinare una pizza, con poche battute riesce a far intendere allo spettatore che il topic è relativo alla violenza sulle donne. Lezione 2 Umberto Eco, in Lector in fabula, intende le strutture della narrazione non come strutture vincolanti, ma come nodi cooperativi. È fondamentale capire il topic di un intreccio narrativo per comprenderne il significato del testo o, in caso di un'interpretazione.sbagliata,Le strutture narrative aiutano a comprendere il significato e permettono di trarne il massimo piacere possibile. Ad esempio, nello spot contro la violenza domestica il piacere è dato dalla sorpresa di scoprire cosa sta succedendo. Le strutture attanziali si riferiscono al soggetto: sono strutture tese a chiarificare quale sia il ruolo del soggetto nella narrazione. Non sono esibite in superficie, ma vengono ipotizzate dal lettore come chiave per l'attualizzazione completa del testo. Sono delle domande che il fruitore si pone circa il soggetto del testo. L'attante non è un determinato personaggio, ma è una funzione svolta da esso nella narrazione. Una volta attualizzate le strutture narrative e mentre avanza previsioni sugli stati della fabula, il lettore può formulare una serie di macro-proposizioni ancora più astratte di quelle narrative, individuando, cioè, dei ruoli (Greimas) o delle funzioni narrative.(Propp). L'importanza delle strutture attanziali sta nel fatto che, secondo Propp e Greimas, sono universali, comuni in molte forme di racconto. In narratologia, il concetto di attante è di primaria importanza. Esso è ispirato a concetti di grammatica. Secondo il modello attanziale di Greimas, elaborato attorno al 1966, le strutture attanziali fondamentali sono: l'attante principale, l'operatore di stato, colui che si definisce in relazione all'Oggetto. Tre sono: il Soggetto l'Oggetto (attante che muove l'azione del Soggetto), di valore (ciò a cui tende il Soggetto) e il Destinatore verso l'Oggetto o in fuga da esso; può sia essere un personaggio che un sentimento. Secondo Greimas, il Soggetto agisce per conquistare l'Oggetto (che può anche essere una persona), che dunque condiziona le azioni del Soggetto, cioè muove concretamente verso l'Oggetto o agisce. Nel suo agire, il Soggetto attua una.performance, concretamente su esso e su quanto si interpone tra lui e la sua meta. l'Oggetto e di intervenirvi: prima Il Soggetto è dotato di una competenza, ossia è in grado di tendere verso ancora di fare, egli sa fare, può fare, vuole fare e deve fare. James Bond è il Soggetto per eccellenza, ha tutte le qualità per essere il vettore dell'azione. all'Oggetto è perché a monte qualcuno (il Il Soggetto agisce sulla base di un mandato, ovvero se tende Destinatore) lo ha invitato a muoversi. In 007 Skyfall, il Destinatore non è solo una persona specifica, ma un sentimento profondo di vendetta verso il nemico. Il Soggetto, a seguito del proprio agire, ottiene una sanzione, ossia vi è una retribuzione-ricompensa (happyend) o, più raramente, una detrazione-punizione che stabilisce la qualità dei risultati raggiunti. Spesso nei film d'azione vi è un c'è happy end, ma nella fine di
007 Skyfall sia un riconoscimento (James Bond sconfigge il nemico) che la morte di M, capo di James Bond, e tale evento rappresenta un forte dramma per il protagonista.
Accanto all'asse portante Soggetto-Oggetto pone l'Oggetto si delineano due ulteriori assi: Destinatore (chi trae beneficio dall'Oggetto; può sovrapporsi al Destinatario o come oggetto di valore) e Destinatario (essere, ad esempio, una comunità o la giustizia), Aiutante (ad esempio Q nei film di 007) e Oppositore (ad esempio Javier Bardem in 007 Skyfall), delineati rispetto alle azioni che il Soggetto intraprende per entrare in possesso dell'Oggetto).
Secondo Greimas, le relazioni tra attanti sono: Manipolazione, per la quale il Destinatore, tramite promessa, minaccia, seduzione e provocazione, persuade il Soggetto a compiere una missione, Competenza, per la quale il Soggetto si procura i mezzi per procedere con la missione e implicando, dunque, un volere e un dovere (virtualizzanti) oltre.
sceneggiatura e alle interazioni che hanno con gli altri personaggi. Il Destinatore, interpretato da M nel film 007 Skyfall, svolge un ruolo fondamentale nella trama. È lui che fa una promessa a James Bond per mandarlo in missione, dando il via agli eventi principali della storia. Le donne nel film spesso cercano di sedurre James Bond per convincerlo a lavorare per i cattivi. Questa provocazione può essere quella del cattivo che fa a James Bond un discorso sulla lealtà. Il personaggio di Q aiuta James Bond ad attualizzare una capacità che il protagonista ha, fornendogli dei dispositivi tecnologici. Secondo Casetti e Di Chio, il ruolo dell'attante nella sceneggiatura è importante in base al posto che occupa nella relazione. Le strutture attanziali mettono in luce i nessi strutturali e logici che legano il personaggio ad altre unità. L'importanza degli attanti è quindi di tipo relazionale rispetto al posto che essi occupano nella sceneggiatura e alle interazioni che hanno con gli altri personaggi.Miti d'oggi,In Roland Barthes studia i mezzi della cultura di massa e definisce le immagini della cultura come miti contemporanei, analoghi ai miti classici dell'antichità.
Anche i miti contemporanei compongono l'immaginario collettivo, che si è evoluto nel tempo.
Nella teoria psicoanalitica di Carl Gustav Jung, l'inconscio collettivo: per Jung l'inconscio non è solo personale (prodotto dalle dinamiche di rimozione di contenuti scomodi, come nella teoria di Freud), bensì un grande collettore di miti, storie, archetipi che accompagnano il cammino dell'umanità.
Mentre per Freud alcuni disagi degli uomini sono dovuti alla repressione di alcuni istinti, in particolare di natura sessuale (inconscio comeuo sviluppo individuale. Secondo Jung, l'inconscio collettivo è costituito da archetipi, che sono immagini e simboli universali che si trovano in tutte le culture e che influenzano il nostro modo di pensare, sentire e comportarci. Gli archetipi sono presenti nel nostro inconscio e possono emergere attraverso sogni, fantasie e miti. Jung credeva che l'inconscio collettivo fosse una risorsa preziosa per la crescita e l'individuazione personale, e che il suo studio potesse aiutare le persone a comprendere meglio se stesse e il mondo che le circonda.