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Etologia cognitiva

Pubblicazioni sui diritti degli animali influenzarono l'ambito scientifico, instaurando un nuovo approccio allo studio del comportamento animale: approccio cognitivo. Secondo questa diramazione è possibile adottare un approccio mentalistico nelle interpretazioni del comportamento animale, partendo dall'ammissione di un mondo interno capace di compiere processi di esperienza, riflessione, soluzione, prefigurazione, ricordo.

Si sviluppò il concetto di "benessere animale", inteso come quello stato di equilibrio mentale e fisico che consente all'animale di essere in armonia con l'ambiente che lo circonda (Hughes 1976).

In Italia l'etologia è giunta in modo tardivo rispetto alla restante parte del mondo, in fatto di pubblicazioni scientifiche, e pubblicazioni divulgative. Il termine stesso di etologia si rinviene in libri per il grande pubblico soltanto a partire dagli anni sessanta circa. Alcuni etologi si sono distinti.

dal punto di vista scientifico e hanno collaborato attivamente alla divulgazione di questa disciplina. L'etologo più famoso è stato Danilo Mainardi, grazie anche alle sue innumerevoli presenze televisive e alla collaborazione con la nota trasmissione televisiva Quark. Mainardi fu anche un appassionato ricercatore e si dedicò durante la sua carriera allo studio dell'evoluzione del comportamento sociale, in relazione ai ruoli parentali, e sessuale degli animali a partire dallo stadio infantile, dimostrando in particolare l'importanza dell'imprinting nel determinare le preferenze sessuali, sociali e alimentari dell'individuo. Analizzò inoltre gli aspetti comunicativi dei segnali infantili, il comportamento ludico-esplorativo, nonché gli effetti della socialità e dell'isolamento sullo sviluppo del comportamento aggressivo. Altri nomi noti dell'etologia italiana sono Leo Pardi, Giorgio Celli, Enrico Alleva e inoltre.

Giorgio Punzo, Ettore Tibaldi e Roberto Marchesini. La ricerca scientifica ha permesso nel tempo una classificazione delle manifestazioni comportamentali degli animali e dell'uomo. Tali manifestazioni sono convenzionalmente raggruppate all'interno di sistemi che racchiudono il fine ultimo dell'organizzazione comportamentale. Indipendentemente dall'evidenza o meno che la matrice dello specifico comportamento studiato consenta un inequivocabile discernimento tra matrice innata o appresa, le sfere comportamentali oggi indagate sono: filogenesi / ontogenesi / actogenesi del comportamento / istinto / apprendimento / comportamenti sessuali e riproduttivi / cure parentali / organizzazione sociale / aggressività / rapporto col territorio / sistemi di comunicazione / cognizione ed emotività / filogenesi dei comportamenti umani.

Dal quaderno Questo approccio ha come scopo l'identificazione di moduli comportamentali costanti negli esseri appartenenti alla stessa specie.

La metodologia osservativa prevede che il comportamento del soggetto venga studiato nel suo ambiente naturale di vita. L'osservatore non interferisce con il soggetto assicurandosi che la sua presenza sia tale da non poter influenzare la spontanea manifestazione del comportamento osservato. La descrizione dei comportamenti osservati è analitica, non valutativa. L'osservazione deve mirare all'oggettività, quindi priva di ipotesi precostituite, che verranno invece formulate sulla base delle analisi delle osservazioni, che devono trattenere il maggior numero di informazioni al fine di garantire una rilevazione oggettiva dei dati. L'approccio etologico perciò si rifà al metodo induttivo dove formulo un'ipotesi a partire da osservazioni effettuate. → Approccio etologico osservazione induttiva, uso del metodo induttivo secondo cui osservo fatti/fenomeni/eventi e in seguito da essi traggo una legge universale → Etologico

Naturalistico

Viene data massima importanza all'obiettivo dell'osservatore che non deve partecipare al setting osservativo.

Si inspira alla teoria dell'evoluzione biologica di Darwin.

Lorenz - Tinbergen osservare il comportamento nell'ambiente naturale e descriverlo in modo dettagliato/obiettivo.

Aspetti di ogni comportamento:

  • Causa interna
  • Tappe di sviluppo e apprendimento (ontogenesi)
  • Utilità del comportamento ai fini della sopravvivenza (funzione)
  • Come sono stati risolti i problemi di sopravvivenza (filogenesi)

Osservazione etologica evidenzia una relazione causale tra due fenomeni e ne trae un'ipotesi.

Approccio psicoanalitico

L'osservazione usata nella psicoanalisi classica, nel metodo delle associazioni libere e nel transfert, è di tipo diretto e non partecipante. Si richiede che il paziente riferisca verbalmente il suo corrente flusso di pensiero. Pensieri e sentimenti sono organizzati intorno a forti

pulsioni o conflitti, e poiché ogni evento psicologico ha un significato, ogni frase detta dal paziente può indicare un problema inconscio. Il terapeuta durante l'ascolto del flusso di coscienza del paziente deve cercare di sollecitare i pensieri rimossi e di dedurre correttamente le connessioni fra frasi durante le sessioni di associazioni libere; evitando di intervenire nel flusso verbale del paziente. Però il paziente potrebbe vedere nell'analista una reincarnazione di una persona importante della sua infanzia, del suo passato e trasferisce perciò su di lui sentimenti e reazioni che certamente erano destinati a quel modello. In questo caso l'analista deve cercare di dedurre dati utili anche in caso di transfer del paziente, cercando anche di risolvere problemi nevrotici del paziente (catarsi). Bisogna stare attenti a che l'analista non sviluppi un transfert verso il paziente a sua volta = contro transfert. L'analista nella situazione

ideale (nessun transfert dell'analista) ascolta le comunicazioni del paziente ponendosi in una condizione di attenzione liberamente fluttuante per comprendere ed interpretare la natura dei sentimenti trasferiti su di lui dal paziente. Nel caso della psicoanalisi infantile o nel caso di psicoanalisi all'interno di circuiti familiari, nonostante l'osservatore debba adeguarsi alle esigenze domestiche degli osservati, egli deve nello stesso tempo opporsi a qualsiasi tentativo di coinvolgimento nell'organizzazione familiare. La psicoanalisi, basando la sua elaborazione attraverso la verbalizzazione del paziente, non può portare in analisi dei contenuti legati alla fase preverbale. La complementarietà dell'osservazione e del metodo analitico può essere applicata allo studio di settori dello sviluppo quali il grado di maturazione dell'Io e le sue funzioni, i meccanismi di difesa e le fasi dello sviluppo. Correnti che negli studi psicoanalitici.

Infantili hanno adottato l'osservazione diretta fanno riferimento ad Anna Freud(1965) che afferma che l'osservazione diretta fornisce all'analista materiale importante che riguarda il rapporto madre-bambino e l'influsso dei fattori ambientali nel primo anno di vita, e a Esther Brick che teorizza la metodologia dell'osservazione infantile.

Principi metodologici per collegare la tecnica psicoanalitica con l'osservazione diretta (Susan Isaacs):

  • l'osservazione deve essere focalizzata verso ogni minimo particolare o dettaglio
  • l'osservazione del comportamento deve essere effettuata nell'ambiente o contesto in cui si manifesta, comprendendo gli aspetti emotivi e sociali
  • l'osservazione deve considerare la continuità genetica di un comportamento, ossia considerarlo parte di una serie di comportamenti in evoluzione

L'osservazione diretta in psicoanalisi infantile:

  • Facilita la comprensione sia dell'esperienza infantile precoce
  • dei bambini, sia del loro comportamento nonverbale e ludico. Consente una migliore comprensione dei resoconti materni sulla storia del proprio figlio. Consente di comprendere come nasce e si sviluppa la relazione primaria osservando dalla nascita e nella famiglia lo sviluppo infantile. Il metodo osservativo psicoanalitico rinuncia all'uso di un ambiente artificiale estandardizzato, preferendo utilizzare come setting ambienti quotidiani e naturali, come può essere ad esempio il luogo di abitazione del bambino. Questo metodo mostra un'attenzione estrema alla possibilità di non precludersi alcunché del comportamento del bambino, evitando quindi di sottoporre quest'ultimo alla somministrazione di uno stimolo ben preciso per ottenere una risposta altrettanto precisa. L'osservazione psicoanalitica opera un divieto nel prendere appunti durante lo svolgimento della seduta, la relazione scritta deve essere svolta successivamente, e il suo contenuto vienea mettere in luce le dinamiche relazionali emerse durante l'osservazione. Durante questi incontri, i partecipanti sono invitati a condividere le proprie reazioni soggettive e a riflettere sulle emozioni provate durante l'osservazione. L'osservazione etologica, invece, si basa esclusivamente sulla registrazione dei comportamenti degli individui, senza considerare le emozioni dell'osservatore. Questo approccio si concentra sull'analisi dei comportamenti e delle interazioni tra gli individui, senza indagare sulle reazioni soggettive dell'osservatore. Il modello psicoanalitico, invece, pone l'attenzione sull'osservazione soggettiva dell'osservatore. L'obiettivo principale non è tanto analizzare ciò che accade, ma piuttosto comprendere come accade. Durante l'osservazione, l'osservatore analizza le proprie reazioni soggettive rispetto a determinate situazioni e alle dinamiche relazionali che si sviluppano. Successivamente, vengono organizzati incontri collettivi in cui un conduttore aiuta a mettere in luce le dinamiche relazionali emerse durante l'osservazione. In conclusione, l'osservazione nel modello psicoanalitico si focalizza sulle reazioni soggettive dell'osservatore e sulle dinamiche relazionali, mentre l'osservazione etologica si concentra esclusivamente sui comportamenti degli individui.ciascun osservatore a rileggere i comportamenti descritti ed i propri vissuti. Questa metodologia consente all'osservatore di:
    • Ridurre l'ansia collegata al proprio operato
    • Trovare soluzioni concrete ai problemi incontrati nella propria attività professionale
    Aspetti positivi:
    • Avendo un'ipotesi di partenza ben chiara, è possibile concentrare l'attenzione su determinati aspetti, restringendo il campo osservativo
    • Possibilità di raccogliere dati interessanti riguardanti aspetti relazionali ed affettivi
    • L'aspetto qualitativo dell'osservazione contribuisce a fare chiarezza sui processi che sottostanno a singoli comportamenti
    Aspetti negativi:
    • Presenza di un unico osservatore può compromettere l'attendibilità dei dati raccolti
    • Registrando osservazioni a posteriori si ha necessariamente una perdita di informazione
    • Essendo un'osservazione qualitativa potrebbe intervenire nella registrazione elementi di
    interpretazione I dati raccolti sono difficilmente traducibili ai fini di un'analisi quantitativa Psicoanalisi infantile → ← Malher Osservazione partecipante Osservazione esterna / L
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lud_for di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Osservazione educativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Flamini Marilena.