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ROMA COSTANTINIANA
Costantino nella sua ascesa aveva contratto dei debiti di riconoscenza con la comunità cristiana che lo aveva
sostenuto: per ricambiare donò una grande basilica .Gli architetti nel costruire questo spazio sacro, si trovarono di
fronte a delle difficoltà:
• Prima di tutto l’erezione di questa costruzione poteva turbare coloro i quali non erano aderenti alla
religione e pertanto scelse una zona non pubblica ma che apparteneva al suo territorio privato, nell’area
dove sorgeva la caserma degli equites solidales (cioè la cavalleria che aveva sostenuto Massenzio e che
ora era proprietà di Costantino). La basilica cristiana sorge sulla via Tusculana prima basilica che poi sarà
Cattedrale di Roma cioè San Giovanni in Laterano.
La costruzione (313-318/319) ha una struttura che rispetta le esigenze liturgiche del culto. Se notiamo questi altri tre
edifici differenti possiamo notare le opportune caratteristiche e differenze: tempio classico e sinagoga basilica di san
Pietro in Vaticano (sono tre organizzazioni di spazio molto diverse).
1Didime, Turchia, Tempio di Apollo, III secolo d.C
2 Palestina, Valle di Beit She’an, Sinagoga di Beit Alpha, VI secolo d. C.
3 Roma, Vaticano, Basilica di San Pietro, IV secolo.
Il tempio classico ha una cella interna, un grande deambulatorio e un podio di fronte al luogo ove avviene il cruento
sacrificio. Lo spazio non era ermeticamente chiuso, grazie al clima mite, e oltre ai sacrifici che si svolgevano
all’interno avevano delle cerimonie processionali che si svolgevano nella zona del deambulatorio. Il rituale avveniva
all’esterno per la maggior parte, solo all’interno si custodivano le statue degli dei ( come la statua Criso-elefantina di
Atena nel Partenone o statua di Criso elefantina di Zeus ad Olimpia) nel santa santorum dell’edificio. Nel Partenone
c’è il Santa - Santorum dove entrano solo i sacerdoti e la cerimonia si svolge all’esterno.
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Lat. 3225, f. 35v: Virgilio Vaticano. Roma 420 ca.
Questa pagina vede Enca e Decato che incontrano la Sibilla a Cuma davanti alle porte del tempio di Cuma. C’è un
altare dove si svolge il sacrificio. Invece a Gerusalemme il tempio venne distrutto due volte da Abucodonosor
(quando gli ebrei vennero portati prigionieri a Babilonia) e da Tito nel 70 , dopo ci fu la Diaspora: gli ebrei ancora
cercano il loro luogo sacro. All’età di Cristo si presentava come una grande massa chiusa, una spianata sulla quale
verrà poi costruito il palazzo dei cavalieri templari (templari perché abitavano il luogo dove sorgeva il tempio di
Gerusalemme).
o Gerusalemme, Tempio di Salomone, distrutto nel 586 a. C.
Era una struttura chiusa, monolitica, dove solo i sacerdoti vi entravano a pregare. Avanti aveva due colonne di cui la
bibbia ci dice che si chiamavano Boaz e Iachin, sopra le due colonne c’era una barra d’oro da cui pendevano delle
foglie ,sempre in oro, che rappresentavano la simbologia della vita, come generazione. All’interno avvenivano le
cerimonie. Nella cella si conservavano l’arco dell’alleanza, la Tohrà.
Lo spazio era aperto perchè anche gli ebrei sacrificavano animali vivi,infatti nel cortile c’era la conca di rame con le
teste bovine e l’altare dell’olocausto.
Tutti questi altari stanno all’esterno, a differenza del cristianesimo, non usando i sacrifici cruenti ma simbolici, porrà
l’altare all’interno.
I luoghi di raccolta degli ebrei sono le sinagoghe (non luoghi sacri), vediamo quello che resta e la costrizione della
Sinagoga di CAFARNAO (luogo dove vive Pietro). Al centro ha un atrio timpanato. All’interno lo spazio era diviso in
due piani: gli uomini al piano terreno, le donne sul ballatoio superiore. C’erano le scalinate, sulle quali si leggeva: la
Sinagoga infatti è un luogo dove si studia, dove si leggono i testi sacri e dove non si sacrifica.
o Kefar Nahum (Cafarnao); Sinagoga
Gli architetti di costantino quindi, quando si ritrovarono a costruire la basilica, tra i modelli più adeguati, sembra
essere la basilica imperiale: un luogo amministrativo.
o Roma, Fori imperiali, Basilica di Costantino e di Massenzio
All’epoca di Costantino c’era uno spazio centrale con degli ambienti chiusi ( non ci sono navate come nella chiesa).
Ci sono delle differenze rispetto alle chiese cristiane : qui l’accesso avveniva sul lato lungo,invece, nelle basiliche
cristiane, si entra dal lato breve).
Di fronte all’ingrasso c’era un’abside dove risiedeva il magistrato su uno scanno ma nel lato breve c’era un secondo
abside dove vi era la statua dell’imperatore.
Nella chiesa c’è un solo abside con l’altare.
Riprende, come vediamo, alcune caratteristiche della basilica di Massenzio.
Nell’interno ritorna l’amore per i marmi colorati, volte a soffitti a cassettoni e nelle nicchia finale una statua
monumentale di Costantino.
➢ ABSIDE con statua = tipico della cultura pagane.
➢ ABSIDE con pittura = tipica della cultura cristiana.
Il rito cristiano ecco come avveniva : c’era la messa dove si condividevano pane e vino, offerti dai fedeli che venivano
posti sull’altare e quello che ne rimaneva andava ai poveri [riprendeva l’agapè (pranzo) pagana]. Questo rituale
prendeva uno spazio allungato che permetteva di confluire verso l’altare.
SAN GIOVANNI IN LATERANO si articola su cinque navate, per permettere un afflusso più funzionale,
c’è un’abside, davanti alla quale c’era l’altare, e poi una serie di ambienti di servizio posti vicino all’abside (una serie
di sporgenze).
La basilica fino al 1630 è arrivata indenne dopodiché Borromini la ricostruì rendendola a navata unica,riutilizzando
alcune minime parti medievali ma ha assunto una aspetto barocco.
All’interno: 5 navate con colonne di spoglio prese dai templi pagani che andavano in disuso, per concessione
imperiale (perché erano sempre di proprietà dell’imperatore). La via centrale, caratterizzata da un muretto era la via
Trionfale, attraverso la quale passavano i sacerdoti, passavano poi sotto il fastigio ed entravano nel presbiterio. La
zona intorno all’altare è la zona dove stanno gli aristocratici; nella zona centrale vi erano gli uomini ed in quella
laterale le donne.
C’erano tendaggi che separavano le varie zone: dal Liber Pontificalis sappiamo che i vari Papi regalavano queste
tende che poi venivano aperte.
Lo spazio è longitudinale in quanto la liturgia occidentale è una liturgia professionale fatta di movimenti e di varie
figure che si recano verso l’altare.
Il fastigio erano statue d’argento dorate (che Alarico nel 410 portò via).
Ci sono al riguardo del fastigio 2 ipotesi di ricostruzione:
1. Nella parte più alta il fastigio lateranense viene immaginato fatto da 4 colonne tra le quali erano appese
lampade di metallo dorato a corona su cui si innestavano le candele; mentre nella parte rivolta ai fedeli c’era
la statua di Cristo al centro con i 12 apostoli; nella parte verso il clero si vedeva un’altra immagine di Cristo
tra 4 angeli.
2. Altri ricostruirono il fastigio in un altro modo: credono che le statue fossero sistemate in una specie di
galleria.
Il Laterano doveva avere un battistero: dove si svolge il rito iniziatico.
IL BATTISTERO LATERANENSE era un ottagono perché 8 è un numero simbolico: 7 giorni creazione più uno del
peccato da espiare.
Il battesimo serve ad eliminare il peccato. Accanto all’ottagono si sviluppò un atrio.
All’interno del battistero, Costantino donò: una grande vasca di porfido circondata da colonne, nell’interno della
quale c’era una fontana sovrastata da un agnello d’argento dorato e tutt’intorno statue di cervi d’argento dorato.
Cervi: come dice il salmo, come il cervo che si abbevera alle acque è simbolo della conoscenza.
Così come il fastidio così il Battistero fu preso da Alarico.
L’atrio viene aggiunto, è ovoidale, rimangono del periodo seguente a Costantino gli avori e i mosaici delle due
calotte.
I mosaici riprendono il tema del Tralcio con la caratteristica della finta tenda che simula un giardino:
evoca il racconto del giardino sereno che era una tipica decorazione romana. (il motivo dei tralci si ritrova a Ravenna,
a San Prisco di Santa Maria Capua Vetere, nel battistero di napoli)