Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Riassunto catacombe e sarcofagi, esame Storia dell'arte medievale, prof. Zanichelli, Vaccaro Pag. 1 Riassunto catacombe e sarcofagi, esame Storia dell'arte medievale, prof. Zanichelli, Vaccaro Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto catacombe e sarcofagi, esame Storia dell'arte medievale, prof. Zanichelli, Vaccaro Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto catacombe e sarcofagi, esame Storia dell'arte medievale, prof. Zanichelli, Vaccaro Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Eracle, Admeto e Alcesti

Admeto, morte, lasciò sola la moglie Alcesti che l’amava alla follia. Spinta dal forte sentimento, ottenne da Eracle la

possibilità di scambiare il proprio posto con quello di dell’amato. Quindi Eracle la portò negli inferi, riportando in vita

Admeto.

Ciò significa che la storia dell’anima, che avverte nella morte un lato positivo, è la vita cristiana.

Un altro esempio (allegoria) di anima cristiana che affronta la penitenza e la figura di Eracle che affronta le dodici

fatiche.

Eracle nel giardino delle Esperidi

Questo come molti altri temi pagani vengono risemantizzati , cioè gli viene conferito un nuovo significato.

Roma, Catacombe di via Latina, Cubicolo N, 330 ca.

Roma, Catacomba di via Dino Compagni, Cubicoli B e C. Particolare del Sacrificio di Isacco.

Questo è un esempio delle grandi stanze che replicano le stesse decorazioni delle abitazioni private dei romani.

Quindi le abitazioni dei vivi e le abitazioni dei morti diventano interscambiabili e i temi sono più svariati: il sacrificio

di Isacco, che è l’epico racconto su Abramo che viene ordinato di uccidere il proprio figlio, è la nascita del dramma

cristiano, al suo fianco troviamo però anche un’immagine che mostra Abramo mentre guida gli Ebrei (temi

dell’antico testamento).

1Roma, Catacomba di Priscilla: Tre giovani ebrei nella fornace.

2Roma, Catacomba di via Dino Compagni, Cubicolo B, Sogno di Giacobbe.

3Roma, Catacomba di via Anapo: Daniele nella fossa dei leoni

Accanto ai temi dell’antico testamento, troviamo temi della tradizione classica:

Nell’ultima immagine abbiamo un personaggio :Daniele nella fossa dei leoni, dove il leone è rappresentato in

prospettiva (elemento che rimanda al realismo classico e questo vuol dire che gli artisti delle catacombe, sono gli

stessi che decorano le abitazioni dei patrizi).

Nella prima immagine, invece, vediamo rappresentati tre ebrei nella fornace ardente ( sono giovani babilonesi in

quanto indossano il pileo e il costume persiano). Infine abbiamo un’immagine che mostra la scala di Giacobbe: che

sogna e vede gli Angeli che salgono e scendono dalla scala.

Roma, Ipogeo di via Dino Compagni, Cubicolo C: Giona inghiottito dal mostro marino; Giona sotto la zucca; Adamo ed Eva;

Orante; il Buon Pastore

In questo cunicolo sono rappresentati: al centro abbiamo il buon pastore, la velata in preghiera da una parte ed

Adamo ed Eva dall’altra (preghiera e peccato), in basso al centro abbiamo il pavone nella ruota che è un simbolo

solare e quindi rappresenta Dio( a San Pietro possiamo trovarne di meravigliosi), sulle pareti poi troviamo Giona che

viene inghiottito dalla balena e Giona che dopo essersi liberato dalla balena si riposa sotto un albero di ricino.

GIONA: il signore comanda a Giona di andare a predicare in Babilonia, questo si rifiuta e fugge per mare. La nave

viene colpita da una tempesta (secondo i marinai perché Giona aveva sfidato il signore) così Giona cade in mare e

viene inghiottito da una balena ( in realtà è un mostro marino che viene rappresentato da una balena). Giona rimane

3 giorni nello stomaco della balena pregando Dio di liberarlo. Le sue preghiere vengono avverate, così Giona si

ritrova su una spiaggia e si riprende sotto l’albero di ricino. Improvvisamente però la terra si prosciuga e Giona viene

abbagliato dai raggi del sole. Chiede al signore “perché così mi hai punito?” fine. Questa storia diventa un forte

simbolo cristiano, proprio per questo motivo, essa viene spesso rappresentata nelle catacombe.

Dopo aver esaminato gli affreschi sull’antico testamento, ci concentriamo su quelli del nuovo:

Roma, Catacomba di via Dino Compagni, Cubicolo C: Cristo e la Samaritana

Catacomba di via Anapo: Moltiplicazione dei pani; Cristo fra gli apostoli

Roma, Catacomba di via Dino Compagni, Cubicolo C: Cristo e la Samaritana

“L’adorazione dei magi” e la “natività” sono i temi più diffusi, ma vengono individuati anche la “moltiplicazione dei

pani e dei peschi” e “Cristo con la samaritana” (allusione della fonte della vita eterna). Al di sotto dell’immagine però

troviamo un tema bucolico (i temi si alternano). Infine , ricordiamo anche la rappresentazione di Cristo fra gli

Apostoli. NON si rappresenta mai NESSUN episodio della passione.

Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Lat. 4234, f. 4r. Virgilius, Opera. Roma, 420-430 ca.

Questa pagina di manoscritto è il famoso Virgilio Romano,illustra in questo caso il terzo libro delle Georgiche dove si

racconta che la bianca giovenca pascola nella Sila (altopiano dell’Italia meridionale) mentre i due tori si scontrano.

L’immagini dei tori sembrerebbe essere presa proprio da questa tradizione letteraria della poesia bucolica.

Roma, Catacombe di Priscilla, Cappella greca, Adorazione dei Magi

Qui troviamo rappresentata l’”adorazione dei magi” (figura femminile in trono con in grembo un bambino e tre

uomini che non possono essere altro che i Re Magi) : queste pitture ,che sono state invisibili per tanto tempo,

intorno il 1600 hanno incominciato ad interessare gli studiosi e intorno il 1800 hanno iniziato ad essere vitate.

Ciò,però, ha comportato dei forti danni: l’anidride carbonica rovina la calce su cui sono stati realizzati questi dipinti.

Più difficile ,invece, riconoscere l’immagine della vergine con il profeta che viene interpretato come Valam o Isaia

perché: Balaam dice che un stella sorgerà dalla dinastia di Giacobbe mentre Isaia dice che dal germoglio di Davide

nascerà il sole. Però recentemente sono stati avanzati molti dubbi sul fatto che questa sia una scena cristiana : il

bambino è girato di spalle e questo nelle rappresentazioni cristiane non avviene MAI perché, essendo Cristo il

protagonista, non avrebbe senso rappresentarlo di spalle. Inoltre la posizione dove è situata tale immagine è

davvero molto strana dato che si trova in un ambiente del tutto spoglio. Nelle catacombe però troviamo spesso

immagini di questo tipo, soprattutto nelle catacombe riservati a bambini dato che la mortalità infantile era altissima.

A proposito di immagini con bambino, possiamo andare ad individuarne altre:

1Roma, catacombe di Priscilla, Figura femminile allattante o Vergine con Bambino? III-IV sec.

L’immagine della Velata è facilmente riconoscibile mentre anche in questo caso abbiamo il bambino girato di spalle,

tra le braccia della madre, e quindi gli studiosi affermano che non si tratti di un’immagine cristiana.

L’altra figura molto antica, e che gli studiosi hanno interpretato come l’annunciazione, è la seguente:

Roma, catacombe di Priscilla, Annunciazione (?) o Scena di insegnamento. 230-250.

La critica moderna però nega assolutamente che questa possa essere l’Annunciazione dato che la figura in piedi

indossa una toga e quindi è molto difficile che sia un angelo. Si pensa invece che possa essere una disputa filosofica.

Come ultimi immagini, possiamo esaminarne alcune che sono più vicine a noi: le catacombe di San Gennaro.

Le catacombe di San Gennaro, differentemente dalle catacombe romane, vennero usate non solo durante il periodo

delle persecuzioni ma anche dopo. Il corpo di San Gennaro non venne per la prima volta sepolto nelle catacombe ( i

suoi resti poi verranno traslati nella Cattedrale di Napoli). Nonostante ciò queste catacombe rimasero un importante

luogo di culto per i fedeli , infatti venne realizzato un grande ambiente dove si dice messa in onore di San Gennaro.

Deve essere chiaro però che originariamente le catacombe non vengono adibite a luogo di culto, ma solo in epoca

molto avanzata.

Nel IX secolo, si chiudono le catacombe a Roma per evitare che tutti i pellegrini portassero via ossa e quant’altro,

inventandosi santi e reliquie. A Napoli non esiste questo problema e quindi le Catacombe continuano a lungo ad

essere destreggiate. Infatti al loro interno troviamo delle pitture di diverso genere:

Napoli, Catacombe di San Gennaro: i ss Gennaro e Pietro (V s.) e Desiderio e Acuzio (IX s.)

Sulla nostra destra troviamo raffigurati Pietro (con i capelli bianchi) e Gennaro ( che secondo la tradizione sarebbe

stato un discepolo di Pietro). Lo stile è quello del IV secolo. Se invece ci concentriamo sulle figure di Desiderio e

Acuzio, possiamo notare che lo stile è completamente diverso, infatti esso viene assegnato all’età carolingia.

Ciò sta a significare che si continua a dipingere e a seppellire al loro interno fino al IX secolo.

La cappella dei vescovi, essendo la cappella ufficiale vescovile, aveva le decorazioni più ricche a mosaico:

Napoli, Catacombe di San Gennaro, Deusdedit IV secolo circa.

Deusdedit è un vescovo africano che giunse a Napoli e venne eletto come vescovo. Ha in mano un Codice Evangeli.

L’artista lo rappresenta in tutti i suoi particolari: mostra la copertina del codice che ha una croce con quattro simboli

evangelici ai lati. È rappresentato come se stesse per celebrare una funzione. Questa immagine rivela come la

tradizione del mosaico di propaga da Roma fino a Napoli e oltre.

I LOCULI

Nella catacombe c’erano i loculi (all’interno del quale venivano deposti i corpi dei defunti) ma acconto a questo,

nelle famiglie più ricche c’erano un’usanza di origine greca di deporre i corpi nei sepolcri , nei sarcofagi. Questa è una

tradizione che continua per tutto il medioevo, infatti ne possiamo trovare anche nella Cattedrale di Salerno.

Anche nei sarcofagi noi troviamo temi svariati o temi risemantizzati o temi decisamente cristiani. Però la produzione

dei sarcofagi ci da dei problemi in più perché molto spesso essi venivano importati dalla Grecia e quando giungevano

a Roma e subivano in’importante lavorazione mista e raffinata.

Nei sarcofagi cristiano non troviamo il fenomeno dei reimpiego ( alle volte si usano dei sarcofagi di periodi

precedenti).

La tipologia di sarcofago che vediamo adesso è la tipologia “strigilato” , cioè ha questo andamento che alleggerisce la

superficie piatta delle pareti e che lascia tre campi: nel campo centrale troviamo la figura dell’orante mentre nei lati

da una parte troviamo il buon pastore mentre dall’altro troviamo il pescatore ( Cristo si definisce “buon pastore”

mentre Pietro si definisce” pescatore”).

Roma, Museo Nazionale nelle Terme di Diocleziano, Inv. n. 23893: Sarcofago con Orante, Pescatore e Buon Pastore. Roma, fine

del III sec.

New York, Metropolitan Museum of Art, Sarcofago di Endimione. Roma III sec.

Altre volte si recuperano sarcofagi classici dove il mito più apprezzato dai cristiano è il mito di Endimione ( la luna si

innamora di questo giovane mentre lo guarda dormire). Sulla destra c’è un personaggio straiato con il baraccio alzato<

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/01 Storia dell'arte medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Aporia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Zanichelli Giusi.