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CERCHIA MURARIA DELLA CITTA’

MURA DI COMO : Dove c’è il teatro sociale le mura della città di Como non si chiudono. Lì

 infatti vi era un castello, poi demolito. Altro esempio: mura di Bergamo o Siena.

MOTIVI DELLA COSTRUZIONE DELLA CINTA MURARIA:

 DIFENDERE LA CITTA’ DA ATTACCHI MILITARI ESTERNI

o 49

MA LA ISOLA ANCHE DELLA CAMPAGNA

o è UNA MISURA DI CONTROLLO POLIZIESCO SUGLI ABITANTI

o

ACCOLTI NEL SUO INTERNO”

NON DI DIFESA/CONTROLLO DELLA CITTA ’: a Bergamo e Siena non ha

o

funzioni difensive: servivano a controllare cosa succedeva nella città, per questo sono

costruite su lati ripidi così da evitare attacchi esterni e soprattutto da dominare sul centro

urbano.

DELIMITA LO SPAZIO FISICO , isolando la città dal resto del territorio,

o

comunque sottoposto al potere del comune cittadino. La città infatti è racchiusa dalle mura

MISURA DI CONTROLLO SOCIALE SUGLI ABITANTI (come la Muraglia

o

cinese che serviva per impedire che i cinesi scappassero per non pagare le tasse). Nella città

vi è un controllo molto efficacie e intenso è una garanzia, uno spazio sicuro. Invece, la

campagna e gli spazi fuori della città, sono visti come uno spazio pericoloso dove le leggi

sono più difficili da far rispettare.

ELEMENTI CARATTERIZZANTE DEL COMUNE

 il comune nasce come una societa’ aperta: ingloba elementi borghesi ed elementi feudali;

 passaggio dalla dimensione privatistica a quella pubblicistica, permesso dal vuoto di potere

delle strutture tradizionali. Pace di Costanza  è un atto unilaterale da parte dell’ imperatore che

concede alcune cose alle città padane. Con essa la dimensione pubblicistica dei comuni (che

sono e rimangono entità privatistiche), viene riconosciuto e sancito da una fonte molto

autorevole.

 è sempre rappresentante di interessi collettivi

 ha le caratteristiche di un’ elite’ politica manifesta, che non nasconde il proprio potere.

È rappresentante di interessi collettivi

 è aperto perché continuano ad arrivare nuovi membri del comune, che vi aderiscono sempre col

 SISTEMA DEL PATTO GIURATO.

DIMENSIONE COLLEGIALE

 DIMENSIONE COLLEGIALE DEL COMUNE:

ESERCIZIO DEL POTERE SULLA CITTA’ IN FORMA CONSOLARE: Si ha un’ aristocrazia

che regge collegialmente il potere, nella forma consolare: Si ha un gruppo ristretto di persone e

famiglie, che esercita il potere su tutto lo spazio della città, in forma COLLEGIALE:

CONSOLATO COME INTERA CLASSE DI GOVERNO, non strumento di vertice: grazie

alla: veloce rotazione al vertice di tale gruppo (il potere è in mano a persone che esercitano a

- turno il ruolo di console),

e alle balìe temporanee (consigli e di commissioni con poteri deliberativi, nominati per

- la risoluzione di problemi specifici)

 il potere politico è gestito dall’insieme di un gruppo sociale ristretto, dal quale non ha tempo di

emergere nessuno. Esso prende le decisioni collegialmente, e tende ad imporle a tutta la società nel

suo insieme: il comune, infatti, quando le alte autorità politiche (vescovo o visconte, rappresentanza

imperiale della città) vengono meno, emerge come unico centro di potere, prendendo il potere su

tutti gli associati, la società e il territorio: non solo sui comunisti, ma anche all’intera cinta

urbana, ed oltre.

STRUTTURA COLLEGIALE DELLE FAMIGLIE

CONSORZIO FAMIGLIARE/ CONSORTERIA: strumento dell'affermazione politica delle

 famiglie dei maggiorenti è il «consorzio» o clan familiare che raccoglie membri della medesima

stirpe o membri di stirpi diverse, collegati fra loro in una sorta di patto comune di difesa

economica e militare. 50

DEFINZIONE: forma di associazione corporativa che si presenta sotto vari nomi, ma anche

 costituita su basi gentilizie. Essa è sorta da un primitivo nucleo famigliare , estendendosi poi di

generazione in generazione.

ADESIONE ad un consorzio : per diritto di nascita, o per aggregazione volontaria: perché si

 hanno legami di amicizia, interessi materiali, per condivisione di interessi politici.  essi sono i

soci  sviluppo orizzontale

Il comune si organizza in consorterie famigliari, con SIMBOLI TIPICI: torre, loggia:

 - Spesso il centro di attività di tali clan era una TORRE e questa può divenire un elemento di concorrenza

fra i consorzi. Essa aveva funzioni simboliche ma anche pratiche-militari di controllo.

- i consorzi famigliari avevano anche la LOGGIA el architettonico, aperto integralmente almeno su un lato.

:

erano caratterizzato da FATTORI DI UNITÀ: il FEDECOMMESSO e il fatto che ogni

 individuo della fam, ereditando la sua porzione di patrimonio, la manteneva coi suoi

consanguinei.

All’interno delle realtà famigliari vi è una STRUTTURA COLLEGIALE:

 i CAPI dei consorzi famigliari sono i comunisti (componenti del gruppo del comune)

- anche altri soggetti, in posizione subordinata  sviluppo verticale, es: i servitori, che

- comunque fanno parte del consorzio

Il consorzio aveva un RUOLO DI MEDIAZIONE: protegge e garantisce i membri del

 consorzio che non si dedicano alla politica, ma li coinvolge anche alla politica

!!! AMBITO DELLA RESPONSABILITA’ PENALE COLLETTIVA: il diritto medievale

innova il diritto romano, dove la responsabilità penale era solo personale, introducendo quella

collettiva, per cui non si punisce solo il singolo, ma anche la collettività, per azioni che magari

appartengono al singolo individuo (es: il singolo accoltella, ma la volontà di farlo era di tutta una

famiglia)  degli eventi criminosi pubblici sono chiamati a rispondere tutti i componenti del gruppo

“soldales”, stretti da particolari legami (spesso sangue), e non solo il singolo.

MUTAMENTO DA CONSORZIO A FAZIONE

• In tale periodo Si vuole dare un ruolo pubblico stabile al consorzio: si vuole avere una presenza

costante, in competizione con le altre consorterie. IL CORSORZIO è associazione verticale e

orizzontale che unisce grandi e piccoli uomini  è una sorta di partito politico con struttura

amministrativa. Ad essa appartengono non solo i contes e i parenti di rami collaterali, ma anche

i funzionari, i fattori, i segretari i servitori, i contadini.

• ALLARGAMENTO DEL COMUNE: al comune aderiscono importanti titolari di signorie

feudali del contado.  ciò rafforza il rapporto città-territorio.

• LE CONSORTERIA TENDONOA ORGANIZZARSI IN DIREZIONE BIPOLARE: ma

nella vita cittadina nascono nuovi attori, che entrano in forti contrasti competitivi tra loro, tali

contrasti si polarizzano nella lotta politica tra 2 gruppi contrapposti: 2 FAZIONI.

• FAZIONI: Raggruppamento di persone che persegue i propri fini in maniera faziosa. nella

politica italiana durante il medioevo si aveva: guelfi VS ghibellini & nobili milites VS popolari

Guelfi e ghib erano in contrasto per la lotta per l'investitura, cioè l'ordinazione di vescovi e

cardinali:

 I ghibellini sostenevano l'imperatore perché volevano che fosse lui a sceglierli in quanto lo

ritenevano più importante dato che aveva il potere temporale.

I guelfi sostenevano il papato che possedeva il potere spirituale.

• MA! tale bipolarismo delle città italiane, a partire dai decenni centrali del 200, NON è una

conseguenza nel confronto tra papato e impero, ma è una dinamiche interna di confronto tra

consorterie che tendono ad organizzarsi con un sistema bipolare  non vi è coerenza ideale:

infatti vi sono guelfi che patteggiano per l’imperatore, e ghibellini palesemente schierati col

papa.

PODESTA’ 51

PODESTÀ era il titolare della più alta carica civile nel governo delle città dell'Italia centro-

 settentrionale durante il Medioevo.

Per poter garantire la tenuta delle istituzioni cittadine e per la gestione dei conflitti, si affida al

PODESTA’ (politico di professione, con apparato di collab giudici) la gestione della

GIUSTIZIA PENALE

ETA’ COMUNALE: La podesteria può essere definita anche come la dittatura collettiva di un

 gruppo dirigente della fazione egemone, ed è chiaro che ha bisogno di un riferimento ad un’

elitè cittadina (boia etc). La figura politica del podestà sostituì quella del consiglio dei consoli

che governava i Comuni medievali a partire dalla fine del XII secolo. Nella pratica il podestà

esercitava i poteri esecutivo, di polizia e giudiziario divenendo. Non aveva, invece, poteri

legislativi né il comando delle milizie comunali che veniva affidato al capitano del popolo.

Tale carica, contrariamente a quella di console, doveva essere ricoperta da una persona non

appartenente alla città che andava a governare, in modo da evitare coinvolgimenti personali

nelle controversie cittadine e garantendo quindi l'imparzialità nell'applicazione delle leggi.  per

questo era detto anche PODESTÀ FORESTIERO: il ricorso al podestà forestiero è permesso

dalla struttura omogenea dei Comuni italiani e sarà un ulteriore passo verso il rafforzamento

di questa omogeneità. Inoltre, laddove risulta impossibile la trasformazione del podestà

cittadino in Signore, il ricorso al podestà forestiero maschererà la dittatura di gruppi consortili

che mirano alla serrata. “ pag 56

Come si inserisce il podestà in tale dinamica? si inserisce in una posizione di urgenza:

 rappresenta un rafforzamento dei poteri oligarchici; è una dittatura, non necessariamente

personale, ma piuttosto in nome d’uno dei gruppi nei quali l’oligarchia si è spaccata.

Il podestà Diventa l’unico sistema per garantire la sopravvivenza dell’ istituzione comunale.

Il suo presunto ruolo super partes, diventa in realtà presto una finzione: emerge presto un partito

egemone, di cui il podestà ne è espressione.  questo lo si vede, per esempio: nelle città dove

hanno vinto partiti analoghi a quello egemone nella città in questione  sistema per creare

collegamenti e reti fra città (come vi erano fra fazioni)

ETA’ SIGNORILE 14^:la figura del podestà perse la maggior parte delle proprie prerogative

 strettamente politiche, diventando semplicemente un alto magistrato incaricato di amministrare

la giustizia e di mantenere l'ordine pubblico, rispondendo direttamente del proprio operato al

signore della città o al principe dello Stato regionale a cui la città apparteneva.

GOVERNO DI POPOLO

GOVENRO DI POPOLO  è l’etichetta di una parte politica, con cui si intende l’affermarsi di una

fazione cittadina, raccolta intorno ad un leader, senza implicazioni di classi e

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A.A. 2015-2016
83 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susannadv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Conetti Mario.