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Il progresso tecnologico

Nonostante il mondo greco e quello romano furono altamente creativi nei campi artistici ed umanistici, restarono stranamente inerti nel campo tecnologico; infatti i secoli tra il 2500 a.C. e il 500 d.C. rappresentarono un periodo di ristagno tecnologico.

Tuttavia, non bisogna dimenticare i notevoli sviluppi in campo politico-amministrativo, nell'organizzazione militare, nelle costruzioni stradali ed architettoniche; il progresso tecnico era visto come possibile apportatore di più o meno vantaggi materiali, ma anche temuto come possibile fonte di pericolosi turbamenti politici, sociali ed ecologici.

Col Medioevo in Europa occidentale le cose cambiarono drasticamente:

VI secolo: diffusione del mulino ad acqua: i servi vengono obbligati a far uso del mulino signorile: si sviluppa un monopolio della macinazione del grano a carico dei signori.

VII secolo: diffusione dell'aratro pesante: vennero aggiunte delle parti in ferro per renderlo più

efficace.
VIII secolo: diffusione della rotazione triennale.
IX secolo: diffusione dell'uso del ferro di cavallo, del basto per cavalli e
dell'attracco a tandem degli animali da traino.
XI secolo: telaio verticale.

In proposito conviene fare almeno tre osservazioni:
Non furono vere e proprie invenzioni, ma il risultato di una notevole
capacità di assimilazione dalle altre civiltà.
Tutte le innovazioni si riferiscono sistematicamente all'attività agricola.
Molte innovazioni permisero un più efficiente sfruttamento energetico del
cavallo, sviluppandone l'allevamento e la selezione, e sostituendo sempre
di più il bue.
Cavallo: capitale più costoso ma più efficiente.
Altro fattore fondamentale fu l'uso frequente del ferro nella costruzione degli attrezzi
da lavoro; di pari passo si ebbero notevoli sviluppi del capitale umano sotto forma di
abili tecnici.
Uno dei fattori più importanti del Medioevo.fu la diffusione del mulino ad acqua (VI-VII secolo) che ebbe un notevole successo in Europa, tanto da aggiudicarsi il titolo di "macchina universale". Infatti, veniva modificato per essere utilizzato nelle più svariate lavorazioni quali: tessile, metallurgica, falegnameria, cartiera... (XI secolo). Parallelamente allo sviluppo del mulino ad acqua, in Europa, a partire dal XII secolo, compaiono i primi mulini a vento basati sul modello persiano (VII secolo) ma modificati (con le ali montate su asse orizzontale piuttosto che su asse verticale: dal mulino apolo si passa al mulino a torretta). Tra la fine del XII secolo e la metà del XIII secolo la navigazione mediterranea fu rivoluzionata da tutta una serie di innovazioni tecnologiche interrelate, importate da arabi e cinesi, quali: - bussola magnetica - clessidra - cartografia e mappe nautiche - trigonometria - timone di poppa Grazie a queste innovazioni la marina europea poteva competere con quellaaraba,cinese e giapponese, le quali soccomberono agli inizi dell'epoca moderna di fronte allaprime galere da guerra ed all'evoluzione in galeone armato. Altre importanti invenzioni sono: gli occhiali (XII secolo), l'orologio, le armi da fuoco, lechiuse per canali (XIV secolo), la vela oceanica (XV secolo), il quadrante per la misuradell'altitudine (1450) e l'astrolabio. Come conseguenze economiche immediate si ebbero un incremento nella portatamedia delle navi, una maggior rapidità nei trasporti ed una diminuzione dei costirelativi. Innovazione di portata incalcolabile fu quella della stampa, già conosciuta in Cina madiffusa in Europa solamente nel XV secolo con Gutenberg (caratteri mobili). Gli artistioccidentali furono sempre più affascinati dalla macchina e i libri di meccanica simoltiplicarono nel corso dei secoli XVI e XVII. All'animismo degli antichi e degli orientali si sostituì il culto dei santi, che non erano.

Né demoni né spiriti ma uomini in grazia di Dio. Erano il simbolo dell'uomo che controlla le forze avverse della natura: dominare la natura non era peccato ma miracolo. Risultato di questo periodo di innovazioni e miglioramenti fu un notevole aumento della produttività (7-8 volte); alla base della maggior parte delle innovazioni stava sempre la necessità di sfruttare in maniera più efficiente le scarse disponibilità di energia.

Dal XII secolo al XV gli italiani furono all'avanguardia non solo dal progresso economico ma anche di quello tecnologico; nei secoli XVI e XVII il primato passò ad inglesi e olandesi. Il mezzo prevalente di diffusione fu la migrazione di tecnici; tuttavia esistevano gravi ostacoli a questo tipo di trasmissione, specialmente in quei settori che comportavano grossi interessi economici o militari, ed anche la capacità dello Stato preindustriale di controllare questi movimenti era limitata.

IMPRESE, CREDITO E

MONETAIMPRESE E CREDITO

Nel corso dei secoli XI-XV si verificò un notevole sviluppo di tecniche di affari: l'organizzazione delle fiere, la lettera di cambio, i manuali di mercatura, la contabilità, il chèque, la girata, le assicurazioni, nuovi tipi di società, le Compagnie, la Borsa, la Banca Centrale, la commenda.

Commenda: fu un tipo di contratto esistente sin dal XII secolo nelle città mercantili italiane. "La commenda prevedeva due soci, uno dei quali, il 'sedentario', restava in città, mentre l'altro viaggiava. Il primo, l'«accomandante», metteva a disposizione il capitale per la spedizione; il secondo, l'«accomandatario», accompagnava il carico durante il viaggio". In sostanza, la commenda permetteva a un possessore di denaro (generalmente l'accomandante) di non rischiarlo in proprio ma di anticiparlo a un mercante, che lo utilizzava poi per svolgere una determinata attività.

Al termine dell'impiego, il capitale andava restituito e i guadagni divisi. Le forme e le clausole dell'accordo erano di vario genere e contenuto, prevalentemente due: la prima era la commenda semplice, nella quale l'accomandante anticipava l'intero capitale, accollandosi l'intero rischio, ma in caso di guadagno otteneva i tre quarti dell'utile. La collegantia societas maris seconda era detta a Venezia e altrove: il commendatario investiva un terzo del capitale e l'accomandante i due terzi; le eventuali perdite erano ripartite in parti proporzionali, mentre gli utili venivano divisi a metà. Normalmente questo tipo di società durava per il tempo di un unico viaggio di affari. I mercanti reclamizzarono i propri viaggi e chiunque voleva investire del capitale poteva facilmente stipulare il contratto con i numerosi notai presenti nelle piazze e nei porti (Venezia, Genova, Pisa, Marsiglia e Barcellona). Già ai primi del '300andavascomparendo la figura del mercante itinerante, sostituito dall'uomo d'affari sedentario. Nel '400 la commenda andava scomparendo, sostituita da un'associazione più stabile incentrata sulla famiglia, cioè la compagnia (In origine, le compagnie commerciali furono fondate sul capitale economico ed umano di alcune famiglie). Con l'intensificarsi degli affari e della concentrazione di capitali in deposito, le compagnie assunsero sempre più la fisionomia mista bancaria, commerciale, industriale, esponendosi però a maggiori rischi e possibili fallimenti. La lettera di cambio (Atto notarile con il quale un banchiere (prenditore) che aveva ricevuto un versamento da un cliente (datore) ordinava a un altro banchiere operante su un'altra piazza (trattario) di pagare un beneficiario) divenne la forma preferita dell'attività creditizia, aumentando anche la liquidità internazionale. Un diffuso senso di fiducia edonestà resero possibile la partecipazione di molti alle attività di mercanti e compagnie, che andavano sempre più assumendo la forma di S.p.A. (società per azioni). Da tenere presente è anche l'evoluzione della legislazione civile e criminale in tema di attività mercantile.

LA MONETA

Valore intrinseco: valore e quantità del metallo utilizzato.

Valore estrinseco: valore attribuito alla moneta. non coincidono.

L'Europa medioevale e rinascimentale conosceva soltanto la moneta metallica, mentre i cinesi adoperavano la moneta cartacea già dal XII secolo.

Già alla fine dell'VIII secolo Carlo Magno varò un'efficiente riforma monetaria basata sul monometallismo argenteo (unico pezzo monetale senza multipli e sottomultipli), con un'unica moneta: il denaro d'argento.

Dalla fine del X secolo sorsero in ogni parte d'Europa nuove zecche a causa dello sviluppo commerciale, demografico e

manifatturiero. Nel caso inglese le zecche del regno battevano moneta secondo i moduli fissati dal re. In Italia e in Germania, dove il potere dell'impero si dimostrò debolissimo, ciascuna città (o principe) poteva battere moneta. In Francia Re Luigi IX affermò che: "la moneta di un barone può circolare all'interno della baronia mentre la moneta del Re circola per tutto il reame". Un cittadino portava il metallo alla zecca, dove veniva battuto a moneta secondo i moduli vigenti e veniva restituito diminuito della quota di signoreggio. Nel corso del tempo la moneta tese a svilirsi, specialmente quella d'argento che conteneva sempre minor quantità di metallo nobile, a vantaggio di quella d'oro utilizzata per gli scambi internazionali. Motivi fiscali, ragioni monetarie, usura e tosatura furono le principali cause dello svilimento della moneta. "Quando non interveniva l'azione dell'uomo era l'usura materiale"

a svalutare il metallo, di una percentuale pari allo 0,1 – 1%”: questaè la cosiddetta legge di Gresham per cui la moneta buona scaccia quella cattiva.

Il collasso della moneta inglese avvenne tra il 1542 e il 1551 (nel periodo in cui regnava Enrico VIII); quello della moneta francese avvenne a partire dal 1290 con Filippo il Bello, soprattutto a causa della Guerra dei Cent’anni. Nel 1395 Nicola Oresme pubblicò il primo trattato sulla tesi che la moneta non è proprietà del re e che le manipolazioni non servono per tassare il popolo.

Moneta francese: drastiche e continue svalutazioni e rivalutazioni.

Moneta inglese: immobile.

La moneta italiana, che viaggiava su livelli più bassi rispetto a quella francese, vide un periodo positivo intorno al 1200 grazie all’enorme afflusso di metalli preziosi portati dai Crociati per l’acquisto di tutto il metallo necessario per la quarta Crociata. Fu così che Genova e Venezia poterono

battere
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
25 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaya098 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Chiapparino Francesco.