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Il monismo materialista e la critica di Ryle al dualismo cartesiano
Nel pensiero contemporaneo prevale il monismo materialista, nella prima metà del secolo è stato rappresentato soprattutto dal comportamentismo filosofico, in seguito fusoppiantato dal funzionalismo, i cui sviluppi hanno dato origine al cognitivismo.
Ryle si inserisce nella tradizione della filosofia analitica che deriva dal secondo Wittgenstein. Nel 1949 pubblica "il concetto di mente" in cui critica il dualismo filosofico.
Ryle intende criticare il dualismo, con dualismo lui ha in mente quello che è stato l'origine del dualismo nella filosofia moderna, quindi Cartesio. Ryle chiama la concezione cartesiana "la dottrina ufficiale", per spiegare il rapporto corpo-mente il riferimento ufficiale è Cartesio, il quale ha commesso un errore categoriale, cioè mette nella categoria di sostanza quello che invece è un complesso di attitudini.
Perché Cartesio ha fatto un errore categoriale? Ryle ci fa l'esempio...
dell'università: supponiamo che io inviti un ospite in università e gli faccia vedere l'università nelle sue componenti e alla fine l'ospite mi chiedesse "bene, ma ora fammi vedere l'università". Ryle dice che l'università non è una cosa a parte oltre quello che ti ho fatto vedere, è semplicemente l'insieme di tutte queste cose. È un errore categoriale che deriva dall'aver collocato l'università nella stessa categoria cui appartengono le altre strutture.
Cartesio ha fatto la stessa cosa, ha creato un ente accanto a quelli che sono i nostri stati mentali e l'ha chiamato anima, ma in verità la mente non è altro che l'insieme delle nostre proprietà disposizionali, non è altro che l'insieme delle nostre disposizioni al comportamento.
Ryle dice che la mente è solo l'insieme delle proprietà disposizionali mentali.
che emerge e si mostra esclusivamente attraverso il comportamento. Quello che noi possiamo considerare è solo il comportamento in quanto è osservabile. Proprietà disposizionale: la fragilità è una proprietà disposizionale del vetro, ma quando vedo il bicchiere io vedo il vetro, non la fragilità. Ma se cade capisco che è fragile. Noi siamo così, vediamo la gentilezza solo quando la persona si comporta in modo gentile con noi. Il rapporto tra spirito e corpo viene interpretato come il rapporto fra una proprietà disposizionale e la sua manifestazione. Fra le proprietà disposizionali ce ne sono alcune che noi chiamiamo mentali e Ryle non nega affatto l'esistenza di fatti mentali distinti da fatti non mentali, una parte della condotta umana presenta qualità intellettuali, ma queste si vedono solo nel comportamento dell'uomo, è possibile riconoscere l'intelligenza solo da ciò cheviene fatto.Critica a Cartesio: il dualismo sostiene che il corpo ha una storia pubblica, la mente privata. Questa concezione viene definita da Ryle come "dottrina dello spettro nella macchina", perché per Cartesio anche gli animali sono macchine, anche il nostro corpo lo è, ma noi abbiamo un elemento in più che Ryle chiama spettro, perché alla fine questo elemento non è osservabile.Ryle ammoniva "gli uomini non sono macchine, ma sono uomini".Quindi "via" tutto ciò che è privato (su cui non c'è possibilità di verifica), limitiamoci a quello che si manifesta dal comportamento. Ma il comportamentismo genera qualche problema.Problemi (secondo la prof):1. Lo stesso comportamento è compatibile con stati mentali diversi: posso essere gentile con qualcuno perché effettivamente lo sono o per puro opportunismo.2. I miei stati mentali non mi sono noti attraverso il comportamento: quandoMi sono svegliato stamattina e ho pensato "devo vedere cosa faccio per capire di che umore sono", conosco i miei stati mentali. Se ci limitiamo all'osservazione del comportamento altrui non possiamo capire quale comportamento corrisponde ad uno stato d'animo e quale è una finzione. Quindi la prof non scarterebbe del tutto il comportamentismo, dice molto dei nostri stati d'animo, ma non necessariamente tutto. Funzionalismo. Alan Turing. Nasce con Turing, che è un matematico inglese che ha lavorato proprio sulla possibilità di costruire computer e ha anche aiutato molto il suo paese decriptando i messaggi tedeschi. Finita la guerra torna a lavorare su macchine che possano collaborare con l'uomo in certe operazioni di calcolo. Muore suicida perché aveva subito un processo in quanto dichiarato omosessuale ed era stato condannato alla castrazione chimica che lo aveva condotto in condizioni psicologiche disastrose. Si è avvelenato.Con del cianuro in una mela (amava la favola di Biancaneve). I fondatori di Apple hanno scelto questo simbolo come omaggio ad Alan Turing.
Nel 1950 pubblica "Calcolatori e intelligenza". In questo articolo si chiede se le macchine possono pensare, allora lui inventa il gioco di Turing o "imitation game": supponiamo che A e B siano un uomo e una donna in contatto con C (un altro essere umano) attraverso una macchina e comunicassero tramite scrittura. C deve capire chi è l'uomo e chi la donna tramite delle domande che può porre, A e B possono anche rispondere in maniera non corretta, lo scopo è quello di ingannare C.
Turing dice: se al posto di A o B mettessi un computer sarebbe in grado di ingannare altrettanto bene C? Questa è l'idea all'origine del funzionalismo.
Nel libro c'è scritto che non è stato superato, in realtà nel 2014 è stato superato. Il computer è riuscito ad ingannare il 33% delle persone.
volte C facendogli credere di essere un ragazzo di 13 anni non di madrelingua inglese. Molti ritengono che non sia sufficiente (non è riuscito a farsi credere un uomo o una donna con un bagaglio linguistico normale). Funzionalismo: definizione da Turing, la mente non è altro che una funzione del cervello come i vari software sono funzione del computer, la mente quindi è una funzione del cervello. Putnam-> monista. Rispetto a Turing ha anche un interesse filosofico, vuole approfondire questa questione. "se è vero che la mente è una funzione del cervello rimane vero che la mente è una proprietà non fisica del cervello che è fisico." Come è possibile che il cervello che è fisico abbia una funzione non fisica? La mente si sottrae all'indagine propriamente fisica, si sottrae alle leggi fisiche però ha che fare con la fisica in quanto produce conseguenze sul mondo fisico. Popper diceva "il sogno di"volare di Leonardo alla fine ha prodotto l'aeroplano. Ma come interagiscono elementi che hanno proprietà fisiche con elementi che non le hanno? Si pensi ad un calcolatore elettronico: esso ha proprietà fisiche (certo peso, numero di circuiti ecc), proprietà economiche (un certo prezzo) e proprietà funzionali (un dato programma). Quest'ultimo non è di natura fisica nel senso che la può realizzare anche un sistema ben diverso per quanto riguarda la sua composizione metafisica o ontologica a secondo dei casi. Anche uno spirito privo di corpo potrebbe presentare un certo programma e lo stesso si può dire di un cervello o di una macchina, l'organizzazione funzionale potrebbe essere identica pur cambiando la materia. Quello che conta è l'organizzazione funzionale, che permette di svolgere la funzione a prescindere dal materiale su cui è implementato il programma. La mente è l'organizzazione.funzionale del cervello (insieme delle proprietà non fisiche del cervello). Quelle che noi chiamiamo proprietà psicologiche sono delle proprietà funzionali che possono trovarsi sviluppate su materiali diversi. Se noi pensiamo che pensare equivale alle capacità computazionali (cogliere nessi e procedere in modo logico) allora i computer sono meglio di noi.
Ma pensare è questo? no, le idee ci vengono non solo perché siamo capaci di cogliere in essi, ma anche perché abbiamo delle emozioni che ci spingono in una direzione rispetto che all'altra, abbiamo la creatività.
Naturalismo biologico. Searle. È ancora vivo, è un naturalista - pensa che la mente sia un fenomeno naturale, però professa un naturalismo biologico, possiamo considerare la mente come una funzione del cervello così come la digestione è una funzione dell'apparato digerente. Non accetta l'analogia col computer, propone
L'esperimento della stanza cinese: supponiamo che in una stanza ci sia un umano che non conosce il cinese però ha un manuale di regole che gli specifica come rispondere a domande fatte in cinese con altri simboli cinesi. Costui è in grado di rispondere correttamente alle domande fatte in cinese, ma poi non diremmo che sa il cinese. I computer fanno la stessa cosa, hanno una serie di regole, istruzioni per cui combinano simboli con altri simboli. Ma i computer sono fondamentalmente stupidi, non hanno la proprietà semantica, hanno solo proprietà sintattiche, non sono in grado di manipolare i simboli. Al computer manca anche quella dimensione soggettiva che è tipica delle proprietà psicologiche, Putnam aveva detto che le proprietà psicologiche sarebbero identiche a quelle funzionali, ma le proprietà psicologiche hanno una dimensione soggettiva, dice Searle, che i computer non hanno. Per Searle le caratteristiche fondamentali della mente.
Sono coscienza e intenzionalità, e se riconosciamo questo non possiamo assimilarla ad un computer. Dualismo di proprietà, Popper. È l'unica voce fuori dal coro. Opta per un dualismo di proprietà, c'è un'unica sostanza, ma due ordini di proprietà: fisiche e mentali. Popper ritiene che le proprietà mentali siano irriducibili a quelle fisiche. The self and it's brain 1977. È stato scritto con un neurofisiologo.
Self: è dato dal cervello, ma oltre al cervello c'è una mente autocosciente che non è riducibile al cervello, di questo io fa parte anche l'inconscio, non tutto ciò che si agita nella nostra mente è autocoscienza.
Teoria dei tre mondi. Permette di spiegare il dualismo di proprietà. Popper dice che noi pensiamo che ci sia un unico mondo, il verità questo mondo si articola su tre piani.
- Il mondo 1: è il mondo fisico (ha un'ontologia in terza persona),
che studia le leggi della natura, è composto da una vasta varietà di fenomeni e oggetti. Dalle particelle subatomiche alle galassie lontane, tutto ciò che esiste nel nostro universo può essere analizzato e compreso attraverso i principi della fisica. La fisica è una scienza che si basa sull'osservazione, la misurazione e l'interpretazione dei fenomeni naturali. Attraverso l'utilizzo di modelli matematici e sperimentazioni, gli scienziati cercano di spiegare il funzionamento del mondo che ci circonda. Uno dei concetti fondamentali della fisica è quello di legge naturale. Una legge naturale è una descrizione matematica di un fenomeno che si verifica in modo coerente e ripetitivo. Ad esempio, la legge di gravità di Newton descrive la forza di attrazione tra due corpi in base alla loro massa e alla distanza che li separa. La fisica si occupa anche dello studio delle forze e dei movimenti. Attraverso l'applicazione delle leggi del moto, è possibile prevedere la traiettoria di un oggetto in movimento e calcolare la sua velocità e accelerazione. Un altro campo di studio della fisica è l'elettromagnetismo. Questo ramo della fisica si occupa delle interazioni tra cariche elettriche e campi magnetici. Grazie alla comprensione dell'elettromagnetismo, è possibile spiegare fenomeni come la luce, l'elettricità e il magnetismo. La fisica moderna ha portato a importanti scoperte e teorie che hanno rivoluzionato la nostra comprensione dell'universo. Ad esempio, la teoria della relatività di Einstein ha cambiato radicalmente la nostra concezione dello spazio e del tempo, mentre la meccanica quantistica ha rivelato la natura probabilistica delle particelle subatomiche. In conclusione, la fisica è una disciplina che ci aiuta a comprendere il mondo che ci circonda. Attraverso l'utilizzo di modelli matematici e sperimentazioni, gli scienziati cercano di spiegare i fenomeni naturali e di scoprire le leggi che governano l'universo.